Drugat mi scuserai ma questo tuo post........................Drogato_ di_porno ha scritto:Nessun politico ha interesse ad andare contro il sistema delle PMI perchè sono un serbatoio di voti. Ma non è questo il punto. Spazzare via le PMI significa fare una rivoluzione sociale e culturale prima che materiale.
Vogliamo creare i grandi colossi al posto dei capannoni? Benissimo, cominciamo a far studiare agli italiani chimica, fisica, ingegneria, matematica invece che scienze politiche o della comunicazione, giurisprudenza, lettere e filosofia o "economia e commercio".
Vicino a casa mia c'è una PMI di medie dimensioni: i proprietari sono marito e moglie 70enni, ex operai, privi di licenza elementare, che 40 anni fa hanno iniziato a fare i bulloni nel garage di casa. Lavorando giorno e notte adesso hanno un complesso capannone-ferrari-casa con piscina-figli che lavorano con loro. E non prendo per il culo, fare tutto ciò non è mica facile anche da analfabeta.
L'impreditore medio dalle mie parti è un "paron", un padrone capo-famiglia, totalmente privo d'istruzione, rozzo come una bestia, gran lavuradùr gran fatigadùr gran bevidùr. Se sono donne lo sono per modo di dire, sono "donne maschie" coi baffi e il pisello, cattive come serpenti (non propriamente dei fiorellini delicati).
E voi pretendete che gente così faccia "concentrazione"? Ma se neanche conoscono il significato della parola!
[O.T.] Crisi economica
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Re: [O.T.] Crisi economica
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
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Re: [O.T.] Crisi economica
Dostum sei IMMENSO

Per fortuna che c'e' Marchionne a mangiargli via le fette di prosciutto dagli occhi
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Re: [O.T.] Crisi economica
Da oggi Cicciolina si becca 3000 euro al mese di pensione.
Fa schifo, però mi da meno fastidio che per gli altri parassiti, almeno lei mi faceva godere.
Come non ricordare le sue escursioni nella musica:
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“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: [O.T.] Crisi economica
solitamente la piccola azienda si serve di commercialisti pavidi che fanno pagare fino all'ultimo euro di tasse, e anche di più, ciò perché il commercialista non ci guadagna nulla su miseri fatturati.Painkiller ha scritto:Quali numeri? A me risulta esattamente il contrario.Helmut ha scritto: E l'evasione fiscale (non lo dico io, lo dicono i numeri) è concentrata in gran parte nelle PMI.
Diverso è il caso della grande e grandissima azienda:
1 commercialisti con le PALLE ammanicati in alto, molto in alto, che rischiano insieme all'azienda poiché molto ben retribuiti.
2 finanza e agenzia entrate o non si fanno vedere o è stato tutto messo a posto più in alto, una mano lava l'altra

ergo la vera evasione sta nel grosso, mediaset esclusa s'intende viste le centinaia di verifiche fiscali che ha subito in pochi anni.
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
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Re: [O.T.] Crisi economica
Tutto vero... pero' resta il dato di fondo chebelnudo ha scritto:
solitamente la piccola azienda si serve di commercialisti pavidi che fanno pagare fino all'ultimo euro di tasse, e anche di più, ciò perché il commercialista non ci guadagna nulla su miseri fatturati.
Diverso è il caso della grande e grandissima azienda:
1 commercialisti con le PALLE ammanicati in alto, molto in alto, che rischiano insieme all'azienda poiché molto ben retribuiti.
2 finanza e agenzia entrate o non si fanno vedere o è stato tutto messo a posto più in alto, una mano lava l'altra![]()
la grossa azienda, non avendo un padrone individuale che sa tutto
deve per forza contabilizzare tutto, non esiste che la grossa azienda non faccia uno scontrino
semmai per accumulare fondi neri fa fare delle false fatture da societa' fantasma che poi chiudono

Re: [O.T.] Crisi economica
Per OLIVETTI chiedere a Carlo De Bendetti e a Roberto Colaninno:Parakarro ha scritto:su questo non sarei proprio tanto sicuro.. non esiste un prodotto perfetto e definitivo...Drogato_ di_porno ha scritto: L'Italia è un paese che produce merci a basso valore aggiunto. Se uno fa bulloni o tubi che cosa vuoi innovare? Ti fai un laboratorio vicino al capannone per fare bulloni "ad alto valore aggiunto"?
