Parakarro ha scritto:secondo me al referendum non vinceranno i separatisti.
se dovessi sbagliare sarà l'inizio della fine dell'UE.



secondo me a Panama ci sono più conti USA che Italia

comunque in questo momento storico con la possibilità concreta che Donald Trump diventi presidente
non accetto commiserazione dagli statunitensi

Anche con la Iena cè poco da scherzare,immaginarla col dito sul Bottone Atomico...............................................................................................................................

Sulla Libia l' Inghilterra ce lo ha messo nel culo INSIEME a Francia e Usa.
Non e' certo stata dalla nostra parte per riequilibrare l'influenza Francese.
Obama stava con tutti e due. Questo e' un fatto.
A dirla tutta dovremmo farla finita di pensare di mettere tutti insieme ( mito dell'europa) o gli uni a riequlibrare gli altri, e dovremmo farci rispettare da soli.

OSCAR VENEZIA ha scritto:Sulla Libia l' Inghilterra ce lo ha messo nel culo INSIEME a Francia e Usa.
Non e' certo stata dalla nostra parte per riequilibrare l'influenza Francese.
Obama stava con tutti e due. Questo e' un fatto.
A dirla tutta dovremmo farla finita di pensare di mettere tutti insieme ( mito dell'europa) o gli uni a riequlibrare gli altri, e dovremmo farci rispettare da soli.

Anche io ho smesso di chiedermi se una certa situazione internazionale conviene agli "italiani" perche' non si riesce a prevedere nel dettaglio quali saranno gli effetti di una certa azione politica

OSCAR VENEZIA ha scritto:Sulla Libia l' Inghilterra ce lo ha messo nel culo INSIEME a Francia e Usa.
Non e' certo stata dalla nostra parte per riequilibrare l'influenza Francese.
Obama stava con tutti e due. Questo e' un fatto.
A dirla tutta dovremmo farla finita di pensare di mettere tutti insieme ( mito dell'europa) o gli uni a riequlibrare gli altri, e dovremmo farci rispettare da soli.

sono incredibilmente d'accordo con Oscar....

Drogato_ di_porno ha scritto:

dostum ha scritto:IMHO non cambierà niente quando i risultati dei referendum non sono quelli graditi semplicemente li ignorano come quello olandese sull'adesione ucraina.

oppure come quello di Tsipras (quando i greci l'han preso nel deretano con triplo dildo)

ha lo stesso valore del referendum sull'indipendenza scozzese o della catalogna. è servito solo a Cameron per rinegoziare con l'Europa e farsi rieleggere alle ultime elezioni. tutti gli altri partiti e politici si schierano pro o contro solo per populismo e sondaggi.

e il popolo beve...glu...glu...glu

non lo sò mica se sarà proprio la stessa cosa...un conto è la Grecia, un conto è l'Uk. tanti ma tanti soldi ed interessi in ballo tra UK e EU molti di più che quelli tra Grecia ed UE. Poi è anche una questione di prestigio: ti esce la Grecia dalla UE...si ok...
Un conto è che ti esca l'UK.

Io penso che il mondo oggi come oggi è in un limbo, è tutto congelato, ma sotto è una polveriera. L'uscita del UK dalla UE scatenerebbe reazioni e conseguenze inimmaginabili? Probabile..ma il mondo ogni 30 anni circa non ha bisogno di guerre devastanti per "rinascere" e "ripartire" con nuovi schieramenti ed equilibri?
Lets roll

IL PIANO POST BREXIT
Il manifesto di Boris Johnson
«Modello australiano per i migranti»
Il leader della campagna per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue promette un nuovo sistema di ingressi a punti. «Avrà fine il diritto automatico d’entrata per gli europei»

http://www.corriere.it/esteri/16_giugno ... d1bf.shtml

gli inglesi come i razzisti australiani!! oh mio dio!!!
la cosa divertente è che se uno dice: "facciamo più controlli sugli immigrati", "non possono entrare tutti!"
subito i buonisti cominciano con la raffica di: razzista! fascista!
lo fa da decenni l'australia...nessuno dice niente. Anzi: che bella l'australia! come vorrei vivere in australia!
in australia gli immigrati vengono presi a cannonate oppure messi in campi di concentramento per anni.
va bè dai, ma l'Australia non è un paese razzista.

