[O.T.] Vignette satiriche su MAOMETTO
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ce l'ha con me.
disquisiamo sulla natura di gesù.
lei dice che ha natura umana.
io dico che è umana E divina, per cui dire soltanto uomo è molto riduttivo.
disquisiamo sulla natura di gesù.
lei dice che ha natura umana.
io dico che è umana E divina, per cui dire soltanto uomo è molto riduttivo.
"signori: tenete a mente le parole di un profeta !! lo scudetto 2006 è del milan "
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boh, secondo me stai sbagliando bersaglio.
non è la chiesa cattolica che sta imponendo la fede con le armi. sono i tuoi amici musulmani.
se non vuoi credere a gesù puoi stare tranquillo: nessuno verrà a tagliarti la testa.
non è la chiesa cattolica che sta imponendo la fede con le armi. sono i tuoi amici musulmani.
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camminatore ha scritto:boh, secondo me stai sbagliando bersaglio.
non è la chiesa cattolica che sta imponendo la fede con le armi. sono i tuoi amici musulmani.
veramente è la chiesa che difende quelli che si indignano per le vignette, e chiede la limitazione della libertà di satira (come sempre d'altronde)
e chiediti anche come mai è solo da 100 anni che non si tagliano più teste per questo (l'ultimo boia di Roma lavorava per Pio IX - fatto SANTO).camminatore ha scritto:se non vuoi credere a gesù puoi stare tranquillo: nessuno verrà a tagliarti la testa.
facile giudicare con le ragioni di oggi cose anche solo di 150 anni fa.
riporto:
da: http://www.museocriminologico.it/boia.htm
[i:f02868c41a]Nato a Roma nel 1779, nella sua lunga carriera di "maestro di giustizia" Mastro Titta praticò ben 516 esecuzioni, tutte diligentemente descritte nelle sue "Annotazioni", dal 22 marzo 1796 al 17 agosto 1864, quando, all'età di 85 anni, fu collocato a riposo da Pio IX con una pensione mensile di 30 scudi.
(..) seguono descrizioni di scrittori che hanno assistito alle esecuzioni del boia sopradescritto e degli usi della roma di Papa Pio IX.
(...) Simili scene, però, si ripetevano quotidianamente in tutte le nazioni civili e, nonostante i principi di umanizzazione della pena professati dagli Illuministi e affermati nel celebre libro "Dei delitti e delle pene" da Cesare Beccaria, la "liturgia del dolore" rappresentata in occasione delle esecuzioni capitali pubbliche continuò a trovare sostenitori per tutto il secolo XIX. [/i:f02868c41a]
un pò di collocazione nelle ragioni storiche non farebbe male. se proprio non giustifica, almeno non isola.
questo per onestà intellettuale che come dicevo sopra, spesso manca al ciccio.
riporto:
da: http://www.museocriminologico.it/boia.htm
[i:f02868c41a]Nato a Roma nel 1779, nella sua lunga carriera di "maestro di giustizia" Mastro Titta praticò ben 516 esecuzioni, tutte diligentemente descritte nelle sue "Annotazioni", dal 22 marzo 1796 al 17 agosto 1864, quando, all'età di 85 anni, fu collocato a riposo da Pio IX con una pensione mensile di 30 scudi.
(..) seguono descrizioni di scrittori che hanno assistito alle esecuzioni del boia sopradescritto e degli usi della roma di Papa Pio IX.
(...) Simili scene, però, si ripetevano quotidianamente in tutte le nazioni civili e, nonostante i principi di umanizzazione della pena professati dagli Illuministi e affermati nel celebre libro "Dei delitti e delle pene" da Cesare Beccaria, la "liturgia del dolore" rappresentata in occasione delle esecuzioni capitali pubbliche continuò a trovare sostenitori per tutto il secolo XIX. [/i:f02868c41a]
un pò di collocazione nelle ragioni storiche non farebbe male. se proprio non giustifica, almeno non isola.
questo per onestà intellettuale che come dicevo sopra, spesso manca al ciccio.
Ma perchè dovrei curarmi dei posteri? Cosa hanno fatto i posteri per me?
Groucho Marx
Groucho Marx
[quote:739444e53c="ioz"]facile giudicare con le ragioni di oggi cose anche solo di 150 anni fa.
riporto:
da: http://www.museocriminologico.it/boia.htm
[i:739444e53c]Nato a Roma nel 1779, nella sua lunga carriera di "maestro di giustizia" Mastro Titta praticò ben 516 esecuzioni, tutte diligentemente descritte nelle sue "Annotazioni", dal 22 marzo 1796 al 17 agosto 1864, quando, all'età di 85 anni, fu collocato a riposo da Pio IX con una pensione mensile di 30 scudi.
