balkan wolf ha scritto:Australia ci vorrebbe proprio una controffensiva culturale anti americana e strutturata... Rock da Londra cinema da Berlino fumetti da Roma e porno da Praga... Bisogna soffiare il business redditizio agli Yankee ( l'intrattenimento é un settore chiave )... Il potenziale lo abbiamo cazzo siamo il vecchio continente con più di duemila anni di arte pensiero e cultura alle spalle
Ho paura che sia troppo tardi. Ormai siamo culturalmente colonizzati dagli USA, e proprio i tuoi gusti ne sono un esempio.
La controffensiva sarebbe lunga e faticosa, e credo mancherebbero gli strumenti e i capitali per farla, dato che anche le multinazionali dell'entertainment sono orientate verso questa formula culturale.
Ma soprattutto mancano le teste a livello politico che abbiano una differente visione e la capacità di tradurle in pratica. In Italia non sappiamo dotarci da decenni di un Piano industriale a breve termine, figuriamoci se si può pensare di cambiare l'indirizzo culturale e riuscire ad offrire prodotti alternativi, che richiederebbero investimenti e "joint venture" mirati e lungimiranti.
Non vedi come gongoliamo, anche a livello politico e sociale, quando invitati al Festival del cinema USA, ci danno un premio, meglio se come miglior film straniero. Lo sbandieriamo subito come la massima conquista possibile, il riconoscimento assoluto del nostro (modesto) valore, ci basta la "carezza" fatta dal padrone cinematografico occidentale al nostro cinema e scodinzoliamo contenti, facendo finta di illuderci di essere tornati ai tempi d'oro di Cinecittà.
Ma hai mai sentito un politico italiano, a parte Sgarbi a modo suo, parlare di cultura in termini di core business e rilancio economico come programma politico? In fase elettorale si sbandierano le peggio cazzate e le cose più insulse, ma di programmazione economica nei vari campi manco gli accenni.