[O.T.] Il Cambiamento che ci cambia

Scatta il fluido erotico...

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Pim
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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#31 Messaggio da Pim »

siete tutti fatalisti e tutti quanti , o quasi, dei supereroi,

gente che vive da sola da quando era poco più che bambina,
gente che viene sballottata di qui e di là da anni,
relazioni amorose che finiscono e vi fanno un baffo,

altri si magari meno impavidi ma che superano tutto come possono, ma sempre brillantemente.

ragazzi che dirvi complimenti davvero,
io ho sempre odiato i cambiamenti e ho sempre preferito, in modo anche codardo, fare la scelta di non scegliere per cercare di evitare di cambiare.

Mi rendo conto che non sempre è possibile e mi rendo conto anche che, come ha detto helmut, checchè se ne dica che chi ha dovuto superare dei cambiamenti è indubbiamente più forte, forse più "avanti"



Il punto è proprio questo N.McCauley, c'è gente per cui traslochi e cambi di lavoro sono problemi , come me, e altri per cui son banalità , come te.

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XCLARAX
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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#32 Messaggio da XCLARAX »

Pimpipessa ha scritto:siete tutti fatalisti e tutti quanti , o quasi, dei supereroi,

gente che vive da sola da quando era poco più che bambina,
gente che viene sballottata di qui e di là da anni,
relazioni amorose che finiscono e vi fanno un baffo,

altri si magari meno impavidi ma che superano tutto come possono, ma sempre brillantemente.

ragazzi che dirvi complimenti davvero,
io ho sempre odiato i cambiamenti e ho sempre preferito, in modo anche codardo, fare la scelta di non scegliere per cercare di evitare di cambiare.

Mi rendo conto che non sempre è possibile e mi rendo conto anche che, come ha detto helmut, checchè se ne dica che chi ha dovuto superare dei cambiamenti è indubbiamente più forte, forse più "avanti"



Il punto è proprio questo N.McCauley, c'è gente per cui traslochi e cambi di lavoro sono problemi , come me, e altri per cui son banalità , come te.
pimpi da quel poco che ti conosco secondo me di cambiamenti tu ne hai avuti alcuni, solo che li hai assorbiti come quasi non fossero tali. questa è la mia impressione...
sta vita te sfreggia, primo nun se cazzeggia

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Il Fede
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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#33 Messaggio da Il Fede »

Il cambiamento radicale mi affascina e mi spaventa. Considerando che sono una persona molto indipendente ( figlio unico, ho vissuto senza padre, molta solitudine in passato )ho bisogno di avere intorno a me situazioni che mi consentano di fare tutto con le proprie gambe senza intralci. Il cambiamento va benissimo, l'importante è non essere soffocato da ambienti che mi impediscono di decidere in totale autonomia.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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scb
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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#34 Messaggio da scb »

casta diva ha scritto:Ma è un forum di psicanalisi? :-D

Ho sempre avuto di me l'immagine della chiocciola che si porta sul dorso la sua casa, e ritira le antenne quando c'è un pericolo.

Nella mia vita ci sono stati cambiamenti che definire tali è eufemistico.
Ecco perche traslochi, rapporti che finiscono, cambiamenti sul lavoro mi fanno un baffo.

Malattie di persone care e lutti importanti (e non mi riferisco a padre e madre, il che è nella natura delle cose), eventi che avrebbero potuto scaraventarmi nella più cupa depressione, mi hanno fatto capire a un tempo la fragilità e la forza dell'uomo.

Ma mi sono sempre rifiutata, a pelle, di entrare in "crisi".
Crisi vuol dire cambiamento, nel suo significato etimologico, e non ha l'accezione negativa che le viene comunemente attribuita.
Ecco, a ogni crisi, forse per una forma estrema di difesa psichica, non lo so, ho fatto mio - ribaltandolo - il motto dell'antico soldato romano. Era frangar, non flectar.
Io invece mi piego, ma non mi spezzo.
Come una canna al vento, sopravvivo, e ne sono felice.
E' un pò quello che capita a tutti noi, o almeno a quelli che sono ancora qui, su questo mondo, per parlarne. Perchè spezzarsi vuol dire morire, oppure smettere di avere raziocinio. Ed un cambiamento porta anche a queste conseguenze, a volte.

