Kowalski ha scritto:Su Biglino, che dire... è un personaggio di cui non si sa poi così tanto, lui stesso non è che esageri con i dati. Mi piacerebbe sapere quale titolo di studio ha, ma non lo dice nemmeno lui:
https://maurobiglino.it/info/
Lo dice (su domanda di uno spettatore) in uno dei tanti filmati che ci sono su Youtube (non so se è uno di quelli postati prima): maturità classica.
Di Biglino mi parlò un collega un paio di anni fa.
In primavera mi sono sparato parecchi video Youtube e ho letto il primo libro (
La Bibbia non parla di Dio).
E' uno che si muove con una certa cautela: non dice mai esplicitamente robe folli come quelle sui rettiliani che governano il mondo
o gli extraterrestri che parlano attraverso i medium per riportarci a Dio (vedi
Brani ultrafanici).
Dice sempre che non sa, butta lì quello che si legge nelle sue traduzioni letterali e quello che altri dicono di quello che lui ha tradotto.
All'inizio, l'atteggiamento ti piace, poi diventa stucchevole.
Ogni tanto, si lascia andare e allude a
quelli lì, che governano il mondo
e più di una volta m'è venuto il dubbio che parlasse dei Sette Savi di Sion, o degli ebrei in generale,
ma credo sappia che perderebbe in credibilità quello che guadagnerebbe in sostegno nelle sottoculture
(o forse il mio dubbio è fuori luogo).
La lettura letterale dei testi antichi è la base di un'altra teoria controversa, quella della
mente bicamerale di Julian Jaynes.
Era uno psicologo americano che nel 1976, leggendo letteralmente l'Iliade e la Bibbia, arrivò alla conclusione
che gli esseri umani prima del 1000 a.C. erano
coscienti, ma non autocoscienti, più o meno come gli animali.
Quindi, piramidi, ziggurat, palazzi, imperi e quant'altro sarebbero stati costruiti da persone che non pensavano come noi,
ma reagivano a "istruzioni" date da voci interiori, che loro interpretavano come dèi, ma che erano semplicemente
moduli indipendenti del cervello dotati di voce, come succede agli schizofrenici.
Questo si capisce dal fatto che nell'Iliade, per esempio, non c'è scritto che
Achille fu preso dall'ira o che
l'anima di Ettore lasciò il corpo,
ma che
il cuore di Achille si gonfiò di sangue e
il fiato di Ettore uscì dal suo corpo.
Cioè sono tutte descrizioni fisiologiche, che noi interpretiamo come metafore psicologiche,
dando alle parole un significato che avrebbero assunto secoli dopo.
C'è uno dei filmati di Biglino dove lui cita parti della Bibbia dove Abramo parla con Javhe e un suo parente parla con un altro dio,
e Biglino commenta "Ma non si accorgevano che uno parlava con un dio e l'altro con una statua?".
Ecco, la risposta di Jaynes sarebbe: "Non se ne accorgevano, perché non erano autocoscienti, ma ognuno sentiva parlare la sua statua nella propria testa."
Secondo Jaynes, fra l'800 e il 500 a.C. la mente umana si riconfigurò, uno dei moduli divenne cosciente e conservò la parola,
gli altri divennero inconsci e gli dèi smisero di parlare (salvo ai profeti e alle sibille, ancora per qualche secolo, e poi più nulla).
Secondo Biglino, nella stessa epoca gli Elohim si nascosero da qualche parte, lasciando il lavoro sporco ai loro tirapiedi e sacerdoti.
Quindi i dati di partenza sono simili, le conclusioni diverse.
L'unica cosa che ne concludo è che la storia è un mestiere fascinoso e complicato.