le prostitute cinesi-prima esperienza
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Galeotta fu la sciatica......
Prostituzione al centro massaggi
E tra i clienti c'è anche un prete
Scoperto in flagranza con altri clienti. Prima ha finto un dolore muscolare, poi ha ammesso «che era lì per altro». Nella sua agenda i numeri di altri centri, in tutta Italia
VERONA- C'era anche un sacerdote tra i clienti di un centro massaggi, dove alcune donne si prostituivano, gestito da una cinese a Verona. La squadra mobile ha arrestato la titolare, una cittadina cinese 30enne, con l'accusa di sfruttamento della prostituzione. Quando gli agenti sono intervenuti, hanno trovato quattro giovani cinesi, tutte in regola con il permesso di soggiorno, che intrattenevano dei clienti, tra cui anche il religioso.
Le indagini hanno appurato che nei momenti di maggiore punta il centro richiamava fino a 40 clienti al giorno, tutti uomini tra i 35 e 60 anni. E tra loro anche il prete. «All'inizio - ha spiegato il capo della mobile, Gianpaolo Trevisi - si è giustificato dicendo che voleva curare una lombosciatalgia, ma poi in questura ha ammesso che era lì per altro. Nell'agenda aveva i numeri di centri massaggi anche in altre città, compresa Roma». Il centro massaggi è stato sequestrato. La squadra mobile ha inviato un'informativa alla Guardia di Finanza per gli aspetti fiscali, mentre al Comune di Verona spetterà il compito di valutare l'eventuale ritiro della licenza. (Ansa)
Prostituzione al centro massaggi
E tra i clienti c'è anche un prete
Scoperto in flagranza con altri clienti. Prima ha finto un dolore muscolare, poi ha ammesso «che era lì per altro». Nella sua agenda i numeri di altri centri, in tutta Italia
VERONA- C'era anche un sacerdote tra i clienti di un centro massaggi, dove alcune donne si prostituivano, gestito da una cinese a Verona. La squadra mobile ha arrestato la titolare, una cittadina cinese 30enne, con l'accusa di sfruttamento della prostituzione. Quando gli agenti sono intervenuti, hanno trovato quattro giovani cinesi, tutte in regola con il permesso di soggiorno, che intrattenevano dei clienti, tra cui anche il religioso.
Le indagini hanno appurato che nei momenti di maggiore punta il centro richiamava fino a 40 clienti al giorno, tutti uomini tra i 35 e 60 anni. E tra loro anche il prete. «All'inizio - ha spiegato il capo della mobile, Gianpaolo Trevisi - si è giustificato dicendo che voleva curare una lombosciatalgia, ma poi in questura ha ammesso che era lì per altro. Nell'agenda aveva i numeri di centri massaggi anche in altre città, compresa Roma». Il centro massaggi è stato sequestrato. La squadra mobile ha inviato un'informativa alla Guardia di Finanza per gli aspetti fiscali, mentre al Comune di Verona spetterà il compito di valutare l'eventuale ritiro della licenza. (Ansa)
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
La Clemonese
CREMONA - Regole non rispettate. Professionisti a dir poco improvvisati. Tariffe stracciate, che nell’arco di qualche settimana hanno messo in crisi chi lavora con scruplo da decenni. Utilizzo di prodotti dei quali non si sa nulla. E poi tutto il filone della prostituzione più o meno light. Più o meno alla portata. Più o meno resa esplicita agli uomini che varcano la soglia di certi negozi. L’esplosione dei centri massaggi orientali registrata nell’ultimo semestre a Cremona fa scattare la reazione di un intero comparto: quello delle figure professionali che garantiscono servizi che hanno a che fare con la salute e il benessere, dall’estetista agli specialisti sanitari che si occupano di una vasta gamma di trattamenti.
Dietro la dozzina di vetrine colorate spuntate in quasi tutti i quartieri della città ci sono parecchi cittadini cinesi. E c’è anche la prostituzione. Lo dicono almeno un paio di indagini condotte di recente dalla polizia. Lo dicono sindacati e associazioni professionali. «Il mestiere è quello più vecchio del mondo. E si pesenta sotto varie forme. Temiamo che un certo numero di questi negozi serva a nascondere prestazioni sessuali», spiega Giovanna Gaudenzi, della segreteria di Fisascat-Cisl. Il colpo più duro, quello che avrebbe dovuto dare un segnale a tutti coloro che vogliono far passare un postribolo per un centro massaggi, è arrivato dalla squadra mobile lo scorso luglio. A seguito del blitz codotto dagli uomini guidati dal vice questore aggiunto Sergio Lo Presti i un negozio di via Guido Grandi, sono scattati la chiusura del locale e la demuncia di due donne cinesi, le titolari, rispettivamente di 22 e 42 anni, chiamati a rispondere di sfruttamento della prostituione. Un intervento analogo è stato condotto daui carabinieri, in quel caso in una zona periferica.
