Il vento....della politica!
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sortino delle iene aveva fatto un servizio dove dimostrava che, praticamente, la vento era di destra.
Il link alla mia pagina subscribestar, se volete sostenere il mio lavoro come illustratore zozzo qui potete:
https://subscribestar.adult/stokkafilippo
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Notizione:
Flavia vento è passata a destra
Flavia vento è passata a destra
TGCOM ha scritto: Lazio, la Vento con i Liberali
"Via da Margherita per un altro centro"
Flavia Vento entra in politica. L'ex valletta di Teo Mammucari si candida alle elezioni regionali nel Lazio con i Liberali di Storace. "Mi sono candidata con i Liberali che si presentano insieme ai Repubblicani per il centro destra", ha spiegato. Sulle sue simpatie per la Margherita: "Non sono passata da un partito di estrema sinistra a uno di estrema destra, ma ad un altro di centro".
A chi le chiede il suo passato flirt con la Margherita (si mormorava che sarebbe diventata forse la loro portavoce) la soubrette risponde senza peli sulla lingua:"Non sono mica passata da un partito di estrema sinistra a uno di estrema destra. In fondo sempre delle parti del centro siamo. E poi..."
E poi? "Le donne della Margherita mi hanno aggredito. Quelle non ammettono la libertà di pensiero. Hanno detto: che ci fa una come la Vento nel nostro partito? Anche Parisi aveva detto: disinnescate la Vento. I rutelliani no, loro mi vedevano di buon occhio. Ma altri, tipo Silvia Costa....la Costa ha detto: quella cretina ci danneggia tutte noi donne del partito. Credo che sia una frase molto pesante, soprattutto per una persona di sinistra. Non bisogna etichettare le persone per il lavoro che fanno. Così non me la sono sentita di appoggiare un partito che poi alla fine non mi voleva. Infatti avevo chiesto anche la tessera, ma non me l' hanno data".
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Azz la sinistra aveva una vera figura femminile che potesse rappresentarla e se l'è lasciata scappare
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Sono stanco di avere Eva al mio fianco, mi piacerebbe cambiare con qualcun altra (magari Jessica nn sarebbe male).
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Bè da una che si chiama VENTO che ti aspettavibarcode ha scritto:E' proprio vero che i politici sono banderuole
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Diabolik68 ha scritto:Bè da una che si chiama VENTO che ti aspettavibarcode ha scritto:E' proprio vero che i politici sono banderuole
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You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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Ma siamo sicuri che "Vento" sia un nome d' arte? Non potrebbe alludere al fatto che non sappiamo con certezza da quale orifizio escono i suoi pensieri?
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
E impagabile!!!!!
Comizio nella discoteca «Etó», Testaccio, Monte dei Cocci Flavia Vento: votatemi, sono come Cavour La soubrette lascia la Margherita per candidarsi nel partito liberale. «Alle urne il 4 e 5 aprile. Ho sbagliato date? Scusate»
ROMA - Onorevole Vento...«Scherziamo poco, eh? Che queste battute portano pure jella» (segue linguaccia e mano destra con corna; ndr ). Flavia Vento, deliziosa soubrettina sempre ben fidanzata - «anche se ora, scriviamolo, sono single» - e sempre bionda, sempre con questa sua aria da orfana di Teo Mammucari, che la infiló sotto un tavolo nella trasmissione televisiva Libero rendendola famosa, ha deciso di candidarsi
Flavia Vento (alle prossime elezioni regionali e non con la Margherita - «che pure... come dire? ho frequentato molto da vicino...» - ma con il Partito liberale italiano.
Dal nuovo Ulivo alla Casa delle libertà , nel volgere di poche ore, e poi eccola qui, a un'ora tardissima della notte di venerdì, per l'inizio della sua campagna elettorale che, tra l'altro, coincide anche con la sua conclusione. «Apro e chiudo, embè?».
Comizio, unico e imperdibile, alla discoteca «Etó», Testaccio, Monte dei Cocci. I potenziali militanti arrivano ben dopo la mezzanotte e si mettono, disciplinatamente, in coda. Decine di ragazze romanissime vestite da veline, tutte con la frangetta e che stanno lì, ad ancheggiare e a chiamarsi Chicca, Deborah, Samantha, Vanessa. Tutte accompagnate da tipi alti e francamente simili a quel Costantino di Canale 5, e cioè vestiti in modo bizzarro, con giacche nere luccicanti e con t-shirt bianche, con jeans lacerati e mocassini di (falso) pitone.