qua condivido in pieno.. ho sempre creduto incredibile che in Italia (dove si vendono più telefonini che pane) non esiste un'azienda che produce cellulari innovativi...Drogato_ di_porno ha scritto: Siamo sostanzialmente un paese manifatturiero, ricerca e sviluppo de che? è il cuore industriale dell'Europa (Germania, Olanda, Svezia) che fa ricerca, noi forniamo i pezzi. Noi al massimo facciamo turismo e servizi, ma finanza - software - chimica farmaceutica - avionica e robotica la fanno gli altri.
ma se un'azienda che poteva farli come Olivetti ha praticamente chiuso non è certo colpa della PMI
verissimo ma la speranza è che i PMI si "illuminino" e che i furboni tornino a mietere il grano.. che poi gli artigiani con 0\1\2 facciano valenghe di nero è evidente.. come è evidente che le grandi aziende non abbiano bisogno di fare nero per creare fondi neriGiulio Tremonti ha scritto: Sul perchè della situazione italiana azzardo una spiegazione. La dimensione di piccola e micro impresa è la dimensione ideale per nascondere fatturati e lavoro nero, il che è un incentivo forte affinchè non si faccia il salto dimensionale. Se la lotta all'evasione fiscale fosse più efficace molte di queste aziende marginali chiuderebbero, altre si strutturerebbero come aziende serie. In più mettiamoci i costi impliciti commessi alla maggiore dimensione: sindacalizzazione, art. 18 etc.
La crisi attuale ha messo definitivamente in crisi il modello delle PMI, le quali essendo sottocapitalizzate fanno grande ricorso al credito bancario. Nei periodi di crisi come l'attuale, non disponendo di mezzi propri, il rischio che diventino insolventi mette le banche in sofferenza, con conseguente paralisi del credito.
[Scopri]Spoiler
ieri si e' svolto un importante round romano nella partita a scacchi sul futuro dell'Olivetti.
L'amministratore delegato Roberto Colaninno e i rappresentanti dei sindacati si sono dati appuntamento con il ministro dell'Industria, Pierluigi Bersani.
Gli argomenti di conversazione non mancavano.
Dal taglio di 1.650 dipendenti annunciato di recente dall'azienda, fino alle trattative con il gruppo americano Wang, candidato ad assorbire la Olsy, la controllata di Ivrea nel settore dei servizi informatici.
Nel corso dell'incontro, Colaninno ha ribadito i piani aziendali, sia sui tagli di personale sia per le prossime nozze con Wang, possibili - ha detto Colaninno - entro fine anno. L'intesa, ha confermato il numero due di Olivetti, dovrebbe garantire al gruppo di Ivrea il 20 % della nuova societa' nata dalla fusione tra Olsy e Wang.
Della partita sara' anche la Microsoft di Bill Gates, gia' azionista di Wang con il 10 % circa.
19 novembre 1997
L'amministratore delegato Roberto Colaninno e i rappresentanti dei sindacati si sono dati appuntamento con il ministro dell'Industria, Pierluigi Bersani.
Gli argomenti di conversazione non mancavano.
Dal taglio di 1.650 dipendenti annunciato di recente dall'azienda, fino alle trattative con il gruppo americano Wang, candidato ad assorbire la Olsy, la controllata di Ivrea nel settore dei servizi informatici.
Nel corso dell'incontro, Colaninno ha ribadito i piani aziendali, sia sui tagli di personale sia per le prossime nozze con Wang, possibili - ha detto Colaninno - entro fine anno. L'intesa, ha confermato il numero due di Olivetti, dovrebbe garantire al gruppo di Ivrea il 20 % della nuova societa' nata dalla fusione tra Olsy e Wang.
Della partita sara' anche la Microsoft di Bill Gates, gia' azionista di Wang con il 10 % circa.
19 novembre 1997
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Re: [O.T.] Crisi economica
Ma sei sicuro che avere grosse aziende invece che PMI sia socialmente desiderabile?Drogato_ di_porno ha scritto:Nessun politico ha interesse ad andare contro il sistema delle PMI perchè sono un serbatoio di voti. Ma non è questo il punto. Spazzare via le PMI significa fare una rivoluzione sociale e culturale prima che materiale.
Guarda che e' un sistema anche meno egalitario del padroncino...
l'operaio USA prende 20 dollari l'ora e l'AD ne prende 5000 l'ora... con dislivelli di 10, 50 volte anche fra persone che si guardano in faccia tutti i giorni (perche' la scala gerarchica ha meno livelli di 40 anni fa)...
sei sicuro che lo accetteresti in nome della c.d."modernizzazione"?

