[O.T.] Grosso guaio a chinatown
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AVVISO!!!
DA NOSTRE FONTI QUASI SICURE LA MANIFESTAZIONE DI DOMANI E' STATA ANNULLATA DALLA QUESTURA!!!
LA NOTIZIA NON E' ANCORA ACCERTATA MA AVVISIAMO TUTTI GLI INTERESSATI DI ASPETTARE PRIMA DI PARTIRE ONDE EVITARE VIAGGI A VUOTO!!
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(vi ho girato la cosa come mi e' arrivata..)
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(vi ho girato la cosa come mi e' arrivata..)
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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- balkan wolf
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non è possibile.... la lety non puó essere cosi cretina non ci credo
imho l'autorizzazione la danno eccome non darla sarebbe un suicidio politico il consone cinese pianterebbe un casino
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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O non puó essere così furba. Gli abili politici sanno che il modo migliore per distogliere l'attenzione della massa dai problemi creati dal governo è dargli un nemico su cui addossare le colpa.balkan wolf ha scritto:non è possibile.... la lety non puó essere cosi cretina non ci credo
Milano è una merda. Perchè lavorare su questo? Creiamo il nemico (arabo e ora cinese) e diciamo che milano è una merda per questo. Il milanese (ma il popolotto in genere) non aspetta altro che avere qualcuno a cui dare tutte le colpe. E ogni buon governo non vede l'ora di trovare lo spauracchio da dare in basta al becero popolino.
Ok ok, sono così mi piace parlare della massa come se fosse merda, ma that's way I like it

