E allè!
Da qui:
http://www.wired.it/news/archivio/2009- ... ozait.aspx
Zuckerberg colpisce ancora: bloccata la fan page del blog Spinoza.it2 Di Federica Cocco |17 novembre 2009 |Categorie: Politica
Condividi CommentaRSSStampaPermalinkForse ne avete sentito parlare, è il blog più cinico e irreverenete della blogosfera italiana, ma è anche il più popolare, un riconoscimento messo nero su bianco quando ha vinto i Macchianera Blog Awards del 2009.
Spinoza.it si autodefinisce un blog serissimo. E allora perchè i grandi capi di Facebook hanno deciso di boccare la sua fan page? Da circa un mese più di 18 mila fan non possono fare affidamento sugli aggiornamenti di Alessandro Bonino e Stefano Andreoli, i suoi creatori.
Come motivazione il management ha offerto poche vaghe parole, citando "violazioni di condizioni d'uso" e "possibili abusi di marchi registrati".
In un annuncio affisso sulla loro bacheca digitale gli amministratori del blog hanno spiegato: "Ovviamente noi (Stefano e Alessandro) siamo i legittimi gestori della pagina, così come siamo i legittimi proprietari del blog a cui fa riferimento; per cui non ci si puó imputare nessun abuso di marchio, nè la pagina è mai stata utilizzata per fare spam nè per usi impropri di qualsiasi genere. In sintesi, nessuna condizione d'uso è mai stata violata nella gestione della pagina."
Non solo, Spinoza è stato inoltre privato del cosidetto Vanity URL, ossia quell'indirizzo semplice e diretto che rimanda direttamente al nome dell'utente piuttosto che ad un codice corrispondente. Alla fine lo URL facebook.com/spinoza è finito nelle mani di un utente chiamato Shevchenko Adri UFuk.
Un blog collettivo, incentrato intorno ad una fedele comunità di offre un notiziario satirico, è probabile che grazie alla sua irriverenza indiscriminata Spinoza abbia pochi amici.
Non è la prima volta che Facebook si fa fautore di gesti inspiegabili di questo genere. In molti si son lamentati della discriminazione applicata ad alcuni utenti particolarmente vivaci e senza peli sulla lingua. Tra i casi più celebri ci sono quelli di Luciano Vecchi, coordinatore del Dipartimento affari internazionali del Partito Democratico e il Vittorio Zambardino, storica firma di La Repubblica.
àˆ prassi del social network riattivare le pagine dopo un periodo indeterminato.
In attesa, sembra proprio che dove non arriva D'Alia ci penza Zuckerberg.
E a voi è mai accaduto di cadere dalle grazie di Facebook?