(..) seguono descrizioni di scrittori che hanno assistito alle esecuzioni del boia sopradescritto e degli usi della roma di Papa Pio IX.
(...) Simili scene, però, si ripetevano quotidianamente in tutte le nazioni civili e, nonostante i principi di umanizzazione della pena professati dagli Illuministi e affermati nel celebre libro "Dei delitti e delle pene" da Cesare Beccaria, la "liturgia del dolore" rappresentata in occasione delle esecuzioni capitali pubbliche continuò a trovare sostenitori per tutto il secolo XIX. [/i:739444e53c]
un pò di collocazione nelle ragioni storiche non farebbe male. se proprio non giustifica, almeno non isola.
questo per onestà intellettuale che come dicevo sopra, spesso manca al ciccio.[/quote:739444e53c]
dato che si parla di onestà intellettuale: io non sono esperto, è una cosa normale fare SANTO uno che faceva sgozzare la gente in piazza? (e il giudizio è su questi di adesso, non di 150 anni fa). Di solito ci parlano di un'altra idea di "santità "... tutta amore e carità ...
e comunque la si voglia mettere, "Dei delitti e delle pene" non l'ha scritto un papa, l'ha scritto Beccaria...
(ah, per una definizione: http://www.demauroparavia.it/100879 )
riporto:
da: http://www.museocriminologico.it/boia.htm
[i:739444e53c]Nato a Roma nel 1779, nella sua lunga carriera di "maestro di giustizia" Mastro Titta praticò ben 516 esecuzioni, tutte diligentemente descritte nelle sue "Annotazioni", dal 22 marzo 1796 al 17 agosto 1864, quando, all'età di 85 anni, fu collocato a riposo da Pio IX con una pensione mensile di 30 scudi.
(..) seguono descrizioni di scrittori che hanno assistito alle esecuzioni del boia sopradescritto e degli usi della roma di Papa Pio IX.
(...) Simili scene, però, si ripetevano quotidianamente in tutte le nazioni civili e, nonostante i principi di umanizzazione della pena professati dagli Illuministi e affermati nel celebre libro "Dei delitti e delle pene" da Cesare Beccaria, la "liturgia del dolore" rappresentata in occasione delle esecuzioni capitali pubbliche continuò a trovare sostenitori per tutto il secolo XIX. [/i:739444e53c]
un pò di collocazione nelle ragioni storiche non farebbe male. se proprio non giustifica, almeno non isola.
questo per onestà intellettuale che come dicevo sopra, spesso manca al ciccio.[/quote:739444e53c]
dato che si parla di onestà intellettuale: io non sono esperto, è una cosa normale fare SANTO uno che faceva sgozzare la gente in piazza? (e il giudizio è su questi di adesso, non di 150 anni fa). Di solito ci parlano di un'altra idea di "santità "... tutta amore e carità ...
e comunque la si voglia mettere, "Dei delitti e delle pene" non l'ha scritto un papa, l'ha scritto Beccaria...

(ah, per una definizione: http://www.demauroparavia.it/100879 )
- camminatore
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mettiti il guinzaglio e fatti portare da qualcuno al parco.And ha scritto:Sono per la piu' totale e completa liberta' di stampa e di espressione del pensiero...pero' vista la situazione politica internazionale successiva al 11/9 forse quel giornale danese poteva evitare...
"signori: tenete a mente le parole di un profeta !! lo scudetto 2006 è del milan "
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http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=16189&postdays=0&postorder=asc&&start=0
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nein, io l'ho chiamato uomo e tu ti sei inalberato, definendolo uomo non è negato la sua duplice natura per la religione cattolica, quindi sono 2 pagine che meniil can per l'aiacamminatore ha scritto:ce l'ha con me.
disquisiamo sulla natura di gesù.
lei dice che ha natura umana.
io dico che è umana E divina, per cui dire soltanto uomo è molto riduttivo.
[quote:f13bc139c3="ioz"]facile giudicare con le ragioni di oggi cose anche solo di 150 anni fa.
riporto:
da: http://www.museocriminologico.it/boia.htm
[i:f13bc139c3]Nato a Roma nel 1779, nella sua lunga carriera di "maestro di giustizia" Mastro Titta praticò ben 516 esecuzioni, tutte diligentemente descritte nelle sue "Annotazioni", dal 22 marzo 1796 al 17 agosto 1864, quando, all'età di 85 anni, fu collocato a riposo da Pio IX con una pensione mensile di 30 scudi.
(..) seguono descrizioni di scrittori che hanno assistito alle esecuzioni del boia sopradescritto e degli usi della roma di Papa Pio IX.
