[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

[cicciuzzo]

oggi a pranzo mi hanno detto che larrivo di Balotelli e Kakà farebbe guadagnare voti a berlusca.

ma anche no, ho risposto io.

[Bola]

E invece si...

[zio]

anche la candidatura cosentino è sotto forti pressioni per essere tolta.

io sono perché la politica si rinnovi generazionalmente nei candidati delle liste.
c'è da domandarsi come facciano questi vecchi a garantire così tanti voti.
a parte la camorra, ce ne sono alcuni che non vengono tolti per via del largo consenso che mantengono nonostante dubbie posizioni in legislature passate...

[scb]

anche la candidatura cosentino è sotto forti pressioni per essere tolta.

io sono perché la politica si rinnovi generazionalmente nei candidati delle liste.
c'è da domandarsi come facciano questi vecchi a garantire così tanti voti.
a parte la camorra, ce ne sono alcuni che non vengono tolti per via del largo consenso che mantengono nonostante dubbie posizioni in legislature passate...

Tu sai come si crea un bacino elettorale fedelissimo ed irriducibile?

Soprattutto al Sud?

Soprattutto in Campania e Sicilia?

Soprattutto nel casertano-aversano?

[cicciuzzo]

E invece si...

Bola, questo non è un periodo in cui spendere tanto per il calcio ti fa guadagnare voti.

sono più i tifosi sfegatati o qielli che hanno difficoltà economiche maggiori rispetto al passato?

[Bola]

E invece si...

Bola, questo non è un periodo in cui spendere tanto per il calcio ti fa guadagnare voti.

sono più i tifosi sfegatati o qielli che hanno difficoltà economiche maggiori rispetto al passato?

Votare non costa nulla, e se il tuo presidente ti compra il giocatore gli dai più volentieri il tuo voto.
Parlo ovviamente di quelli che votano con questi criteri diciamo di pancia, o meglio a cazzo di cane

[nik978]

da genovese mi chiedo come possa la destra locale, che ho sempre reptato abbastanza impresentabile, accettare minzolini come 2 nome....

se lo fanno da impresentabili finiscono dritti nel più melmoso e schifoso ambiente dei servi della gleba.

[bocha]

cosentino out...

[Termopiliano]

Azz...è vero, un nota di 14 minuti fa annuncia che Scilipoti è saltato. Ma con Nick o' Ammerrriggano (Cosentino) non ce la faranno hehe

"Io, per fortuna c'ho la camorra" (cit.)

L'altro fenomeno però (Razzi) lo hanno candidato ma in 4' posizione e quindi difficilmente verrà eletto. Un personaggio del genere non merita di andare in Parlamento, dalla politica ha già ottenuto più di quanto avrebbe effettivamente meritato.



Intanto pare che Scilipoti verrà candidato in Calabria. Insomma gli stanno trovando un posto in cui il partito regionale sia talmente messo male da accettare la sua candidatura.

[Drogato_ di_porno]

Azzz....Nick o’Mericano ha ceduto...quindi aveva ragione Crozza:

[Drogato_ di_porno]

La GHISLERI ha emesso al sentenza di condanna per Nick. Non esiste Corte di Giustizia equiparabile alla Ghisleri.

Vediamo se lo fanno rientrare da qualche parte

Elezioni 2013, Silvio Berlusconi caccia Nicola Cosentino dalle liste del Pdl: "La faccia ce la metto io, non mi faccio ricattare". Giallo sulle liste

“Se Nicola non vuole ragionare, glielo comunichiamo noi che è fuori. Io non posso perdere la faccia e le elezioni in Campania. A questo punto la scelta è obbligata”. Al terzo giorno di trattativa Silvio Berlusconi sceglie la linea dura. Più che con Cosentino con l’uomo più potente del Pdl dopo il Capo, quel Denis Verdini che sin da venerdì ha consentito che Nick ‘o mericano occupasse palazzo Grazioli, per favorire la sua resistenza a oltranza.

È mattina quando il Cavaliere, a poche ore dalla presentazione delle liste, si chiude nel suo studio con Denis. Uno scambio franco, come avviene tra due che su tutto il resto hanno un sodalizio inscalfibile: “Sono dispiaciuto – scandisce Berlusconi – ma non mi faccio sputtanare, né posso cedere ai ricatti. Vale per Cosentino quello che abbiamo fatto con Dell’Utri e Scajola. Abbiamo deciso che serve il rinnovamento, e la faccia ce la metto io”. Il percorso prevedeva la richiesta di un “atto di generosità” da parte di Cosentino e una sua uscita di scena non traumatica. E invece è scoppiata la guerra: “Lo devi capire – dice Verdini – perché bisognava farlo ragionare prima”. Posizione inaccettabile per il Cavaliere: “Io a te l’ho detto prima, da mesi. Conosci come me i sondaggi. Nicola andava preparato”. Sottotesto, non aizzato.

