[O.T.] Cominciate a delocalizzare gli investimenti
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brunetta?jhonnybuccia ha scritto:sono corto e godo forte.
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Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
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Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
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Senza rabbia non essere felice - scritta sul muro -
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se capisco bene:cimmeno ha scritto:rispondo prima a vasco rossi poi a bella
la questione dei subprime è andata così
io pinco pallo vado in banca. chiedo 100.000 euro per un mutuo.la banca me li presta, ma per poter fare più mutui la banca non mi presta soldi suoi ( o meglio dei suoi correntisti) ma emette un obbligazione, usando le mie rate per rimborsare i titolari delle obbligazioni ed usando la mia casa come garanzia di quell'obbligazione. l'obbligazione a sua volta viene usata come garanzia per un'altra obbligazione, che non ha nulla a che fare con i mutui, che a sua volta viene usata per qualche altro cazzo.
in questo modo una cosa molto elementare ( io che pago le rate del mutuo) diventa la base di un castello di debiti assurdo, alimentato dalla concessione troppo semplice di liquidità anche a chi non aveva nessuna garanzia , e d apratica di ingegneria finanziaria avanzata.
il tutto è comtinuato a girare finchè i prezzi delle case americane salivano , perchè la globallizzazione aveva dato al terziario americano beni e servizi a basso costo da vendere al pubblico e l'occupazione andava bene.
quando la globalizzazione ha iniziato a svuotare le tasche degli americani che compravano tutto e non fabbricavano più nulla, la capacità di spesa è diminuita insieme con i posti di lavoro volati in cina, i prezzi delle case sono calati, molti mutui sono rimasti insolventi e la base di tutto questo circo di debiti è venuta a mancare. e come nei migliori castelli di carte, basta una spintina e viene giù tutto.
le obbligazioni non hanno più potuto essere rimborsate, le banche d'affari che detenevano e vendevano quelle obbligazioni sono fallite , ed eccoci alla bella situazione di oggi.
le banche d' affari, tipo Lehmann Brothers, garantivano l' obbligazione (quella che ti rifilavano in banca come strutturata, nevvero?).
I debitori Subprime non hanno più pagato, le banche d' affari tipo Lehmann Brothers, per un pó hanno garantito poi sono fallite e nel culo l' hanno preso i fratelli Lehmann (forse?

praticamente i mutui del cazzo li pagavamo, inconsapevolmente, noi
ho un' appendice di dimensioni sopra la media
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Sì. Queste obbligazioni tossiche sono state messe in pacchetti con altre obbligazioni cosiddette strutturate e messe sul mercato, in soldoni, girano per il mondo.Vasco Rossi ha scritto:se capisco bene:cimmeno ha scritto:rispondo prima a vasco rossi poi a bella
la questione dei subprime è andata così
io pinco pallo vado in banca. chiedo 100.000 euro per un mutuo.la banca me li presta, ma per poter fare più mutui la banca non mi presta soldi suoi ( o meglio dei suoi correntisti) ma emette un obbligazione, usando le mie rate per rimborsare i titolari delle obbligazioni ed usando la mia casa come garanzia di quell'obbligazione. l'obbligazione a sua volta viene usata come garanzia per un'altra obbligazione, che non ha nulla a che fare con i mutui, che a sua volta viene usata per qualche altro cazzo.
in questo modo una cosa molto elementare ( io che pago le rate del mutuo) diventa la base di un castello di debiti assurdo, alimentato dalla concessione troppo semplice di liquidità anche a chi non aveva nessuna garanzia , e d apratica di ingegneria finanziaria avanzata.
il tutto è comtinuato a girare finchè i prezzi delle case americane salivano , perchè la globallizzazione aveva dato al terziario americano beni e servizi a basso costo da vendere al pubblico e l'occupazione andava bene.
quando la globalizzazione ha iniziato a svuotare le tasche degli americani che compravano tutto e non fabbricavano più nulla, la capacità di spesa è diminuita insieme con i posti di lavoro volati in cina, i prezzi delle case sono calati, molti mutui sono rimasti insolventi e la base di tutto questo circo di debiti è venuta a mancare. e come nei migliori castelli di carte, basta una spintina e viene giù tutto.
le obbligazioni non hanno più potuto essere rimborsate, le banche d'affari che detenevano e vendevano quelle obbligazioni sono fallite , ed eccoci alla bella situazione di oggi.
le banche d' affari, tipo Lehmann Brothers, garantivano l' obbligazione (quella che ti rifilavano in banca come strutturata, nevvero?).
