Tasman ha scritto:Se li conosci,illuminaci,che ci facciamo 2 risate e capiamo subito perchè, e se è vero, che Beppe gli ha dato picche..a un aiuto COSI' fondamentale per i referendum.
Che poi gli unici che in Italia si sbattevano per i referendum,erano i radicali,quindi chi era: Capezzone?
No Tasman, evidentemente ti mancano le basi per una comunicazione civile. Non farò di certo ricerche per tuo conto mentre mi mandi affanculo come fa il tuo capo ligure col 75% degli italiani che sono andati a votare.
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
Si Taz, il 75% degli italiani che si sono recati alle urne ha votato per liste diverse da quella promossa da Beppe Grillo e Casaleggio. Questi sono i numeri dell'attuale penetrazione del movimento 5 stelle.
Fred Connelly ha scritto:Si Taz, il 75% degli italiani che si sono recati alle urne ha votato per liste diverse da quella promossa da Beppe Grillo e Casaleggio. Questi sono i numeri dell'attuale penetrazione del movimento 5 stelle.
Pensa invece io dico che 25% non ha votato
il 25% ha votato il M5S
Quindi il 50% SI E' ROTTO I COGLIONI
sopratutto...
di farsi prendere per il culo con i bei discorsetti tipo i tuoi, dove il MERCATO è padrone delle vite umane.
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♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
Tasman ha scritto:
di farsi perendere per il culo con i bei discorsetti tipo i tuoi dove il MERCATO è padrone delle vite umane
Purtroppo e' cosi', che ti piaccia o meno. E non sara' certo Grillo o la gente che lo ha votato a cambiare le cose.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
bhè... il pdl è probabile che voti la prima fiducia ad un eventuale governo PD... altrimenti dovrebbero proporre il ritorno immediato alle elezioni.
pure grillo dovrebbe, con un minimo di logica, dare il voto di fiducia all'insediamento.
ad entrambi conviene che il PD riesca ad insediarsi. in una situazione del genere hanno entrambi da guadagnarci
certo è che l'occasione è ghiotta pure per il PD. con una linea intellllligente potrebbe far passare in breve tempo una legge sul conflitto d'interesse, una sulla corruzione e la riforma elettorale. eliminerebbero il PDL in 100 giorni e pure il PD potrebbe prendere consensi importanti
Politicamente avrebbe molta importanza chi consente al PD di ottenere la prima fiducia al Senato. Se la ottiene da Berlusconi o da Grillo fa una bella differenza.
Poi si può fare come dice Bellavista, legge per legge si vedrà se nel Senato ci sarà una maggioranza in grado di approvarle. Rimane il fatto che però si vivrà alla giornata, magari siamo abituati male in Italia ma questa "normalità" democratica non credo che consentirà una lunga vita al governo che comunque dovrà fare degli inciuci (con Grillo o con Berlusconi) per sopravvivere.
Insomma alla fine Bersani ci metterà la faccia ma le leggi se non stanno bene a Grillo o a Berlusconi non passano. Non un bel modo di governare, non mi sembra questo un bel esempio di stabilità politica e soprattutto ci perderà alla fine solo la sinistra.
Insomma sarebbe un Bersani alla Monti che governava grazie ai voti di PD e PDL. Infatti in campagna elettorale Berlusconi ha rivendicato solo le cose buone fatte da Monti, il resto tutta colpa del "tecnico", in questo caso il "tecnico" sarebbe Bersani. Stesso giochino che potrebbe fare Grillo.
Allora meglio andare di nuovo al voto, si faccia almeno una nuova legge elettorale che assicuri alte possibilità di avere un vincitore al Senato e poi chi vince governa senza doversi accordare dopo con gli altri. Questo mi sembra piu' da normalità democratica.
