Le primarie nel partito di Berlusconi (e non PDL) mi fanno veramente ridere. Il partito è Berlusconi e Berlusconi è il partito. Che primarie dovrebbero fare? Come (ci) prendono in giro....e chiunque vinca le primarie sarà solo un servo (nel senso letterale del termine di servire) di Berlusca.zio ha scritto:non dirmi che ti aspettavi il rinnovamento dal PDL siciliano.....tiffany rayne ha scritto:Gran rinnovamento del PDL, il candidato alle elezioni siciliane è Musumeci. Uno che è in politica da una vita, dal tempo del Movimento Sociale Italiano.
Un ex-fascista (?) in doppio petto che da anni amministrava la Provincia di Catania.
Da parte sua il PD siciliano ha tenuto in vita per tanto tempo il pessimo governo Lombardo che era nato con i voti del PDL, in quella regione il piu' pulito ha la rogna.
il PDL è diviso attualmente. fra i fedelissimi e giustizialisti e fra quelli che invece vogliono un'unione dei moderati.
vedremo cosa succederà.
dipende molto anche dalle primarie.
[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Intanto Silviozzo per passare la malinconia di questi tempi è tornato in Kenya nel resort di Briatore. Un pò come Don Rodrigo nei Promessi Sposi, che durante la pestilenza andava a far baldoria a casa del cugino, il conte Attilio.
Il Cavaliere e il progetto di una sosta in Kenya
Berlusconi tornerà nel resort che Briatore ha creato a Malindi. Programma molto rigido: dieta ferrea e lunghe passeggiate
Il passo indietro. L'annuncio pubblico. E ora, nei prossimi giorni, la fuga nel suo nuovo buen retiro preferito, il resort di Flavio Briatore «Lion in the Sun», in Kenya. Silvio Berlusconi ha deciso di tirarsi fuori dal dibattito pubblico che nelle settimane che seguiranno sicuramente campeggerà sui giornali. E così l'ex presidente del Consiglio ritornerà, accompagnato dalla sua scorta, nel resort che Briatore ha creato a Malindi.
Sarà alloggiato probabilmente in una delle sette suite esclusive con piscina privata. Berlusconi è già stato in questo residence lo scorso settembre (nella foto un momento della vacanza tratta dal settimanale Chi), per rimettersi in forma con un programma molto rigido: dieta ferrea, lunghe passeggiate in riva al mare e allenamento mattutino.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Berlusconi riesce ad essere dannoso sempre e comunque. Non c'e' nulla da fare.
Le dichiarazioni sulla fiducia a Monti a mercati chiusi e' stato un altro lampo di genio del nostro caro fenomeno.
Le dichiarazioni sulla fiducia a Monti a mercati chiusi e' stato un altro lampo di genio del nostro caro fenomeno.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
venerdi sera a la zanzara su radio24 c'era un ascoltatore che telefonando in diretta gli augurava la morte.... secondo me oggi sono veramente in tanti ad augurarselo, e non solo quelli a sinistra.....
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Massimo Fini per il "Fatto quotidiano"
In questa settimana non ci si può esimere dall'occuparsi di Berlusconi. Speriamo sia l'ultima, anche se col Cavaliere non si può mai dire. Però il Tempo, il padrone delle nostre vite, ha fatto il suo implacabile lavoro, cui nessuno può sfuggire. Aveva 58 anni quando ‘scese in campo', oggi ne ha 76. Le sue formidabili energie, succhiate da migliaia di saprofiti, si sono andate via via affievolendo.
Oggi è un vecchio come denuncia il suo volto che, nonostante tutti gli accorgimenti, anzi proprio per essi, è diventato un mascherone impressionante. Lo stesso, disperato, patetico, aggrapparsi a giovani donne è il segno di una inesorabile, infantile, senilità. È un vecchio logoro perché a differenza, poniamo, di Napolitano che non ha mai battuto chiodo in vita sua, si è speso molto. Ho avuto contezza di Berlusconi nei primissimi anni 80 quando il direttore del Giorno, Guglielmo Zucconi, mi affidò il compito di scandagliare i quartieri di Milano e io, fra gli altri, scelsi Milano Due.
