mi sembra di aver letto che nel regno unito sky sia presente sia sul satellite che sul digitale terreste e che il suo ingresso nel DT abbia ammazzato la concorrenzatiffany rayne ha scritto:Si dice che Sky per fare un dispetto a Mediaset e Rai sta studiando un piano per trasmettere anche sul digitale terrestre.
Occorre un decreto legge per togliergli questa possibilità , gli avvocati Mediaset (alcuni siedono in parlamento) sono già al lavoro.
[O.T.] Arriva la televisione digitale terrestre
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Confucio: Prima di intraprendere il viaggio della vendetta scavate due tombe
- GaiusBaltar
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Tra l'altro Sky in Uk era presente sulla piattaforma del DDT di una società concorrente, una masnada di psicopatici. Prima avevano tentato di acquistare i diritti per il DDT della premier league svenandosi, poi visto che il prodotto non andava rispetto a Sky, l'idea geniale: diventare il ''carrier'' dei canali Sky, quindi trasmettevano i canali dei loro concorrenti diretti, solo che la gente preferiva spendere meno, ai tempi il pacchetto base di Sky era di 7 sterline quello del DDT di 11 al mese, e vedersi molti più canali. Certo è stato un caso limite, che costó quasi 1000 posti di lavoro, ma comunque un valido esempio della confusione che regna tra satelliti/DDT/tv via cavo e quant'altro.
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino
"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti
http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE
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- norrin2007
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mi sembra proprio strano che nessuno faccia casino per 'sta storia del d.t., che puzza di illegittimità /incostituzionalità da tutte le parti...
senza parlare delle insufficienze tecniche e strutturali del sistema...

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"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber
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perchè?norrin2007 ha scritto:mi sembra proprio strano che nessuno faccia casino per 'sta storia del d.t., che puzza di illegittimità /incostituzionalità da tutte le parti...![]()
senza parlare delle insufficienze tecniche e strutturali del sistema...
Confucio: Prima di intraprendere il viaggio della vendetta scavate due tombe
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perchè... cosa?
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no no, non pensavo fosse polemica... davvero non avevo capito il tuo perchè a che si riferiva...TD ha scritto:perchè puzza di illegittimità /incostituzionalità , la mia domanda non è polemica mi interessa capire cosa non ti convincenorrin2007 ha scritto:perchè... cosa?

allora, td... cerco di farla breve.
secondo la giurisprudenza, la fruizione del servizio televisivo rientra nelle facoltà di espressione della libertà di pensiero. essendo la libertà di pensiero di natura costituzionale, essa è intangibile da norme di natura subordinata.
ora, obbligare una persona che voglia continuare ad usufruire del servizio ad acquistare un decoder (ed addirittura un nuovo televisore, in caso se ne possegga uno non modernissimo) sostanzia una obbligatoria (illegittima) forzatura e compressione del diritto di libertà di pensiero.
come se non bastasse, chi già possiede un ddt sa che, se il tempo è cattivo, non si vede un cazzo. ció significa che quando l'analogico sarà del tutto scomparso, il mio esercizio di un diritto costituzionale, già indebitamente compresso, sarà dipendente dalle condizioni meteo.
in realtà il discorso è più complesso, ma ho cerato di sintetizzare.
p.s. sulle insufficienze del sistema, ti basti dire che da casa mia, l'orientamento verso il ripetitore ''scoperto'' mi consente di vedere alcuni canali, ma non la rai. mio padre, da casa sua (vedendo un altro ripetitore), vede la rai ma non altri canali... le solite pagliacciate all'italiana.
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Ma non hai ancora capito che si tratta di una manovra di SB per censurare l'informazione libera? Ti fanno passare al DDT poi con macchinari potentissimi, esistono già vedi link sotto, modificano le condizioni meteo in modo da lasciarti l'illusione di avere comunque e potenzialmente accesso alle tv libere, le poche volte che le condizioni meteo te lo permetteranno saranno accessibili solo i canali di merdaset premium che trasmetteranno reality show a catena. E' tutto un complotto! E' tutta colpa di SB!norrin2007 ha scritto: come se non bastasse, chi già possiede un ddt sa che, se il tempo è cattivo, non si vede un cazzo. ció significa che quando l'analogico sarà del tutto scomparso, il mio esercizio di un diritto costituzionale, già indebitamente compresso, sarà dipendente dalle condizioni meteo.