Grillo contro Bersani, la base in rivolta. E in migliaia firmano per la fiducia al Pd
Centinaia di commenti contro il leader del Movimento 5 Stelle che ha definito il segretario democratico "morto che parla". Ma gli utenti lanciano una petizione online che in poche ore raccoglie oltre 20mila firme
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 27 febbraio 2013
Grillo contro Bersani, la base in rivolta. E in migliaia firmano per la fiducia al Pd
“Ora i ragazzi sono in Parlamento: falli lavorare, e fatti da parte. O vali più di uno?”. Sono duri i commenti sul blog di Beppe Grillo che in un post definiva Bersani un ‘morto che parla’ e lo invitava alle dimissioni. Se poco dopo la pubblicazione online prevalevano i consensi sulla boutade del leader 5 Stelle, poi si sono aggiunti centinaia di utenti per protestare e chiedere di “lavorare con il Pd” e di non tornare al voto per “riuscire a cambiare il paese”. E c’è anche chi si spinge oltre gli scenari post-voto e provoca il comico genovese: “Uno vale uno. Grillo vale Casaleggio. Gli eletti non contano un cazzo”. Proteste che sono sfociate in una petizione online che in poche ore ha raccolto oltre 20mila firme in cui si chiede al leader M5S di non negare la fiducia al segretario democratico.
La lettera aperta, pubblicata sulla piattaforma change.org, è della fiorentina Viola Tesi, di 24 anni e sta facendo il giro dei principali social network. L’elettrice di Grillo dice di aver votato Cinque Stelle come “quei milioni di giovani che credono in una rivoluzione gentile” e lancia un appello “perché gli eletti del M5S hanno un’occasione storica: dobbiamo scongiurare qualsiasi ipotesi di alleanza Pd-PdL, e non permettere alla minoranza di Monti di condizionare gli equilibri parlamentari. Possiamo respingere il ritorno di Berlusconi e costringere Bersani ad accettare le sfide che i suoi stessi elettori vorrebbero raccogliesse”. “Si possono fare poche cose, prima di tornare alle urne, in poco tempo”, aggiunge la giovane attivista del Cinque Stelle: tra queste una nuova legge elettorale, una legge contro la precarietà e l’istituzione del reddito di cittadinanza, la riforma del Parlamento, l’eliminazione dei loro privilegi, l’ineleggibilità dei condannati, la cancellazione dei rimborsi elettorali”.
Intanto sul blog monta la protesta. Domenico da Salerno esclama: “Per votare le proposte bisogna prima che si dia la fiducia al governo. Non facciamo cazzate”. “Caro Grillo – scrive Diego – come fai a valutare legge per legge se un governo neanche lo fai partire?”. E poi, Danilo da Cesena: “Grillo, piantala di fare la vittima e prova a fargli fare un governo: senza un governo, non arriveranno nè proposte belle nè proposte brutte, si tornerà a votare, e stavolta non sarà colpa della ‘vecchia politica’”. E ancora, con toni ancora più duri, Andrea P. dice: “Uno vale uno. Grillo vale Casaleggio. Gli eletti non contano un cazzo”.
Da Francesco di Roma arriva un invito a riflettere: “Abbiamo vinto le elezioni siamo in Parlamento, è ora di smettere di far battibecchi e ripicche, avete/abbiamo l’occasione di cambiare il paese veramente. Il nano malefico è ancora lì all’angolino aspettando il momento giusto per rubare ancora per lui le sue aziende le sue orgettine e per fare i suoi interessi personali. Quell’uomo va fermato con le leggi, siamo l’unico paese al mondo democratico senza una legge sul conflitto di interessi. Berlusconi controlla direttamente e indirettamente Rai/Mediaset e dozzine di giornali. Beppe puoi cambiare il paese. L’M5S è il primo partito”. Giuseppe D. poi sottolinea: “Non sono d’accordo nel negare la fiducia, farlo obbligherebbe Bersani ad un’apertura verso il Pdl e ciò porterebbe necessariamente ad un ulteriore consolidamento della casta che tutti ben conosciamo”.
E ancora, un utente scrive accorato: “No Beppe, mi dispiace ma stavolta non sono d’accordo! Ho votato M5S dal giorno della sua nascita e ho sempre sostenuto il suo “non-statuto”, e la tua frase ‘il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (nè ad altri)’ è in contraddizione con lo slogan principe del movimento: ognuno vale uno. Imporre il voto ad un parlamentare del movimento significa cadere nell’errore degli altri partiti in cui uno vota “si” o “no” in base a quello che dice il suo capogruppo e non secondo la propria coscienza”. Tra le centinaia di proteste, ci sono alcuni che invece plaudono a Grillo per la ‘coerenza’ e il rifiuto degli inciuci. Ma il problema è alla base di tutto perché se il Movimento 5 Stelle non darà il voto di fiducia, il Pd avrebbe i numeri per la maggioranza solo alla Camera mentre al Senato, anche se i grillini si astenessero, Bersani non otterrebbe la fiducia perché a Palazzo Madama l’astensione vale voto contrario. Se in alternativa, i grillini decidessero di uscire dall’aula, il Pd comunque dovrebbe contare sui voti del Pdl, ma è alquanto improbabile che Berlusconi voti la fiducia a un governo di cui lui non fa parte.
