- "The Dark Knight" di Frank Miller. Un fumetto innovativo per la sua atmosfera oscura, lo spirito reazionario (molto criticato) e l'uso sapiente dei dialoghi e delle vignette. Lo scontro finale tra Batman e Superman è diventato iconico ed è stato anche citato nel film di Zack Snyder (tra l'altro, uno dei miei cinecomic preferiti);
- "Batman Hush" di Jeph Loeb e Jim Lee. La trama è un po' confusa e ho l'impressione che non tutto alla fine torni, ma i disegni di Jim Lee sono assolutamente spettacolari. La vignetta del bacio tra Batman e Catwoman al chiaro di luna è diventata storica, e giustamente;
- La trilogia di RIP di Grant Morrison. Fumetto molto lynchiano, oscuro e psicanalitico, le opere forse più originale dello sceneggiatore di fumetti scozzese;
- "Crisi Finale" di Grant Morrison. In sostanza il seguito della trilogia sopra. L'ho letta due volte, perché la prima volta (lo ammetto) non ci avevo capito nulla. La seconda volta è stata più comprensibile, ma rimane comunque un tomo tra i più complessi del mondo DC;
- "Cavaliere Oscuro III: Razza Suprema" di Frank Miller (ma in realtà di Brian Azzarello). La conclusione della trilogia del cavaliere oscuro di Miller (il secondo volume non l'ho letto). Storia abbastanza ordinaria, ma anche qui grandi disegni di Andy Kubert.
Passando al lato Marvel, ho letto praticamente solo "Civil War" e qualche fumetto dei guardiani della galassia, come ho detto nell'altro topic. Il mondo Marvel in realtà non mi ha mai attirato particolarmente come il mondo DC, e lo stesso vale per il comparto cinema.
Ho letto poi diversi manga, come "Soul Eater", "Death Note" e "Hellsing", ma arrivato ad un certo punto li ho venduti o donati tutti a varie fumetterie, per passare ai comics americani.
Poi, oltre ai fumetti già menzionati, vi è un volume sui fumetti di Sio, che conservo gelosamente

Del fumetto d'autore, ho invece letto solo "V per Vendetta" di Alan Moore, ovviamente nella versione in bianco e nero. Un'opera monumentale e che dà molti spunti a cui pensare, anche se io non condivido la morale anarchica dell'autore. Da tempo ho in mente di comprare e leggere "Watchmen" dello stesso Moore, ma continuo a rimandare, forse spaventato dal peso (in tutti i sensi) dell'opera.