Monica Bellucci ha mai detto qualcosa di intelligente?
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Ma non erano le seghe che portavano 'sta conseguenza ?Fabrizio Zanoni ha scritto:L'amore rende ciechi!
E comunque aspetto ancora di leggere le dichiarazioni "scandalosamente prive di intelligenza" fatte da Monica Bellucci
ciao!
[url=http://www.superzeta.it/viewtopic.php?p=176838#176838]Hai mai[/url]
"Lo sa? Mai nessun bipede al mondo ha mai avuto tanta urgenza di un pompino quanto lei".
(Robin Williams, Good Morning Vietnam)
"Nessuna conversazione presente nel Cestino. Chi ha bisogno di eliminare messaggi quando si hanno a disposizione 2000 MB di spazio?!" (Gmail)
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K Line non rovesciare la frittataK-Line ha scritto:Ma non erano le seghe che portavano 'sta conseguenza ?Fabrizio Zanoni ha scritto:L'amore rende ciechi!
E comunque aspetto ancora di leggere le dichiarazioni "scandalosamente prive di intelligenza" fatte da Monica Bellucci
ciao!
Per fedeltà alla domanda genereatrice del topic bisogna fare l'esatto opposto: postare qualcosa di intelligente che la riguardi: MISSION IMPOSSIBLE! -
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Difficile trovare interviste a personaggi dello spettacolo particolarmenti intelligenti!
Dovresti farmi l'esempio di qualche frase intelligente detta da ALTRE in modo da poterne cercare l'equivalente detto da Monica Bellucci.
E comunque credo che le risposte date a questa intervista [u:4af2f9b488]siano intelligenti[/u:4af2f9b488]
[i:4af2f9b488]SPECIALE FESTIVAL DI CANNES / L'ITALIA SCOPRE UNA STELLA
Allez Monica
Il nostro cinema è stato escluso dalla rassegna. A rappresentarlo ci sarà un'attrice: la Bellucci. In un film americano di un regista inglese, remake di un noir francese... L'abbiamo intervistata
colloquio con Monica Bellucci - di Stefania Rossini
Il cinema italiano sarà pure assente da Cannes, con mortificazione dell'orgoglio nazionale e a disdoro dell'appena riconfermata ministra della Cultura Giovanna Melandri, ma guardate chi è venuta a rappresentarci. La sublime italienne, come la chiamano in Francia, sarà sulla Croisette con un film americano girato da un regista inglese e remake di un noir francese. Di italiano proprio nulla, se non questa sua bellezza estrema, prepotente, impietosa verso il prossimo, uomini o donne che siano.
Monica Bellucci, ex modella, attrice finora incerta e da poco sul trampolino di lancio internazionale, porta a spasso il suo involucro incredibile con naturalezza autentica. L'aspetto, la postura, lo sguardo e anche l'eloquio raccontano di una femmina sicura e salda, ben piantata al centro dei suoi trent'anni, che in lei appaiono davvero come l'età piena della vita. Non è più la ragazzina della provincia umbra travolta da una insolita avvenenza; non è ancora la diva guastata dalla routine del successo. Buon per lei, e per chi sta ad ascoltarla. Il pregiudizio consolatorio (le troppo belle, si sa, hanno altre falle) si scioglie al garbo di una persona francamente felice di essere attraente e sana, di avere molti soldi, di amare un uomo, di godere del sesso e di volere il grande successo. Che forse le arriverà da questo "Under Suspicion" di Stephen Hopkins, girato in america con Morgan Freeman e Gene Hackman, rifacimento di "Guardato a vista" di Claude Miller che fu interpretato nell'81 da Michel Serrault, Lino Ventura e Romy Schneider.
Un confronto da far tremare i polsi, quello con Romy Schneider. Non ha paura?
