Chi è Matteo Renzi (si sapeva molto - anche se non tutto - già dal 2009) - E ora ingaggia suo padre, vecchio democristianone massone
(AGI) - Roma, 9 ott. - Parla al papà perchè il segretario politico intenda. Magari il modo di dire non è esattamente così, ma il messaggio che Matteo Renzi invia a mezzo stampa a Pier Luigi Bersani è esattamente quello: chi fa parte di quella generazione deve passare la mano.
L'occasione è la chiacchierata, in esclusiva per il numero di Chi in edicola domani, fra il sindaco di Firenze e suo padre Tiziano Renzi, segretario Pd di Rignano sull'Arno, ex consigliere comunale ed ex esponente della sinistra Dc. "Tu e Bersani - dice allora Renzi al padre - siete nati negli stessi giorni. La tua generazione si è impegnata molto per cambiare l'Italia. Avete avuto nel sangue - riconosce - la passione per la politica e tu stesso ci hai provato. Ma diciamo la verità: oggi dovete passare la mano. In tutto il mondo - ricorda il "rottamatore" - sono i quarantenni che governano i Paesi".
"Voi, quelli della vostra generazione dico", prosegue Matteo Renzi sempre nell'anticipazione diffusa dal settimanale Mondadori, "dovreste evitare di trattarci come degli appestati, quando proponiamo queste cose. Se chiediamo di cambiare, non vi stiamo insultando o offendendo".
E Renzi padre? "Quando penso a voi figli, non sono orgoglioso di te. Sono orgoglioso, casomai, della scelta di tuo fratello - dice riferendosi a Samuele, medico - che ha lasciato Firenze per non essere accusato di essere un raccomandato - Poteva giocarsi le sue carte nella sua terra. Invece, adesso, è in Svizzera, e nessuno può dirgli di esserci arrivato grazie alle spinte".
"Dovete rottamare anche qualche giovane, tra quelli che non hanno voglia di sognare. Troppo comodo fare solo una rivendicazione anagrafica. Mandate a casa anche quei ragazzi che sono giovani solo sulla carta d'identità, ma pigri dentro", dice papà Renzi. La risposta? "Lo faremo, stai tranquillo", assicura il figlio Matteo. (AGI) .
...che squallore... e così il giovane bischero, servendosi del padre "usa e getta", inizia anche le battaglie contro quei ggiovani che potrebbero fargli ombra... i Fassina, i Civati, tanto per fare qualche nome)... Tafanus
Di Matteo Renzi, meglio noto - a scelta delle parti - come "Il Nuovo che Avanza", o "Il Bischero", si sapeva molto già da molti anni. Il PD avrebbe potuto mettere in piazza certi "lati oscuri" non appena ha iniziato a starnazzare comeuna gallina, a reti unificate, contro il partito a cui deve tutto. Proviamo a leggere...
Firenze: Ritratto di Matteo Renzi, candidato PD a sindaco. Interessanti i suoi rapporti con dei noti immobiliaristi e altro ancora. Altro che l’Obama fiorentino! A cura della Sinistra Unita e Plurale (SUP) di Firenze
Matteo Renzi è figlio di Tiziano Renzi, ex parlamentare della DC, e gran signore della Margherita e della Massoneria in Toscana. Il feudo incontrastato della famiglia Renzi è il Valdarno, dal quale si stanno allargando a macchia d'olio. Il padre di Matteo controlla dalla metà degli anni '90 la distribuzione di giornali e di pubblicità in Toscana (la famosa impresa di strillonaggio che in una prima autobiografia su wikipedia, scomparsa dopo che la la abbiamo fatta a pezzettini, Renzi si vantava di aver fondato a 19 anni... Poi è diventata "l'azienda di famiglia". NdR).
Questo, unito agli affari con la Baldassini-Tognozzi, la società un po' edile e un po' finanziaria che controlla tutti gli appalti della Regione, spiega l'ascesa di Matteo Renzi.
Le prime 10 cose che non vanno di Matteo Renzi:
1) Da presidente della Provincia, tra il 2004 e il 2009, ha acquisito il controllo di tutta la stampa locale, radio e tv, in Toscana. L'ultimo giornale che un po' gli era ostile era "La Nazione". Per questo, in occasione dei 150 anni di questo giornale, ha fatto ospitare dai locali della Provincia, in via Martelli, una mostra che, naturalmente, è stata pagata coi soldi di noi contribuenti. In questo modo, La Nazione è divenuta renziana.
2) Renzi per controllare ancora meglio l'informazione locale, ha trovato un secondo lavoro a moltissimi giornalisti: gli uffici stampa degli eventi organizzati dalla Provincia, come il Genio Fiorentino, il suo stesso
portavoce, tutta una serie di riviste inutili e costossime per la collettività (Chianti News, InToscana, ecc.) servono a lui e a Martini, il presidente della Regione, a tenersi buoni i cronisti locali. Inoltre, trasmissioni come "12 minuti col Presidente", che va in onda su RTV 38 e Rete 37, gli sono servite a dare delle tangenti legalizzate alle redazioni di queste emittenti che ormai, in lui, riconoscono il vero datore di lavoro.
3) Tra le cose di cui più si vanta Renzi, vi è il recupero di Sant'Orsola. Il grande complesso situato in San Lorenzo, chiuso e abbandonato da molti decenni, sarebbe stato recuperato dalla Provincia - così dice Renzi - con un investimento iniziale di 20 milioni di euro. E questo non è vero. Infatti, a bilancio, a fine anno, la Provincia per Sant'Orsola ha stanziato la miseria di un milione di euro. E' un esempio del suo continuo modo di mentire.
4) Renzi in questi 5 anni ha utilizzato la Provincia allo scopo di promuovere la propria immagine personale coi soldi nostri. A questo servono manifestazioni inutili e costose come "Il Genio fiorentino e
"Riciclabilandia". Attraverso l'utilizzo delle consulenze, degli uffici stampa, della commissione di sondaggi, pubblicazioni e pubblicità ha creato una vasta rete clientelare di giornalsti che non ne contraddicono mai le posizioni.
5) L'inchiesta di Castello: Matteo Renzi, come presidente della Provincia, è molto più coinvolto del sindaco Domenici. Infatti, le opere oggetto dell'inchiesta sono quasi tutte commissionate dalla Provincia: tre scuole, una caserma, nonché naturalmente il nuovo (e che bisogno c'è?) palazzo della Provincia. Eppure sui giornali ci è finito Domenici.
6) Il braccio destro di Ligresti, patron della Fondiaria, Rapisarda, lo si vede bene nelle intercettazioni telefoniche, pretende che per le commissioni di Castello la Provincia faccia una gara d'appalto. "sennò ci accusano di fare noi il prezzo", spiega Rapisarda al telefono all'assessore Biagi. Pochi giorni dopo quella telefonata, compare questo titolo su Repubblica: "Renzi contro la Fondiaria: per Castello si farà la gara d'appalto". Ovvero: Renzi è colui che meglio esegue le volontà della Fondiaria, e poi appare addirittura come quello che combatte contro i poteri forti!
7) Nel 2004 come prima cosa taglia i fondi della Provincia per la raccolta differenziata. Risultato, i Verdi si arrabbiano (giustamente) e lui li espelle dalla Giunta.

9) Tutti i giornaletti del cappero che arrivano nelle case dei fiorentini, a partire da "Prima, Firenze!", sono stampati coi soldi della Provincia
10) Nessun giornalista osa fare una domanda su quanto abbiamo riportato nei primi nove punti a Matteo Renzi.