I debitori Subprime non hanno più pagato, le banche d' affari tipo Lehmann Brothers, per un pó hanno garantito poi sono fallite e nel culo l' hanno preso i fratelli Lehmann (forse?) ma sicuramente chi aveva le obbligazione del cazzo
praticamente i mutui del cazzo li pagavamo, inconsapevolmente, noi
Per questo quando il governo dice che non siamo immuni da questo tipo di "contaminazione" non è credibile. Alcuni casi di italiani che ci hanno rimesso soldi sono già saltati fuori. Gli altri governi europei sono molto meno ottimisti.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
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infatti in una trasmissione Tv, me apre Primo Piano di Rai3, hanno detto che da un asset di unicredit arrivano lettere che non garantiscono più united link, polizze e troiate cosìGiulio Tremonti ha scritto: Sì. Queste obbligazioni tossiche sono state messe in pacchetti con altre obbligazioni cosiddette strutturate e messe sul mercato, in soldoni, girano per il mondo.
Per questo quando il governo dice che non siamo immuni da questo tipo di "contaminazione" non è credibile. Alcuni casi di italiani che ci hanno rimesso soldi sono già saltati fuori. Gli altri governi europei sono molto meno ottimisti.

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Pardon, volevo scrivere: "quando il governo dice che NOI siamo immuni da questo tipo di "contaminazione" non è credibile"
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
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Io continuo a stare sul mio sasso sul fiume....... secondo me qualche cadavere da noi lo vedró passare!......
Una sana crisi e una nuova rinascita in nome del lavoro reale e non del solo profitto mi piacerebbe............... ma mi sa che questi sono solo sogni e tutto poi ritornerà come prima in attesa di altri cadaveri.
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« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
Ariosto "Orlando furioso"
Morte Rodomonte.
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Il senso di colpa: «Credendoli sicuri, li ho consigliati ad amici e parenti» La storia: «Io, bancario rovinato da Lehman»
Il racconto di un ex dirigente Unicredit appena andato in pensione: «La mia liquidazione era in quei bond, ho perso 110 mila euro»
MILANO - «Sono talmente incazzato. Se almeno avessi qualcuno con cui prendermela...». Il signor C. batte il pugno sul tavolo. Cinquantanove anni ben portati, fino a pochi mesi fa dirigeva una filiale Unicredit nel cuore di Milano. Poi è andato in pensione. La sua rabbia è più che giustificata. Il signor C. ha investito la liquidazione in obbligazioni Lehman Brothers. «Avevo 110 mila euro. Adesso non ho più nulla». L'ex bancario racconta tutto d'un fiato, come per liberarsi di un peso. «Guardi, io di questa storia non parlo certo in giro. Che figura ci farei? Fino a ieri davo consigli ai correntisti su come investire i propri soldi. E adesso sono caduto nella trappola della crisi come l'ultimo pivellino. In coscienza, non posso imputarmi nulla. Cercavo un investimento tranquillo per il grosso della liquidazione. Le obbligazioni Lehman, con la loro tripla A, erano segnalate dalle banche del consorzio "Patti chiari". Un rendimento superiore al 4 per cento mi sembrava ragionevole».
Il presagio del baratro è arrivato mentre il signor C. era in viaggio con la moglie. «Il mese scorso mi trovavo a Parigi. Davanti alla tv dell'albergo, sintonizzato sulla Cnn, vedo una stringa scorrere con le ultime notizie in fondo allo schermo. "Lehman Brothers bad bank", c'era scritto. Banca cattiva. Ho capito che stava succedendo qualcosa di serio. La mattina dopo dovevamo partire per Milano. Ho comprato il giornale e ho capito che i miei risparmi erano perduti». Il danno provocato dalla crisi per il signor C. non finisce qui. «Altri 70 mila euro li avevo destinati a un investimento ancor più rischioso. Se riscattassi adesso le azioni porterei a casa circa la metà . E poi ho un po' di azioni Unicredit. Ma questo è quello che mi preoccupa meno: credo nella banca per cui ho lavorato tanti anni».