«Sono terrorizzata, la Schneider è un mito del cinema europeo. Se qualcuno fa un confronto, ci vado a perdere subito. Per fortuna il racconto è preso da un'altra angolazione. Il ruolo è sempre quella della moglie di un avvocato sospettato di aver violentato e ucciso due ragazzine, ma mentre la Schneider era una donna aggressiva che odiava suo marito, la mia parte è quella di una persona molto spiritosa e glamour, che piano piano vede sgretolarsi le sue sicurezze».
Ancora più difficile.
«Sì, ma è un ruolo che ho voluto con tutte le mie forze. Mi sono pagata il biglietto aereo per Los Angeles, mi sono presentata a Hopkins che mi conosceva, ma non mi prometteva niente. In America decide la produzione, mica gli autori, come da noi. Per fortuna sono andata a genio anche ai produttori, che poi sono gli stessi Hackman e Freeman».
Eppure molti critici italiani avevano sentenziato: troppo bella per recitare.
«Lo so, ti fanno pagare il privilegio dell'aspetto».
Per questo ha scelto di trasferirsi in Francia?
«Senta, io avevo voglia di fare l'attrice. In Italia mi sentivo come una mucca piena di latte che non è spremuta e a cui scoppiano le mammelle. Mi spiego? Provatemi, dicevo, misurate che energie ho, poi magari mi scartate. Invece niente. Inoltre non c'è dubbio che il cinema italiano non è più in grado di dare un'immagine internazionale. Hai voglia a ricordare la Loren, la Mangano. Attrici splendide, ma che arrivavano in America già celeberrime, grazie a quei film meravigliosi che una volta si facevano in Italia».
Non le piace il cinema italiano?
«Non dico questo. Ho visto qualche buon film. Però bisogna riconoscere che oggi, anche se hai una piccola carriera italiana, all'estero nessuno sa chi sei. Devi studiare le lingue, proporti da sola a produzioni francesi, inglesi o americane. è tutto più complicato».
Però adesso, dopo un piccolo esilio, lei è approdata alla Sicilia di Giuseppe Tornatore.
«Quando Tornatore mi ha chiamata è stata la fine di una lunga frustrazione, quella di non riuscire a ottenere un bel ruolo femminile nel mio paese. Nel film, che uscirà a ottobre e che è ambientato negli anni Quaranta, sono una donna che vive in un ambiente duro, dove le regole sono dettate dagli uomini. Come era all'epoca, e come è anche adesso».
è ancora così maschile il suo mondo?
«Non così tanto, ma credo siamo ancora molto lontani dalla parità . Il potere è saldamente nelle mani degli uomini. Prendiamo la televisione, che io frequento poco per scelta. Basta accenderla un paio di volte per capire come sono considerate le donne: dei portacenere».
Parla come una ribelle degli anni Settanta.
«Quelli erano tempi! Almeno credo. Ci si ribellava e si sperimentavano comportamenti nuovi. Oggi tutto è fluido, magmatico. Siamo autonome e indipendenti, ma ci piace ancora l'uomo che arriva su un cavallo bianco. Subito però, su quel cavallo ci stiamo strette, vogliamo scendere e salire quando ci va».
Lei non trova nessun agio nella passività femminile?
«Ce ne trovo fin troppo, questo è il problema. Come tutte le donne, immagino. La passività noi ce l'abbiamo iscritta nel Dna. Però non siamo più in grado di essere solo passive. Gli uomini, del resto, non sono più in grado di occuparsi di una donna. Hanno paura della nostra autonomia, ma si adagiano nella nostra indipendenza economica e sessuale».
Cosa intende per indipendenza sessuale?
«La possibilità appagante di provare un orgasmo senza amore e senza sensi di colpa».
Come un uomo?
«Già , oggi la donna può dire pubblicamente: ho il diritto di godere come un uomo, con amore o senza amore, come mi va, perché mi va. Nessuna dovrebbe più darsi da fare per sembrare o essere una buona amante. Purtroppo però molte hanno scoperto l'estremizzazione chirurgica della femminilità : seni per forza enormi, bocca per forza gonfia. A forza di inseguire il sogno erotico maschile, finiscono per somigliare a dei transessuali».
Parla bene lei, che a un sogno erotico ci somiglia per natura.