http://xkcd.com/980/
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Re: [O.T.] Crisi economica
Nelle grandi aziende gli stipendi sono mediamente più alti e c'è più possibilità di far carriera.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
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Re: [O.T.] Crisi economica
anche perchè solitamente nelle piccole aziende parte dello stipendio è fuori busta... e poi credo che nella media ci si mettonoi gli stipendi di tutti.. e se per caso uno prende 1milione di stipendio l'anno...Giulio Tremonti ha scritto:Nelle grandi aziende gli stipendi sono mediamente più alti e c'è più possibilità di far carriera.
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Re: [O.T.] Crisi economica
Quelli fanno il paio con gli stipendi figurati più alti di quelli effettivi. Nel settore alberghiero, per esempio, è diffusa la pratica di fare contratti al personale delle pulizie per x euro l'ora ma la paga effettiva è misurata in x euro/camere l'ora, che è minore.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
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Re: [O.T.] Crisi economica
Mi perdonino i forumisti navigati in economia, ma voglio proporre un bell'articolo semplice semplice che spiega la "riserva frazionaria", una delle cause della tragedia economica degli ultimi anni. (almeno secondo la scuola austriaca.)
Riserva Frazionaria per DUMMIES

Poniamo che di questi tempi vi venga in testa un'idea del tutto balorda: decidete di andare in banca a ritirare gran parte dei soldi che riposano sul vostro conto corrente. Non so, forse, stupidamente, siete convinti che essi possano stare più al sicuro da qualche altra parte. Forse, spaventati da trasmissioni demenziali che propongono il divieto di usare il contante, avete pensato che sarebbe meglio darsi una mossa per prelevarne una parte finchè si è in tempo.
In fondo non importa la ragione, voi semplicemente avete avuto questa balzana idea di andare in banca a prelevare parte dei vostri soldi in contante.
Entrate dopo aver svuotato almeno due volte le tasche nel portaoggetti, vi presentate allo sportello e reclamate il vostro ammontare costituito da almeno quattro cifre. Per ammontari più modesti non perdete neanche tempo, ricordatevi che c'è sempre a disposizione il bancomat, meraviglia del progresso e frutto dell'ingegno imprenditoriale, il quale vi offre il vantaggio di non costringervi a svuotare le tasche prima di unirvi agli altri clienti con il numerino in mano e in attesa di essere serviti.
Lo sportellista di banca, piuttosto allarmato soprattutto nel caso in cui l'ammontare richiesto sia non di quattro, ma addirittura di cinque cifre, chiama subito il direttore che arriva ansimando e comincia: la legge di qua, le disposizioni di là, la circolare di sopra, per l'antiriciclaggio di sotto, però ci voleva il preavviso... bla bla bla.. insomma per farla breve è chiaro che il vostro malloppo non ve lo sganciano volentieri. Leggendo alcune esperienze pubblicate sul web, qualche cliente più esuberante a questo punto si incazza pure alzando la voce e dicendo: «Ma stiamo scherzando?? Quei soldi sono miei, ho diritto a riaverli»!
A tal punto i casi sono due: o sganceranno quanto richiesto con evidente malumore, intimoriti soprattutto dagli schiamazzi che state facendo, oppure, rivelandosi ben più tosti e ostinati di quanto aveste creduto in prima battuta, vi convinceranno a ritornare un altro giorno.
In questo secondo caso, quando tornerete qualche giorno dopo potrete finalmente mettere le mani sul conquibus tanto a lungo trattenuto. Contenete però la vostra gioia, soprattutto nel caso in cui l'ammontare prelevato superi abbondantemente i venti o trentamila euro. La possibile visita di cortesia della Guardia di Finanza a casa vostra potrebbe infatti suscitare qualche perplessità e abbattere la vostra soddisfazione. Benché pare pongano solo qualche innocua domanda sulle ragioni della detestabile azione appena commessa, la sensazione di sentirsi implicitamente considerati al livello di uno sporco evasore, di un pericoloso bandito, di un esecrabile spacciatore, ai più non risulta affatto gradita.
In ogni caso, dopo aver portato a termine con successo la vostra balorda azione di ritirare il contante dalla banca, prendetevi qualche secondo e fate lavorare il cervello, fermatevi cioé a riflettere e ponetevi la seguente domanda:
DI CHI ERANO VERAMENTE QUEI SOLDI che figuravano a saldo del vostro conto corrente e che siete andati a reclamare con tanta tracotanza??
Sembra una domanda stupida, e invece si tratta di una delle domande più importanti del mondo.
