[O.T.] Fotoracconti di viaggio
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- Vasco Rossi
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ma come!!!!! ho postato due foto per accontentarti e non le hai manco viste???Vasco Rossi ha scritto:ci toccano gli omosexMiniMe ha scritto:di ritorno dalla spagna ho raccattato un 100 foto circa..
in due ci sono amiche spagnole in topless gnocche.
non le vedrete mai mhuahuahua

Ezechiele 25,17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall'iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farà calare la mia vendetta sopra di te."
- pan
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Pimpipessa ha scritto:e vabbè buttalo via!!!pan ha scritto:MiniMe, ovviamente.
Comunque quello a sinistra di chi guarda è molto più bello, l'altro un po' tamarro lo è.
cmq concordo , ma il meno bello era molto più simpatico e espansivo,
e poi stavano sempre appiccicati mica potevo tagliarlo
Insomma... ci hai provato ?!

- criptico
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Re: [O.T.] Fotoracconti di viaggio
Ho passato una Pasqua un pò insolita, infatti sono andato con due coppie di amici a fare un "viaggio avventura" in Tunisia, organizzato da un tour operator specializzato in questo genere di viaggi in Tunisia e in altre mete africane. La particolarità di questo tipo di viaggi, è che in genere si effettuano con il proprio mezzo, in genere un fuoristrada, oppure un suv. Tuttavia, se proprio uno vuole fare il percorso e non possiede il mezzo adatto, può sempre affittarlo presso l'organizzatore.
Noi siamo partiti in nave da Civitavecchia venerdi 2 aprile e siamo rientrati alla base (casa), domenica 11, sbarcando a Palermo (noi), mentre gli altri sono arrivati a Civitavecchia il giorno dopo.
Al tour hanno partecipato 7 equipaggi più quello degli organizzatori. Tutti i pernottamenti sono stati fatti in alberghi 4 stelle, tranne uno che invece è stato "sotto le stelle" in un accampamento berbero in mezzo al deserto.
Il tour è stato piuttosto faticoso non solo per le lunghe percorrenze quotidiane in prevalenza su piste asfaltate ma strette, ma anche per la durezza dei percorsi non asfaltati (pietre e sabbia su terreni in parte non preparati), che hanno comportato frequentissimi insabbiamenti da parte di ogni equipaggio. Inoltre la guida su sabbia necessita di alcuni accorgimenti senza la cui adozione, è praticamente impossibile avanzare e si sta sempre con la pala in mano a disincagliare la macchina propria e degli altri.
Abbiamo visto, nei circa 2.000 km percorsi in Tunisia, diversi posti interessanti tipo le case troglodite cioè scavate nella roccia e ancora abitate che hanno il pregio di avere una temperatura tipo "cantina" sia d'estate che di inverno, i palmeti
delle oasi, il grande mercato del giovedi a Douz, l'ultima cittadina prima del "grande nulla" (il Sahara ha una superficie di 8 milioni di kmq e una popolazione di soli 150 mila individui), le carovane di dromedari che iniziano (o finiscono) i loro viaggi nelle oasi in mezzo al deserto, una specie di santuario di montagna, una polla d'acqua in mezzo al deserto, un ex lago salato dove si raccolgono a manciate le famose "rose del deserto" concrezioni calcaree dalle forme di petali che vagamente ricordano le rose nostrane, Cap d'Afrique bellissimo posto di mare (il più a est del paese), dove c'è un enorme cimitero dedicato ai naviganti, proprio sotto il faro, il bar sulla pista che conduce all'oasi di Ksar Guilane.
Ci siamo fatti un'idea di come vivono i tunisini che non sono poveri perché esportano gas e petrolio, ma che lo sembrano per il modo in cui vivono e le case dove abitano.
A parte Tunisi e forse qualche altra cittadina, il sistema fognario è pressocchè inesistente, i marciapiedi anche, l'acqua nelle case una rarità. Ci sono invece molti pannelli solari che garantiscono un'illuminazione adeguata un pò ovunque.
Molte donne portano il velo, ma moltissime no e l'abbigliamento è all'occidentale (anche se non ho visto minigonne, ma forse non era il periodo?
), e comunque la Tunisia non è un paese fondamentalista islamico e, per esempio, il giorno festivo ufficiale è la domenica.
Io ero già stato un 30 anni fa in Tunisia e non ho notato grosse differenze rispetto ad allora se non per il fatto che hanno asfaltato molte piste che viaggiano parallele ai gasdotti e la diffusione dei pannelli solari (che però 30 anni fà non esistevano neppure). Ho notato tuttavia che anche nel deserto, in mano ai pastori che pascolano capre e pecore, il telefonino è parte integrante del loro abbigliamento e misero bagaglio.
La polvere è ovunque e quando tira vento, è bellissimo vedere le lingue di sabbia che saettano sulla pista.
E' stata una bella esperienza che rifarei, magari con tempi più lunghi a disposizione, in modo da potersi fermare di più nei luoghi e cercare, con tutti i limiti oggettivi imposti dall'uso di lingue molto diverse, di approfondire un pò i rapporti umani che sono per me un elemento fondamentale in ogni viaggio che faccio.






