CREMONA - Regole non rispettate. Professionisti a dir poco improvvisati. Tariffe stracciate, che nell’arco di qualche settimana hanno messo in crisi chi lavora con scruplo da decenni. Utilizzo di prodotti dei quali non si sa nulla. E poi tutto il filone della prostituzione più o meno light. Più o meno alla portata. Più o meno resa esplicita agli uomini che varcano la soglia di certi negozi. L’esplosione dei centri massaggi orientali registrata nell’ultimo semestre a Cremona fa scattare la reazione di un intero comparto: quello delle figure professionali che garantiscono servizi che hanno a che fare con la salute e il benessere, dall’estetista agli specialisti sanitari che si occupano di una vasta gamma di trattamenti.
Dietro la dozzina di vetrine colorate spuntate in quasi tutti i quartieri della città ci sono parecchi cittadini cinesi. E c’è anche la prostituzione. Lo dicono almeno un paio di indagini condotte di recente dalla polizia. Lo dicono sindacati e associazioni professionali. «Il mestiere è quello più vecchio del mondo. E si pesenta sotto varie forme. Temiamo che un certo numero di questi negozi serva a nascondere prestazioni sessuali», spiega Giovanna Gaudenzi, della segreteria di Fisascat-Cisl. Il colpo più duro, quello che avrebbe dovuto dare un segnale a tutti coloro che vogliono far passare un postribolo per un centro massaggi, è arrivato dalla squadra mobile lo scorso luglio. A seguito del blitz codotto dagli uomini guidati dal vice questore aggiunto Sergio Lo Presti i un negozio di via Guido Grandi, sono scattati la chiusura del locale e la demuncia di due donne cinesi, le titolari, rispettivamente di 22 e 42 anni, chiamati a rispondere di sfruttamento della prostituione. Un intervento analogo è stato condotto daui carabinieri, in quel caso in una zona periferica.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
forse è un pò ot
qualcuno mi spiegherebbe il perchè il massaggio che allo studi lili http://www.massaggisensualitantrici.com ... io-lingham mi potrebbero fare, non è reato di prostituzione, mentre se una cinesina me lo sbatte lo è?
allego link di filmati esplicativi sul tipo di massaggio.
http://www.mpeghunter.com/tube-watch/69 ... age-1.html
http://www.mpeghunter.com/tube-watch/69 ... age-2.html
qualcuno mi spiegherebbe il perchè il massaggio che allo studi lili http://www.massaggisensualitantrici.com ... io-lingham mi potrebbero fare, non è reato di prostituzione, mentre se una cinesina me lo sbatte lo è?
allego link di filmati esplicativi sul tipo di massaggio.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
"le prostitute cinesi-prima esperienza" da parte loro:
Un’agenzia di escort mette all’asta la verginità di una teenager
SYDNEY – Un’agenzia australiana di escort offre la verginità di un’adolescente per 15.ooo dollari. Immediata l’indignazione dei gruppi della comunità che hanno detto che è come “tornare secoli addietro, prima della liberazione delle donne”.
Un’inchiesta condotta dalla società di consulenza dell’industria del sesso Brothel Busters ha rilevato che l’agenzia di Sidney, MyOutCall, offre la ragazza di nazionalità cinese, diciannovenne e studentessa presso l’Università di Sydney, per quattro giorni in cambio di una somma di 15mila dollari.
Brothel Busters ha inoltre scoperto che l’agenzia vorrebbe un deposito di 2000 dollari con il saldo da pagare al ricevimento dei servizi dalla ragazza. Contattato dal Daily Telegraph un manager di MyOutCall che si fa chiamare Duncan ha confermato che l’offerta era reale. “E’ abbastanza comune a Sidney” ha dichiarato, aggiungendo che aveva già ricevuto le proposte di “due clienti molto interessati”.
Le dichiarazioni hanno fatto drizzare i capelli al portavoce dell Australian Family Association, Tim Cannon, che ha detto che la vicenda “ha risollevato l’orribile spettro della schiavitu”. Cannon ha precisato che “vendere la verginità di una donna ci riporta indietro alla riduzione in schiavitù delle persone. Il danno che arreca alla società e ai sacrifici fatti per ottenere il rispetto della dignità umana non può essere sottovalutato”.
Il capo della Brothel Busters, Chris Seage, ha detto:”C’è un tema tristemente ricorrente tra le giovani ragazze asiatiche che vengono in Australia per studiare e lavorare, e indebitarsi. E’ chiaro che chi fa questo ha bisogno dei soldi con urgenza”. Seage ha detto che con la legge attuale non vi sono in atto “meccanismi per proteggere le ragazze da questo tipo di situazione”, né vi è alcuna legge per dissociare il servizio di accompagnamento dallo “sciacallaggio della verginità”.
Un’agenzia di escort mette all’asta la verginità di una teenager
SYDNEY – Un’agenzia australiana di escort offre la verginità di un’adolescente per 15.ooo dollari. Immediata l’indignazione dei gruppi della comunità che hanno detto che è come “tornare secoli addietro, prima della liberazione delle donne”.