«Guardi che conosco donne di una bellezza sconvolgente, da perderci la testa, con insicurezze sul proprio aspetto che le paralizzano. Conosco invece donne non belle che si sentono a posto e seducono con naturalezza. Non sarò io a dire la stupidaggine della bellezza interiore, ma credo che la certezza della propria avvenenza venga da altro».
Da cosa?
«Dall'amore dei genitori, dalla sicurezza accumulata nell'infanzia. All'inizio dell'adolescenza un giorno mio padre mi guardò e mi disse: "Monica, sei bella, devi esserne contenta e non nasconderlo mai"».
Vedersi fiorire sotto gli occhi di un padre che riconosce la bellezza e non ne è impaurito. Lei, Bellucci, è stata davvero fortunata.
«Fortunatissima. E anche molto libera. I miei genitori mi hanno permesso quasi tutto molto presto: discoteche, uscite serali, vacanze con gli amici. Quando, alla fine del liceo, me ne sono andata a fare la modella a Milano, ero pronta a non tornare più indietro, come gli uccelli che hanno avuto il cibo necessario per crescere».
Nessuno le ha posto mai limiti?
«Per un certo periodo un mio professore di ginnasio ha assolto la parte normativa. A quattordici anni ero come adesso e ogni mattina mi presentavo truccatissima e con una tuta fasciante in una classe piena di ragazzine in calzettoni e kilt. Ogni mattina, il professore di latino e greco mi prendeva per mano, mi portava al bagno e mi faceva lavare la faccia».
Come lo ricorda?
«Con gratitudine».
La sua serenità sembra eccessiva. Sta raccontando il vero?
«Amo la vita e ho la fortuna di essere sana. Ho un marito di cui sono innamoratissima che vedo poco e, quando lo vedo, sono scintille. Vivo un momento professionale felice. Che altro c'è?».
Le paure.
«Le paure sono spostate più avanti, nel tempo che scorre, nella decadenza fisica. Penso che ci voglia molta intelligenza e molta forza per sopportare l'idea di un corpo che cambia contro la tua volontà . Non credo a quelle colleghe che parlano del piacere di avere 40 o 50 anni. Poi ho anche paura della morte. Forse per questo amo fare il cinema: interpretando tante vite diverse, penso ingenuamente di vivere di più».
La considerano un'attrice schierata a sinistra. è ancora vero?
«Non mi piace parlare di politica. Non capisco più le appartenenze partitiche. Riesco appena a dividere il mondo tra progressisti e conservatori».
In questo caso, come si sente?
«Molto, molto progressista».
Non tira buona aria da quelle parti.
«Quasi quasi è meglio così. Almeno ci sarà uno spazio per arrabbiarsi davvero. E ricominciare a fare buoni film».
04.05.2000[/i:4af2f9b488]
ciao
Dovresti farmi l'esempio di qualche frase intelligente detta da ALTRE in modo da poterne cercare l'equivalente detto da Monica Bellucci.
E comunque credo che le risposte date a questa intervista [u:4af2f9b488]siano intelligenti[/u:4af2f9b488]
[i:4af2f9b488]SPECIALE FESTIVAL DI CANNES / L'ITALIA SCOPRE UNA STELLA
Allez Monica
Il nostro cinema è stato escluso dalla rassegna. A rappresentarlo ci sarà un'attrice: la Bellucci. In un film americano di un regista inglese, remake di un noir francese... L'abbiamo intervistata
colloquio con Monica Bellucci - di Stefania Rossini
Il cinema italiano sarà pure assente da Cannes, con mortificazione dell'orgoglio nazionale e a disdoro dell'appena riconfermata ministra della Cultura Giovanna Melandri, ma guardate chi è venuta a rappresentarci. La sublime italienne, come la chiamano in Francia, sarà sulla Croisette con un film americano girato da un regista inglese e remake di un noir francese. Di italiano proprio nulla, se non questa sua bellezza estrema, prepotente, impietosa verso il prossimo, uomini o donne che siano.
