Balotelli con le sue pettinature equatoriali non è una testa di cazzo, a lui non sembra di far nulla di male. Questo perchè è un selvaggio che vive immerso nelle Tenebre, senz'anima, senza Dio. Poichè vive nello stato di natura, se vuole fare una cosa la fa, non sussistendo per lui divieti di sorta. Vive in base a ciò che si "sente", non i base a ciò che "deve". Se si "sente" di parcheggiare la Maserati inclinata a 45° contro il muro lo fa. Se in campo vuol buttare via la maglia lo fa. Se vuol tirare le freccette o sparare con la scacciacani perchè si annoia bene, a breve darà fuoco ai barboni o sparerà col fucile sghignazzando dalla finestra. Uno così andrebbe trattato con i metodi che i giusnaturalisti spagnoli del XVI secolo elencarono durante la conquista del Nuovo Mondo, invece si trova a fianco uno stronzo analfabeta che non lo aiuta. Un individuo losco, sul cui passato è meglio non indagare, uno che quando lo incontri per strada con Ibra è meglio cambiare direzione, specie dopo le 22 di sera:
Sì conosciamo l'efficienza di Silvio al Milan. Chi ostacola la cavalcata del Milan (specie in tempi di elezioni) rischia di finire in pasto ai doberman (come quelli di Montgomery Burns). Però faccio presente che Cassano lo vedo mogio mogio. Tarpare la creatività di simili ragazzi, e per creatività intendo le "performance" di cui sopra, può sì disciplinare il fanciullo ma immusonirlo. Se già Balotelli e Cassano giocano bene 1 partita su 5, intristendosi ne giocheranno bene 1 su 10. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, devono potersi esprimere liberamente.
Ibra non fa testo. In lui il fuoco bosniaco è temperato dalla glaciale professionalità svedese. Ogni tanto emerge ma i ghiacci del nord lo tengono a freno.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)