Ponendoci questa domanda, infatti, caschiamo diritti di fronte all'INGHIPPO giuridico più eclatante e ben celato di tutti i tempi che tanti disastri sociali ed economici ha creato negli ultimi secoli.
Ripetiamo bene la domanda: DI CHI SONO VERAMENTE QUEI SOLDI che figurano sul vostro conto corrente??
Vediamo cosa recita la legge, cioè l'articolo 1834 del codice di civile:
"Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi"
ATTENZIONE alle sfumature: la banca ne acquisisce la proprietà! Cioè quei soldi SONO per legge DELLA BANCA che è tenuta a restituirli a RICHIESTA DEL DEPOSITANTE (?!?depositante???!!) con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi (avevano ragione sul preavviso, avevano ragione loro!).
In altre parole, questi soldi finchè non vi presentate a riprenderli e finchè effettivamente non ve li consegnano in mano, SONO di PROPRIETA' della banca benchè risultino apparentemente VOSTRI nel VOSTRO saldo di conto corrente.
E qua nella testa dei meno distratti sorge spontanea una bella domanda. Nel momento in cui la banca era DIVENTATA PROPRIETARIA dei VOSTRI soldi che avevate versate sul VOSTRO conto corrente, cosa diavolo ci aveva fatto? Li aveva messi da parte per custodirli, o li aveva usati per svolgere i propri affari?
Formuliamo la domanda in altra maniera.
Quei soldi presenti sul vostro conto corrente sono davvero a vostra disposizione (con l'osservanza del periodi di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi) o sono stati prestati dalla banca a qualcun altro. E in tal caso, per quanto tempo li ha prestati?
Suvvia! Siate onesti! Se non siete proprio degli ingenuotti degni di un quadro naif, non potrete che dare la risposta giusta!
Ovvio che quei soldi la banca li ha prestati a qualcuno! Altrimenti come farebbe la banca a pagarvi gli interessi (peraltro ormai ridicoli) sulle giacenze di conto corrente? Ma allora, perchè avete schiamazzato dentro la banca reclamando i soldi all'istante! Stando così le cose, VOI non siete un DEPOSITANTE. VOI quei soldi li avete PRESTATI alla banca, non li avete DEPOSITATI in banca.
Riprendo dalle lezioni di Huerta de Soto:
"Se qualcuno venisse da noi e ci dicesse: «deposita i soldi presso di me, te li custodisco per bene, te li lascio sempre a completa disposizione e in più ti pago anche gli interessi», senza dubbio ci suonerebbe come un ottimo affare. Ma per credere che sia tutto vero bisognerebbe essere degli idioti. E' ovvio che c’è l’inganno, che c’è il trucco. Eppure sono proprio gli stessi termini che ci propone il banchiere e che accettiamo nel contratto di conto corrente".
Capito il trucco? Ci chiamano depositanti, la legge stessa ci definisce depositanti, ma in realtà noi siamo dei prestatori, siamo dei mutuanti!!!
Quindi se la banca questi soldi a sua volta li ha prestati a qualcuno (e non li ha prestati certo per 3-4 giorni o per una settimana), come diavolo fa a poterli restituire così, su due piedi, su improvvisa richiesta, o a distanza di qualche giorno, a chiunque si presenti in banca per ritirarli??
Ohibò. Signori, forse state cominciando ad avere qualche legittimo sospetto che fa sorgere altre domande.
Forse a questo punto vi chiederete anche, ma quando paghiamo o preleviamo con il bancomat una cifra inferiore, non vale lo stesso ragionamento? Come facciamo a disporre di una cifra che in realtà è di PROPRIETA' della banca e nel frattempo è stata prestata a qualcun altro magari per un periodo di tempo di due o tre anni? Ma che razza di magia è questa?
Insomma se questi euro li abbiamo prestati alla banca, e la banca li ha prestati a qualcun altro, essi sono quindi in mano o nel conto corrente ANCHE di qualcun altro.
Come fanno quindi gli stessi dannati euro ad essere a vostra disposizione anche sul vostro conto corrente?
Ancora una volta, quindi, chiediamoci: DI CHI SONO VERAMENTE QUESTI SOLDI?? Chi è il vero proprietario di questi fantomatici soldi? VOI, LA BANCA o il SOGGETTO TERZO al quale sono stati prestati?