Scoprii quindi più che un quartiere, un ceto medio nuovo, nascente, senza storia, senza tradizioni, senza cultura, senza un'ideologia che non fosse la più gretta difesa dei propri interessi, di cui Berlusconi era il perfetto rappresentante e, insieme, il demiurgo. Come per le sue Tv. In quei primi anni 80 il suo braccio destro era Marcello Di Tondo, che era stato mio collega alla Pirelli. In uno scantinato di Milano Due stava organizzando una televisione di quartiere.
"Lui è convinto - mi disse - di poter creare un grande network nazionale che possa far concorrenza alla Rai. C'è sempre qualcosa di vagamente delirante in quel che dice Berlusconi e io stesso ne rimango perplesso. Ma poi mi affaccio alla finestra, vedo le case di Milano Due e mi dico: però tutto questo l'ha creato lui". La grande forza di Berlusconi è sempre stata quella di credere ai propri sogni e perciò di realizzarli. "Con quali metodi - disse Indro Montanelli al giovane Travaglio - preferisco non saperlo".
Sono sempre stati metodi, per usare un eufemismo, fuorilegge (e Indro, cinico la sua parte, lo sapeva benissimo) ma poiché c'erano milioni di imprenditori italiani disposti a usare gli stessi metodi pur di raggiungere i risultati di Berlusconi, e non ce l'hanno fatta, bisogna pur dar atto al Cavaliere di essere stato, nel campo del banditismo finanziario, il campione dei campioni. Non ho mai capito se Berlusconi sia una persona intelligente. Certamente è molto abile.
Nei primi anni 90 fu Umberto Bossi a scuotere l'albero della partitocrazia, ma è stato Berlusconi a coglierne i frutti. È perlomeno curioso che nel momento in cui si dichiarava di voler fare piazza pulita della Prima Repubblica gli italiani abbiano votato in massa un imprenditore che era stato il principale sodale economico di Bettino Craxi che della degenerazione della Prima Repubblica era ritenuto il massimo responsabile.
Dei 18, desolanti, vuoti, anni di regime responsabile non è il Cavaliere, responsabili sono gli italiani, sia quelli che gli hanno creduto, sia quelli che - per usare un'espressione di Giuseppe Berto a proposito di Benedetto Croce e il fascismo - "lo hanno avversato in modo così balordo da favorirlo".
In questa settimana non ci si può esimere dall'occuparsi di Berlusconi. Speriamo sia l'ultima, anche se col Cavaliere non si può mai dire. Però il Tempo, il padrone delle nostre vite, ha fatto il suo implacabile lavoro, cui nessuno può sfuggire. Aveva 58 anni quando ‘scese in campo', oggi ne ha 76. Le sue formidabili energie, succhiate da migliaia di saprofiti, si sono andate via via affievolendo.
Oggi è un vecchio come denuncia il suo volto che, nonostante tutti gli accorgimenti, anzi proprio per essi, è diventato un mascherone impressionante. Lo stesso, disperato, patetico, aggrapparsi a giovani donne è il segno di una inesorabile, infantile, senilità. È un vecchio logoro perché a differenza, poniamo, di Napolitano che non ha mai battuto chiodo in vita sua, si è speso molto. Ho avuto contezza di Berlusconi nei primissimi anni 80 quando il direttore del Giorno, Guglielmo Zucconi, mi affidò il compito di scandagliare i quartieri di Milano e io, fra gli altri, scelsi Milano Due.
Scoprii quindi più che un quartiere, un ceto medio nuovo, nascente, senza storia, senza tradizioni, senza cultura, senza un'ideologia che non fosse la più gretta difesa dei propri interessi, di cui Berlusconi era il perfetto rappresentante e, insieme, il demiurgo. Come per le sue Tv. In quei primi anni 80 il suo braccio destro era Marcello Di Tondo, che era stato mio collega alla Pirelli. In uno scantinato di Milano Due stava organizzando una televisione di quartiere.
"Lui è convinto - mi disse - di poter creare un grande network nazionale che possa far concorrenza alla Rai. C'è sempre qualcosa di vagamente delirante in quel che dice Berlusconi e io stesso ne rimango perplesso. Ma poi mi affaccio alla finestra, vedo le case di Milano Due e mi dico: però tutto questo l'ha creato lui". La grande forza di Berlusconi è sempre stata quella di credere ai propri sogni e perciò di realizzarli. "Con quali metodi - disse Indro Montanelli al giovane Travaglio - preferisco non saperlo".
