Edonis ha scritto:Oggi ho letto la cazzata proferita dall'Imam di Colonia sui fatti accaduti a capodanno... ha avuto il coraggio di affermare che la colpa è stata delle ragazze e del loro profumo... mah.
Ma certo che è la Porkona a provokarli,non si lascia scappare UNA occasione per pomiciare e mostare le kiappone
Edonis ha scritto:Oggi ho letto la cazzata proferita dall'Imam di Colonia sui fatti accaduti a capodanno... ha avuto il coraggio di affermare che la colpa è stata delle ragazze e del loro profumo... mah.
La famosa acqua di Colonia.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
Praticamente ha asserito che le donne islamiche puzzano.
Non mi meraviglierei che le facciano andare in giro olezzanti di mondezza per scoraggiare eventuali corteggiatori.
Manuel, picchiato da sette profughi: si era inventato tutto, denunciato
TRIESTE - Aveva accusato sette extracomunitari di averlo aggredito con calci e pugni in piazza Libertà, antistante la Stazione ferroviaria. Lo avevano circondato e provocato per futili motivi, così aveva riferito la vittima visibilmente scossa e provata, e poi picchiato danneggiandogli anche il cellulare. Secondo la Polizia, Manuel, 33 anni, avrebbe invece inventato tutto.
«Sin dall’avvio delle indagini quanto riferito alla Polizia - si legge nella nota diffusa oggi dalla Questura - ha destato diversi dubbi sulla veridicità dei fatti, come poi riscontrato nei giorni scorsi, con l’ammissione da parte dell’uomo di aver inventato l’episodio per problemi di natura personale».
Il triestino era stato ricoverato in codice giallo all'Ospedale di Cattinara per un trauma cranico e contusione della parete toracica. Secondo la Squadra Mobile il movente sarebbe un litigio con la moglie. A denunciare l'accaduto, che risale a fine dicembre, era stato su Facebook il pugile Fabio Tuiach, amico del 33enne. La Polizia ha denunciato Manuel Pozzecco per simulazione di reato.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Una fatwa contro gli scacchi: "Generano odio e ostilità tra i giocatori"
Dopo il gioco del calcio e altre attività ludiche, anche gli scacchi sono finiti nel mirino dell'Islam. Secondo una fatwa, emanata in Arabia Saudita, il gioco degli scacchi va proibito perché "incoraggia le scommesse ed è una perdita di tempo".
L'innocuo gioco è stato così proscritto dalla massima autorità sunnita del Paese, il Gran Mufti Sheikh Abdullah al-Sheikh. Gli scacchi servono solo a “perdere tempo e soldi” e a “generare odio e ostilità tra i giocatori". Una fatwa è una spiegazione della legge islamica, data da un esperto nella legge religiosa (Mufti), riguardo ad una questione specifica, normalmente su richiesta di una persona o di un giudice per risolvere un problema sul quale la giurisprudenza islamica (Fiqh) non è abbastanza chiara. La fatwa in questione sarebbe stata ricavata dalla righe del Corano nel verso in cui si condannano "le bevande alcoliche, le scommesse, l'idolatria e la divinazione".
Non è la prima volta che un’autorità religiosa islamica dichiara guerra agli scacchi. In passato il gioco era già stato condannato dal Grande Ayatollah Ali al-Sistani, massima autorità sciita dell’Iraq. Dopo la rivoluzione islamica del 1979, gli scacchi furono banditi e giudicati haram in Iran perché associati alle scommesse. Più tardi, nel 1988, la Guida suprema dell’Iran rimosse il divieto. Il passo indietro nel mondo sunnita lascerà perplessi molti musulmani. Per inciso, furono proprio loro a esportare il gioco in Europa, dopo averlo appreso dai persiani.
Il bello è che per molto meno, un 31enne italiano a Torino è stato preso e portato direttamente in carcere.
I buonisti di sinistra diranno: "Eh, ma era un pregiudicato noto alle forze dell'ordine".
A questi due, uno minorenne ( 17 anni ) l'altro appena maggiorenne da due mesi, hanno adescato una poveretta loro coetanea, non italiana, su whatsapp, l'hanno presa a Varese portata a Milano e al suo rifiuto, morsa, picchiata e violentata per ore.
Una volta acciufati, il minorenne in comunità, l'altro obbligo di firma e subito fuori col pericolo di ripetere la stessa cosa.
Poi uno non deve essere razzista e avercela con i giudici italiani di merda.