Noi siamo partiti in nave da Civitavecchia venerdi 2 aprile e siamo rientrati alla base (casa), domenica 11, sbarcando a Palermo (noi), mentre gli altri sono arrivati a Civitavecchia il giorno dopo.
Al tour hanno partecipato 7 equipaggi più quello degli organizzatori. Tutti i pernottamenti sono stati fatti in alberghi 4 stelle, tranne uno che invece è stato "sotto le stelle" in un accampamento berbero in mezzo al deserto.
Il tour è stato piuttosto faticoso non solo per le lunghe percorrenze quotidiane in prevalenza su piste asfaltate ma strette, ma anche per la durezza dei percorsi non asfaltati (pietre e sabbia su terreni in parte non preparati), che hanno comportato frequentissimi insabbiamenti da parte di ogni equipaggio. Inoltre la guida su sabbia necessita di alcuni accorgimenti senza la cui adozione, è praticamente impossibile avanzare e si sta sempre con la pala in mano a disincagliare la macchina propria e degli altri.
Abbiamo visto, nei circa 2.000 km percorsi in Tunisia, diversi posti interessanti tipo le case troglodite cioè scavate nella roccia e ancora abitate che hanno il pregio di avere una temperatura tipo "cantina" sia d'estate che di inverno, i palmeti
delle oasi, il grande mercato del giovedi a Douz, l'ultima cittadina prima del "grande nulla" (il Sahara ha una superficie di 8 milioni di kmq e una popolazione di soli 150 mila individui), le carovane di dromedari che iniziano (o finiscono) i loro viaggi nelle oasi in mezzo al deserto, una specie di santuario di montagna, una polla d'acqua in mezzo al deserto, un ex lago salato dove si raccolgono a manciate le famose "rose del deserto" concrezioni calcaree dalle forme di petali che vagamente ricordano le rose nostrane, Cap d'Afrique bellissimo posto di mare (il più a est del paese), dove c'è un enorme cimitero dedicato ai naviganti, proprio sotto il faro, il bar sulla pista che conduce all'oasi di Ksar Guilane.
Ci siamo fatti un'idea di come vivono i tunisini che non sono poveri perché esportano gas e petrolio, ma che lo sembrano per il modo in cui vivono e le case dove abitano.
A parte Tunisi e forse qualche altra cittadina, il sistema fognario è pressocchè inesistente, i marciapiedi anche, l'acqua nelle case una rarità. Ci sono invece molti pannelli solari che garantiscono un'illuminazione adeguata un pò ovunque.
Molte donne portano il velo, ma moltissime no e l'abbigliamento è all'occidentale (anche se non ho visto minigonne, ma forse non era il periodo?

Io ero già stato un 30 anni fa in Tunisia e non ho notato grosse differenze rispetto ad allora se non per il fatto che hanno asfaltato molte piste che viaggiano parallele ai gasdotti e la diffusione dei pannelli solari (che però 30 anni fà non esistevano neppure). Ho notato tuttavia che anche nel deserto, in mano ai pastori che pascolano capre e pecore, il telefonino è parte integrante del loro abbigliamento e misero bagaglio.
La polvere è ovunque e quando tira vento, è bellissimo vedere le lingue di sabbia che saettano sulla pista.
E' stata una bella esperienza che rifarei, magari con tempi più lunghi a disposizione, in modo da potersi fermare di più nei luoghi e cercare, con tutti i limiti oggettivi imposti dall'uso di lingue molto diverse, di approfondire un pò i rapporti umani che sono per me un elemento fondamentale in ogni viaggio che faccio.






















Ultima modifica di criptico il 24/04/2010, 16:29, modificato 1 volta in totale.
La via in su è la via in giù. (Eraclito)
Re: [O.T.] Fotoracconti di viaggio
Complimenti Criptico! Mi piace sentire di posti che la maggior parte di noi non visiterà mai.
Grazie anche per le foto postate, che rendono bene ciò che hai descritto.
Grazie anche per le foto postate, che rendono bene ciò che hai descritto.
Non sono daccordo con chi dice che internet ha peggiorato le persone. La gente era imbecille già da prima, solo che non aveva modo per dimostrarlo.
Re: [O.T.] Fotoracconti di viaggio
Tu criptico hai una 4x4 o sei salito con le due coppie di amici?
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Re: [O.T.] Fotoracconti di viaggio
Sono andato con la mia, questa in foto.Defender ha scritto:Tu criptico hai una 4x4 o sei salito con le due coppie di amici?

La via in su è la via in giù. (Eraclito)
Re: [O.T.] Fotoracconti di viaggio
senza snorkel?
Il terrano ha l'aspirazione in una posizione un po sfigata e molti preferiscono metterlo. Ma se non hai avuto problemi meglio cosi.
Il terrano ha l'aspirazione in una posizione un po sfigata e molti preferiscono metterlo. Ma se non hai avuto problemi meglio cosi.
- criptico
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Re: [O.T.] Fotoracconti di viaggio
Defender ha scritto:senza snorkel?
Il terrano ha l'aspirazione in una posizione un po sfigata e molti preferiscono metterlo. Ma se non hai avuto problemi meglio cosi.

In Nissan mi hanno messo un altro filtro "japan parts" e me ne sono portato uno dietro: durante una delle soste, dopo molte ore di polvere e sabbia, mi è sembrato quasi nuovo e non ho avuto bisogno nè di pulirlo nè di cambiarlo.
Senza dubbio lo snorkel è più adatto per quei percorsi e per i guadi profondi, ma penso che sia necessario montarlo quando l'uso gravoso del mezzo è praticamente quotidiano e non, come nel mio caso, abbastanza straordinario e breve nel tempo.

La via in su è la via in giù. (Eraclito)
Re: [O.T.] Fotoracconti di viaggio
deve essere stato davvero un gran bel viaggio!
grazie del reportage criptico
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