Sono sempre stati metodi, per usare un eufemismo, fuorilegge (e Indro, cinico la sua parte, lo sapeva benissimo) ma poiché c'erano milioni di imprenditori italiani disposti a usare gli stessi metodi pur di raggiungere i risultati di Berlusconi, e non ce l'hanno fatta, bisogna pur dar atto al Cavaliere di essere stato, nel campo del banditismo finanziario, il campione dei campioni. Non ho mai capito se Berlusconi sia una persona intelligente. Certamente è molto abile.
Nei primi anni 90 fu Umberto Bossi a scuotere l'albero della partitocrazia, ma è stato Berlusconi a coglierne i frutti. È perlomeno curioso che nel momento in cui si dichiarava di voler fare piazza pulita della Prima Repubblica gli italiani abbiano votato in massa un imprenditore che era stato il principale sodale economico di Bettino Craxi che della degenerazione della Prima Repubblica era ritenuto il massimo responsabile.
Dei 18, desolanti, vuoti, anni di regime responsabile non è il Cavaliere, responsabili sono gli italiani, sia quelli che gli hanno creduto, sia quelli che - per usare un'espressione di Giuseppe Berto a proposito di Benedetto Croce e il fascismo - "lo hanno avversato in modo così balordo da favorirlo".
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Drogato_ di_porno ha scritto:Massimo Fini per il "Fatto quotidiano"
In questa settimana non ci si può esimere dall'occuparsi di Berlusconi. Speriamo sia l'ultima, anche se col Cavaliere non si può mai dire. Però il Tempo, il padrone delle nostre vite, ha fatto il suo implacabile lavoro, cui nessuno può sfuggire. Aveva 58 anni quando ‘scese in campo', oggi ne ha 76. Le sue formidabili energie, succhiate da migliaia di saprofiti, si sono andate via via affievolendo.
Oggi è un vecchio come denuncia il suo volto che, nonostante tutti gli accorgimenti, anzi proprio per essi, è diventato un mascherone impressionante. Lo stesso, disperato, patetico, aggrapparsi a giovani donne è il segno di una inesorabile, infantile, senilità. È un vecchio logoro perché a differenza, poniamo, di Napolitano che non ha mai battuto chiodo in vita sua, si è speso molto. Ho avuto contezza di Berlusconi nei primissimi anni 80 quando il direttore del Giorno, Guglielmo Zucconi, mi affidò il compito di scandagliare i quartieri di Milano e io, fra gli altri, scelsi Milano Due.
Scoprii quindi più che un quartiere, un ceto medio nuovo, nascente, senza storia, senza tradizioni, senza cultura, senza un'ideologia che non fosse la più gretta difesa dei propri interessi, di cui Berlusconi era il perfetto rappresentante e, insieme, il demiurgo. Come per le sue Tv. In quei primi anni 80 il suo braccio destro era Marcello Di Tondo, che era stato mio collega alla Pirelli. In uno scantinato di Milano Due stava organizzando una televisione di quartiere.
"Lui è convinto - mi disse - di poter creare un grande network nazionale che possa far concorrenza alla Rai. C'è sempre qualcosa di vagamente delirante in quel che dice Berlusconi e io stesso ne rimango perplesso. Ma poi mi affaccio alla finestra, vedo le case di Milano Due e mi dico: però tutto questo l'ha creato lui". La grande forza di Berlusconi è sempre stata quella di credere ai propri sogni e perciò di realizzarli. "Con quali metodi - disse Indro Montanelli al giovane Travaglio - preferisco non saperlo".
Sono sempre stati metodi, per usare un eufemismo, fuorilegge (e Indro, cinico la sua parte, lo sapeva benissimo) ma poiché c'erano milioni di imprenditori italiani disposti a usare gli stessi metodi pur di raggiungere i risultati di Berlusconi, e non ce l'hanno fatta, bisogna pur dar atto al Cavaliere di essere stato, nel campo del banditismo finanziario, il campione dei campioni. Non ho mai capito se Berlusconi sia una persona intelligente. Certamente è molto abile.