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
Tasman ha scritto:
di farsi perendere per il culo con i bei discorsetti tipo i tuoi dove il MERCATO è padrone delle vite umane
Purtroppo e' cosi', che ti piaccia o meno. E non sara' certo Grillo o la gente che lo ha votato a cambiare le cose.
Beh, potremmo sempre tornare al baratto comunque osservo la situazione con preoccupazione, il M5S può essere utile a far salire a galla un po' di merda, sperem...
"la spaccherei come il frutto dell'Eden" (cit. Satana in autobus)
Fred Connelly ha scritto:Si Taz, il 75% degli italiani che si sono recati alle urne ha votato per liste diverse da quella promossa da Beppe Grillo e Casaleggio. Questi sono i numeri dell'attuale penetrazione del movimento 5 stelle.
Pensa invece io dico che 25% non ha votato
il 25% ha votato il M5S
Quindi il 50% SI E' ROTTO I COGLIONI
sopratutto...
di farsi prendere per il culo con i bei discorsetti tipo i tuoi, dove il MERCATO è padrone delle vite umane.
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il 25% del 75% non è pari al 25% del 100%, giusto perchè almeno la matematica non è ancora un'opinione
tiffany rayne ha scritto:
Insomma alla fine Bersani ci metterà la faccia ma le leggi se non stanno bene a Grillo o a Berlusconi non passano. Non un bel modo di governare, non mi sembra questo un bel esempio di stabilità politica e soprattutto ci perderà alla fine solo la sinistra.
ok, la questione ora è: Grillo darà la fiducia all'insediamento del governo Bersani oppure voterà contro?
SE voterà la fiducia e poi, in base alle proposte, voterà a favore o contro sarà coerente
SE non voterà la fiducia all'insediamento dimostrerà di essere un coglione.
e comunque sono curioso di vedere come funzioneranno le consultazioni online. per adesso mi sembra che le decisioni siano di una testa sola...forse di due
katmandu69 ha scritto:Grillo contro Bersani, la base in rivolta. E in migliaia firmano per la fiducia al Pd
Centinaia di commenti contro il leader del Movimento 5 Stelle che ha definito il segretario democratico "morto che parla". Ma gli utenti lanciano una petizione online che in poche ore raccoglie oltre 20mila firme
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 27 febbraio 2013
Grillo contro Bersani, la base in rivolta. E in migliaia firmano per la fiducia al Pd
“Ora i ragazzi sono in Parlamento: falli lavorare, e fatti da parte. O vali più di uno?”. Sono duri i commenti sul blog di Beppe Grillo che in un post definiva Bersani un ‘morto che parla’ e lo invitava alle dimissioni. Se poco dopo la pubblicazione online prevalevano i consensi sulla boutade del leader 5 Stelle, poi si sono aggiunti centinaia di utenti per protestare e chiedere di “lavorare con il Pd” e di non tornare al voto per “riuscire a cambiare il paese”. E c’è anche chi si spinge oltre gli scenari post-voto e provoca il comico genovese: “Uno vale uno. Grillo vale Casaleggio. Gli eletti non contano un cazzo”. Proteste che sono sfociate in una petizione online che in poche ore ha raccolto oltre 20mila firme in cui si chiede al leader M5S di non negare la fiducia al segretario democratico.
La lettera aperta, pubblicata sulla piattaforma change.org, è della fiorentina Viola Tesi, di 24 anni e sta facendo il giro dei principali social network. L’elettrice di Grillo dice di aver votato Cinque Stelle come “quei milioni di giovani che credono in una rivoluzione gentile” e lancia un appello “perché gli eletti del M5S hanno un’occasione storica: dobbiamo scongiurare qualsiasi ipotesi di alleanza Pd-PdL, e non permettere alla minoranza di Monti di condizionare gli equilibri parlamentari. Possiamo respingere il ritorno di Berlusconi e costringere Bersani ad accettare le sfide che i suoi stessi elettori vorrebbero raccogliesse”. “Si possono fare poche cose, prima di tornare alle urne, in poco tempo”, aggiunge la giovane attivista del Cinque Stelle: tra queste una nuova legge elettorale, una legge contro la precarietà e l’istituzione del reddito di cittadinanza, la riforma del Parlamento, l’eliminazione dei loro privilegi, l’ineleggibilità dei condannati, la cancellazione dei rimborsi elettorali”.
