Le divisioni interne alla sinistra sono feroci ed insanabili. Ricordano quelle tra anarchici, trockjisti poumisti, socialisti, comunisti e democratici repubblicani durante la guerra civile spagnola, o quelle che in Italia favorirono l'ascesa al potere di mussolini. fortuna che il nuovo ordine mondiale non consente più i modi e le forme di franco o mussolini, impone almeno formalmente il rispetto delle regole democratiche.
ieri sera ho visto ballarò e sparavano tutti ad alzo zero sul PD: radicali, vendoliani, grillini, dipietrini. Di Pietro lo fa per conquistarsi sempre più spazio e potere, in studio flirtava in modo osceno con Alfano. Adesso si propone lui come uomo del "dialogo" con la destra, vuole sostituirsi al PD. Grillo diventerà il nuovo Di Pietro, colmerà lo spazio tuttora vacante dalla scomparsa di Rifondazione & Co.
A destra ovviamente sparano sul PD perchè è il soggetto più grosso. Povero Sassoli, mi ha fatto tanta tenerezza sotto questo fuoco incrociato.
Il PD ha le sue colpe, i casi di bassolino, marrazzo, del bono, frisullo hanno fatto danni incalcolabili. le divisioni interne allo stesso PD, l'amore per il cadreghino della bresso (che piangeva o chiedeva il riconteggio dei voti), loiero in calabria, la bonino che si candida contro il PD (ma oggettivamente, in Lazio, dopo il casino di marrazzo la sinistra era allo sbando più totale).
i grillini si giustificano dicendo che non hanno strappato neanche un voto, se loro non si fossero presentati (o se si fossero alleati col PD) il loro elettorato si sarebbe astenuto. la bresso ha perso di 10000 voti, il dibattito è aperto:
http://www.newnotizie.it/2010/03/30/reg ... -ha-perso/ ; grillo si propone come partito anti-sistema: vorrei sapere che futuro può avere un partito simile; un conto sono la demagogia populista, il programma e i bilanci trasparenti on-line sul loro sito; un conto è assumersi responsabilità di governo e scendere a compromessi. come può non restare un movimento di mera protesta?
purtroppo ho sentito vendola che parlava ancora di "egemonia culturale della sinistra" o "laboratorio culturale"....e quando sento la parola "cultura" mi viene il prurito ai testicoli. il PD, cioè D'Alema, aveva puntato sia in Puglia che in Piemonte ad un'alleanza con l'UDC da riproporre in futuro in chiave nazionale, insomma un "modello prodi 3" (ossia centro + sinistra), l'unico che finora abbia portato gli ex comunisti al governo. manovre disperate, per 2 ragioni: perchè se anche dovesse ricrearsi un "prodi 3" che vincesse le elezioni morirebbe per gli stessi motivi delle altre due volte; secondo perchè l'alleanza con di pietro e casini sarebbe, se possibile, più difficile di quella con bertinotti e mastella. saggiamente poi hanno lasciato perdere facendo le primarie in Puglia dal risultato scontato.
il modello vendola non è esportabile a livello nazionale, per ragioni che non val neanche la pena elencare. per tutti questi motivi, nel breve-medio periodo, la sinistra non governerà mai (com' è giusto che sia, non mi stancherò di ripetere che la sinistra non può e non deve governare).
capitolo destra: fino all'alltro giorno ero contro silvio, ora mi tocca sostenerlo perchè argini lo tsunami leghista. va detto che il silvio è sempre penalizzato alle amministrative mentre stravince alle nazionali (essendo il voto nazionale un voto più d' "opinione").
i coglioni della lega sono degli illusi se credono che il "territorio" possa venir "difeso" dai fenomeni epocali e planetari innescati dalla caduta del muro di berlino. per ora cavalcando il terrore della gente (complice la crisi) sono riusciti a vincere. ma le ronde tanto strombazzate non esistono, sono un bluff, i medici spia non ci sono, gli immigrati entrano come e più di prima, la gente perde il lavoro come e più di prima, il "federalismo fiscale" non potrai prometterlo in eterno, prima o poi la gente si stuferà. certo per ora è preoccupante.