Nei primi anni 90 fu Umberto Bossi a scuotere l'albero della partitocrazia, ma è stato Berlusconi a coglierne i frutti. È perlomeno curioso che nel momento in cui si dichiarava di voler fare piazza pulita della Prima Repubblica gli italiani abbiano votato in massa un imprenditore che era stato il principale sodale economico di Bettino Craxi che della degenerazione della Prima Repubblica era ritenuto il massimo responsabile.
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il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Pensa se, con i miliardi di fondi neri che ha all'estero, avesse puntato al ribasso venerdì.Husker_Du ha scritto:Berlusconi riesce ad essere dannoso sempre e comunque. Non c'e' nulla da fare.
Le dichiarazioni sulla fiducia a Monti a mercati chiusi e' stato un altro lampo di genio del nostro caro fenomeno.
E poi grazie alle sue dichiarazioni la borsa è calata davvero e lui ci ha guadagnato qualche decina di milioni.

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
ma è del tutto chiaro che ha giocato l'asso.Husker_Du ha scritto:Berlusconi riesce ad essere dannoso sempre e comunque. Non c'e' nulla da fare.
Le dichiarazioni sulla fiducia a Monti a mercati chiusi e' stato un altro lampo di genio del nostro caro fenomeno.
cioè: o la smettete (e sinceramente come dargli torto visto un rigo della motivazione alla sentenza dove viene presentato come persona recidiva e portata fortemente a delinquere....) di fare sentenze politiche o io ci metto tutto il mio meglio per affossare ogni iniziativa.
cmq ripeto: capisco il nervosismo e la voglia di rivalersi. ma mossa assolutamente inopportuna che fa anche il male del PDL perché ha acceso gli animi dei fedelissimi e giustizialisti (santanché in primis) facendoli sembrare necessari.
per riprendere la scena politica (negli ultimi tempi si era parlato solo del PD renzi/bersani) poteva usare altre soluzioni comunicative.
come quella appunto delle primarie.
invece ha ricondotto la discussione ancora una volta alla sua azione e persona.
ma se non è riuscito finora a fare la riforma della giustizia, come può riuscirci da semplice deputato o senatore, condannato in attesa di secondo grado, con processi in corso tipo Ruby?
ecco. ha fatto male. anzi malissimo al pdl. anche perché così separa il pdl dall'udc (guarda sicilia....) riabbracciando i morti della lega.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
guarda che ti sei dimenticato la parte finale dell'articolo. te la evidenzio così te la ricordi, perché ci sei anche tu.katmandu69 ha scritto:Drogato_ di_porno ha scritto:Massimo Fini per il "Fatto quotidiano"
In questa settimana non ci si può esimere dall'occuparsi di Berlusconi. Speriamo sia l'ultima, anche se col Cavaliere non si può mai dire. Però il Tempo, il padrone delle nostre vite, ha fatto il suo implacabile lavoro, cui nessuno può sfuggire. Aveva 58 anni quando ‘scese in campo', oggi ne ha 76. Le sue formidabili energie, succhiate da migliaia di saprofiti, si sono andate via via affievolendo.
Oggi è un vecchio come denuncia il suo volto che, nonostante tutti gli accorgimenti, anzi proprio per essi, è diventato un mascherone impressionante. Lo stesso, disperato, patetico, aggrapparsi a giovani donne è il segno di una inesorabile, infantile, senilità. È un vecchio logoro perché a differenza, poniamo, di Napolitano che non ha mai battuto chiodo in vita sua, si è speso molto. Ho avuto contezza di Berlusconi nei primissimi anni 80 quando il direttore del Giorno, Guglielmo Zucconi, mi affidò il compito di scandagliare i quartieri di Milano e io, fra gli altri, scelsi Milano Due.
Scoprii quindi più che un quartiere, un ceto medio nuovo, nascente, senza storia, senza tradizioni, senza cultura, senza un'ideologia che non fosse la più gretta difesa dei propri interessi, di cui Berlusconi era il perfetto rappresentante e, insieme, il demiurgo. Come per le sue Tv. In quei primi anni 80 il suo braccio destro era Marcello Di Tondo, che era stato mio collega alla Pirelli. In uno scantinato di Milano Due stava organizzando una televisione di quartiere.