Sia detto per la cronaca, ieri ho avuto un contrato fortissimo con mio padre, l'ennesimo. Ma di quelli proprio duri, dove arrivi a mettere in discussione le certezze di anni di vita. Dove all'improvviso viene giù la maschera e ti rendi conto che lui ha un'idea di te del tutto diversa da quella che credevi.
Sono state dette cose da punto di non ritorno.
E' un durissimo cambiamento, che dall'esterno potrebbe avere scarsi significati, ma che in realtà a viverlo da dentro, rischia di travolgerti.
Ora, casta diva, leggendoti, ho ripensato a me, e a tutti i grandi (piccoli) cambiamenti che ho subito, o vissuto. Il criterio seguito da te è l'unico modo per sopravvivere.
Passeranno giorni, mesi forse, il dolore andrà via, rimarrà però un rumore di fondo, che andrà a mescolarsi insieme a tutti gli altri rumori di fondo che fanno di te te stesso.
L'abilità, se vogliamo, è far sì che il dolore si trasformi in rumore di fondo quanto prima possibile.
Ma è solo un altro modo di spiegare il concetto che tu hai già espresso benissimo.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017

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Neil McCauley
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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#35 Messaggio da Neil McCauley »

Pimpipessa ha scritto:siete tutti fatalisti e tutti quanti , o quasi, dei supereroi,

gente che vive da sola da quando era poco più che bambina,
gente che viene sballottata di qui e di là da anni,
relazioni amorose che finiscono e vi fanno un baffo,

altri si magari meno impavidi ma che superano tutto come possono, ma sempre brillantemente.

ragazzi che dirvi complimenti davvero,
io ho sempre odiato i cambiamenti e ho sempre preferito, in modo anche codardo, fare la scelta di non scegliere per cercare di evitare di cambiare.

Mi rendo conto che non sempre è possibile e mi rendo conto anche che, come ha detto helmut, checchè se ne dica che chi ha dovuto superare dei cambiamenti è indubbiamente più forte, forse più "avanti"



Il punto è proprio questo N.McCauley, c'è gente per cui traslochi e cambi di lavoro sono problemi , come me, e altri per cui son banalità , come te.
Pimpi, è solo questione di abitudine, non di essere fatalisti... o supereroi (addirittura).
Chi ti dice poi che tutto si supera brillantemente? si supera, e basta.
Come ha detto Casta Diva,in sostanza, primum vivere
"Chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una"(Luca 22,36)

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appulos
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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#36 Messaggio da appulos »

Il cambiamento o forse la sua idea mi ha sempre spaventato.
La mia scelta universitaria ad esempio e' figlia di questa 'paura' dell'ignoto.Ho sempre cercato di fregare me stesso sostenendo che la facolta' dove tuttora studio e' molto valida e che non c'era nessun buon motivo per spostarsi fuori a studiare.
Non e' falso il fatto che sia una buona facolta' con una qualita' di insegnamento alta.E' falso il fatto che dentro di me ho sempre nutrito la voglia di voler fare un'esperienza di vita e di studio fuori ma l'ho mascherata dicendo 'non c'e' bisogno di andare a Milano o Siena o Bologna tanto qui e' lo stesso'.
La sola idea di dover abbandonare tutte le mie comodita',i miei amici e i cazzi che avevo qua mi deprimeva.

Da un po' di tempo a questa parte comunque so che una volta laureato il mio futuro sara' lontano dalla mia terra perche' non offre un cazzo lavorativamente parlando e mi sto abituando forse all'idea di un cambiamento radicale.
Forse piu' la mia mente si assuefa a quest'idea,ai mille disegni e progetti che sto facendo per il futuro,forse meno mi spaventa il cambiamento che andro' ad affrontare.

E comunque mi rendo conto che si tratta di un cambiamento di vita non in peggio......non e' che andro' a fare il minatore nel Sichuan (correggi Nik se sbaglio)!

Per quanto riguarda l'amore perduto o un lutto PER FORTUNA non ho elementi per giudicarmi.Non ho pianto nessuno dei miei cari piu' stretti ne' ho amato abbastanza per poter dire se e' stato un trauma cosi' difficile da superare.

La vita mi dara' elementi per rispondere meglio a questa domanda tra un po' di anni

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casta diva
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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#37 Messaggio da casta diva »

L'avevo postato nel topic "Le vostre pagine preferite"
viewtopic.php?f=2&t=29618&p=1056794#p1056794

Secondo me, sta bene anche qua.

