pan ha scritto:Salieri D'Amato ha scritto:Bello questo confronto di idee. Dico anche la mia.
Una volta c'erano i partiti classisti come il PCI e interclassisti come la DC o con forti connotati ideologici come il MSI e lo stesso PCI.
Poi c'è stato un continuo ribaltamento delle tendenze e delle ideologie, favorendo la creazione di Poli e partiti piuttosto "liquidi", i cui ideali storici della cosidetta destra e sinistra rimangono per lo più di facciata o vecchie etichette apposte e mai staccate del tutto. La gente, nella stragrande maggioranza, ha iniziato a votare per convenienza, per simpatia, per emulazione o "contro", a prescindere; solo gli anziani rimanevano legati ai vecchi schemi (molti votano ancora cercando lo scudo crociato nei vari partiti o la bandierina rossa con falce e martello).
Data la situazione attuale, con forte crisi economica, a cui la politica non ha saputo rispondere negli ultimi anni, si privilegia al momento populismo e rottura con il vecchio.
Invece per DDP, se non ho frainteso, ancora c'è un concetto di partiti di sinistra o di destra, seppur l'elettore non si identifica con la classe politica che dovrebbe rappresentarlo, per cui c'è un ribaltamento di voti.
Per cicciuzzo invece l'elettorato è tornato di nuovo classista, ma con una nuova nomenclatura: i coglioni, i dubbiosi/sognatori e i razionali; ognuno con i propri partiti di riferimento, che mi sembra inutile ricordare.

Destra e Sinistra sono categorie dialettiche che hanno sempre accompagnato la Storia, spiegandola secondo la insuperata teoria della lotta delle classi. In origine erano sacerdoti e schiavi, poi patrizi e plebei, feudatari e servi della gleba, borghesi e proletari. Oggi la vittoria del Capitale (e la sterilità ideativa degli antagonisti) ha fatto anche sparire visibilità e significato di una contraddizione senza precedenti: quella di un mondo dove cento persone hanno più di miliardi messi insieme.
Determinante per il raggiungimento dello scopo è stata l'invenzione dei cicciuzzi. Esseri che credono che il liberalismo sia tutto sommato una cosa di sinistra e sprecano energie preziose nella lotta ai pentastellati, rei di aver di fatto soffiato loro il già contraffatto marchio di difensori del popolo, appartenuto a Renzi che non è meno populista di nessuno in questo devastato panorama italico.
E indubbio che da sempre classi, censi o altre suddivisioni sono state storicamente in contrapposizione, e non ho le tue basi cognitive per poter dire che questo "dualismo" possa essere associato alle categorie destra e sinistra, a naso partirei dalla borghesia e dal proletariato, ma probabilmente mi sbaglio.
Vero anche che un certo capitalismo ha svuotato un po' questa antitesi, dato che oggi le classi intermedie sono quasi sparite, rimanendo da una parte i pochi
padroni del vapore e dall'altra le varie classi, dal povero vero all'operaio, all'impiegato, all'artigiano, al piccolo imprenditore, ecc. ecc. le cui differenze si sono sempre più assottigliate. Resta da stabilire se questo sia un male o un bene. A tuo avviso resta un male, perchè si è allargata a dismisura la forbice e nella parte superiore sono sempre meno e in quella inferiore sempre di più. Di contro (come implicitamente sostiene cicciuzzo) si può dire che la parte inferiore della forbice comunque si è attestata su un tenore di vita che definirei medio (metti pure medio-basso) che comunque in generale permette a tutti di avere un tenore di vita decoroso, con orario lavorativo umano e accesso a tecnologia ed utilità di buon livello.
Casomai la discriminante maggiore per cui il capitalismo moderno può essere accusato è l'appiattimento culturale e l'assopimento della critica sociale, per cui anche questi servizi e utilità che vengono messi a disposizione delle masse servono da un lato anche a tenerle buone e a non chiedersi e pretendere una redistribuzione sociale più equa delle risorse. Come si suol dire,
a pancia piena non si fanno rivoluzioni. Penso sia quello che tu chiami "cicciuzzismo"
Essendo poi oggi i politici figli di questa società e avendo assimilato questa ideologia del tiriamo a campare meglio possibile senza sovvertire l'ordine costituito, anzi, mi sembrano per lo più burattini al servizio di, sembra parecchio difficile che si possa ricostituire un tessuto politico figlio degli storici ideali di destra e sinistra. E anche se vi fossero politici di tale fatta difficilmente troverebbero consensi tali da poter avere la forza di portarli in auge. Basta vedere oggi quale sono le istanze portate avanti: guerre tra poveri: poveri A vs poveri B, poveri vs più poveri, più poveri vs disperati .... con inserimento di contentini elargiti alla bisogna. Ma mai nessuno che parta dalla testa del meccanismo distributivo sociale.
Penso che il mondo sia ormai cambiato e ancora per molti anni rimarrà tale, pur con qualche scossone dovuto alle crisi. Quando toccheremo il fondo del barile probabilmente qualcosa succederà, ma non so che capacità avremo di sovvertire determinati meccanismi economici-sociali, quindi anche politici, non so se ci sarà una buona base di Pan autodeterminati e critici in grado di indicarci la via. E se questi non saranno poi messi al rogo come eretici o stregoni.