
Villas Boas conquista l'Europa
Il Porto è super, il mercato chiama
Andre Villas Boas è l'uomo del momento. L'allenatore del Porto, ex assistente di Josè Mourinho, ha quasi ottenuto il passaggio nella semifinale di Europa League grazie al 5-1 dell'andata sullo Spartak Mosca. Molti club europei lo hanno messo nel mirino: Inter e Juve in Italia, Chelsea e Arsenal in Inghilterra. Villas Boas, sempre più simile al maestro Mou, vuole solo chiudere la stagione vincendo. Il futuro del tecnico 33enne resta un enigma.
Strano scherzo del destino ha voluto che un altro tecnico portoghese, a distanza di sette anni dal mitico predecessore, conducesse il Porto alla fase finale di una competizione europea. E' vero, nel 2004 si trattava di Champions League. Josè Mourinho, però, aveva già 41 anni e un certo collaudo alle spalle. Villas Boas, invece, è una grande espressione di precocità. Sette primavere in meno di Mou e, al primo anno in panchina, già semifinale di Europa League. E' quasi impossibile, infatti, che i moscoviti dello Spartak riescano a ribaltare un passivo tanto importante.
La seconda competizione Uefa è una rampa di lancio fondamentale per lo 'Special Two', come molti lo hanno ribattezzato in questi giorni. Villas Boas, vincendola, eguaglierebbe già il triplete di Mourinho all'Inter (si è già aggiudicato Supercoppa Portoghese e Campionato). Rampa di lancio, si diceva. Perché sembra quasi impossibile che uno così possa restarsene all'ombra dell'Europa che conta ancora per molto tempo. Mou, dopo aver vinto quella famosa coppa dalle grandi orecchie, prese la strada di Stamford Bridge, accettando la proposta di Abramovich. Villas Boas, per una volta, non è detto lo imiti.
Condivide tanto con il suo maestro: il fatto di non aver mai giocato a calcio, la cura degli aspetti legati alla comunicazione (parla quasi allo stesso modo), le motivazioni che riesce ad infondere ai suoi ragazzi. Inoltre, riesce persino a farli giocare meglio. Insomma, si tratta, nonostante la tenera età, di un usato sicuro. Però, a dispetto dell'uomo di Setubal, Villas Boas non ha intenzione di cambiare subito aria: "Penso solo a vincere col Porto, non parlo di mercato. Questa è una società che mi ha dato tutto", ha confidato.
Nemmeno le allettanti attenzioni di Inter e Chelsea, dove è già stato in qualità di assistente, gli farebbero cambiare idea. Almeno per ora. Villas Boas è nei piani di Moratti e Abramovich, ma anche di Juve e Arsenal. Anche il Genoa, fino a non molto tempo fa, pareva interessato. L'allenatore che piace, forse, è narciso quanto Mou e adora i corteggiamenti. O magari - come dice lui - è ancora troppo giovane per fare un salto nel buio: laddove, però, soldi e fama arriverebbero a palate.