Giulio Tremonti ha scritto:andrea70 ha scritto:--CUT--
Clooney gigioneggia e fa le smorfie perchè il personaggio è uno scapolo impenitente che fa il piacione, come in altri film. In Syriana, Good Night and Good Luck e in Solaris, per esempio, non fa smorfie perchè il personaggio non le prevede.
Non so che finale hai visto. Clooney cede per la priva volta in vita sua all'amore e decide di provarci seriamente con la donna che ritiene giusta ma scopre di essere solo un divertissement e ne ricava una tremenda delusione e, casomai, la convinzione che l'impegno serio non vale la candela, altro che "volemose tutti bene".
Fatte queste precisazioni, non vorrei essere frainteso. Il film è un bel film, per quanto mi riguarda, e vale il prezzo del biglietto e lo consiglierei, ma niente di più.
Anche a me il finale del Petroliere non mi convince. Di più, non mi convince tutto il film. Anche quelli bravi ne fanno di brutti. In generale, non ci sono filmografie senza flop, quindi non c'è niente di strano nel trovare brutti film di Altman o dei Coen. Fellini, che io adoro, dopo Amarcord ha fatto film mediocri. Sembrano girati da un manierista, da uno che vuole essere "felliniano".
Hai ragione,la recitazione di Clooney negli altri film da te citati è differente,ma non è sufficiente per quel che mi riguarda per definire Clooney un attore valido.Con i Cohen,nuovamente,non mi è piaciuto.Sul finale di Tra le nuvole il discorso è complesso:sul piano personale il protagonista ne esce "sconfitto",in solitudine,isolato.Molto banale,secondo me,la tematica di fondo.Sul piano sociale il messaggio implicito del film lo trovo raccapricciante.Ripeto,potrei sbagliarmi,forse sbaglio la chiave di lettura,ma mi ha irritato,ho letto tra le righe una volonta' di superficializzare certe problematiche.Tocco e il tema,e ne rifuggo.Un'operazione strana.A me Juno era piaciuto,anche in quel caso il fatto che la protagonista avesse poi deciso di tenere il figlio mia ha lasciato perplesso.Avesse deciso di abortire avrebbe forse troppo urtato i bempensanti?Mi aveva lasciato degli interrogativi anche quel film.Sui flop dei registi bisognerebbe fare le proprorzioni.I Cohen all'inizio non ceffavano una pellicola,ultimamente perdono colpi un film su 2.Anderson ha iniziato benissimo e arriva alla consacrazione col Petroliere....
Ecco,e qua concludo probabilmente definitivamente questa discussione,per paura di risultare stancante...il mio pensiero è che in America rincorrano i gusti del pubblico,il politically correct.Il cinema di Hollywood ha plasmato i gusti della gente,all'inizio,(con supervisione e finanziamento del Pentagono sulle produzioni...fonte Chomsky),ora addirittura il cattivo gusto del pubblico è fuori misura,rincorso da chi i film li fa'.In Europa,soprattutto in Francia,per come conosco loro,è proprio diverso il gusto delle persone.E' un popolo con piu' cultura cinematografica e non solo.Non intendono il cinema come "baraccone" da coca cola e pop corn.
Sui festival di Redford ,cinema indipendente,ecc,che seguivo con interesse....azz ne ho visti a iosa film provenienti da quei circuiti e in buona percentuale si è trattato IMHO di cose insulse,purtroppo.Mi vengono in mente per altro prodotti molto gradevoli indipendenti americani come Sideway e Election.....
Su moretti,visto che ne state parlando,anche a me Caro Diario è rimasto nel cuore,l'episodio "in vespa" è allegro e vivace nelle scorribande tra i quartieri e sfuma nella parte del ricordo pasoliniano con una poesia struggente,mi ha fatto morire l'episodio al semaforo,cazzo è favoloso!!...Medici è illuminante.Isole è significativo ma mi è piaciuto meno.
Moretti secondo me è stato poi geniale nel Caimano...ha azzeccato proprio tutto...pensateci bene.