Lei, la soubrettina-candidata arriva sorridendo e ci sono gli energumeni della sicurezza che le fanno subito strada e che la conducono su, in cima alla scalinata bianca, nel salottino che sta dietro alla consolle del dj (un tipo con i capelli stretti in un codino e una maglietta con la scritta: «Cartelo de Medellin»). Flavia Vento lo guarda e dice: «Chissenefrega. Lui fa il suo lavoro, e io il mio. E io sono contro le droghe. Per questo sono passata alla destra». Solo per questo, signorina Vento? «No. Anche perchè Silvia Costa non mi sopportava. Diceva che ero una cretinetta. Capito? Io sarei una cretinetta...». Il dj la chiama: «A Flaviè? Allora? O famo sto' comizio, sì o no?» . La Vento: «O famo, vabbè: ma ora che dico? Mammamia... Io non sono mica come coso... come si chiama... dà i, giornalista, aiutami, che è uno famoso... Ah, sì, certo: io non sono mica come Fassino che cià quelli che gli scrivono i discorsi. Io, mo', vado a braccio». A braccio. Con Chicca, Samantha e tutte le altre che, sulla pista da ballo, con musica adatta, di sottofondo, si fermano - un po' incuriosite e un po' perplesse - ad ascoltare.
Flavia Vento, dietro al microfono, alle masse di veline e di Costantini: «àˆ la prima volta che mi candido alle Regionali del Lazio. Sono molto contenta. Le elezioni sono una cosa seria. Bisogna infatti eleggere il presidente della Regione. Io sono per Storace, e anche voi potete esserlo. Io sono candidata per il partito liberale, che è un partito... che è un partito storico, antico, di Cavour e... forse di Garibaldi. Forse. Comunque, sicuro di Cavour. E poi, io, comunque, mi sento liberale. Lo sento dentro, che sono liberale. Anche perchè nel Lazio ci sono un sacco di cose da fare e io penso che bisogna trovare subito i soldi per gli orfanotrofi. E poi anche per gli anziani. Il 4 e 5 aprile votate per me. Ciaooo!».
Silenzio. Non un applauso. Allora la Vento si riprende il microfono: «Ma che siete tutti comunistiii? Che scemi...». Signorina Vento, si vota il 3 e il 4 aprile. «E io che ho detto? Ah, mi sono confusa...». Comizio tutto incentrato sui temi sociali... «Cioè?». Orfanotrofi, anziani... «Ho sbagliato? Mammamia: ho sbagliato?». Senta: lei, alcuni mesi fa, rassicuró i suoi elettori-fans, gli promise che avrebbe studiato un po'. «Infatti. Ho studiato. Un sacco. Forza: voglio essere messa alla prova». De Gasperi. «Dechè?». Don Sturzo: «Adesso che c'entrano i preti, eh? Non facciamo trucchetti, capito? Non sono mica scema, io...». Togliatti. «Ah, questa la so'. Qui a Roma c'è una strada, è quello della strada, come si chiama? Aspetta... ah, sì: via Palmiro Togliatti. àˆ giusto? Ho risposto bene?».
Flavia Vento spiega che «Francesco Storace è stato carinissimo, con me, che sostengo la sua elezione. M'ha detto: benvenuta tra noi. Anche se...». Cosa? «Non sono poi così sicura d'essere eletta». Di certo, racconta, raccoglierà i voti del papà Roberto e della mamma Francisca. «E forse anche quello di mia zia Antonella e di un politico famoso, del partito liberale: il signor Altissimi». Adesso, il dj alza la musica. Lei scende in pista a distribuire i suoi volantini. Ma ci sono due tipi, con i capelli zuppi di gel, che la chiamano: « A onorevole Flaviaaa! A passerottaaa! Daje, viè a ballà ... ».
Fabrizio Roncone
28 marzo 2005
Comizio nella discoteca «Etó», Testaccio, Monte dei Cocci Flavia Vento: votatemi, sono come Cavour La soubrette lascia la Margherita per candidarsi nel partito liberale. «Alle urne il 4 e 5 aprile. Ho sbagliato date? Scusate»
ROMA - Onorevole Vento...«Scherziamo poco, eh? Che queste battute portano pure jella» (segue linguaccia e mano destra con corna; ndr ). Flavia Vento, deliziosa soubrettina sempre ben fidanzata - «anche se ora, scriviamolo, sono single» - e sempre bionda, sempre con questa sua aria da orfana di Teo Mammucari, che la infiló sotto un tavolo nella trasmissione televisiva Libero rendendola famosa, ha deciso di candidarsi
Flavia Vento (alle prossime elezioni regionali e non con la Margherita - «che pure... come dire? ho frequentato molto da vicino...» - ma con il Partito liberale italiano.
Dal nuovo Ulivo alla Casa delle libertà , nel volgere di poche ore, e poi eccola qui, a un'ora tardissima della notte di venerdì, per l'inizio della sua campagna elettorale che, tra l'altro, coincide anche con la sua conclusione. «Apro e chiudo, embè?».