Un’inchiesta condotta dalla società di consulenza dell’industria del sesso Brothel Busters ha rilevato che l’agenzia di Sidney, MyOutCall, offre la ragazza di nazionalità cinese, diciannovenne e studentessa presso l’Università di Sydney, per quattro giorni in cambio di una somma di 15mila dollari.
Brothel Busters ha inoltre scoperto che l’agenzia vorrebbe un deposito di 2000 dollari con il saldo da pagare al ricevimento dei servizi dalla ragazza. Contattato dal Daily Telegraph un manager di MyOutCall che si fa chiamare Duncan ha confermato che l’offerta era reale. “E’ abbastanza comune a Sidney” ha dichiarato, aggiungendo che aveva già ricevuto le proposte di “due clienti molto interessati”.
Le dichiarazioni hanno fatto drizzare i capelli al portavoce dell Australian Family Association, Tim Cannon, che ha detto che la vicenda “ha risollevato l’orribile spettro della schiavitu”. Cannon ha precisato che “vendere la verginità di una donna ci riporta indietro alla riduzione in schiavitù delle persone. Il danno che arreca alla società e ai sacrifici fatti per ottenere il rispetto della dignità umana non può essere sottovalutato”.
Il capo della Brothel Busters, Chris Seage, ha detto:”C’è un tema tristemente ricorrente tra le giovani ragazze asiatiche che vengono in Australia per studiare e lavorare, e indebitarsi. E’ chiaro che chi fa questo ha bisogno dei soldi con urgenza”. Seage ha detto che con la legge attuale non vi sono in atto “meccanismi per proteggere le ragazze da questo tipo di situazione”, né vi è alcuna legge per dissociare il servizio di accompagnamento dallo “sciacallaggio della verginità”.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Ma questà "E'" schiavitù!!!
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Prostituzione, centri massaggi 'hard' chiusi dalla polizia
Venerdì 18 Novembre 2011 20:34
Proponevano ai loro clienti 'massaggì particolari oltre a quelli tradizionali. Con l'accusa di sfruttamento della prostituzione gli agenti del commissariato Esquilino hanno chiuso e sequestrato due centri benessere nel centro di Roma.Il primo, in via Conte Verde, era gestito da ragazze cinesi che accoglievano i loro clienti in abiti succinti facendo capire loro di poter praticare massaggi extra con il pagamento di un sovrapprezzo di qualche decina d'euro. Il centro aveva messo anche annunci su internet che a tutto faceva pensare, fuorchè ad un locale dedicato a massaggi, con foto di giovani cinesi sorridenti in posizioni ammiccanti. La prestazione più popolare era quella del massaggio rilassante nella vasca, che con l'aggiunta di 10 euro si poteva integrare con un altro massaggio «particolare». Chiuso e sottoposto a sequestro penale, anche il locale di via Sant'Antonio, e per la proprietaria è scattata la denuncia per sfruttamento della prostituzione. Le ragazze, in questo caso, erano più discrete e meno appariscenti, ma avevano anche loro una specialità: il massaggio «romantico», che si poteva ottenere aggiungendo 10 euro al massaggio ordinario. Con 20 euro, invece si poteva avere un rapporto sessuale completo. A confermare i sospetti sono stati gli stessi clienti. Sempre nella zona dell'Esquilino sono stati chiusi dalla polizia altri due centri benessere, uno in via Matteo Boiardo e uno in via San Martino. Le attività sono state sospese amministrativamente, in quanto trovate prive di autorizzazioni, e inoltre nessuna delle ragazze inoltre aveva titoli di abilitazione per eseguire i massaggi.
Venerdì 18 Novembre 2011 20:34
Proponevano ai loro clienti 'massaggì particolari oltre a quelli tradizionali. Con l'accusa di sfruttamento della prostituzione gli agenti del commissariato Esquilino hanno chiuso e sequestrato due centri benessere nel centro di Roma.Il primo, in via Conte Verde, era gestito da ragazze cinesi che accoglievano i loro clienti in abiti succinti facendo capire loro di poter praticare massaggi extra con il pagamento di un sovrapprezzo di qualche decina d'euro. Il centro aveva messo anche annunci su internet che a tutto faceva pensare, fuorchè ad un locale dedicato a massaggi, con foto di giovani cinesi sorridenti in posizioni ammiccanti. La prestazione più popolare era quella del massaggio rilassante nella vasca, che con l'aggiunta di 10 euro si poteva integrare con un altro massaggio «particolare». Chiuso e sottoposto a sequestro penale, anche il locale di via Sant'Antonio, e per la proprietaria è scattata la denuncia per sfruttamento della prostituzione. Le ragazze, in questo caso, erano più discrete e meno appariscenti, ma avevano anche loro una specialità: il massaggio «romantico», che si poteva ottenere aggiungendo 10 euro al massaggio ordinario. Con 20 euro, invece si poteva avere un rapporto sessuale completo. A confermare i sospetti sono stati gli stessi clienti. Sempre nella zona dell'Esquilino sono stati chiusi dalla polizia altri due centri benessere, uno in via Matteo Boiardo e uno in via San Martino. Le attività sono state sospese amministrativamente, in quanto trovate prive di autorizzazioni, e inoltre nessuna delle ragazze inoltre aveva titoli di abilitazione per eseguire i massaggi.