(...) Simili scene, però, si ripetevano quotidianamente in tutte le nazioni civili e, nonostante i principi di umanizzazione della pena professati dagli Illuministi e affermati nel celebre libro "Dei delitti e delle pene" da Cesare Beccaria, la "liturgia del dolore" rappresentata in occasione delle esecuzioni capitali pubbliche continuò a trovare sostenitori per tutto il secolo XIX. [/i:f13bc139c3]
un pò di collocazione nelle ragioni storiche non farebbe male. se proprio non giustifica, almeno non isola.
questo per onestà intellettuale che come dicevo sopra, spesso manca al ciccio.[/quote:f13bc139c3]
si ma l'hanno fatto santo l'altro ieri, ed era un pazzoide.
riporto:
da: http://www.museocriminologico.it/boia.htm
[i:f13bc139c3]Nato a Roma nel 1779, nella sua lunga carriera di "maestro di giustizia" Mastro Titta praticò ben 516 esecuzioni, tutte diligentemente descritte nelle sue "Annotazioni", dal 22 marzo 1796 al 17 agosto 1864, quando, all'età di 85 anni, fu collocato a riposo da Pio IX con una pensione mensile di 30 scudi.
(..) seguono descrizioni di scrittori che hanno assistito alle esecuzioni del boia sopradescritto e degli usi della roma di Papa Pio IX.
(...) Simili scene, però, si ripetevano quotidianamente in tutte le nazioni civili e, nonostante i principi di umanizzazione della pena professati dagli Illuministi e affermati nel celebre libro "Dei delitti e delle pene" da Cesare Beccaria, la "liturgia del dolore" rappresentata in occasione delle esecuzioni capitali pubbliche continuò a trovare sostenitori per tutto il secolo XIX. [/i:f13bc139c3]
un pò di collocazione nelle ragioni storiche non farebbe male. se proprio non giustifica, almeno non isola.
questo per onestà intellettuale che come dicevo sopra, spesso manca al ciccio.[/quote:f13bc139c3]
si ma l'hanno fatto santo l'altro ieri, ed era un pazzoide.
CAMMINATORE ADDESTRATI E GIRA SENZA GUINZAGLIO!camminatore ha scritto:mettiti il guinzaglio e fatti portare da qualcuno al parco.And ha scritto:Sono per la piu' totale e completa liberta' di stampa e di espressione del pensiero...pero' vista la situazione politica internazionale successiva al 11/9 forse quel giornale danese poteva evitare...
- Husker_Du
- Storico dell'impulso
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- Iscritto il: 30/11/2003, 21:56
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Caro zione.....io tutta questa valorizzazione dell'essere femminile francamnete non l'ho vista nella storia del cristianesimo e dell'ebraismo....tuttavia la cosa puo' dipendere dal fatto che abbiamo una definizione di valorizzazione diversa...ioz ha scritto: ti dico solo che l'appartenenza al popolo ebraico si trasmette per linea diretta solo attraverso la madre e non attraverso il padre.
nel vangelo le verità di fede si sono sempre comunicate per prime attraverso figure femminili.
da qui la battuta: perchè l'avrebbero detto a tutti.
ma capisco che queste questioni siano minestrine per chi si vuol sentir dire: autodeterminazione della donna, pari opportunità , ecc.
per queste cose c'è bisogno della storia. non è che il mondo abbia valorizzato le donne. mi sembra che nella storia le società si siano mosse sempre usando il maschile.
invece con l'ebraismo e il cristianesimo la donna è stata messa al centro e all'origine del popolo e della rivelazione.
uno puó credere e non credere. puó essere soddisfatto o non. puó criticare o non.
ma questi sono argomenti solidi.
gli altri sono acquetta.
Dire che l'appartenenza al popolo ebraico si trasmette attraverso la madre non significa che in realta' le donne ebraiche siano valorizzate nella societa' ebraica, se poi vengono discriminate a livello lavorativo o a livello religioso....
Anche la madonna e' un essere sublime, ma questo non significa che il cristianesimo veda tutte le donne come esseri sublimi.....mi pare ovvio....
Inoltre il vangelo e' solo una parte delle sacre scritture...e se esse rappresentano la verita' comunicata da dio agli uomini, non vedo perche' il vangelo secondo matteo dovrebbe essere piu' rilevante dell'Ecclesiaste o dei Proverbi.
Ecclesiate 7,26
"Trovo che amara piu' della morte ùˆ la donna, la quale e ùˆ tutta lacci: una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi ùˆ gradito a Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso"
Timoteo 2,11
"La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, ne di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perche' prima ùˆ stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione. Essa potra' essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carita' e nella santificazione, con modestia."
Corinzi 1, 11,3
"Voglio pero' che sappiate che di ogni uomo il capo e ùˆ Cristo, e capo della donna e ùˆ l'uomo, e capo di Cristo ùˆ Dio"
Ultima modifica di Husker_Du il 10/02/2006, 15:48, modificato 2 volte in totale.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"