Il bello, o il brutto, vedete voi, è che la banca quegli stessi soldi li ha prestati non a uno solo, ma ad altri nove soggetti ciascuno dei quali, proprio come fate voi li tiene su un conto corrente ed esattamente come voi pensa di essere il legittimo proprietario e pensa di disporne liberalmente (almeno fino alla scadenza del termine convenuto dal prestito concesso dalla banca).
QUINDI LA RISPOSTA QUALE E'?
CHI HA IL PIENO DIRITTO DI PROPRIETA' SU QUESTI SOLDI?
SONO DIECI SOGGETTI TUTTI CONTEMPORANEAMENTE?
E' possibile mai questa assurdità??
AHIME'... signori, questa assurdità è possibile: questa magia non è niente altro che la riserva frazionaria. Un paradosso frutto di un aborto giuridico creato appositamente per concedere al banchiere un privilegio unico ed estremamente potente.
La riserva frazionaria è anche la ragione per cui da che mondo è mondo si verificano forti cicli economici, accompagnati da devastanti crisi bancarie e sistemiche. Non sono gli speculatori, non sono i terremoti, non sono i commercianti o gli evasori, non sono la globalizzazione. i CDS, gli spread, lo short selling, o qualche altra diavoleria. E' la riserva frazionaria!
Con la Tragedia dell'Euro, con la crisi del Dollaro, con la crisi globale di questo III millennio siamo solo davanti al peggior ciclo e alla peggiore crisi di tutti i tempi. L'immensa forza devastatrice che questa crisi porta con sé e di cui abbiamo appena visto una prima leggera manifestazione nel 2008 e una seconda ancora leggera in questi ultimi mesi, è resa possibile dall'intervento sistematico delle banche centrali che per quasi 100 anni hanno posticipato il giorno della resa dei conti: quello in cui i 10 presunti proprietari della stessa cifra di denaro si presenteranno allo stesso sportello per richiedere lo stesso ammontare di denaro.
Ammontare di denaro, tuttavia, che non è più niente, solo un numero, al più un pezzo di carta colorato riproducibile a volontà dalla banca centrale. Però, quella riproduzione fisica a volontà, necessaria per soddisfare solo la metà di quei 10 proprietari, avrebbe conseguenze devastanti. Non a caso, con la scusa di fare la guerra a quegli appestati meglio noti come evasori fiscali, da qualche tempo è partita la campagna mediatica mirata a vietare, tassare, o abolire il contante.
E' infatti togliendo alla gente l'ultima pretesa di rivalere la proprietà del denaro su qualcosa di fisico, cioé smaterializzando al 100% il denaro, che l'aborto giuridico sottostante alla riserva frazionaria potrebbe essere tenuto nascosto ancora a lungo, mentre gli inevitabili effetti negativi ad esso collegati potrebbero essere posticipati ancora per qualche anno.
La sostanza tuttavia non cambia, il problema sotto c'è, si è stratificato per cento anni, oggi è enorme, la sua risoluzione sarà dolorosissima, e continuando a posticiparla con qualche escamotage tipo tassare o vietare il contante non si farà che aggravarla ancora.
Quindi se ancora non l'avete capito, questa crisi, questa enorme crisi non è niente altro che il risultato di una TRAGEDIA GIURIDICA. Al fine di privilegiare l'attività bancaria rispetto a ogni altra attività commerciale, per motivi ben noti a chi del tutto idiota non è, la legislazione sul contratto di deposito bancario ha lasciato una ampia e drammatica zona di grigio sulla proprietà del denaro che si muove attraverso il sistema bancario.
Se ogni conflitto, problema, crisi, è sempre riconducibile ad una cattiva definizione dei diritti di proprietà, la proprietà sul denaro bancario rimane totalmente indefinita e confusa a causa di un contratto che non costituisce né un deposito né un prestito ma vuole essere entrambe le cose allo stesso tempo. Questo è l'errore più tragico di tutti che sta a monte di qualunque problema economico del passato e del presente.
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Poniamo che di questi tempi vi venga in testa un'idea del tutto balorda: decidete di andare in banca a ritirare gran parte dei soldi che riposano sul vostro conto corrente. Non so, forse, stupidamente, siete convinti che essi possano stare più al sicuro da qualche altra parte. Forse, spaventati da trasmissioni demenziali che propongono il divieto di usare il contante, avete pensato che sarebbe meglio darsi una mossa per prelevarne una parte finchè si è in tempo.
In fondo non importa la ragione, voi semplicemente avete avuto questa balzana idea di andare in banca a prelevare parte dei vostri soldi in contante.
