La risposta e' si.zio ha scritto: husker, come sai sono diventato critico con l'inoperato del governo.
però c'è un limite di buona analisi.
mi spiego:
- dopo le torri gemelle;
- dopo la continua fuoriuscita di money nelle maggiori democrazie occidentali causa la guerra al terrorismo;
- dopo che grazie a ciò la cina è diventata l'economia più importante al mondo;
- dopo il fallimento della banca americana L&B che ha squassato molti equilibri bancari;
- dopo tutte queste cose e altre che tu sai valutare meglio di me;
domando:
un'economia nazionale che presenta un debito pubblico delle proporzioni del debito italiano e degli interessi che paghiamo, che vive in zona Euro, con quale politica si sarebbe messa al sicuro? se avessimo avuto una cattiva gestione di tutte queste cose, non saremmo già messi come la Grecia (che non arriva a settembre se non gli danno il prestito di 7 miliardi di euro per pagare gli stipendi agli statali?).
ti giuro che è una riflessione scevra da particolarità politiche. sarebbe interessante una lettura anch'essa priva di interessi di parte.
voglio capire.
I problemi strutturali alla crescita italiana non derivano mica dalle recessioni che possono solo acuire il problema se un problema c'e'. La cosa che dovrebbe fare il governo e' ridurre i problemi strutturali.
L'italia cresceva dello 0.5% anche quando gli altri paesi europei crescevano al 3% in tempi non recessivi.
Nel topic della crisi economica ho detto quelli che secondo me sono i problemi strutturali.
Uno schieramento che si dice liberale e non attua nessuna liberalizzazione economica o nessun taglio efficacie di spesa pubblica (il rapporti debito pil italiano e' sempre aumentato con tremonti ministro) e' una presa in giro.
La grecia non conta, non e' certo la recessione che la rovina. La recessione fa si che il problema si presenti prima anziche' dopo. Ma anche in un boom economico la grecia sarebbe stata spacciata perche' ha dei fondamentali di merda comunque.