Intanto sul blog monta la protesta. Domenico da Salerno esclama: “Per votare le proposte bisogna prima che si dia la fiducia al governo. Non facciamo cazzate”. “Caro Grillo – scrive Diego – come fai a valutare legge per legge se un governo neanche lo fai partire?”. E poi, Danilo da Cesena: “Grillo, piantala di fare la vittima e prova a fargli fare un governo: senza un governo, non arriveranno nè proposte belle nè proposte brutte, si tornerà a votare, e stavolta non sarà colpa della ‘vecchia politica’”. E ancora, con toni ancora più duri, Andrea P. dice: “Uno vale uno. Grillo vale Casaleggio. Gli eletti non contano un cazzo”.
Da Francesco di Roma arriva un invito a riflettere: “Abbiamo vinto le elezioni siamo in Parlamento, è ora di smettere di far battibecchi e ripicche, avete/abbiamo l’occasione di cambiare il paese veramente. Il nano malefico è ancora lì all’angolino aspettando il momento giusto per rubare ancora per lui le sue aziende le sue orgettine e per fare i suoi interessi personali. Quell’uomo va fermato con le leggi, siamo l’unico paese al mondo democratico senza una legge sul conflitto di interessi. Berlusconi controlla direttamente e indirettamente Rai/Mediaset e dozzine di giornali. Beppe puoi cambiare il paese. L’M5S è il primo partito”. Giuseppe D. poi sottolinea: “Non sono d’accordo nel negare la fiducia, farlo obbligherebbe Bersani ad un’apertura verso il Pdl e ciò porterebbe necessariamente ad un ulteriore consolidamento della casta che tutti ben conosciamo”.
E ancora, un utente scrive accorato: “No Beppe, mi dispiace ma stavolta non sono d’accordo! Ho votato M5S dal giorno della sua nascita e ho sempre sostenuto il suo “non-statuto”, e la tua frase ‘il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (nè ad altri)’ è in contraddizione con lo slogan principe del movimento: ognuno vale uno. Imporre il voto ad un parlamentare del movimento significa cadere nell’errore degli altri partiti in cui uno vota “si” o “no” in base a quello che dice il suo capogruppo e non secondo la propria coscienza”. Tra le centinaia di proteste, ci sono alcuni che invece plaudono a Grillo per la ‘coerenza’ e il rifiuto degli inciuci. Ma il problema è alla base di tutto perché se il Movimento 5 Stelle non darà il voto di fiducia, il Pd avrebbe i numeri per la maggioranza solo alla Camera mentre al Senato, anche se i grillini si astenessero, Bersani non otterrebbe la fiducia perché a Palazzo Madama l’astensione vale voto contrario. Se in alternativa, i grillini decidessero di uscire dall’aula, il Pd comunque dovrebbe contare sui voti del Pdl, ma è alquanto improbabile che Berlusconi voti la fiducia a un governo di cui lui non fa parte.
gli utenti di Gargamella ed il nano hanno lanciato la petzione...sveglia
Il pd ricordiamoci che è quello della mps,del regalo ai benetton delle autostrade e della telecom...degli inciuci con Berlusconi(do you rembember Violante??)..dellìappoggio a Monti per le leggi porcata degli esodati e per le pensioni.
Il Pd vuol fare cambiare l'Italia??faccia diventare presidente dle consiglio uno del m5s ed appoggi da esterno le proposte del programma.
p.s: il m5s al senato può anche uscire dall'aula ed il pd avrebbe la maggioranza...ed aggiungo che bellavista ha detto come funziona la costituzione: berlusconi a molti in 20 anni ha fatto il lavaggio del cervello sulla sua costituzione
tiffany rayne ha scritto:
Insomma alla fine Bersani ci metterà la faccia ma le leggi se non stanno bene a Grillo o a Berlusconi non passano. Non un bel modo di governare, non mi sembra questo un bel esempio di stabilità politica e soprattutto ci perderà alla fine solo la sinistra.
ok, la questione ora è: Grillo darà la fiducia all'insediamento del governo Bersani oppure voterà contro?