Ecco il video che dimostra le potentissime macchine in grado di cambiare il meteo:
http://www.youtube.com/watch?v=IRHA9W-zExQ
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- bellavista
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Ma qualcuno questa cosa l'ha detta a berlusconi? No, giusto per capire che questa volta le cose fatte a cappella gli si infileranno in culo.norrin2007 ha scritto: come se non bastasse, chi già possiede un ddt sa che, se il tempo è cattivo, non si vede un cazzo. ció significa che quando l'analogico sarà del tutto scomparso, il mio esercizio di un diritto costituzionale, già indebitamente compresso, sarà dipendente dalle condizioni meteo.
in realtà il discorso è più complesso, ma ho cerato di sintetizzare.
p.s. sulle insufficienze del sistema, ti basti dire che da casa mia, l'orientamento verso il ripetitore ''scoperto'' mi consente di vedere alcuni canali, ma non la rai. mio padre, da casa sua (vedendo un altro ripetitore), vede la rai ma non altri canali... le solite pagliacciate all'italiana.
Infatti se sul DT non si vedrà un cazzo la gente passerà ancor più velocemente al satellite e, nel caso, alla tv via web.
Solo che il nostro silviotto sul satellite non ha un cazzo, e sulla tv via web si trova con parecchia concorrenza (lui che da 20 anni opera in regime di monopolio).
Ripeto: qualcuno l'ha avvertito?

grazie per la risposta, anche io la penso come te e sulle difficoltà strutturali un esempio lampantissimo è il "terrorismo" mediatico fatto verso le persone anziane, io ho una zia non più giovanissima che ogni volta che mi incontra mi chiede allarmata novità su quello che stanno facendo alle tv e mi chiede di tv e decoder, io fino ad ora l'ho tranquillizzata impedendogli di andare in un negozio a spendere per ora inutilmente i suoi soldinorrin2007 ha scritto:no no, non pensavo fosse polemica... davvero non avevo capito il tuo perchè a che si riferiva...![]()
allora, td... cerco di farla breve.
secondo la giurisprudenza, la fruizione del servizio televisivo rientra nelle facoltà di espressione della libertà di pensiero. essendo la libertà di pensiero di natura costituzionale, essa è intangibile da norme di natura subordinata.
ora, obbligare una persona che voglia continuare ad usufruire del servizio ad acquistare un decoder (ed addirittura un nuovo televisore, in caso se ne possegga uno non modernissimo) sostanzia una obbligatoria (illegittima) forzatura e compressione del diritto di libertà di pensiero.
come se non bastasse, chi già possiede un ddt sa che, se il tempo è cattivo, non si vede un cazzo. ció significa che quando l'analogico sarà del tutto scomparso, il mio esercizio di un diritto costituzionale, già indebitamente compresso, sarà dipendente dalle condizioni meteo.
in realtà il discorso è più complesso, ma ho cerato di sintetizzare.
p.s. sulle insufficienze del sistema, ti basti dire che da casa mia, l'orientamento verso il ripetitore ''scoperto'' mi consente di vedere alcuni canali, ma non la rai. mio padre, da casa sua (vedendo un altro ripetitore), vede la rai ma non altri canali... le solite pagliacciate all'italiana.
comunque avete notato come i canali mediaset sono sempre visibili mentre gli altri canali vanno e vengono o addirittura non si sintonizzino nemmeno
Confucio: Prima di intraprendere il viaggio della vendetta scavate due tombe
- norrin2007
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bella, purtroppo in caso di avverse condizioni meteo anche il satellite diventa inservibile... e per la tv via web è necessario dotarsi di pc ad hoc, e ritorniamo al punto di partenza (anzi, ancora peggio).bellavista ha scritto:Ma qualcuno questa cosa l'ha detta a berlusconi? No, giusto per capire che questa volta le cose fatte a cappella gli si infileranno in culo.norrin2007 ha scritto: come se non bastasse, chi già possiede un ddt sa che, se il tempo è cattivo, non si vede un cazzo. ció significa che quando l'analogico sarà del tutto scomparso, il mio esercizio di un diritto costituzionale, già indebitamente compresso, sarà dipendente dalle condizioni meteo.
in realtà il discorso è più complesso, ma ho cerato di sintetizzare.
p.s. sulle insufficienze del sistema, ti basti dire che da casa mia, l'orientamento verso il ripetitore ''scoperto'' mi consente di vedere alcuni canali, ma non la rai. mio padre, da casa sua (vedendo un altro ripetitore), vede la rai ma non altri canali... le solite pagliacciate all'italiana.