Monica Bellucci, ex modella, attrice finora incerta e da poco sul trampolino di lancio internazionale, porta a spasso il suo involucro incredibile con naturalezza autentica. L'aspetto, la postura, lo sguardo e anche l'eloquio raccontano di una femmina sicura e salda, ben piantata al centro dei suoi trent'anni, che in lei appaiono davvero come l'età piena della vita. Non è più la ragazzina della provincia umbra travolta da una insolita avvenenza; non è ancora la diva guastata dalla routine del successo. Buon per lei, e per chi sta ad ascoltarla. Il pregiudizio consolatorio (le troppo belle, si sa, hanno altre falle) si scioglie al garbo di una persona francamente felice di essere attraente e sana, di avere molti soldi, di amare un uomo, di godere del sesso e di volere il grande successo. Che forse le arriverà da questo "Under Suspicion" di Stephen Hopkins, girato in america con Morgan Freeman e Gene Hackman, rifacimento di "Guardato a vista" di Claude Miller che fu interpretato nell'81 da Michel Serrault, Lino Ventura e Romy Schneider.
Un confronto da far tremare i polsi, quello con Romy Schneider. Non ha paura?
«Sono terrorizzata, la Schneider è un mito del cinema europeo. Se qualcuno fa un confronto, ci vado a perdere subito. Per fortuna il racconto è preso da un'altra angolazione. Il ruolo è sempre quella della moglie di un avvocato sospettato di aver violentato e ucciso due ragazzine, ma mentre la Schneider era una donna aggressiva che odiava suo marito, la mia parte è quella di una persona molto spiritosa e glamour, che piano piano vede sgretolarsi le sue sicurezze».
Ancora più difficile.
«Sì, ma è un ruolo che ho voluto con tutte le mie forze. Mi sono pagata il biglietto aereo per Los Angeles, mi sono presentata a Hopkins che mi conosceva, ma non mi prometteva niente. In America decide la produzione, mica gli autori, come da noi. Per fortuna sono andata a genio anche ai produttori, che poi sono gli stessi Hackman e Freeman».
Eppure molti critici italiani avevano sentenziato: troppo bella per recitare.
«Lo so, ti fanno pagare il privilegio dell'aspetto».
Per questo ha scelto di trasferirsi in Francia?
«Senta, io avevo voglia di fare l'attrice. In Italia mi sentivo come una mucca piena di latte che non è spremuta e a cui scoppiano le mammelle. Mi spiego? Provatemi, dicevo, misurate che energie ho, poi magari mi scartate. Invece niente. Inoltre non c'è dubbio che il cinema italiano non è più in grado di dare un'immagine internazionale. Hai voglia a ricordare la Loren, la Mangano. Attrici splendide, ma che arrivavano in America già celeberrime, grazie a quei film meravigliosi che una volta si facevano in Italia».
Non le piace il cinema italiano?
«Non dico questo. Ho visto qualche buon film. Però bisogna riconoscere che oggi, anche se hai una piccola carriera italiana, all'estero nessuno sa chi sei. Devi studiare le lingue, proporti da sola a produzioni francesi, inglesi o americane. è tutto più complicato».
Però adesso, dopo un piccolo esilio, lei è approdata alla Sicilia di Giuseppe Tornatore.
«Quando Tornatore mi ha chiamata è stata la fine di una lunga frustrazione, quella di non riuscire a ottenere un bel ruolo femminile nel mio paese. Nel film, che uscirà a ottobre e che è ambientato negli anni Quaranta, sono una donna che vive in un ambiente duro, dove le regole sono dettate dagli uomini. Come era all'epoca, e come è anche adesso».
è ancora così maschile il suo mondo?
«Non così tanto, ma credo siamo ancora molto lontani dalla parità . Il potere è saldamente nelle mani degli uomini. Prendiamo la televisione, che io frequento poco per scelta. Basta accenderla un paio di volte per capire come sono considerate le donne: dei portacenere».
Parla come una ribelle degli anni Settanta.
