Attorno alle tre del mattino lo hanno trovato le forze dell'ordine, dopo le perquisizioni andate avanti tutta la notte: era nascosto nel vano motore di uno dei pullman che avrebbero dovuto riportare a casa gli ultras. E' stato identificato attraverso una data, che è tatuata sul suo avambraccio.
Addirittura i giocatori serbi sono stati difesi armi in pugno:
"Serbi difesi con le pistole" - Descrivendo il clima di tensione vissuto a Genova, il presidente della Federcalcio serba, Tomislav Karadzic, ha anche detto fra l'altro che in alcuni momenti la polizia italiana ha "difeso con le pistole" la nazionale serba dalle violenze dei teppisti sugli spalti di Genova.
Dulcis in fundo hanno lasciato adesivi di 3 bei soggettini: Arkan, Mladic, Karadzic:
Lo stadio il giorno dopo - 'Il nuovo ordine Mondiale', e 'Karadzic-Mladic nuovi eroi': sono le scritte di alcuni adesivi lasciati dagli ultras serbi, ieri sulla vetrata della 'gabbia' nella quale erano stati collocati all'interno dello stadio di Marassi. I segni di devastazione, all'interno dello stadio genovese, sono ancora evidenti: la rete tagliata, il vetro antiproiettili spaccato ma non infranto, e poi tutta una serie di adesivi con simboli dei nazionalisti, il più terribile quello con l'immagine dei due criminali di guerra, l'ex leader e l'ex comandante dell'esercito serbo, con sullo sfondo un giovane soldato che ha le sembianze di Arkan.