Entrate dopo aver svuotato almeno due volte le tasche nel portaoggetti, vi presentate allo sportello e reclamate il vostro ammontare costituito da almeno quattro cifre. Per ammontari più modesti non perdete neanche tempo, ricordatevi che c'è sempre a disposizione il bancomat, meraviglia del progresso e frutto dell'ingegno imprenditoriale, il quale vi offre il vantaggio di non costringervi a svuotare le tasche prima di unirvi agli altri clienti con il numerino in mano e in attesa di essere serviti.
Lo sportellista di banca, piuttosto allarmato soprattutto nel caso in cui l'ammontare richiesto sia non di quattro, ma addirittura di cinque cifre, chiama subito il direttore che arriva ansimando e comincia: la legge di qua, le disposizioni di là, la circolare di sopra, per l'antiriciclaggio di sotto, però ci voleva il preavviso... bla bla bla.. insomma per farla breve è chiaro che il vostro malloppo non ve lo sganciano volentieri. Leggendo alcune esperienze pubblicate sul web, qualche cliente più esuberante a questo punto si incazza pure alzando la voce e dicendo: «Ma stiamo scherzando?? Quei soldi sono miei, ho diritto a riaverli»!
A tal punto i casi sono due: o sganceranno quanto richiesto con evidente malumore, intimoriti soprattutto dagli schiamazzi che state facendo, oppure, rivelandosi ben più tosti e ostinati di quanto aveste creduto in prima battuta, vi convinceranno a ritornare un altro giorno.
In questo secondo caso, quando tornerete qualche giorno dopo potrete finalmente mettere le mani sul conquibus tanto a lungo trattenuto. Contenete però la vostra gioia, soprattutto nel caso in cui l'ammontare prelevato superi abbondantemente i venti o trentamila euro. La possibile visita di cortesia della Guardia di Finanza a casa vostra potrebbe infatti suscitare qualche perplessità e abbattere la vostra soddisfazione. Benché pare pongano solo qualche innocua domanda sulle ragioni della detestabile azione appena commessa, la sensazione di sentirsi implicitamente considerati al livello di uno sporco evasore, di un pericoloso bandito, di un esecrabile spacciatore, ai più non risulta affatto gradita.
In ogni caso, dopo aver portato a termine con successo la vostra balorda azione di ritirare il contante dalla banca, prendetevi qualche secondo e fate lavorare il cervello, fermatevi cioé a riflettere e ponetevi la seguente domanda:
DI CHI ERANO VERAMENTE QUEI SOLDI che figuravano a saldo del vostro conto corrente e che siete andati a reclamare con tanta tracotanza??
Sembra una domanda stupida, e invece si tratta di una delle domande più importanti del mondo.
Ponendoci questa domanda, infatti, caschiamo diritti di fronte all'INGHIPPO giuridico più eclatante e ben celato di tutti i tempi che tanti disastri sociali ed economici ha creato negli ultimi secoli.
Ripetiamo bene la domanda: DI CHI SONO VERAMENTE QUEI SOLDI che figurano sul vostro conto corrente??
Vediamo cosa recita la legge, cioè l'articolo 1834 del codice di civile:
"Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi"
ATTENZIONE alle sfumature: la banca ne acquisisce la proprietà! Cioè quei soldi SONO per legge DELLA BANCA che è tenuta a restituirli a RICHIESTA DEL DEPOSITANTE (?!?depositante???!!) con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi (avevano ragione sul preavviso, avevano ragione loro!).
In altre parole, questi soldi finchè non vi presentate a riprenderli e finchè effettivamente non ve li consegnano in mano, SONO di PROPRIETA' della banca benchè risultino apparentemente VOSTRI nel VOSTRO saldo di conto corrente.
E qua nella testa dei meno distratti sorge spontanea una bella domanda. Nel momento in cui la banca era DIVENTATA PROPRIETARIA dei VOSTRI soldi che avevate versate sul VOSTRO conto corrente, cosa diavolo ci aveva fatto? Li aveva messi da parte per custodirli, o li aveva usati per svolgere i propri affari?
Formuliamo la domanda in altra maniera.
Quei soldi presenti sul vostro conto corrente sono davvero a vostra disposizione (con l'osservanza del periodi di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi) o sono stati prestati dalla banca a qualcun altro. E in tal caso, per quanto tempo li ha prestati?
Suvvia! Siate onesti! Se non siete proprio degli ingenuotti degni di un quadro naif, non potrete che dare la risposta giusta!
