riporto per intero la notiziaduck65 ha scritto:...la vicenda puo' dirsi conclusa...
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/ar ... ize=medium
ad maiora
Niente mobbing, la cassiera dell'Esselunga di Milano che intentó una causa alla catena di supermercati per non essere potuta andare alla toilette si inventó tutto. E' quanto sostengono i magistrati che hanno indagato sul caso. La donna, all'inizio del 2008, denunció inoltre un'aggressione da parte dei colleghi di lavoro. Ma il gip del Tribunale di Milano, accogliendo la richiesta del pm, ha disposto l'archiviazione del caso.
(Foto Ap)
La vicenda aveva mobilitato i sindacati suscitando clamore mediatico. La donna, M.B.G., era stata assunta dal 2004 come cassiera part-time due volte la settimana nel supermercato Esselunga di viale Papiniano a Milano, di proprietà del gruppo di Bernardo Caprotti.
La donna aveva denunciato di essersi vista negare, il 2 febbraio del 2008, il permesso di alzarsi dal posto di lavoro per andare in bagno. Poi, dopo che i sindacati e i media avevano dato risalto alla vicenda, la donna aveva aggiunto nuove accuse sostenendo di essere stata aggredita, il 28 febbraio, nella toilette del supermercato.
Sul banco degli indagati per ipotetiche lesioni, violenza privata e maltrattamenti ai danni della dipendente erano comparsi il direttore del punto vendita e quattro suoi collaboratori. Ma per loro il giudice ha disposto l'archiviazione.
Decisiva è stata la perizia di una psichiatra che ha curato la cassiera per 10 anni, dal 1997 al 2007. La specialista ha dichiarato che la sua assistita soffre infatti di disturbi psichici.