effettivamente, rispetto alle precedenti occasioni la cosa sembra più "seria", anche se per certi versi anche ai tempi della Nafta le cose sembravano vicino ad un esito positivo (se non ricordo male i Sensi, vendettero parecchi beni immobili per coprire i debiti e rendere il "pacchetto" più interessante).
riguardo all'esposizione mediatica di unicredit ci può stare il tuo ragionamento, anche se un paio di anni fa si misero ad elemosinare nuove offerte da Soros dopo che aveva deciso di rinunciare all'acquisto.
sta di fatto che in Italia 'ste trattative in Italia sono ridicole, interminabili e spesso grottesche (roma in vari casi, lazio in passato, Sanz a parma, l'altro americano alla salernitana ecc)
Certo ma, rispetto alla vicenda Nafta e a quella Soros, oggi è la banca a prendere le decisioni. All'epoca fu la virtuosa a fare ostruzionismo con George. Mi fido indubbiamente di più di un istituto bancario come Unicredit, che di una ragazzetta come la Sensi.
Di Benedetto ha una cordata solida, lui ne è la testa di ariete. Non faranno investimenti pesantissimi ma svilupperanno un progetto a medio e lungo termine. Qualora arrivassero Baldini e Sabatini, che andrebbero ad aggiungersi al buon Montali, sarebbe già un segnale di serietà e programmazione notevole. Il 15 è prevista la firma a Boston. Poi tutto è possibile per carità e, per inciso, io mi baso su quello che leggo sui giornali. Non ho certezze.
I was having fish n chips with my dad this week. He had cod, I had plaice. He said: good cod! I said, space is the plaice! - Sun Ra