Il dietrofront dopo l'incontro tra la Moratti e il console
Chinatown ci ripensa: non andremo in piazza
La comunità di Milano: puntiamo sulla trattativa
MILANO " Contrordine compagni: niente piazza, si tratta. Tra Comune e cinesi di Milano, anzi, si è aperto da ieri un tavolo che a neanche una settimana dalla rivolta gialla di via Sarpi e dai «preoccupati avvertimenti» di Pechino ricorda quasi i toni anni '70 " almeno nelle dichiarazioni di sindaco e console " della famosa «diplomazia del ping pong» con cui inizió il disgelo tra gli Usa di Nixon e la Cina di Mao. «Tre settimane per trovare una soluzione condivisa sui problemi della Chinatown milanese», è l'impegno concordato ieri tra il primo cittadino Letizia Moratti e il funzionario di stato Zhang Limin: e la comunità cinese di Milano ha deciso immediatamente di congelare la manifestazione già fissata per oggi pomeriggio in Piazza Duomo. «Finchè si tratta non si sfila», è la consegna diramata anche a tutte le altre Chinatown italiane ed europee già sul piede di partenza per Milano. Tutto rinviato a data da destinarsi e poi si vedrà : «Tra l'altro " precisava ieri sera da Marco Jubin, uno dei punti di riferimento storici della comunità milanese " avevamo scordato che la nostra manifestazione sarebbe coincisa col Salone del Mobile, e l'ultima cosa che vogliamo è creare problemi all'economia della città ».
Che da parte di sindaco e console ci fosse la volontà di superare lo stallo è testimoniato dalla decisione di anticipare a ieri il loro incontro fissato inizialmente per domani. E il tavolo di trattativa che hanno finito per mettere a punto è una roba, per darne un'idea, forse addirittura senza precedenti in nessuna delle contese che hanno visto scontrarsi, negli anni, Comune e categorie sociocommerciali più varie sui temi più disparati. Il pomo della discordia, in questo caso, come si ricorderà ruota attorno al carico-scarico merci dei circa cinquecento esercizi commerciali cinesi della zona: «Un caos che ci assedia», dicono i comitati italiani tipo Vivisarpi, «una caterva di multe che ci strozza», lamentano i cinesi. Morale: basta col muro contro muro, ora sarà istituito un tavolo operativo presieduto dal vicesindaco Riccardo De Corato e ai suoi lati ci saranno " la diplomazia del ping-pong, appunto " due squadre fatte rispettivamente da quattro rappresentanti della comunità cinese e da altrettanti membri dei comitati residenti. «Sentiremo le ragioni di tutti " spiega De Corato " poi il sindaco farà la sua ordinanza».
Venti giorni di tempo per trovare un'intesa. «Un incontro molto positivo», ha detto il sindaco Moratti. «Vogliamo allentare la tensione e risolvere il problema», ha detto il console. Più difficile, in realtà , è stato cancellare in poche ore la manifestazione già programmata per oggi. Perchè i cinesi di Milano avevano già scritto sin dal mattino alle altre Chinatown europee di non muoversi, è vero. Ma contattare la galassia di tutte quelle sparse per l'Italia, Prato in testa, ha richiesto decine di telefonate sino a notte fonda. «Non è escluso " allargava le braccia Jubin in serata " che qualcuno non siamo riusciti a raggiungerlo». Certo non si sono preoccupati, perchè in effetti non era un problema loro, di avvertire dell'annullamento le decine di associazioni italiane e centri sociali vari che avevano aderito all'iniziativa. Il paradosso possibile sarebbe se oggi, in piazza a sostegno dei cinesi, ci fossero solo loro. E neanche un cinese.
Paolo Foschini
Chinatown ci ripensa: non andremo in piazza
La comunità di Milano: puntiamo sulla trattativa
MILANO " Contrordine compagni: niente piazza, si tratta. Tra Comune e cinesi di Milano, anzi, si è aperto da ieri un tavolo che a neanche una settimana dalla rivolta gialla di via Sarpi e dai «preoccupati avvertimenti» di Pechino ricorda quasi i toni anni '70 " almeno nelle dichiarazioni di sindaco e console " della famosa «diplomazia del ping pong» con cui inizió il disgelo tra gli Usa di Nixon e la Cina di Mao. «Tre settimane per trovare una soluzione condivisa sui problemi della Chinatown milanese», è l'impegno concordato ieri tra il primo cittadino Letizia Moratti e il funzionario di stato Zhang Limin: e la comunità cinese di Milano ha deciso immediatamente di congelare la manifestazione già fissata per oggi pomeriggio in Piazza Duomo. «Finchè si tratta non si sfila», è la consegna diramata anche a tutte le altre Chinatown italiane ed europee già sul piede di partenza per Milano. Tutto rinviato a data da destinarsi e poi si vedrà : «Tra l'altro " precisava ieri sera da Marco Jubin, uno dei punti di riferimento storici della comunità milanese " avevamo scordato che la nostra manifestazione sarebbe coincisa col Salone del Mobile, e l'ultima cosa che vogliamo è creare problemi all'economia della città ».
Che da parte di sindaco e console ci fosse la volontà di superare lo stallo è testimoniato dalla decisione di anticipare a ieri il loro incontro fissato inizialmente per domani. E il tavolo di trattativa che hanno finito per mettere a punto è una roba, per darne un'idea, forse addirittura senza precedenti in nessuna delle contese che hanno visto scontrarsi, negli anni, Comune e categorie sociocommerciali più varie sui temi più disparati. Il pomo della discordia, in questo caso, come si ricorderà ruota attorno al carico-scarico merci dei circa cinquecento esercizi commerciali cinesi della zona: «Un caos che ci assedia», dicono i comitati italiani tipo Vivisarpi, «una caterva di multe che ci strozza», lamentano i cinesi. Morale: basta col muro contro muro, ora sarà istituito un tavolo operativo presieduto dal vicesindaco Riccardo De Corato e ai suoi lati ci saranno " la diplomazia del ping-pong, appunto " due squadre fatte rispettivamente da quattro rappresentanti della comunità cinese e da altrettanti membri dei comitati residenti. «Sentiremo le ragioni di tutti " spiega De Corato " poi il sindaco farà la sua ordinanza».
Venti giorni di tempo per trovare un'intesa. «Un incontro molto positivo», ha detto il sindaco Moratti. «Vogliamo allentare la tensione e risolvere il problema», ha detto il console. Più difficile, in realtà , è stato cancellare in poche ore la manifestazione già programmata per oggi. Perchè i cinesi di Milano avevano già scritto sin dal mattino alle altre Chinatown europee di non muoversi, è vero. Ma contattare la galassia di tutte quelle sparse per l'Italia, Prato in testa, ha richiesto decine di telefonate sino a notte fonda. «Non è escluso " allargava le braccia Jubin in serata " che qualcuno non siamo riusciti a raggiungerlo». Certo non si sono preoccupati, perchè in effetti non era un problema loro, di avvertire dell'annullamento le decine di associazioni italiane e centri sociali vari che avevano aderito all'iniziativa. Il paradosso possibile sarebbe se oggi, in piazza a sostegno dei cinesi, ci fossero solo loro. E neanche un cinese.
Paolo Foschini
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Milano, manifestano decine di cinesi
Il gruppo di stranieri è in Piazza Duomo, stanno chiudendo i negozi di chinatown e molti giovani i dirigono verso il centro. La manifestazione prevista per oggi era stata annullata per l'accordo tra Comune e consolato di Pechino. I cinesi, soprattutto giovani e conoscenza dell'annullamento, gridano slogan
balkan...T.A.Z. T.A.Z. T.A.Z.....
Il gruppo di stranieri è in Piazza Duomo, stanno chiudendo i negozi di chinatown e molti giovani i dirigono verso il centro. La manifestazione prevista per oggi era stata annullata per l'accordo tra Comune e consolato di Pechino. I cinesi, soprattutto giovani e conoscenza dell'annullamento, gridano slogan
balkan...T.A.Z. T.A.Z. T.A.Z.....
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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azz. non autorizzata e fatta dai giovani...
TAZ TAZ TAZ
e io che optavo per non andare al presidio
bon esco ora
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Alan Moore the killing joke
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dostum la libera manifestazione di un dissenso e' un pregio della democrazia..
non prendiamo questo regalo come pretesto per superare la democrazia...
niente simboli o altro..solo persone...