Ovvio che quei soldi la banca li ha prestati a qualcuno! Altrimenti come farebbe la banca a pagarvi gli interessi (peraltro ormai ridicoli) sulle giacenze di conto corrente? Ma allora, perchè avete schiamazzato dentro la banca reclamando i soldi all'istante! Stando così le cose, VOI non siete un DEPOSITANTE. VOI quei soldi li avete PRESTATI alla banca, non li avete DEPOSITATI in banca.
Riprendo dalle lezioni di Huerta de Soto:
"Se qualcuno venisse da noi e ci dicesse: «deposita i soldi presso di me, te li custodisco per bene, te li lascio sempre a completa disposizione e in più ti pago anche gli interessi», senza dubbio ci suonerebbe come un ottimo affare. Ma per credere che sia tutto vero bisognerebbe essere degli idioti. E' ovvio che c’è l’inganno, che c’è il trucco. Eppure sono proprio gli stessi termini che ci propone il banchiere e che accettiamo nel contratto di conto corrente".
Capito il trucco? Ci chiamano depositanti, la legge stessa ci definisce depositanti, ma in realtà noi siamo dei prestatori, siamo dei mutuanti!!!
Quindi se la banca questi soldi a sua volta li ha prestati a qualcuno (e non li ha prestati certo per 3-4 giorni o per una settimana), come diavolo fa a poterli restituire così, su due piedi, su improvvisa richiesta, o a distanza di qualche giorno, a chiunque si presenti in banca per ritirarli??
Ohibò. Signori, forse state cominciando ad avere qualche legittimo sospetto che fa sorgere altre domande.
Forse a questo punto vi chiederete anche, ma quando paghiamo o preleviamo con il bancomat una cifra inferiore, non vale lo stesso ragionamento? Come facciamo a disporre di una cifra che in realtà è di PROPRIETA' della banca e nel frattempo è stata prestata a qualcun altro magari per un periodo di tempo di due o tre anni? Ma che razza di magia è questa?
Insomma se questi euro li abbiamo prestati alla banca, e la banca li ha prestati a qualcun altro, essi sono quindi in mano o nel conto corrente ANCHE di qualcun altro.
Come fanno quindi gli stessi dannati euro ad essere a vostra disposizione anche sul vostro conto corrente?
Ancora una volta, quindi, chiediamoci: DI CHI SONO VERAMENTE QUESTI SOLDI?? Chi è il vero proprietario di questi fantomatici soldi? VOI, LA BANCA o il SOGGETTO TERZO al quale sono stati prestati?
Il bello, o il brutto, vedete voi, è che la banca quegli stessi soldi li ha prestati non a uno solo, ma ad altri nove soggetti ciascuno dei quali, proprio come fate voi li tiene su un conto corrente ed esattamente come voi pensa di essere il legittimo proprietario e pensa di disporne liberalmente (almeno fino alla scadenza del termine convenuto dal prestito concesso dalla banca).
QUINDI LA RISPOSTA QUALE E'?
CHI HA IL PIENO DIRITTO DI PROPRIETA' SU QUESTI SOLDI?
SONO DIECI SOGGETTI TUTTI CONTEMPORANEAMENTE?
E' possibile mai questa assurdità??
AHIME'... signori, questa assurdità è possibile: questa magia non è niente altro che la riserva frazionaria. Un paradosso frutto di un aborto giuridico creato appositamente per concedere al banchiere un privilegio unico ed estremamente potente.
La riserva frazionaria è anche la ragione per cui da che mondo è mondo si verificano forti cicli economici, accompagnati da devastanti crisi bancarie e sistemiche. Non sono gli speculatori, non sono i terremoti, non sono i commercianti o gli evasori, non sono la globalizzazione. i CDS, gli spread, lo short selling, o qualche altra diavoleria. E' la riserva frazionaria!
Con la Tragedia dell'Euro, con la crisi del Dollaro, con la crisi globale di questo III millennio siamo solo davanti al peggior ciclo e alla peggiore crisi di tutti i tempi. L'immensa forza devastatrice che questa crisi porta con sé e di cui abbiamo appena visto una prima leggera manifestazione nel 2008 e una seconda ancora leggera in questi ultimi mesi, è resa possibile dall'intervento sistematico delle banche centrali che per quasi 100 anni hanno posticipato il giorno della resa dei conti: quello in cui i 10 presunti proprietari della stessa cifra di denaro si presenteranno allo stesso sportello per richiedere lo stesso ammontare di denaro.