Infatti se sul DT non si vedrà un cazzo la gente passerà ancor più velocemente al satellite e, nel caso, alla tv via web.
Solo che il nostro silviotto sul satellite non ha un cazzo, e sulla tv via web si trova con parecchia concorrenza (lui che da 20 anni opera in regime di monopolio).
Ripeto: qualcuno l'ha avvertito?
l'unica sarebbe lasciare in vita l'alternativa analogica... e nel lazio, infatti (almeno in zona gaeta) è ancora così.

p.s. ecco perchè mi fanno ridere i poveracci che si rodono il fegato per le escort di sb... ci sarebbero tante cose moooolto più serie, di cui parlare.
"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
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"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber
Digitale terrestre, prime sconfitte
Gli esperti tv: «Tecnologia costosa, limitata, obsoleta» Esperienza difficile in Sardegna. E si guarda al satellite
Un dubbio, un forte dubbio, sta serpeggiando fra gli operatori del settore: a Mediaset qualcuno non ci dorme la notte; in Rai dicono che non è colpa loro, che se non ci fosse stata di mezzo l'imposizione dell'Unione europea...; al ministero rassicurano, non potendo fare altro. Il dubbio nasce dal fatto che, dopo infiniti rimandi, il digitale terrestre incontra più difficoltà del previsto e che, alla fine, rischia di rivelarsi per quello che è: una tecnologia obsoleta, costosa, limitata. Quello che l'ex ministro Gasparri presentava come il Paradiso terrestre delle comunicazioni pare ogni giorno di più un inferno. La messa in opera del Dtt è in sofferenza, come testimonia la Sardegna, dopo lo switch off di ottobre, lo spegnimento della tradizionale tv analogica e il passaggio coatto alla nuova tecnologia. In molte zone ci sono seri problemi di ricezione: non si vede ancora il nuovo ma non si vede più neanche il vecchio. Della nuova situazione ha approfittato Sky, aumentando il normale trend dei propri abbonamenti sull'isola. Che il passaggio da una tecnologia di vecchio tipo a una nuova comportasse una serie di problemi lo si sapeva, succede in tutti i campi. C'è molta confusione sui decoder (quelli comprati a minor prezzo non danno garanzie di affidabilità , alcuni non hanno nemmeno gli standard europei e quindi non riescono a captare le frequenze Vhf, su cui trasmette la Rai), la sintonizzazione dei canali non è impresa facile, molte antenne vanno sostituite o ripuntate e comunque liberate dei vecchi filtri. Nei centri urbani i risultati cominciano a dare i loro frutti e dove prima si vedevano 20 o 25 canali adesso se ne possono vedere 80, con una migliore qualità dell'immagine. Ma i veri problemi di fondo sono altri, due in particolare. La tecnologia del Dtt è una tecnologia pesante, ha bisogno di molti trasmettitori, più potenti e più capaci dei mille e mille vecchi tralicci con cui, in cinquant'anni di storia, la Rai è riuscita a «illuminare» l'intero Paese.