"Lui è convinto - mi disse - di poter creare un grande network nazionale che possa far concorrenza alla Rai. C'è sempre qualcosa di vagamente delirante in quel che dice Berlusconi e io stesso ne rimango perplesso. Ma poi mi affaccio alla finestra, vedo le case di Milano Due e mi dico: però tutto questo l'ha creato lui". La grande forza di Berlusconi è sempre stata quella di credere ai propri sogni e perciò di realizzarli. "Con quali metodi - disse Indro Montanelli al giovane Travaglio - preferisco non saperlo".
Sono sempre stati metodi, per usare un eufemismo, fuorilegge (e Indro, cinico la sua parte, lo sapeva benissimo) ma poiché c'erano milioni di imprenditori italiani disposti a usare gli stessi metodi pur di raggiungere i risultati di Berlusconi, e non ce l'hanno fatta, bisogna pur dar atto al Cavaliere di essere stato, nel campo del banditismo finanziario, il campione dei campioni. Non ho mai capito se Berlusconi sia una persona intelligente. Certamente è molto abile.
Nei primi anni 90 fu Umberto Bossi a scuotere l'albero della partitocrazia, ma è stato Berlusconi a coglierne i frutti. È perlomeno curioso che nel momento in cui si dichiarava di voler fare piazza pulita della Prima Repubblica gli italiani abbiano votato in massa un imprenditore che era stato il principale sodale economico di Bettino Craxi che della degenerazione della Prima Repubblica era ritenuto il massimo responsabile.
Dei 18, desolanti, vuoti, anni di regime responsabile non è il Cavaliere, responsabili sono gli italiani, sia quelli che gli hanno creduto, sia quelli che - per usare un'espressione di Giuseppe Berto a proposito di Benedetto Croce e il fascismo - "lo hanno avversato in modo così balordo da favorirlo".
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Del male al pdl non mi importa granche'. Mi importa se il costo del debito aumenta. E berlusconi negli anni si e' dimostrato un maestro in tal senso.zio ha scritto: ecco. ha fatto male. anzi malissimo al pdl. anche perché così separa il pdl dall'udc (guarda sicilia....) riabbracciando i morti della lega.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Non se ne e' reso conto,quella frase e' un po' troppo difficile da metabolizzarezio ha scritto:guarda che ti sei dimenticato la parte finale dell'articolo. te la evidenzio così te la ricordi, perché ci sei anche tu.katmandu69 ha scritto:Drogato_ di_porno ha scritto:Massimo Fini per il "Fatto quotidiano"
In questa settimana non ci si può esimere dall'occuparsi di Berlusconi. Speriamo sia l'ultima, anche se col Cavaliere non si può mai dire. Però il Tempo, il padrone delle nostre vite, ha fatto il suo implacabile lavoro, cui nessuno può sfuggire. Aveva 58 anni quando ‘scese in campo', oggi ne ha 76. Le sue formidabili energie, succhiate da migliaia di saprofiti, si sono andate via via affievolendo.
Oggi è un vecchio come denuncia il suo volto che, nonostante tutti gli accorgimenti, anzi proprio per essi, è diventato un mascherone impressionante. Lo stesso, disperato, patetico, aggrapparsi a giovani donne è il segno di una inesorabile, infantile, senilità. È un vecchio logoro perché a differenza, poniamo, di Napolitano che non ha mai battuto chiodo in vita sua, si è speso molto. Ho avuto contezza di Berlusconi nei primissimi anni 80 quando il direttore del Giorno, Guglielmo Zucconi, mi affidò il compito di scandagliare i quartieri di Milano e io, fra gli altri, scelsi Milano Due.
Scoprii quindi più che un quartiere, un ceto medio nuovo, nascente, senza storia, senza tradizioni, senza cultura, senza un'ideologia che non fosse la più gretta difesa dei propri interessi, di cui Berlusconi era il perfetto rappresentante e, insieme, il demiurgo. Come per le sue Tv. In quei primi anni 80 il suo braccio destro era Marcello Di Tondo, che era stato mio collega alla Pirelli. In uno scantinato di Milano Due stava organizzando una televisione di quartiere.
"Lui è convinto - mi disse - di poter creare un grande network nazionale che possa far concorrenza alla Rai. C'è sempre qualcosa di vagamente delirante in quel che dice Berlusconi e io stesso ne rimango perplesso. Ma poi mi affaccio alla finestra, vedo le case di Milano Due e mi dico: però tutto questo l'ha creato lui". La grande forza di Berlusconi è sempre stata quella di credere ai propri sogni e perciò di realizzarli. "Con quali metodi - disse Indro Montanelli al giovane Travaglio - preferisco non saperlo".