Thornton Wilder - da La piccola città

EMILY, al Direttore di scena ad alta voce.
Non posso andare avanti. Non posso. Tutto succede così presto... Non abbiamo tempo di guardarci, di vederci davvero... (Si siede singhozzando. Le luci si abbassano sulla metà sinistra della scena. La signora Webb scompare.) Non me ne accorgevo, che era così... Accadeva tutto questo, tutte queste cose, e noi le vivevamo senza neanche accorgercene... Ah, riportatemi lassù... sulla collina... nella mia tomba... Soltanto, prima, ecco, un ultimo sguardo... Addio. Addio al mondo. Addio a Grover's Corners... a mamma e papà, e al ticchettio della pendola... e ai girasoli in giardino... e alla colazione e al caffè... e ai vestiti stirati di fresco... e al dormire e allo svegliarsi... Ah, la terra è troppo bella, perché uno possa rendersene conto. (Dopo una pausa, guarda il Direttore di scena e chiede tra le lacrime:) C'è nessuno... nessun essere umano... che sappia quello che sta vivendo mentre lo vive? Nessuno?...

DIRETTORE DI SCENA.
No (Pausa.) I santi e i poeti, forse... forse un poco...
"Cantare è di chi ama"
Sant'Agostino

"Lo smalto non mi piace, in compenso dovresti curare un po' le mani, iniziano a vedersi troppo i segni del tempo..." (cit.)

anxxur
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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#38 Messaggio da anxxur »

Pimpipessa ha scritto:siete tutti fatalisti e tutti quanti , o quasi, dei supereroi,

gente che vive da sola da quando era poco più che bambina,
gente che viene sballottata di qui e di là da anni,
relazioni amorose che finiscono e vi fanno un baffo,

altri si magari meno impavidi ma che superano tutto come possono, ma sempre brillantemente.

ragazzi che dirvi complimenti davvero,
io ho sempre odiato i cambiamenti e ho sempre preferito, in modo anche codardo, fare la scelta di non scegliere per cercare di evitare di cambiare.

Mi rendo conto che non sempre è possibile e mi rendo conto anche che, come ha detto helmut, checchè se ne dica che chi ha dovuto superare dei cambiamenti è indubbiamente più forte, forse più "avanti"



Il punto è proprio questo N.McCauley, c'è gente per cui traslochi e cambi di lavoro sono problemi , come me, e altri per cui son banalità , come te.
Chissà Pimpi, magari dopo un cambiamento che tanto temevi ti troverai a dire "Toh, sono sopravvissuta e sto pure meglio"... Molto spesso ci condiziona più la paura del cambiamento che il cambiamento in sé.
Il primo trasloco che feci mi lasciò piuttosto disorientato (mi dava un forte fastidio non trovare più gli oggetti che per tanti anni erano sempre stati negli stessi posti...), ma al secondo cambio casa non ho sofferto granché. Ricordo però la prima casa, sistemata in più anni, arredo dopo arredo, "sparita" in poco più di una mattina dentro il camion del traslocatore. La sensazione non fu gradevole. Come non fu gradevole rintracciare e ricollocare tutti gli oggetti infilati negli scatoloni.
Ma ora sono contentissimo del secondo trasloco.

E' sicuramente peggio un grande cambiamento sentimentale, perché spesso deriva da un precedente fallimento e dal dolore che ne è conseguito. Ma lì ho meno esperienza.

In bocca al lupo, quale che sia il cambiamento.
"Sapeva molte cose, ma tutte male"

misha71
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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#39 Messaggio da misha71 »

FAI STO FIGLIO CHE C'HAI NA CERTA 8)
misha71

"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità  nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline

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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#40 Messaggio da balkan wolf »

bon io vivo in una stasi programmata e voluta e quando cambio è perché lo decido

tendo a cambiamenti radicali perché altrimenti non ne vale la pena

per questo motivo tendo a vivere bene i cambiamenti e a ritrovarmici con nuove energie da bruciare

per i cambiamenti forti e involontari ( in buona sostanza i lutti e poco altro ) ovv. me ne faccio una ragione senza troppe pippe
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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faber-mi
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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#41 Messaggio da faber-mi »

Pimpipessa ha scritto:siete tutti fatalisti e tutti quanti , o quasi, dei supereroi,

gente che vive da sola da quando era poco più che bambina,
gente che viene sballottata di qui e di là da anni,
relazioni amorose che finiscono e vi fanno un baffo,

altri si magari meno impavidi ma che superano tutto come possono, ma sempre brillantemente.

ragazzi che dirvi complimenti davvero,
io ho sempre odiato i cambiamenti e ho sempre preferito, in modo anche codardo, fare la scelta di non scegliere per cercare di evitare di cambiare.