àˆ vero, come sostiene qualcuno, che anche altri Paesi europei hanno avuto problemi nel passaggio dall'analogico al digitale ma nessun Paese europeo ha la struttura orografica dell'Italia. C'è tutto un fiorire di aneddoti e di leggende sulla straordinaria bravura dei tecnici Rai nel portare il segnale nelle più sperdute e inaccessibili zone delle valli alpine e della dorsale appenninica. Adesso il problema si ripropone, più grande ancora. Come dimostra appunto il caso dell'esperimento Sardegna. E quando, fra poco, toccherà alla Valle d'Aosta, al Piemonte, al Trentino, alla Campania cosa succederà ? A fronte di questi intoppi, per altro prevedibili, c'è da registrare un'aggiunta importante: per mantenere attivi i trasmettitori ci vuole un enorme impiego di energia in un paese dove l'energia si compra a caro prezzo. Se si spegnessero tutti i trasmettitori si potrebbe tranquillamente alimentare una città , contribuendo a diminuire l'inquinamento elettromagnetico. Senza contare, al contrario, che il segnale via satellite ha bisogno di minore energia. Il secondo grande problema è questo: il Dtt è la conseguente evoluzione del segnale analogico; si pensava quindi, ragionevolmente, che il passaggio fosse più naturale, meno traumatico, specie in regioni pianeggianti. Con un semplice decoder l'utente trasforma il vecchio televisore in una macchina delle meraviglie. Il che è vero, ma solo in parte. Senza entrare troppo nello specifico, il Dtt è una tecnologia limitata, perchè riesce a fornire un numero alto ma pur sempre contenuto di frequenze. Un esempio: in questo momento va in onda il Grande Fratello, un programma la cui caratteristica principale è che le telecamere nella casa romana sono accese 24 ore su 24. Su Sky c'è un canale apposito (Sky Show, 116) per vivere in diretta questa discussa esperienza. Il Dtt ne propone addirittura due, di canali: Extra1- Premium ed Extra 2-Premium. Il Dtt è più ricco del satellite? No, per niente. Su Sky Show c'è un tasto verde con cui si possono scegliere, senza cambiare canale, ben quattro inquadrature differenti, con i rispettivi sonori. Il Dtt, per fornire due inquadrature differenti, deve impiegare non uno ma due canali. Il Grande Fratello puó apparire un esempio poco significativo («E chissenefrega di vedere il GF!») ma se noi ragioniamo sul futuro della tv le cose si complicano non poco. La tendenza in tutto il mondo, a partire dagli Stati Uniti, è quella di offrire anche programmi in Alta Definizione. Che è uno strabiliante modo di vedere la tv in grado di cambiare radicalmente le nostre abitudini, non solo per lo sport o per il cinema.
Ma se, per ipotesi, si cercasse di portare l'HD sul Dtt i canali si ridurrebbero drasticamente, perchè l'Alta Definizione occupa molto spazio. E poi non si era detto che l'etere bisognava riservarlo alla telefonia? L'Italia non è un paese cablato come gli Stati Uniti, o lo è solo parzialmente. A New York, con circa cento dollari al mese, ci si puó collegare al cavo ed avere, contemporaneamente, i servizi televisivi (un'infinità di canali, a secondo del tipo di abbonamento) e quelli telefonici, compreso Internet. L'ideale per l'Italia sarebbe l'introduzione del WiFi, per poter usufruire dei vantaggi della Rete in ogni situazione, per facilitare l'integrazione fra televisore, pc e palmare. O la banda larga via satellite. C'è infine un problema di investimenti: impiantare il Dtt terrestre costa. Bisogna comprare nuove frequenze, bisogna alimentare i trasmettitori, bisogna programmare nuovi decoder interattivi, bisogna... ma in Rai non c'è una lira. Non a caso lo sviluppo del Dtt è asimmetrico, sia dal punto di vista tecnologico che da quello della programmazione. A parte il piccolo miracolo di Rai4, Mediaset è molto più avanti, è come se, paradossalmente, si dovesse tirare dietro il suo competitor (o presunto tale, visto che nel frattempo il posto è stato occupato da Sky). Mediaset sul Dtt ha tre ottimi canali (Mya, Joy e Steel) ma fatica a dare loro la visibilità che meritano. Quanto tempo ci vorrà ancora perchè questi tre canali entrino nelle nostre abitudini visive? Per questo, l'invito a pranzo di Fiorello da parte del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi va letto in maniera meno folcloristica di come è stato fatto. Per questo, Mediaset sta pensando di coinvolgere la Rai in una nuova avventura satellitare, Tivù Sat (48% Mediaset, 48% Rai, 4% La7). Eutelsat ha già pronto un satellite con nuovi trasponder, non bisognerà nemmeno spostare la parabola di Sky. A quel punto che fine farà il «vecchio» e costoso digitale terrestre?