«Quelli erano tempi! Almeno credo. Ci si ribellava e si sperimentavano comportamenti nuovi. Oggi tutto è fluido, magmatico. Siamo autonome e indipendenti, ma ci piace ancora l'uomo che arriva su un cavallo bianco. Subito però, su quel cavallo ci stiamo strette, vogliamo scendere e salire quando ci va».
Lei non trova nessun agio nella passività femminile?
«Ce ne trovo fin troppo, questo è il problema. Come tutte le donne, immagino. La passività noi ce l'abbiamo iscritta nel Dna. Però non siamo più in grado di essere solo passive. Gli uomini, del resto, non sono più in grado di occuparsi di una donna. Hanno paura della nostra autonomia, ma si adagiano nella nostra indipendenza economica e sessuale».
Cosa intende per indipendenza sessuale?
«La possibilità appagante di provare un orgasmo senza amore e senza sensi di colpa».
Come un uomo?
«Già , oggi la donna può dire pubblicamente: ho il diritto di godere come un uomo, con amore o senza amore, come mi va, perché mi va. Nessuna dovrebbe più darsi da fare per sembrare o essere una buona amante. Purtroppo però molte hanno scoperto l'estremizzazione chirurgica della femminilità : seni per forza enormi, bocca per forza gonfia. A forza di inseguire il sogno erotico maschile, finiscono per somigliare a dei transessuali».
Parla bene lei, che a un sogno erotico ci somiglia per natura.
«Guardi che conosco donne di una bellezza sconvolgente, da perderci la testa, con insicurezze sul proprio aspetto che le paralizzano. Conosco invece donne non belle che si sentono a posto e seducono con naturalezza. Non sarò io a dire la stupidaggine della bellezza interiore, ma credo che la certezza della propria avvenenza venga da altro».
Da cosa?
«Dall'amore dei genitori, dalla sicurezza accumulata nell'infanzia. All'inizio dell'adolescenza un giorno mio padre mi guardò e mi disse: "Monica, sei bella, devi esserne contenta e non nasconderlo mai"».
Vedersi fiorire sotto gli occhi di un padre che riconosce la bellezza e non ne è impaurito. Lei, Bellucci, è stata davvero fortunata.
«Fortunatissima. E anche molto libera. I miei genitori mi hanno permesso quasi tutto molto presto: discoteche, uscite serali, vacanze con gli amici. Quando, alla fine del liceo, me ne sono andata a fare la modella a Milano, ero pronta a non tornare più indietro, come gli uccelli che hanno avuto il cibo necessario per crescere».
Nessuno le ha posto mai limiti?
«Per un certo periodo un mio professore di ginnasio ha assolto la parte normativa. A quattordici anni ero come adesso e ogni mattina mi presentavo truccatissima e con una tuta fasciante in una classe piena di ragazzine in calzettoni e kilt. Ogni mattina, il professore di latino e greco mi prendeva per mano, mi portava al bagno e mi faceva lavare la faccia».
Come lo ricorda?
«Con gratitudine».
La sua serenità sembra eccessiva. Sta raccontando il vero?
«Amo la vita e ho la fortuna di essere sana. Ho un marito di cui sono innamoratissima che vedo poco e, quando lo vedo, sono scintille. Vivo un momento professionale felice. Che altro c'è?».
Le paure.
«Le paure sono spostate più avanti, nel tempo che scorre, nella decadenza fisica. Penso che ci voglia molta intelligenza e molta forza per sopportare l'idea di un corpo che cambia contro la tua volontà . Non credo a quelle colleghe che parlano del piacere di avere 40 o 50 anni. Poi ho anche paura della morte. Forse per questo amo fare il cinema: interpretando tante vite diverse, penso ingenuamente di vivere di più».
La considerano un'attrice schierata a sinistra. è ancora vero?
«Non mi piace parlare di politica. Non capisco più le appartenenze partitiche. Riesco appena a dividere il mondo tra progressisti e conservatori».
In questo caso, come si sente?