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
ecco, queste notizie (anche se riguardano cinesi) dimostrano che è venuta l'ora di regolarizzare il sesso a pagamento e di finirla con le prostitute per strada, nel loro sacrosanto interesse (e anche nostro)!!
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Senza Happy End che favola è?
fra illegalità e prostituzione
Viaggio con la telecamera nascosta dentro ad un centro relax orientale. "Toccatine" con una mancia in più in un mondo border line: niente abilitazioni professionali e locali a turno continuo. A Parma questi esercizi sembrano moltiplicarsi. E i regolari denunciano alla Cna: "Servono più controlli".
Il sottile filo rosso della legalità si spezza su una semplice domanda: "Oltre al massaggio, fate anche qualcosa di particolare?". La massaggiatrice cinese in minigonna ha uno sguardo di intesa con la sua titolare, poi accetta: "Perché sei tu". Tu sei un normale cliente entrato per la prima volta in un centro massaggi orientali. E tu - con una mancia di qualche euro - puoi usufruire del trattamento"speciale": masturbazione, sesso orale se si insiste un pò.
Prendi Parma, 180mila abitanti, 87 centri benessere che conta la Cna, una decina di questi specializzati in massaggi alla schiena, alla testa le spalle le gambe ma non certo alle parti intime. Per quelli - che poi si tratta di veri e propri massaggi a luci rosse - è nato un mercato parallelo fatto di costi inferiori, toccatine vendute come "orientali" o "brasiliane", costi in nero, personale senza abilitazione e forme "convenzionate" di prostituzione.
IN AUMENTO Un business che città dopo città continua ad espandersi. A Milano ad esempio secondo la Camera di Commercio ha toccato un aumento del 622%. A Parma non ci sono dati precisi, ma la nascita di questi centri - scritte colorate e maxicartelloni di ragazze orientali che ti strizzano l'occhio- è palese: da via Fleming a via Bandini, da San Prospero a borgo Antelami, da viale Piacenza a viale Mentana ai borghi dell'Oltretorrente le neo aperture si moltiplicano.
Non tutti sono "particolari". Alcuni rifiutano - alla domanda del cliente - di andare oltre. Ma la maggior parte - basta dare un occhio ai forum internet digitando le parole "massaggi" e "Parma" - oltre alla prestazione relax offre un di più di natura sessuale. "Mano" o "bocca" dice la massaggiatrice, "paghi con mancia a fine seduta". Su alcuni blog c'è perfino chi ha recensito le prestazioni ricevute. E l'identikit di questi locali è facilmente tracciabile: gestiti da cinesi o brasiliani, orari continuati che vanno dalle 9 alle 23 aperti tutti i giorni, massaggi a partire dai 25 euro. Nessun certificato di idoneità professionale alle pareti e niente ricevuta - se non se ne fa esplicita richiesta - a fine incontro. I prezzi sono bassi e non ci sono garanzie se non quella di vivere "un momento indimenticabile".
LA PROVA CON LA TELECAMERA Per testare il servizio "indimenticabile" siamo entrati in uno di questi centri con una telecamera nascosta. Le ragazze - in questo caso cinesi - chiacchierano mentre attendono i clienti. Appena entrati ti fanno spogliare e accomodare su un lettino in una stanza con luci soffuse dove comincia il trattamento. Le mani della massaggiatrice scivolano più volte sulle parti intime ma è nella "vasca" di legno che ogni richiesta diventa lecita. Mentre ti lavano, basta chiedere: la masturbazione è un optional acquistabile. Ci fermiamo qui e usciamo per pagare la seduta di 35euro: niente scontrino, per avere la ricevuta è necessario chiedere un paio di volte a chi sta alla cassa. Un solo test, come quello mostrato in video, non testimonia che tutti i centri si comportino nello stesso modo. Chiamandone diversi, però, al telefono in molti lasciano intendere - con il giusto accordo in denaro sonante - la natura erotica del massaggio.