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dici che in Cina non si puó?nik978 ha scritto:dostum la libera manifestazione di un dissenso e' un pregio della democrazia..

You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
- balkan wolf
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una merda 4 cinesi in sit in e nulla di che sono andato via subito 
peró guardare le fazze degli sbirri in centro è stato illuminante ... stanno tutti tesi ma leggermente compressi non sono sboroni come al solito e hanno le fazze da frustratoni ( più del solito
)
mmm. e mo avvivano 25apvle e pvimo maggio coi vagazzi dei cs e bevtinotti pvesidente


peró guardare le fazze degli sbirri in centro è stato illuminante ... stanno tutti tesi ma leggermente compressi non sono sboroni come al solito e hanno le fazze da frustratoni ( più del solito

mmm. e mo avvivano 25apvle e pvimo maggio coi vagazzi dei cs e bevtinotti pvesidente


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Alan Moore the killing joke
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balkan x il 1 maggio si fanno 1 settimana di ferie giu'..sticazzi..
:D:D:D

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Nikkone ma ceertoo che la Democrazia è OKnik978 ha scritto:dostum la libera manifestazione di un dissenso e' un pregio della democrazia..
non prendiamo questo regalo come pretesto per superare la democrazia...
niente simboli o altro..solo persone...

MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
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- Bonbaffo
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Come darti torto? Per me è chiaro che li hanno provocati: e la macchina, e il carrello, e la licenza, e l' orario. Io a Chinatown ci abito da qualche anno (anche se ho le valigie pronte) e da qualche settimana, dopo le richieste della signora Petrolio, c'è una presenza staziobaria di vigili e forze dell' ordine inferiore forse solo alle truppe Nato a Kabul. Ora far perdere la pazienza ai cinesi non è cosa facile come a dirsi. Se ci fossero altre etnie la situazione qui sarebbe insostenibile da parecchi anni. Fino al grosso guaio (che Confucio li perdoni) i cinesi si erano sempre visti i fatti loro e regolate le questioni "all' interno dello spogliatoio".bellavista ha scritto:O non puó essere così furba. Gli abili politici sanno che il modo migliore per distogliere l'attenzione della massa dai problemi creati dal governo è dargli un nemico su cui addossare le colpa.balkan wolf ha scritto:non è possibile.... la lety non puó essere cosi cretina non ci credo
Milano è una merda. Perchè lavorare su questo? Creiamo il nemico (arabo e ora cinese) e diciamo che milano è una merda per questo. Il milanese (ma il popolotto in genere) non aspetta altro che avere qualcuno a cui dare tutte le colpe. E ogni buon governo non vede l'ora di trovare lo spauracchio da dare in basta al becero popolino.
Ok ok, sono così mi piace parlare della massa come se fosse merda, ma that's way I like it
Come spesso accade quando scatta il casus belli - dai tempi delle guerre omeriche - ci sono di mezzo delle donne. Si accende la scintilla, la goccia fa traboccare il vaso che era giunto all' orlo...
Sia chiaro che sul sistema cinese di gestire i traffici di quartiere se ne possono dire di crude, ma il loro è un mondo a parte, e l' integrazione tra due civiltà dalle radici così consolidate è un problema grosso, culturale anzitutto. Il discorso si allarga e il tempo si stringe, comunaque ho letto qui un dibattito interessante, con un denominatore comune:
QUESTA E' GENTE CHE LAVORA