«Molto, molto progressista».
Non tira buona aria da quelle parti.
«Quasi quasi è meglio così. Almeno ci sarà uno spazio per arrabbiarsi davvero. E ricominciare a fare buoni film».
04.05.2000[/i:4af2f9b488]
ciao
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"Lo sa? Mai nessun bipede al mondo ha mai avuto tanta urgenza di un pompino quanto lei".
(Robin Williams, Good Morning Vietnam)
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Inchiostro Simpatico
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Il regista di "Irreversible" Gaspar Noè ha chiesto a Monica Bellucci di interpretare un film porno da lui diretto, il cui coprotagonista sarebbe stato Vincent Cassel, ottimo amico del regista e marito della Bellucci. Il "no" di Monica è stato definitivo.
L'attrice ha detto: "Non ho problemi con il nudo sul set ma la pornografia è un discorso di gratuità che non mi appartiene".
Non capisco cosa ci sia di "gratuito" nel porno
L'attrice ha detto: "Non ho problemi con il nudo sul set ma la pornografia è un discorso di gratuità che non mi appartiene".
Non capisco cosa ci sia di "gratuito" nel porno
Non sottovalutate la potenza di questo utente
[url=http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=5578&highlight=vademecum]Vademecum sul P2P[/url]
[url=http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=5578&highlight=vademecum]Vademecum sul P2P[/url]
Monica non è mai stata in cima ai miei pensieri. Appare talmente scema che anche la sua bellezza non basta per farlmelo tirare. Detto questo, vorrei far notare che ho scritto "appare" e non "è". Purtroppo lei si è un po' troppo data da fare per cercare di dimostrare di non essere solo bella, con il risultato ovvio di suscitare ilarità . Quando una persona è normale, ma vuol "apparire" finisce per creare risultati addirittura contrari a quanto ricercato, in modo paradossale.
Non credo che Monica sia più stupida della media delle persone (maschi e femmine) , peró il tentativo di fare la sofisticata la fa apparire scema, oltre che antipatica. In effetti ci sono decine di persone, anche qui come inogni altro posto, che esprimono giudizi isuperficiali su vari argomenti. Eppure nessuno si sogna di dire che sono cerebrolesi . Smplicemente si dice che su quell'argomento hanno toppato. Non vedo perchè non si debba usare lo stesos metodo anche per la "povera" Monica.
Non credo che Monica sia più stupida della media delle persone (maschi e femmine) , peró il tentativo di fare la sofisticata la fa apparire scema, oltre che antipatica. In effetti ci sono decine di persone, anche qui come inogni altro posto, che esprimono giudizi isuperficiali su vari argomenti. Eppure nessuno si sogna di dire che sono cerebrolesi . Smplicemente si dice che su quell'argomento hanno toppato. Non vedo perchè non si debba usare lo stesos metodo anche per la "povera" Monica.
Non discuto sulla stupidità e sulla bellezza della bellucci, sono evidenti. Permettetemi di dire peró che recita da cani! Male che peggio non si puó! L'ho vista in matrix 2!! Una pietà !! Se io fossi stato il regista al posto suo avrei davvero preso una Eva Henger (la prima che mi viene in mente)! La pagava un decimo e almeno gli faceva mostrare le tette che non fa mai male. Che pena.
Rico
Rico
Rico
Stoya Doll champion of FWP 3.0!!!!!!!!!
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logan
Alla bellucci è successo quello che era già successo in precedenza alla Dellera. (lei si grandissima attrice, interprete sopraffina e intensa, espressioni 2: con gli orecchini e senza!!). Hanno attraversato le alpi e improvvisamente sono diventate eteree, irraggiungibili, al di sopra dei comuni mortali. Se in italia se le filavano solo per ruoli di bonazza un motivo c'è sicuramente. La Bellucci come attrice è un pochino meglio della Dellera ma di lei si ricorderà soprattutto il calendario e mai una sua interpretazione. Premesso quanto sopra, gli atteggiamenti da diva che assume sono totalmente ingiustificati ma mi lasciano piuttosto indifferente. Il problema sta piuttosto che i media italiani tendono a proporla come una vera diva, spacciandola per ospite d'onore in varie trasmissioni e propinandoci interviste esclusive che non interessano a nessuno. In certi casi, come questo, neanche avere i media dalla propria parte serve a trasformare in oro il ferro.