Di positivo c'è il fatto che il signor C., nonostante tutto, ha ancora qualcosa da parte e non sente compromesso il proprio futuro. Di negativo c'è il senso di colpa. «Perchè io quei titoli Lehman li ho consigliati anche ad amici, parenti. A mia sorella, mio cognato. Nessuno mi rinfaccia nulla, per carità . Ma dentro di me sento un peso». La beffa è che il signor C. è uno che sulla finanza ha costruito una carriera.
«In banca sono stato assunto negli anni '70. Fino al '94 mi sono occupato proprio di intermediazione di valori mobiliari. Obbligazioni, azioni, derivati... i titoli per me non hanno segreti. Poi, quando sono arrivate le Sim, ho preferito cambiare. E sono passato a gestire una filiale. Le pare che uno con il mio curriculum debba essere tra quelli che si fanno fregare? Eppure è proprio quello che è successo. Mi sono rivolto anche a un'associazione che rappresenta i consumatori, Assoconsumatori Italia. Ho pensato di cercare di rivalermi, in qualche modo, su qualcuno, su qualcosa. Ma su cosa, poi? C'è il fatto che Lehman era nell'elenco Patti Chiari. Le triple A, le garanzie di affidabilità allora erano carta straccia? Qualcuno dovrà pur rispondere almeno di questo. Ma per adesso preferisco aspettare. Incrocio le dita e spero che il fondo sia già stato toccato. Cosa potrebbe succedere se la crisi arrivasse a far saltare anche il mercato immobiliare, i posti di lavoro?». Il signor C. non vuole nemmeno pensarci. E noi non riusciamo a dargli torto.
Rita Querzè
10 ottobre 2008
tripla A
Il racconto di un ex dirigente Unicredit appena andato in pensione: «La mia liquidazione era in quei bond, ho perso 110 mila euro»
MILANO - «Sono talmente incazzato. Se almeno avessi qualcuno con cui prendermela...». Il signor C. batte il pugno sul tavolo. Cinquantanove anni ben portati, fino a pochi mesi fa dirigeva una filiale Unicredit nel cuore di Milano. Poi è andato in pensione. La sua rabbia è più che giustificata. Il signor C. ha investito la liquidazione in obbligazioni Lehman Brothers. «Avevo 110 mila euro. Adesso non ho più nulla». L'ex bancario racconta tutto d'un fiato, come per liberarsi di un peso. «Guardi, io di questa storia non parlo certo in giro. Che figura ci farei? Fino a ieri davo consigli ai correntisti su come investire i propri soldi. E adesso sono caduto nella trappola della crisi come l'ultimo pivellino. In coscienza, non posso imputarmi nulla. Cercavo un investimento tranquillo per il grosso della liquidazione. Le obbligazioni Lehman, con la loro tripla A, erano segnalate dalle banche del consorzio "Patti chiari". Un rendimento superiore al 4 per cento mi sembrava ragionevole».
Il presagio del baratro è arrivato mentre il signor C. era in viaggio con la moglie. «Il mese scorso mi trovavo a Parigi. Davanti alla tv dell'albergo, sintonizzato sulla Cnn, vedo una stringa scorrere con le ultime notizie in fondo allo schermo. "Lehman Brothers bad bank", c'era scritto. Banca cattiva. Ho capito che stava succedendo qualcosa di serio. La mattina dopo dovevamo partire per Milano. Ho comprato il giornale e ho capito che i miei risparmi erano perduti». Il danno provocato dalla crisi per il signor C. non finisce qui. «Altri 70 mila euro li avevo destinati a un investimento ancor più rischioso. Se riscattassi adesso le azioni porterei a casa circa la metà . E poi ho un po' di azioni Unicredit. Ma questo è quello che mi preoccupa meno: credo nella banca per cui ho lavorato tanti anni».
Di positivo c'è il fatto che il signor C., nonostante tutto, ha ancora qualcosa da parte e non sente compromesso il proprio futuro. Di negativo c'è il senso di colpa. «Perchè io quei titoli Lehman li ho consigliati anche ad amici, parenti. A mia sorella, mio cognato. Nessuno mi rinfaccia nulla, per carità . Ma dentro di me sento un peso». La beffa è che il signor C. è uno che sulla finanza ha costruito una carriera.