Sono sempre stati metodi, per usare un eufemismo, fuorilegge (e Indro, cinico la sua parte, lo sapeva benissimo) ma poiché c'erano milioni di imprenditori italiani disposti a usare gli stessi metodi pur di raggiungere i risultati di Berlusconi, e non ce l'hanno fatta, bisogna pur dar atto al Cavaliere di essere stato, nel campo del banditismo finanziario, il campione dei campioni. Non ho mai capito se Berlusconi sia una persona intelligente. Certamente è molto abile.
Nei primi anni 90 fu Umberto Bossi a scuotere l'albero della partitocrazia, ma è stato Berlusconi a coglierne i frutti. È perlomeno curioso che nel momento in cui si dichiarava di voler fare piazza pulita della Prima Repubblica gli italiani abbiano votato in massa un imprenditore che era stato il principale sodale economico di Bettino Craxi che della degenerazione della Prima Repubblica era ritenuto il massimo responsabile.
Dei 18, desolanti, vuoti, anni di regime responsabile non è il Cavaliere, responsabili sono gli italiani, sia quelli che gli hanno creduto, sia quelli che - per usare un'espressione di Giuseppe Berto a proposito di Benedetto Croce e il fascismo - "lo hanno avversato in modo così balordo da favorirlo".
quanto ha ragione.......
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Husker mattù sei convinto sul serio che Mariomorti serva a qualcosa? E se Tremonti era una sciagura perchè il suo vice dovrebbe funzionare?Husker_Du ha scritto:Berlusconi riesce ad essere dannoso sempre e comunque. Non c'e' nulla da fare.
Le dichiarazioni sulla fiducia a Monti a mercati chiusi e' stato un altro lampo di genio del nostro caro fenomeno.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
quanto ha ragione.......
zio,bocha,belnudo ecc...tutti al muro
[/quote]
guarda che ti sei dimenticato la parte finale dell'articolo. te la evidenzio così te la ricordi, perché ci sei anche tu.
[/quote]
Non se ne e' reso conto,quella frase e' un po' troppo difficile da metabolizzare[/quote]
avete ragione ..l'odio per questa merda che tanto ammirate a volte mi rende cito...cielo....cieco
zio,bocha,belnudo ecc...tutti al muro

guarda che ti sei dimenticato la parte finale dell'articolo. te la evidenzio così te la ricordi, perché ci sei anche tu.

Non se ne e' reso conto,quella frase e' un po' troppo difficile da metabolizzare[/quote]
avete ragione ..l'odio per questa merda che tanto ammirate a volte mi rende cito...cielo....cieco

il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Il PDL tra l'altro ha sdoganato un concetto impensabile in altri tempi. Una volta rubare e andare in galera era motivo di vergogna, ancor prima che un crimine. Il concetto che passa oggi è che è colpa dei magistrati, o degli altri in genere. Grazie a lui il "eh ma lo fanno tutti" è diventato un valore, una legge non scritta accettata dai più. Avanti di questo passo e andare in galera sarà un motivo di vanto. E il bello è che uno deve anche stare a discutere per spiegare queste cose a chi fa finta di non capire (e anche a chi non ci arriva).Husker_Du ha scritto:
Del male al pdl non mi importa granche'
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
grandeIl Fede ha scritto:Il PDL tra l'altro ha sdoganato un concetto impensabile in altri tempi. Una volta rubare e andare in galera era motivo di vergogna, ancor prima che un crimine. Il concetto che passa oggi è che è colpa dei magistrati, o degli altri in genere. Grazie a lui il "eh ma lo fanno tutti" è diventato un valore, una legge non scritta accettata dai più. Avanti di questo passo e andare in galera sarà un motivo di vanto. E il bello è che uno deve anche stare a discutere per spiegare queste cose a chi fa finta di non capire (e anche a chi non ci arriva).Husker_Du ha scritto:
Del male al pdl non mi importa granche'

Come disse la moglie di Matusalemme a Matusalemme dopo una suntuosa scopata: "puoi ripetere prego?" [cit.]