OSCAR VENEZIA ha scritto:Quanto mi fa ridere questo parlare di sovranità nazionale.
In Italia nessuno sa cosa sia e ne si è mai adoperato per perseguirla, salvo tirarla fuori strumentalmente per battaglie partitiche o per difendere la possibilità di spendere a rotta di collo.
( Succedeva anche durante la guerra fredda: la DC faceva l'alleato modello con gli usa ed il PCI parlava di violazione della sovranità nazionale, tirando fuori un concetto che non faceva parte del suo bagaglio culturale, per il quale normalmente non si dava da fare , ma che in quel preciso momento ,e solo in quello, gli tornava utile).
Qui si parla di sovranita' nazionale nelle decisioni di politica economica. Se vogliamo fare i sofisti e dire che in ogni epoca i vari paesi influenzano le proprie decisioni economiche etc. etc. e che quindi non e' mai esistita una sovranita' nazionale pura in economia bla bla bla, va benissimo.
Tuttavia l'idea e': se devo decidere tra fare A e B. La mia preferenza come governo (ed in teoria in accordo con le preferenze di chi mi ha eletto) va ad A, ma l'unione europea vuole che io faccia B e quindi io faccio B, e' come perdere la propria indipendenza (e quindi sovranita' nazionale) nel prendere decisioni economiche.
Se questa cosa diventa norma sociale, allora i mercati crederanno che le decisioni importanti in Italia verranno prese a Berlino e Francoforte e quindi si comporteranno di conseguenza.