DANNI PER GLI ESERCIZI REGOLARI Anche la Cna di Parma - che gestisce i centri benesseri regolari - conferma che sul fenomeno dei centri massaggi abusivi sono già arrivate diverse denunce da parte di titolari di esercizi convenzionati. Chiedono maggiori controlli. L'attenzione è puntata soprattutto sulla natura ambigua di chi lavora all'interno di questi centri come - in alcuni casi - mancanza di permesso di soggiorno e di abilitazione alla professione. Oltre, naturalmente, alle questioni fiscali. Aspetti sui quali le indagini toccano a forze dell'ordine e all'Ausl per le norme igienico sanitarie. E poi c'è il sesso. E' quello che per ora divide i centri seri da quelli hard. Ma quel che avviene nei locali con massaggi "particolari" sta pian piano creando, sull'attività delle strutture benessere, una nomea generale fortemente negativa. Perfino centri di alta qualità nei massaggi, come Shivago a Parma, nel loro sito sono costretti a specificare: "I nostri massaggi sono dei bagni di benessere per tutto il corpo, non sono massaggi erotici".INTERROGAZIONE IN REGIONE Del caso si è recentemente interessato anche il consigliere regionale Roberto Corradi, del gruppo Lega Nord che ha presentato un'interrogazione per chiedere alla Giunta emiliano romagnola quali azioni di prevenzione e di controllo siano previste per fronteggiare questa situazione, soprattutto sulle "carte false per aprire negozi" di questo genere. Per tamponare il fenomeno lancia l'idea di un pubblico registro, consultabile da privati e Comuni, dei soggetti che hanno conseguito le abilitazioni allo svolgimento di attività artigianali e commerciali. E naturalmente, chiede più controlli. Gli stessi che, con l'idea di un "Bollino di qualità", aveva promesso il Comune
La concorrenza sleale di queste attività borderline penalizza infatti chi lavora onestamente, ma sembra che, in realtà, si sia sviluppato un mercato parallelo per cui chi frequenta questi nuovi centri relax cerchi in modo eplicito prestazioni di natura sessuale. Chi invece si reca ignaro in cerca di un vero massaggio professionale rischia di rimanere deluso o, forse, semplicemente scandalizzato da quel tipo di prostituzione soft che fra gli habituè ha preso il nome di happy end.
fra illegalità e prostituzione
Viaggio con la telecamera nascosta dentro ad un centro relax orientale. "Toccatine" con una mancia in più in un mondo border line: niente abilitazioni professionali e locali a turno continuo. A Parma questi esercizi sembrano moltiplicarsi. E i regolari denunciano alla Cna: "Servono più controlli".
Il sottile filo rosso della legalità si spezza su una semplice domanda: "Oltre al massaggio, fate anche qualcosa di particolare?". La massaggiatrice cinese in minigonna ha uno sguardo di intesa con la sua titolare, poi accetta: "Perché sei tu". Tu sei un normale cliente entrato per la prima volta in un centro massaggi orientali. E tu - con una mancia di qualche euro - puoi usufruire del trattamento"speciale": masturbazione, sesso orale se si insiste un pò.
Prendi Parma, 180mila abitanti, 87 centri benessere che conta la Cna, una decina di questi specializzati in massaggi alla schiena, alla testa le spalle le gambe ma non certo alle parti intime. Per quelli - che poi si tratta di veri e propri massaggi a luci rosse - è nato un mercato parallelo fatto di costi inferiori, toccatine vendute come "orientali" o "brasiliane", costi in nero, personale senza abilitazione e forme "convenzionate" di prostituzione.
IN AUMENTO Un business che città dopo città continua ad espandersi. A Milano ad esempio secondo la Camera di Commercio ha toccato un aumento del 622%. A Parma non ci sono dati precisi, ma la nascita di questi centri - scritte colorate e maxicartelloni di ragazze orientali che ti strizzano l'occhio- è palese: da via Fleming a via Bandini, da San Prospero a borgo Antelami, da viale Piacenza a viale Mentana ai borghi dell'Oltretorrente le neo aperture si moltiplicano.
Non tutti sono "particolari". Alcuni rifiutano - alla domanda del cliente - di andare oltre. Ma la maggior parte - basta dare un occhio ai forum internet digitando le parole "massaggi" e "Parma" - oltre alla prestazione relax offre un di più di natura sessuale. "Mano" o "bocca" dice la massaggiatrice, "paghi con mancia a fine seduta". Su alcuni blog c'è perfino chi ha recensito le prestazioni ricevute. E l'identikit di questi locali è facilmente tracciabile: gestiti da cinesi o brasiliani, orari continuati che vanno dalle 9 alle 23 aperti tutti i giorni, massaggi a partire dai 25 euro. Nessun certificato di idoneità professionale alle pareti e niente ricevuta - se non se ne fa esplicita richiesta - a fine incontro. I prezzi sono bassi e non ci sono garanzie se non quella di vivere "un momento indimenticabile".