BruceFermo ha scritto:Secondo una fatwa, emanata in Arabia Saudita
la maggior parte degli Imam italiani prendono ordini direttamente da Riad quando non da Raqqa. I soldi per l'apertura di nuove moschee provengono direttamente dal Golfo, il Qatar sta investendo somme enormi: la Qatar Charity Foundation ha in bilancio 25 mln di euro per costruire 33 nuove moschee in Italia
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
BruceFermo ha scritto:Secondo una fatwa, emanata in Arabia Saudita
la maggior parte degli Imam italiani prendono ordini direttamente da Riad quando non da Raqqa. I soldi per l'apertura di nuove moschee provengono direttamente dal Golfo, il Qatar sta investendo somme enormi: la Qatar Charity Foundation ha in bilancio 25 mln di euro per costruire 33 nuove moschee in Italia
pagato politici in itaGlia (Craxi, Andreotti) e riempito di immigrati..
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
Milano: egiziani adescano 18enne su Whatsapp e la violentano Due egiziani di 17 e 18 anni arrestati dalla Polizia a Milano per violenza sessuale su una ragazza 18enne originaria di Capo Verde, adescata su Whatsapp
Due egiziani di 18 e 17 anni sono stati arrestati dalla polizia, a Milano, per violenza sessuale nei confronti di una ragazza 18enne che era stata adescata attraverso mesi di messaggi su Whatsapp. La violenza, secondo quanto denunciato dalla giovane, è avvenuta al mattino del 16 gennaio, in un appartamento dove era stata invitata, e alla sera la vittima è riuscita a scappare e ha denunciato l’episodio agli agenti del commissariato Monforte-Vittoria, che la mattina seguente hanno individuato i due violentatori. Il fermo è stato convalidato ma il minorenne è stato indagato a piede libero e il maggiorenne rimesso in libertà con obbligo di firma. La ragazza, nata in Italia ma di origini capoverdiane, è in affidamento a una comunità di Varese.
La giovane ha riferito di essere stata contattata qualche mese fa via WhatsApp, dal giovane, a lei sconosciuto, che ha insistito per volerla incontrare. Il numero lo avrebbe trovato nella spazzatura. Il 18enne venerdì è andato a Varese a prenderla e i due sono tornati a Milano in treno. Arrivati a Milano Centrale, hanno preso un bus fino a via degli Etruschi per poi entrare in un appartamento dove li attendeva il minore. La ragazza è stata convinta e obbligata a spogliarsi e a indossare un top blu: “non ti preoccupare. Ti piacerà” le avrebbero detto, insistendo. Prima la vittima è stata palpeggiata, morsa e spogliata dal minore, poi stuprata dal maggiorenne. Una volta rivestita, è riuscita a fuggire, ha chiesto indicazioni in un bar ed ha chiamato un’amica di Milano che l’ha accompagnata a commissariato per la denuncia. La ragazza é stato soccorsa alla clinica Mangiagalli che ha confermato la violenza completa. Per risalire all’arrestato gli agenti hanno analizzato l’utenza del cellulare usato per adescare la giovane. Localizzati in via degli Etruschi, i due sono stati fermati: il maggiore è in arresto, l’altro indagato a piede libero. Entrambi sono incensurati e regolari.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Il libro Biancaneve e i sette nani è stato rimosso dalla biblioteca scolastica di una scuola in Qatar, dopo che è stato considerato contenere illustrazioni “indecenti”.
Funzionari del consiglio dell’educazione suprema del Qatar sarebbero intervenuti dopo la denuncia del padre di un alunno di una scuola internazionale spagnola con sede nella capitale, Doha.
Il padre ha detto che il libro conteneva illustrazioni indecenti e “allusioni sessuali”. Non si sa quali immagini abbiano causato offesa, ma la copertina del libro mostra una sorridente Biancaneve con il suo principe, che nel racconto la rianima con un bacio dopo che la famosa mela avvelenata.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Rohani a Roma:coperte alcune statue di nudi musei capitolini In occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rohani in Campidoglio sono state coperte da pannelli bianchi su tutti e quattro i lati alcune statue di nudi dei Musei Capitolini
In occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rohani in Campidoglio sono state coperte da pannelli bianchi su tutti e quattro i lati alcune statue di nudi dei Musei Capitolini. La copertura sarebbe stata decisa come forma di rispetto alla cultura e sensibilità iraniana. Tanto che durante le cerimonie istituzionali non è stato servito nemmeno il vino.