E invece nuova giornata di passione con Cosentino che pronuncia l’impronunciabile, e urla che a Poggioreale, in nome di un sondaggio della Ghisleri, non ha intenzione di andare: “Se cado io – sbotta - cadete pure voi. Stavolta parlo. E poi vi scordate i miei voti, in Campania vi sfascio”. Minacce, veleni. L'ultimo ricatto di Cosentino riguarda la presentazione delle liste qualora venisse escluso: “Ce l’hanno i miei uomini – ripete nervoso - non ve le faccio presentare”.

A casa Berlusconi si consuma in modo tragico l’ultimo atto prima dell’ultima campagna elettorale del Cavaliere sul politico di Casal di Principe, su cui pendono due inchieste per camorra, e una richiesta di arresto. Da un lato Berlusconi, che gioca di sponda con Angelino Alfano. Dall’altra Cosentino, che gioca di sponda con Verdini. Col segretario del Pdl che sbatte sul tavolo il veto più pesante: “Lui non presenta le liste? Io se c’è il suo nome non le firmo. O me o lui”. E con Verdini che gioca a mediare per far scorrere le lancette dell’orologio, in modo da mettere tutti in una situazione di necessità.

In un clima di sospetto, in cui nel quartier generale nessuno si fida più nessuno, si concretizza il peggio. Dopo un ennesimo consiglio di guerra tra Berlusconi, Verdini, Nitto Palma, Alfano e Bondi, il Cavaliere dà ordine di comunicare a Cosentino che è “fuori”. Punto. Non c’è più tempo di usare le buone maniere. È ora di pranzo quando Verdini e Nitto Palma lo comunicano a Nicola. Che a quel punto sparisce e spariscono pure le liste del Pdl. Il giallo è una farsa, con l’ufficio stampa del Pdl che in una surreale nota spiega che è tutto normale, e che i documenti per le candidature sono nelle mani di Nitto Palma. Peccato che, poche ore dopo, i candidati vengono convocati a Napoli nell’Hotel Terminus vicino alla stazione per firmare, di nuovo, tutti. Il delegato elettorale, uomo di fiducia di Cosentino è sparito, mentre Nick ‘o mericano non risponde più a telefono. E fa sapere che domani terrà una conferenza stampa all’Excelsior. Tra i suoi si respira un clima di vendetta, una tangibile voglia di rivincita all’insegna del più classico muoia Sansone con tutti i filistei: “Nicola è innocente. Berlusconi lo manda in galera, ma lui sarà assolto. Questa la paga”.

Già, la paga. Nella giornata più lunga, a palazzo Grazioli il pallottoliere campano va su di giri. Verdini ripete che si tratta di un errore politico: senza i voti di Cosentino – è il suo ragionamento – il Senato si trasforma in una debacle. Una tesi che non convince affatto Berlusconi. Perché i sondaggi parlano chiaro: gli impresentabili impattano sul voto di opinione, e non poco. E non solo in Campania, ma in tutta Italia. Soprattutto al Nord, dove c'è la Lega di Maroni, colui che fece votare l’arresto di Papa e pure quello di Cosentino, salvato per un pelo dai voti dei parlamentari di Umberto Bossi.

Ma in Campania la manovra è più astuta pure sul voto "organizzato". Perché la cosiddetta “banda dei cinque” si è spaccata. La banda dei cinque è la rete dei fedelissimi di Cosentino che finora si è mossa all’unisono: Amedeo Laboccetta, Marco Milanese, “Giggino” Cesaro, Alfonso Papa, oltre – ovviamente – al Capo, Nicola Cosentino. Lui, Cosentino, nel corso di un faccia a faccia con Berlusconi nella notte, ha minacciato: “Se non ci sono io, non ci saranno neanche gli altri”. Ventiquattr’ore dopo, Laboccetta e Cesaro ci sono, anzi, mentre Cosentino si dava per disperso, erano tutti all’albergo Terminus per raccogliere le firme delle nuove liste. Si è rotto il patto di mutuo soccorso: l’indagato eccellente fuori, con Berlusconi che suonerà le fanfare del rinnovamento, qualcun altro dentro. E dentro c’è qualche altro uomo di Cosentino, come Carlo Sarro e Giovanna Petrenga alla Camera. Sia come sia, in serata Angelino Alfano in un’intervista al Tg1 indossa i panni del vincitore: “Non abbiamo ricandidato Cosentino, e abbiamo messo in campo una bella squadra”.

[Drogato_ di_porno]

SALVATRICE D'ITALIA E PALADINA DELLA LEGALITA'

[sensibilmente]

nel pdl dei ladri si sono rubati pure le liste ...
w l'italia !!!

[cicciuzzo]

il PDL come si muove fa danni, troppo sputtanati ormai. se candidano gli impresentabili perdono voti, se non candidano gli impresentabili perdono voti.

[giovanni100]

Un cittadino "onesto" che si documenta come fa a sperare, credere a questo branco di mistificatori.
Programmi seri, qualitativi... nessuno!
Promesso al vento tante!