LA PROVA CON LA TELECAMERA Per testare il servizio "indimenticabile" siamo entrati in uno di questi centri con una telecamera nascosta. Le ragazze - in questo caso cinesi - chiacchierano mentre attendono i clienti. Appena entrati ti fanno spogliare e accomodare su un lettino in una stanza con luci soffuse dove comincia il trattamento. Le mani della massaggiatrice scivolano più volte sulle parti intime ma è nella "vasca" di legno che ogni richiesta diventa lecita. Mentre ti lavano, basta chiedere: la masturbazione è un optional acquistabile. Ci fermiamo qui e usciamo per pagare la seduta di 35euro: niente scontrino, per avere la ricevuta è necessario chiedere un paio di volte a chi sta alla cassa. Un solo test, come quello mostrato in video, non testimonia che tutti i centri si comportino nello stesso modo. Chiamandone diversi, però, al telefono in molti lasciano intendere - con il giusto accordo in denaro sonante - la natura erotica del massaggio.
DANNI PER GLI ESERCIZI REGOLARI Anche la Cna di Parma - che gestisce i centri benesseri regolari - conferma che sul fenomeno dei centri massaggi abusivi sono già arrivate diverse denunce da parte di titolari di esercizi convenzionati. Chiedono maggiori controlli. L'attenzione è puntata soprattutto sulla natura ambigua di chi lavora all'interno di questi centri come - in alcuni casi - mancanza di permesso di soggiorno e di abilitazione alla professione. Oltre, naturalmente, alle questioni fiscali. Aspetti sui quali le indagini toccano a forze dell'ordine e all'Ausl per le norme igienico sanitarie. E poi c'è il sesso. E' quello che per ora divide i centri seri da quelli hard. Ma quel che avviene nei locali con massaggi "particolari" sta pian piano creando, sull'attività delle strutture benessere, una nomea generale fortemente negativa. Perfino centri di alta qualità nei massaggi, come Shivago a Parma, nel loro sito sono costretti a specificare: "I nostri massaggi sono dei bagni di benessere per tutto il corpo, non sono massaggi erotici".INTERROGAZIONE IN REGIONE Del caso si è recentemente interessato anche il consigliere regionale Roberto Corradi, del gruppo Lega Nord che ha presentato un'interrogazione per chiedere alla Giunta emiliano romagnola quali azioni di prevenzione e di controllo siano previste per fronteggiare questa situazione, soprattutto sulle "carte false per aprire negozi" di questo genere. Per tamponare il fenomeno lancia l'idea di un pubblico registro, consultabile da privati e Comuni, dei soggetti che hanno conseguito le abilitazioni allo svolgimento di attività artigianali e commerciali. E naturalmente, chiede più controlli. Gli stessi che, con l'idea di un "Bollino di qualità", aveva promesso il Comune
La concorrenza sleale di queste attività borderline penalizza infatti chi lavora onestamente, ma sembra che, in realtà, si sia sviluppato un mercato parallelo per cui chi frequenta questi nuovi centri relax cerchi in modo eplicito prestazioni di natura sessuale. Chi invece si reca ignaro in cerca di un vero massaggio professionale rischia di rimanere deluso o, forse, semplicemente scandalizzato da quel tipo di prostituzione soft che fra gli habituè ha preso il nome di happy end.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
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- Fred Connelly
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
La logica vorrebbe che chiedessero la legalizzazione della prostituzione visto che queste retate non saneranno mai la questione (se va bene toccheranno l'1% delle attività, molte delle quali però riapriranno o si sposteranno dopo poco). A quel punto potrebbero nella legalità scendere anche loro su quel business qualora lo volessero.dostum ha scritto:DANNI PER GLI ESERCIZI REGOLARI Anche la Cna di Parma - che gestisce i centri benesseri regolari - conferma che sul fenomeno dei centri massaggi abusivi sono già arrivate diverse denunce da parte di titolari di esercizi convenzionati. Chiedono maggiori controlli.
E visti i tempi di crisi sarebbe la volta buona che ci si decidesse a regolarizzare la prostituzione offrendo garanzie ai professionisti del sesso e ottenendo introiti fiscali per le casse dello stato. Si toglierebbero poi introiti alle organizzazioni criminali.
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
sì sì prostituzione regolata e riapertura dei bordelli, anche quello per legge, nell'interesse di tutti e della sicurezza, senza falsi pudori o comportamenti ipocriti e "chiesaiuoli"....parlo seriamente
- Fred Connelly
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Lo Stato della Chiesa (caduto nella seconda metà del 19esimo secolo) i bordelli li ha sempre avuti. Quindi sono contradditorii se si oppongono per questioni di religione: perchè per secoli e secoli il Papa ha governato consentendo i bordelli mentre ora si dovrebbe far finta che sia possibile comportarsi come se non vi fosse una rilevantissima richiesta di prostitute da parte del popolo?
La richiesta c'è: o la soddisfi tu stato italiano o la continuerà a soddisfare la malavita e singole professioniste/i indipendenti dal pappone di turno ma comunque non riconosciute/i (no tasse per lo stato, problemi di trasparenza e di legalità, ecc.) e non tutelate/i (con tutti i rischi che ciò comporta).
Fino ad un certo anno poi, i papi erano ufficialmente sessualmente attivi ed è scritto nelle pagine della storia che nei palazzi del papa si facevano orge memorabili. http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_se ... tive_popes Troppo facile cambiare versione quando fa comodo!