Ammontare di denaro, tuttavia, che non è più niente, solo un numero, al più un pezzo di carta colorato riproducibile a volontà dalla banca centrale. Però, quella riproduzione fisica a volontà, necessaria per soddisfare solo la metà di quei 10 proprietari, avrebbe conseguenze devastanti. Non a caso, con la scusa di fare la guerra a quegli appestati meglio noti come evasori fiscali, da qualche tempo è partita la campagna mediatica mirata a vietare, tassare, o abolire il contante.
E' infatti togliendo alla gente l'ultima pretesa di rivalere la proprietà del denaro su qualcosa di fisico, cioé smaterializzando al 100% il denaro, che l'aborto giuridico sottostante alla riserva frazionaria potrebbe essere tenuto nascosto ancora a lungo, mentre gli inevitabili effetti negativi ad esso collegati potrebbero essere posticipati ancora per qualche anno.
La sostanza tuttavia non cambia, il problema sotto c'è, si è stratificato per cento anni, oggi è enorme, la sua risoluzione sarà dolorosissima, e continuando a posticiparla con qualche escamotage tipo tassare o vietare il contante non si farà che aggravarla ancora.
Quindi se ancora non l'avete capito, questa crisi, questa enorme crisi non è niente altro che il risultato di una TRAGEDIA GIURIDICA. Al fine di privilegiare l'attività bancaria rispetto a ogni altra attività commerciale, per motivi ben noti a chi del tutto idiota non è, la legislazione sul contratto di deposito bancario ha lasciato una ampia e drammatica zona di grigio sulla proprietà del denaro che si muove attraverso il sistema bancario.
Se ogni conflitto, problema, crisi, è sempre riconducibile ad una cattiva definizione dei diritti di proprietà, la proprietà sul denaro bancario rimane totalmente indefinita e confusa a causa di un contratto che non costituisce né un deposito né un prestito ma vuole essere entrambe le cose allo stesso tempo. Questo è l'errore più tragico di tutti che sta a monte di qualunque problema economico del passato e del presente.
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Re: [O.T.] Crisi economica
Si fa cosi' perche' statisticamente e' difficile che TUTTI ritirino TUTTI i soldi contemporaneamente...
Lamentarsi che le banche tengono in cassaforte solo la riserva frazionaria e non TUTTA la base monetaria depositata
e' come lamentarsi che in una citta' di, metti, 500.000 abitanti, il Corso o la Cattedrale non riuscirebbero a contenere TUTTI i cittadini contemporaneamente...
Lamentarsi che le banche tengono in cassaforte solo la riserva frazionaria e non TUTTA la base monetaria depositata
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Re: [O.T.] Crisi economica
Credo che il succo dell'articolo sia qui:Barabino ha scritto:Si fa cosi' perche' statisticamente e' difficile che TUTTI ritirino TUTTI i soldi contemporaneamente...
Lamentarsi che le banche tengono in cassaforte solo la riserva frazionaria e non TUTTA la base monetaria depositata
e' come lamentarsi che in una citta' di, metti, 500.000 abitanti, il Corso o la Cattedrale non riuscirebbero a contenere TUTTI i cittadini contemporaneamente...
Il bello, o il brutto, vedete voi, è che la banca quegli stessi soldi li ha prestati non a uno solo, ma ad altri nove soggetti ciascuno dei quali, proprio come fate voi li tiene su un conto corrente ed esattamente come voi pensa di essere il legittimo proprietario e pensa di disporne liberalmente (almeno fino alla scadenza del termine convenuto dal prestito concesso dalla banca).
Quindi che i 100 euro depositati da te diventino come per magia 1000 euro, con tutte le conseguenze che ne derivano.
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Re: [O.T.] Crisi economica
Il punto non è grandi aziende o PMI , ma grandi aziende nei settori dove solo grandi aziende possono operare.Barabino ha scritto:
Ma sei sicuro che avere grosse aziende invece che PMI sia socialmente desiderabile?
Attenzione a farne subito una questione ideologica che divide fra guelfi e ghibellini.
Re: [O.T.] Crisi economica
ovvio, nessuno vuole costringere le piccole aziende a sparire o a concentrarsi o a diventare più grandi.OSCAR VENEZIA ha scritto:Il punto non è grandi aziende o PMI , ma grandi aziende nei settori dove solo grandi aziende possono operare.Barabino ha scritto: Ma sei sicuro che avere grosse aziende invece che PMI sia socialmente desiderabile?
Attenzione a farne subito una questione ideologica che divide fra guelfi e ghibellini.
Semplicemente in certi business devi avere le cosiddette economie di scala se no SEI FUORI.
tutto qui
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
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