Comizio, unico e imperdibile, alla discoteca «Etó», Testaccio, Monte dei Cocci. I potenziali militanti arrivano ben dopo la mezzanotte e si mettono, disciplinatamente, in coda. Decine di ragazze romanissime vestite da veline, tutte con la frangetta e che stanno lì, ad ancheggiare e a chiamarsi Chicca, Deborah, Samantha, Vanessa. Tutte accompagnate da tipi alti e francamente simili a quel Costantino di Canale 5, e cioè vestiti in modo bizzarro, con giacche nere luccicanti e con t-shirt bianche, con jeans lacerati e mocassini di (falso) pitone.
Lei, la soubrettina-candidata arriva sorridendo e ci sono gli energumeni della sicurezza che le fanno subito strada e che la conducono su, in cima alla scalinata bianca, nel salottino che sta dietro alla consolle del dj (un tipo con i capelli stretti in un codino e una maglietta con la scritta: «Cartelo de Medellin»). Flavia Vento lo guarda e dice: «Chissenefrega. Lui fa il suo lavoro, e io il mio. E io sono contro le droghe. Per questo sono passata alla destra». Solo per questo, signorina Vento? «No. Anche perchè Silvia Costa non mi sopportava. Diceva che ero una cretinetta. Capito? Io sarei una cretinetta...». Il dj la chiama: «A Flaviè? Allora? O famo sto' comizio, sì o no?» . La Vento: «O famo, vabbè: ma ora che dico? Mammamia... Io non sono mica come coso... come si chiama... dà i, giornalista, aiutami, che è uno famoso... Ah, sì, certo: io non sono mica come Fassino che cià quelli che gli scrivono i discorsi. Io, mo', vado a braccio». A braccio. Con Chicca, Samantha e tutte le altre che, sulla pista da ballo, con musica adatta, di sottofondo, si fermano - un po' incuriosite e un po' perplesse - ad ascoltare.
Flavia Vento, dietro al microfono, alle masse di veline e di Costantini: «àˆ la prima volta che mi candido alle Regionali del Lazio. Sono molto contenta. Le elezioni sono una cosa seria. Bisogna infatti eleggere il presidente della Regione. Io sono per Storace, e anche voi potete esserlo. Io sono candidata per il partito liberale, che è un partito... che è un partito storico, antico, di Cavour e... forse di Garibaldi. Forse. Comunque, sicuro di Cavour. E poi, io, comunque, mi sento liberale. Lo sento dentro, che sono liberale. Anche perchè nel Lazio ci sono un sacco di cose da fare e io penso che bisogna trovare subito i soldi per gli orfanotrofi. E poi anche per gli anziani. Il 4 e 5 aprile votate per me. Ciaooo!».
Silenzio. Non un applauso. Allora la Vento si riprende il microfono: «Ma che siete tutti comunistiii? Che scemi...». Signorina Vento, si vota il 3 e il 4 aprile. «E io che ho detto? Ah, mi sono confusa...». Comizio tutto incentrato sui temi sociali... «Cioè?». Orfanotrofi, anziani... «Ho sbagliato? Mammamia: ho sbagliato?». Senta: lei, alcuni mesi fa, rassicuró i suoi elettori-fans, gli promise che avrebbe studiato un po'. «Infatti. Ho studiato. Un sacco. Forza: voglio essere messa alla prova». De Gasperi. «Dechè?». Don Sturzo: «Adesso che c'entrano i preti, eh? Non facciamo trucchetti, capito? Non sono mica scema, io...». Togliatti. «Ah, questa la so'. Qui a Roma c'è una strada, è quello della strada, come si chiama? Aspetta... ah, sì: via Palmiro Togliatti. àˆ giusto? Ho risposto bene?».
Flavia Vento spiega che «Francesco Storace è stato carinissimo, con me, che sostengo la sua elezione. M'ha detto: benvenuta tra noi. Anche se...». Cosa? «Non sono poi così sicura d'essere eletta». Di certo, racconta, raccoglierà i voti del papà Roberto e della mamma Francisca. «E forse anche quello di mia zia Antonella e di un politico famoso, del partito liberale: il signor Altissimi». Adesso, il dj alza la musica. Lei scende in pista a distribuire i suoi volantini. Ma ci sono due tipi, con i capelli zuppi di gel, che la chiamano: « A onorevole Flaviaaa! A passerottaaa! Daje, viè a ballà ... ».
Fabrizio Roncone
28 marzo 2005
Ultima modifica di dostum il 29/03/2005, 17:01, modificato 3 volte in totale.
[ot] il ritorno di flavia vento
apprendo con anguscia e sgomento che flavia vento si e' riaccasata con la margherita dopo aver lasciato il bilocale delle libberta' e la fallita candidatura con superstorax.
premesso che resteranno memorabili per la totale inconsistenza politica e formale i suoi discorsi al congresso, ho l'impressione che dove vada porti leggermente sfiga. non e' che le perdiamo le prossime politiche con lei a fianco?
premesso che resteranno memorabili per la totale inconsistenza politica e formale i suoi discorsi al congresso, ho l'impressione che dove vada porti leggermente sfiga. non e' che le perdiamo le prossime politiche con lei a fianco?