Fino ad un certo anno poi, i papi erano ufficialmente sessualmente attivi ed è scritto nelle pagine della storia che nei palazzi del papa si facevano orge memorabili. http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_se ... tive_popes Troppo facile cambiare versione quando fa comodo!
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
ma nei 60 e più paesi dove il corano è la costituzione ci sono i bordelli?
tipo in pakistan? non penso.
o in thailandia, che è tutto un puttanaio, le prostitute pagano le tasse?
i bordelli sono un finto problema, il vero problema è che una possa e debba aprire la sua cazzo di partita IVA e registrarsi come ditta individuale e pagare le tasse.
vedi come smetterebbero subito quando capiscono che chi le fotte davvero è il fisco...
tipo in pakistan? non penso.
o in thailandia, che è tutto un puttanaio, le prostitute pagano le tasse?
i bordelli sono un finto problema, il vero problema è che una possa e debba aprire la sua cazzo di partita IVA e registrarsi come ditta individuale e pagare le tasse.
vedi come smetterebbero subito quando capiscono che chi le fotte davvero è il fisco...
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Un giro in qualche centro massaggi cinese: romantico o normale (lomantico o nolmale)?
Le vetrine sono illuminate fino a tardi, di notte. Sette giorni su sette. All’ingresso c’è un campanello, spesso non serve: la porta è aperta. Dentro le ragazze aspettano.
I centri massaggi cinesi stanno aprendo dappertutto, a Milano e a Roma, a Firenze, a Napoli, ma anche in provincia e nei centri più piccoli. Spuntano da un giorno all’altro e altrettanto velocemente chiudono, cambiano gestione, si trasferiscono. I prezzi sono super concorrenziali rispetto agli analoghi centri italiani. Venti euro per mezz’ora, 30 un’ora. E poi tutte le varianti possibili: massaggio nella vasca, massaggio a quattro mani, massaggio giapponese, massaggio thailandese. È la nuova frontiera delle attività cinesi. Attività a volte “border line”, che si muovono sul sottile confine tra legalità e illegalità. Per aprire un centro massaggi serve poco: non essendo attività specifiche a carattere terapeutico o estetico non sono necessarie autorizzazioni particolari. Solo a Milano sono in attività 308 centri massaggi: è un dato aggiornato al marzo 2010. Nel 2009 ci sono state 124 nuove aperture, una ogni tre giorni. E nei primi due mesi del 2010 se ne sono registrate già 28. E cioè quasi una ogni due giorni.
Ma spesso il centro nasconde altro. Ne sono stati chiusi quattro a Milano, negli ultimi mesi. Altri sono stati sequestrati a Roma e a Firenze, e poi a Prato e a Fermo. Il motivo è sempre lo stesso. Dietro la facciata del centro massaggi si nasconde in realtà attività di prostituzione. Che però spesso non è facile da scoprire. I centri massaggi funzionano così: il cliente paga il proprietario il quale a sua volta dà una percentuale alla ragazza. Che guadagna, quindi, in base ai massaggi realizzati. Se poi la ragazza chiede e ottiene pagamenti extra, quelli sono interamente suoi. Il titolare del centro, in teoria, potrebbe non saperne assolutamente nulla.
Basta entrare in uno di questi centri per capire esattamente come funzionano. Le ragazze sono sedute poco oltre l’ingresso. Sono giovani, sorridenti, parlano pochissimo italiano. Si entra in piccole stanze spesso separate dalle altre da semplici pannelli. Si ascoltano le voci e i rumori. Le tariffe sono chiare, dall’inizio. Il massaggio comincia, poche parole in un italiano stentato. L’extra viene offerto verso la fine con una formula inequivocabile: «Continuare massaggio?». Oppure: «Massaggio romantico?». L’extra comporta una spesa supplementare di 30 euro. Certo, non è la regola. Molti centri massaggi sono, appunto, semplici centri massaggi. Ma molti offrono l’extra con orari che spesso si prolungano fino alle due di notte.
Inutile girarci intorno. È per questo tipo di massaggio extra che molti centri massaggi cinesi sono frequentatissimi. Nei forum in Internet tanti clienti si scambiano informazioni e consigli per quello che viene definito massaggio con “happy ending”.
I controlli, in città come MIlano, sono serrati. Sono spesso i vigili di quartiere ad avere maggiormente il controllo della situazione. Le voci circolano anche se la comunità cinese è sicuramente quella più chiusa e impermeabile all’integrazione. Certo è che i clienti dei centri massaggi non sono mai loro connazionali. I clienti sono sempre italiani. In città come Milano dove c’è stata una forte ipera di controllo e repressione sulla prostituzione in strada, i clienti inseguono “situazioni” più riparate e tranquille.
Le vetrine sono illuminate fino a tardi, di notte. Sette giorni su sette. All’ingresso c’è un campanello, spesso non serve: la porta è aperta. Dentro le ragazze aspettano.