Mi rendo conto che non sempre è possibile e mi rendo conto anche che, come ha detto helmut, checchè se ne dica che chi ha dovuto superare dei cambiamenti è indubbiamente più forte, forse più "avanti"



Il punto è proprio questo N.McCauley, c'è gente per cui traslochi e cambi di lavoro sono problemi , come me, e altri per cui son banalità , come te.

Guarda, per quanto mi riguarda, qualunque cambio, compreso quello di gestione del benzinaio sotto casa mi provoca stress.
Ma stress serio, non quello "abituale" tanto nominato e poi realmente non altrettanto conosciuto nel profondo.
Ho cambiato tante tante tante cose nella mia vita, amicizie molto intime e strette poi perse, grandissimi amori terminati in maniera lancinante, delusioni di ogni sorta e da ogni direzione, traslochi vari, lutti di amici d'infanzia.
Tutto questo, vissuto nei primi 20/25 anni di vita in maniera immensamente intensa e senza protezioni, mi ha portato ad un certo punto ad essere pieno come un uovo di attacchi di panico....fobie...e simpatici affini.
La reazione a tutti i distacchi passati è stata una involontaria ed automatica brusca frenata del mio cervello riguardo qualunque tipo di cambiamento o emozione.
Dopo averci convissuto per poco tempo con questo stato di "morte prematura", mi sono obbligato ad iniziare seriamente un bel lavoretto dall'analista.
3 volte a settimana da 7 anni...e continua ancora adesso.
Per la sua felicità....e di quello che le ha venduto la barca un paio d'anni fa.
Lavoro serio, duro, destabilizzante...per nulla utile come pettegolo scarico dello stress quotidiano.
Questo però sta sbloccando il mio cervello, lo sta mettendo in condizione di reimparare ad amare, a soffrire, a gestire cambiamenti, a non vivere nel terrore che neanche una sola foglia possa cadere da un albero, che i miei genitori siano umani e mortali.
Ma è quanto di più faticoso e doloroso io abbia mai fatto in vita mia ed ancora oggi mi sta logorando più di ogni altro lavoro.
Ma finchè il mio cervello non riuscirà a vivere con una certa serenità la non programmabilità maniacale della vita...non gli darò tregua...lui è avvisato, lo sa.
Oltrettutto la mia vita non è mai stata e mai sarà lineare, ordinaria, prevedibile e senza rischi...quindi è una necessità assoluta quella di imparare a convivere con la propria mente in costante evoluzione ed alla continua ricerca di possibili migliorie.
Diciamo che al momento c'è una parte di testa che i cambiamenti li decide, li progetta, li immagina e soprattutto li realizza anche...e un'altra parte di testa, seguita da tutto il corpo con le sue reazioni fortemente ansiogene, talvolta paralizzanti, che rema in direzione totalmente contraria...come un cane che punta le 4 zampe mentre il padrone lo tira a sè con il guinzaglio.
Di sicuro il padrone avrà la meglio....ma spostare un cane accondiscendente o un cane a zampe puntate...non è la stessa cosa.
Vorrei smettere di impormi resistenza.
I miei problemi sono iniziati con la prima educazione. Andavo in una scuola per insegnanti disagiati.
Woody Allen

Mia moglie e' una persona veramente immatura. L'altro giorno, per esempio, mentre mi facevo il bagno e' entrata e, senza motivo, mi ha affondato tutte le paperelle!
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CanellaBruneri
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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#42 Messaggio da CanellaBruneri »

Mi ricordo, sì io mi ricordo.

Fui subito incidente, modificazione, mortificazione,detournement.

Un coito triste, impregnò di me le viscere di una ragazzetta anonima di Torino,disturbandone corpo e psiche per nove mesi, impaccio e disturbatore di un ventre inospitale e scostante.

Lo sgravio atteso a lungo, ("fatto fui ad essere come bruto") , determinò il mio primo trasloco: esposto, per usare un più tecnico lessico, fui accolto in ospedale, che valutò la mia vigoria, per poi traslocarmi nelle capaci mani dell' Amministrazione Provinciale.

Già allora fui due volte "ex", prefisso che ancora perseguita il mio tramonto : ex-figlio ed ex-abbandonato.