Aldo Grasso
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àˆ vero, come sostiene qualcuno, che anche altri Paesi europei hanno avuto problemi nel passaggio dall'analogico al digitale ma nessun Paese europeo ha la struttura orografica dell'Italia. C'è tutto un fiorire di aneddoti e di leggende sulla straordinaria bravura dei tecnici Rai nel portare il segnale nelle più sperdute e inaccessibili zone delle valli alpine e della dorsale appenninica. Adesso il problema si ripropone, più grande ancora. Come dimostra appunto il caso dell'esperimento Sardegna. E quando, fra poco, toccherà alla Valle d'Aosta, al Piemonte, al Trentino, alla Campania cosa succederà ? A fronte di questi intoppi, per altro prevedibili, c'è da registrare un'aggiunta importante: per mantenere attivi i trasmettitori ci vuole un enorme impiego di energia in un paese dove l'energia si compra a caro prezzo. Se si spegnessero tutti i trasmettitori si potrebbe tranquillamente alimentare una città , contribuendo a diminuire l'inquinamento elettromagnetico. Senza contare, al contrario, che il segnale via satellite ha bisogno di minore energia. Il secondo grande problema è questo: il Dtt è la conseguente evoluzione del segnale analogico; si pensava quindi, ragionevolmente, che il passaggio fosse più naturale, meno traumatico, specie in regioni pianeggianti. Con un semplice decoder l'utente trasforma il vecchio televisore in una macchina delle meraviglie. Il che è vero, ma solo in parte. Senza entrare troppo nello specifico, il Dtt è una tecnologia limitata, perchè riesce a fornire un numero alto ma pur sempre contenuto di frequenze. Un esempio: in questo momento va in onda il Grande Fratello, un programma la cui caratteristica principale è che le telecamere nella casa romana sono accese 24 ore su 24. Su Sky c'è un canale apposito (Sky Show, 116) per vivere in diretta questa discussa esperienza. Il Dtt ne propone addirittura due, di canali: Extra1- Premium ed Extra 2-Premium. Il Dtt è più ricco del satellite? No, per niente. Su Sky Show c'è un tasto verde con cui si possono scegliere, senza cambiare canale, ben quattro inquadrature differenti, con i rispettivi sonori. Il Dtt, per fornire due inquadrature differenti, deve impiegare non uno ma due canali. Il Grande Fratello puó apparire un esempio poco significativo («E chissenefrega di vedere il GF!») ma se noi ragioniamo sul futuro della tv le cose si complicano non poco. La tendenza in tutto il mondo, a partire dagli Stati Uniti, è quella di offrire anche programmi in Alta Definizione. Che è uno strabiliante modo di vedere la tv in grado di cambiare radicalmente le nostre abitudini, non solo per lo sport o per il cinema.
Ma se, per ipotesi, si cercasse di portare l'HD sul Dtt i canali si ridurrebbero drasticamente, perchè l'Alta Definizione occupa molto spazio. E poi non si era detto che l'etere bisognava riservarlo alla telefonia? L'Italia non è un paese cablato come gli Stati Uniti, o lo è solo parzialmente. A New York, con circa cento dollari al mese, ci si puó collegare al cavo ed avere, contemporaneamente, i servizi televisivi (un'infinità di canali, a secondo del tipo di abbonamento) e quelli telefonici, compreso Internet. L'ideale per l'Italia sarebbe l'introduzione del WiFi, per poter usufruire dei vantaggi della Rete in ogni situazione, per facilitare l'integrazione fra televisore, pc e palmare. O la banda larga via satellite. C'è infine un problema di investimenti: impiantare il Dtt terrestre costa. Bisogna comprare nuove frequenze, bisogna alimentare i trasmettitori, bisogna programmare nuovi decoder interattivi, bisogna... ma in Rai non c'è una lira. Non a caso lo sviluppo del Dtt è asimmetrico, sia dal punto di vista tecnologico che da quello della programmazione. A parte il piccolo miracolo di Rai4, Mediaset è molto più avanti, è come se, paradossalmente, si dovesse tirare dietro il suo competitor (o presunto tale, visto che nel frattempo il posto è stato occupato da Sky). Mediaset sul Dtt ha tre ottimi canali (Mya, Joy e Steel) ma fatica a dare loro la visibilità che meritano. Quanto tempo ci vorrà ancora perchè questi tre canali entrino nelle nostre abitudini visive? Per questo, l'invito a pranzo di Fiorello da parte del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi va letto in maniera meno folcloristica di come è stato fatto. Per questo, Mediaset sta pensando di coinvolgere la Rai in una nuova avventura satellitare, Tivù Sat (48% Mediaset, 48% Rai, 4% La7). Eutelsat ha già pronto un satellite con nuovi trasponder, non bisognerà nemmeno spostare la parabola di Sky. A quel punto che fine farà il «vecchio» e costoso digitale terrestre?
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