SE voterà la fiducia e poi, in base alle proposte, voterà a favore o contro sarà coerente
SE non voterà la fiducia all'insediamento dimostrerà di essere un coglione.
e comunque sono curioso di vedere come funzioneranno le consultazioni online. per adesso mi sembra che le decisioni siano di una testa sola...forse di due
può anche uscire dall'aula e non votarla...il Pd avrebbe la maggioranza.
ma tu pensi che i commenti dei vari utenti,che vanno a favore dle PD,siano davvero scritti dagli attivisti del movimento??povero illuso
Tasman ha scritto:
Quindi ci resta solo la rassegnazione?
Oppure cosa?
Puoi cercare di ottenere il meglio che puoi utilizzando il mercato. In questo caso devi fornire gli incentivi idonei per far si che il mercato dia i risultati che vorremmo ottenere. Sperare di ottenere un'allocazione delle risorse senza passare per il mercato purtroppo non e' possibile (a meno di essere nella Korea del Nord).
Il mercato non e' un mostro cattivo, e' solo l'insieme delle decisioni di migliaia di individui. Se fornisci agli individui certi incentivi, allora tali individui modificano le loro decisioni e quindi modificano il risultato del mercato.
Per farti un esempio quando Draghi disse "che fara' di tutto per manetenere l'euro e che questo bastera'", questo ha modificato gli incentivi degli individui nel mercato e ha fatto si che il panico si riducesse.
Questo NON SIGNIFICA intervenire sul mercato per modificare il risultato controllando prezzi, quantita', etc. etc.
Se il mercato ti dice di fare qualcosa tu non puoi semplicemente dire: me ne frego e vado avanti come ho sempre fatto. Questa e' una ricetta per un disastro, che pagheremo tutti.
Se il mercato ti dice: non mi fido di te e quindi per investire nella tua azienda ti faccio pagare parecchio, tu hai due possibilita': te ne freghi e non prendi i soldi e resti come sei, oppure cerchi di fare in modo di migliorare la tua situazione per segnalare al mercato che adesso si puo' fidare di te. In pratica gli cambi gli incentivi ad investire. La stessa cosa deve fare l'italia, che piaccia o meno.
Il mercato puo' non piacerti, ma rimane comunque il metodo migliore (o meno peggiore, fai tu) per allocare le risorse della societa' a nostra disposizione al momento (in futuro non so, ma per ora si).
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
Tasman ha scritto:
Quindi ci resta solo la rassegnazione?
Oppure cosa?
Puoi cercare di ottenere il meglio che puoi utilizzando il mercato. In questo caso devi fornire gli incentivi idonei per far si che il mercato dia i risultati che vorremmo ottenere. Sperare di ottenere un'allocazione delle risorse senza passare per il mercato purtroppo non e' possibile (a meno di essere nella Korea del Nord).
Il mercato non e' un mostro cattivo, e' solo l'insieme delle decisioni di migliaia di individui. Se fornisci agli individui certi incentivi, allora tali individui modificano le loro decisioni e quindi modificano il risultato del mercato.
Per farti un esempio quando Draghi disse "che fara' di tutto per manetenere l'euro e che questo bastera'", questo ha modificato gli incentivi degli individui nel mercato e ha fatto si che il panico si riducesse.
Questo NON SIGNIFICA intervenire sul mercato per modificare il risultato controllando prezzi, quantita', etc. etc.
Se il mercato ti dice di fare qualcosa tu non puoi semplicemente dire: me ne frego e vado avanti come ho sempre fatto. Questa e' una ricetta per un disastro, che pagheremo tutti.
Se il mercato ti dice: non mi fido di te e quindi per investire nella tua azienda ti faccio pagare parecchio, tu hai due possibilita': te ne freghi e non prendi i soldi e resti come sei, oppure cerchi di fare in modo di migliorare la tua situazione per segnalare al mercato che adesso si puo' fidare di te. In pratica gli cambi gli incentivi ad investire. La stessa cosa deve fare l'italia, che piaccia o meno.
Il mercato puo' non piacerti, ma rimane comunque il metodo migliore (o meno peggiore, fai tu) per allocare le risorse della societa' a nostra disposizione al momento (in futuro non so, ma per ora si).
su questo caro Husker non sono d'accordo.il potere economico e del mercato è in mano a poche persone che hanno un potere immenso e prima lo capiamo e meglio è.
Ultima modifica di Soniaaquino il 27/02/2013, 19:54, modificato 1 volta in totale.