Fui istituzionalizzato ed adeguatamente sacramentato con nome di copertura (due volte nel tempo mi fu espunto il peccato originale, così, per maggior sicurezza e per sentenza di Tribunale).

In un pregiatissimo monolocale Sabaudo, appena un pelo sovraffollato (l'allegra brigata si sviluppava "in vitro" in almeno una cinquantina di unità), fui adeguatamente regolamentato, in ossequio ad una strategia pedagogica di grande raffinatezza; d'altronde si era ancora in anni di Manicomio, esempio di funzionalità per le similari,strutture Provinciali, tipo , guarda caso, l'Orfanotrofio.

Per amor di verità, non fui elletroschockizzato, ne insulinizzato, ne, a quanto sappia, scuffiato o sottoposto al bagno freddo.

Fui solo "contenuto". E non certo per indisciplina, ma affinchè la mucca elettromeccanica che tutti noi nutriva non trovasse intoppi, dal momento che non poteva permettere posizioni non prestabilite


Il medesimo regolamento prometteva perentoriamente una penombra continua, nonchè l'assoluto divieto di essere toccato, magari da una suora momentaneamente pietosa, se non su ordine del Medico,il quale, evidentemente non voleva che il campione si contaminasse ed evolvesse da adenoma a carcinoma per interventi esterni: che solerzia....

Fui ospitato con tale grazia per diversi mesi, fino a quando cominciarono ad entrare nel mio deposito rottami, due alieni, nè Suora nè Medico, bensì una piccola donna bionda e sculettante accompagnata da un colosso dai capelli corvini,apparentemente imbronciato (e lo era davvero,poi seppi, ma non con me;era adombrato contro una cosa che si chiamava Stato)

I due alieni , per regolamento, non potevano toccarmi, solo guardarmi, e, posso assicurarvi tutti, non ero uno spettacolo così interessante. Eppure venivano con costanza e frequenza, fino a quando, un bel dì di primavera feci il terzo trasloco: consegnato, anzi "affidato" ai due alieni.

Loro mi portarono in un posto strano, dove c'era una cosa che si chiamava Sole, dove non c'erano cinghie, dove ero sempre toccato, abbracciato e riempito di gente che mi mostrava una roba chiamata sorriso. E, soprattutto, stavo sempre insieme ai due "alieni".

Due anni e mezzo dopo un Tribunale mi dette un nome ed una data di nascita, fittizia ma ufficiale.

Nel frattempo avevo cominciato a correre, correre, correre, correre.

Avevo già corso tanto quando qualcuno, maldestro ma sincero, mi raccontò questa storia.

L'alieno dai capelli corvini, nel frattempo, non c'era più. La bionda sculettante, per fortuna, c'e' ancora.

Questa storia mi è stata raccontata a metà della mia vita, tardi per correre ancora: troppi "ex" sulla groppa, troppi traslochi, per scattare ancora.

Adesso mi sento molto stanco
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie

Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)

"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)

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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#43 Messaggio da El Diablo »

Canè, vaffanculo, m'hai fatto commuovere...
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo

Voltaire
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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#44 Messaggio da Voltaire »

Pimpipessa ha scritto:siete tutti fatalisti e tutti quanti , o quasi, dei supereroi,

gente che vive da sola da quando era poco più che bambina,
gente che viene sballottata di qui e di là da anni,
relazioni amorose che finiscono e vi fanno un baffo,
Io vengo sballottato di qua e di là da anni. Non mi piace. Preferirei non essere un supereroe ma avere una casa mia e comprare il quotidiano sempre dallo stesso giornalaio.
Se io non ci fossi, sarebbe meglio non inventarmi.

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Re: (ot) il Cambiamento che ci cambia

#45 Messaggio da Berlino »

E' stato citato uno dei celebri aforismi di JFK "Change is the law of life. And those who look only to the past or present are certain to miss the future" No? Allora lo cito io: "Il cambiamento è una legge di natura. E quelli che guardano solo al passato o al presente sono sicuramente destinati a mancare l'appuntamento con il futuro" (libera traduzione).

Ho scritto anche un seguito del post in cui sostengo che JFK non ha capito un cazzo e che io invece avendo capito tutto del mondo dell'universo e di tutto quanto posso spiegare la legge del cambiamento molto meglio ecc. ecc. ma era davvero una berlinata pazzesca e ve la risparmio. Contenti? ;)
Ich bin ein Berliner. JFK

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