pronto ad ogni evenienza

Conseguenze per l'economia britannica:

Un problema rilevante per l’economia del Regno Unito: metà delle merci e un terzo dei servizi, in particolare quelli finanziari offerti dalla City di Londra, vanno in direzione UE.
Per l’economia britannica sarebbe fondamentale mantenere l’accesso libero a un mercato di oltre 400 milioni di persone. Per l’UE non è però immaginabile che si possano garantire condizioni particolari al Regno Unito in caso di Brexit, visto che la conseguenza sarebbe aprire a infinite richieste dei singoli Stati membri. L’esempio della Norvegia, citato spesso dal fronte pro Brexit, è in realtà poco vantaggioso per Londra. Il Paese scandinavo, come la Svizzera, ha accesso al mercato unico europeo senza esser Stato membro dell’UE, ma deve sottostare a precise condizioni. La prima è la partecipazione al bilancio dell’UE: per il Regno Unito ciò significherebbe dire addio allo sconto ottenuto dalla Thatcher. La Norvegia ha adottato circa l’80% della normativa comunitaria da cui i pro Brexit vogliono scappare, tra cui la libertà di circolazione delle persone. La Norvegia, come la Svizzera, non può votare sulle nuove normative comunitarie, ed è costretta a subirla senza partecipare al processo decisionale.
L’UE sarebbe contraria a ogni forma di concessione ulteriore al Regno Unito anche per evitare un effetto domino che scatenerebbe rigurgiti di ulteriore difesa dell’interesse nazionale sia tra Stati membri che tra i nuovi Paesi che vogliono aderire all’istituzione. Un fattore di rischio elevato, vista la fase di stallo creatasi dalla crisi economica e da quella dei migranti. L’Unione europea dovrà poi sancire l’addio del Regno Unito con un nuovo trattato, come stipula l’articolo 50 del Tue. Per approvare il trattato serve il voto favorevole del Parlamento europeo e il sì di una maggioranza qualificata di Stati. Nel nuovo accordo, rimarcano i leader dell’UE, Bruxelles è la parte più forte della trattativa, per forza economica e dimensione territoriale, e il Regno Unito si dovrà adeguare alle sue volontà. L’addio al mercato unico per la Gran Bretagna sarà di conseguenza l’esito coerente della Brexit, una punizione severa per l’economia di Oltremanica.

blablabla....

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... id=ADXCYWa

dopo l'omicidio di ieri
le quote sono cambiate

UK Referendum on EU membership

Vote to remain in the EU 1,50
Vote to leave the EU 2,50

penso che a questo punto e' preferibile che noi si faccia scorta di baked potatoes vero mann?

Posto qui.

CanellaBruneri ha scritto:Hanno ammazzato una Compagna del Labour: è un omicidio politico, perchè lei stava facendo il suo mestiere di Deputato Socialista ed Europeista. Ed è un omicidio Fascista, anche se sarà derubricato a "lupo solitario".
Facciamo così: noi Socialisti ci mettiamo i cadaveri, tanto ci siamo abituati. Agli altri chiediamo solo solidarietà. Da leghisti, pentastellati, fratelli d'Italia non vogliamo nulla tanto non ce li caghiamo.

Farewell, Comrade Jo

Sono strane coincidenze:
Il maggior pericolo per l'unione europea era la Brexit. I favorevoli all'uscita erano in costante aumento e si pensava addirittura che avessero superato i favorevoli alla permanenza in UE. Non so ma mi sa di manovrato.
Adesso hanno il "contrario " cattivo e assassino e il "favorevole" alla UE buono e martire.
Tutto a ridosso del referendum.
Odora di sommo studio.

come detto lì, non credo alla teoria del complotto.

ci credo...tu fai parte della lobbies dei bookmakers

La Brexit è una questione di politica interna (inglese). Fa parte di un feroce scontro politico, senza esclusione di colpi, fra Cameron e i suoi avversari.