«In banca sono stato assunto negli anni '70. Fino al '94 mi sono occupato proprio di intermediazione di valori mobiliari. Obbligazioni, azioni, derivati... i titoli per me non hanno segreti. Poi, quando sono arrivate le Sim, ho preferito cambiare. E sono passato a gestire una filiale. Le pare che uno con il mio curriculum debba essere tra quelli che si fanno fregare? Eppure è proprio quello che è successo. Mi sono rivolto anche a un'associazione che rappresenta i consumatori, Assoconsumatori Italia. Ho pensato di cercare di rivalermi, in qualche modo, su qualcuno, su qualcosa. Ma su cosa, poi? C'è il fatto che Lehman era nell'elenco Patti Chiari. Le triple A, le garanzie di affidabilità allora erano carta straccia? Qualcuno dovrà pur rispondere almeno di questo. Ma per adesso preferisco aspettare. Incrocio le dita e spero che il fondo sia già stato toccato. Cosa potrebbe succedere se la crisi arrivasse a far saltare anche il mercato immobiliare, i posti di lavoro?». Il signor C. non vuole nemmeno pensarci. E noi non riusciamo a dargli torto.
Rita Querzè
10 ottobre 2008
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- Shosholoza
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- Iscritto il: 02/05/2007, 10:23
Una sana crisi?Rodomonte ha scritto:Io continuo a stare sul mio sasso sul fiume....... secondo me qualche cadavere da noi lo vedró passare!......
Una sana crisi e una nuova rinascita in nome del lavoro reale e non del solo profitto mi piacerebbe............... ma mi sa che questi sono solo sogni e tutto poi ritornerà come prima in attesa di altri cadaveri.
qui saremo tutti nella merda.
ora siamoa ncora in "panic mode".
una crisi globale dopo il 29 e il petrolio nel 70 mi sa che non c''e' stata
le strtture macroecnomiche mondiali possono si rotolare tute assieme giu, ma probabilmente si risolleveranno in fretta..
io oggi dovevo parlare del contratto nuovo e il capo non si e' visto
uhm
uhm
uhm.....
una crisi globale dopo il 29 e il petrolio nel 70 mi sa che non c''e' stata
le strtture macroecnomiche mondiali possono si rotolare tute assieme giu, ma probabilmente si risolleveranno in fretta..
io oggi dovevo parlare del contratto nuovo e il capo non si e' visto
uhm
uhm
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E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Shosholoza ha scritto:Una sana crisi?Rodomonte ha scritto:Io continuo a stare sul mio sasso sul fiume....... secondo me qualche cadavere da noi lo vedró passare!......
Una sana crisi e una nuova rinascita in nome del lavoro reale e non del solo profitto mi piacerebbe............... ma mi sa che questi sono solo sogni e tutto poi ritornerà come prima in attesa di altri cadaveri.
qui saremo tutti nella merda.
Nulla di grave..... in fondo c'è qualcuno che non ha niente o ha molto poco. Per esempio io ho solo la mia casa e lo stipendio e nemmeno una lira investita, ho sempre speso tutto, non ho figli a soli due anni dalla pensione; sai che cazzo me ne frega di una crisi... E lo stesso vale per chi non ha un cazzo!!!! Posso perdere stipendio e pensione?..... Ma allora sarebbe il caos per tutti una vera rivoluzione, visto che lo stipendio e la pensione lo perderebbero in molti o tutti ........ Vorrebbe dire fallimento dello stato ehehehehhe una vera rivoluzione:):)
Suddai che sono in fondo ottimista e sto cazzo di capitalismo si salverà di nuovo con quattro poveri straccioni morti e qualcho arricchito in più!!!!!
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- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
a spese del contribuentenik978 ha scritto:ma probabilmente si risolleveranno in fretta..

chi lo becca in culo sono sempre le fasce più deboli, ieri volevano varare la norma salva-manager Alitaglia...pare che tremonti si sia opposto

“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Erano tripla A anche Parmalat, Enron, e i bond Argentini che, essendo garantito da un Stato, lo sono per definizione.
La verità è che le agenzie di rating non servono a un cazzo. Le loro valutazioni non sono analisi approfondite ma si basano sulla contabilità pubblica delle aziende.
La verità è che le agenzie di rating non servono a un cazzo. Le loro valutazioni non sono analisi approfondite ma si basano sulla contabilità pubblica delle aziende.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
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