P.S. Come bella figa non è in discussione
P.S. Come bella figa non è in discussione
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DON CHISCIOTTE
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DON CHISCIOTTE
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non mi riferivo a te..scusamilogan ha scritto:se ti riferisci a me io ho detto che E' una bella figa! il resto poco importa.
mi riferivo a redbaron..
posso condividere le sue affermazioni sulla bellucci attrice..
ma cazzo e poi ancora cazzo...
la sua affermazione...è talmente scema che la sua bellezza non basta a farmelo tirare..
è talmente irreale che merita un minimo commento...
red..non voglio polemizzare...peró non puoi dirmi che la bellucci non è bella..
mi pare proprio di non aver mai detto che non è una bella figa.....ho detto che appare così insulsa e insipida che perde ogni sex appeal (nei miei confronti - non per altri) .
Tra l'altro....conosco una persona che dice di essersela scopata (a Cortina - lì girano tanti soldi, tante belle fighe e tanti bei ragazzi di buona famiglia che si scopano un sacco di attriccette) : era circa il 1986/87. Risultato: bella figa ma non una grande scopata. (naturalmente, il mio amico puó anche essere un millantatore...che ne so io)
Tra l'altro....conosco una persona che dice di essersela scopata (a Cortina - lì girano tanti soldi, tante belle fighe e tanti bei ragazzi di buona famiglia che si scopano un sacco di attriccette) : era circa il 1986/87. Risultato: bella figa ma non una grande scopata. (naturalmente, il mio amico puó anche essere un millantatore...che ne so io)
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THE ANSWER
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Così come ha fatto MARTIN SCORSESE (un genio)...............che facendo lavorare la HENGER nel film GANS OF NY ha rovinato quanto meno una scena.rico ha scritto:Non discuto sulla stupidità e sulla bellezza della bellucci, sono evidenti. Permettetemi di dire peró che recita da cani! Male che peggio non si puó! L'ho vista in matrix 2!! Una pietà !! Se io fossi stato il regista al posto suo avrei davvero preso una Eva Henger (la prima che mi viene in mente)! La pagava un decimo e almeno gli faceva mostrare le tette che non fa mai male. Che pena.
Rico
Vaglielo a spiegare che le tette siliconate ancora non esistevano a quei tempi.
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ok red..ho male interpretato le tue parole....
nel mondo dello spettacolo l'importante è quello che sembri..no quello che sei..
2 piccoli esempi...se la saint facesse film no hard......come la commenteremmo??che giudizi diremmo??99%..era meglio se restava dov'era..ma non si puó dire è talmente scema che la sua bellezza non basta a farmelo tirare...sapendo anche il suo trascorso..
un'altro esempio è qua nel forum..lo stesso zanoni ha cambiato il suo giudizio su anita blond....sbaglio?
magari le persone cambiano col tempo..magari prima di giudicarle bisogna conoscerle..
un'ultima cosa..ho parlato di tre gnoccolone..
quindi ci sta bene un bel...W LA FIGA
nel mondo dello spettacolo l'importante è quello che sembri..no quello che sei..
2 piccoli esempi...se la saint facesse film no hard......come la commenteremmo??che giudizi diremmo??99%..era meglio se restava dov'era..ma non si puó dire è talmente scema che la sua bellezza non basta a farmelo tirare...sapendo anche il suo trascorso..
un'altro esempio è qua nel forum..lo stesso zanoni ha cambiato il suo giudizio su anita blond....sbaglio?
magari le persone cambiano col tempo..magari prima di giudicarle bisogna conoscerle..
un'ultima cosa..ho parlato di tre gnoccolone..
quindi ci sta bene un bel...W LA FIGA