I centri massaggi cinesi stanno aprendo dappertutto, a Milano e a Roma, a Firenze, a Napoli, ma anche in provincia e nei centri più piccoli. Spuntano da un giorno all’altro e altrettanto velocemente chiudono, cambiano gestione, si trasferiscono. I prezzi sono super concorrenziali rispetto agli analoghi centri italiani. Venti euro per mezz’ora, 30 un’ora. E poi tutte le varianti possibili: massaggio nella vasca, massaggio a quattro mani, massaggio giapponese, massaggio thailandese. È la nuova frontiera delle attività cinesi. Attività a volte “border line”, che si muovono sul sottile confine tra legalità e illegalità. Per aprire un centro massaggi serve poco: non essendo attività specifiche a carattere terapeutico o estetico non sono necessarie autorizzazioni particolari. Solo a Milano sono in attività 308 centri massaggi: è un dato aggiornato al marzo 2010. Nel 2009 ci sono state 124 nuove aperture, una ogni tre giorni. E nei primi due mesi del 2010 se ne sono registrate già 28. E cioè quasi una ogni due giorni.
Ma spesso il centro nasconde altro. Ne sono stati chiusi quattro a Milano, negli ultimi mesi. Altri sono stati sequestrati a Roma e a Firenze, e poi a Prato e a Fermo. Il motivo è sempre lo stesso. Dietro la facciata del centro massaggi si nasconde in realtà attività di prostituzione. Che però spesso non è facile da scoprire. I centri massaggi funzionano così: il cliente paga il proprietario il quale a sua volta dà una percentuale alla ragazza. Che guadagna, quindi, in base ai massaggi realizzati. Se poi la ragazza chiede e ottiene pagamenti extra, quelli sono interamente suoi. Il titolare del centro, in teoria, potrebbe non saperne assolutamente nulla.
Basta entrare in uno di questi centri per capire esattamente come funzionano. Le ragazze sono sedute poco oltre l’ingresso. Sono giovani, sorridenti, parlano pochissimo italiano. Si entra in piccole stanze spesso separate dalle altre da semplici pannelli. Si ascoltano le voci e i rumori. Le tariffe sono chiare, dall’inizio. Il massaggio comincia, poche parole in un italiano stentato. L’extra viene offerto verso la fine con una formula inequivocabile: «Continuare massaggio?». Oppure: «Massaggio romantico?». L’extra comporta una spesa supplementare di 30 euro. Certo, non è la regola. Molti centri massaggi sono, appunto, semplici centri massaggi. Ma molti offrono l’extra con orari che spesso si prolungano fino alle due di notte.
Inutile girarci intorno. È per questo tipo di massaggio extra che molti centri massaggi cinesi sono frequentatissimi. Nei forum in Internet tanti clienti si scambiano informazioni e consigli per quello che viene definito massaggio con “happy ending”.
I controlli, in città come MIlano, sono serrati. Sono spesso i vigili di quartiere ad avere maggiormente il controllo della situazione. Le voci circolano anche se la comunità cinese è sicuramente quella più chiusa e impermeabile all’integrazione. Certo è che i clienti dei centri massaggi non sono mai loro connazionali. I clienti sono sempre italiani. In città come Milano dove c’è stata una forte ipera di controllo e repressione sulla prostituzione in strada, i clienti inseguono “situazioni” più riparate e tranquille.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
certo che ne avete di sfiga......
vi st arrivando il livello minimo di base...
tutto il mondo dei massaggi e delle spa cinesi (una vera e propria cultura) ve lo stte prerdendo ed e' un peccato
Il saltino al massaggio aperto h24(vasche enormi e pulitissme, doccie e zxone per igiene e barba) alle 4/5 del mattino dopo la discoteca con relax e massaggio "romantico" (almeno 60 min) a 350 rmb (40 euro) non lo potrete mai vivere..
vi st arrivando il livello minimo di base...
tutto il mondo dei massaggi e delle spa cinesi (una vera e propria cultura) ve lo stte prerdendo ed e' un peccato
Il saltino al massaggio aperto h24(vasche enormi e pulitissme, doccie e zxone per igiene e barba) alle 4/5 del mattino dopo la discoteca con relax e massaggio "romantico" (almeno 60 min) a 350 rmb (40 euro) non lo potrete mai vivere..

E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
- Barabino
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Re: le prostitute cinesi-prima esperienza
Eh, se ci fossero bordelli aperti alle 6 o alle 8 del mattino, io ci farei lo stradello! (diciamo giorno si' giorno no)
Io ho un bioritmo rovesciato rispetto agli altri: la sera mi addormento di schianto, ma la mattina avrei proprio voglia di un bel

(grazie manrod !)
Io ho un bioritmo rovesciato rispetto agli altri: la sera mi addormento di schianto, ma la mattina avrei proprio voglia di un bel

(grazie manrod !)