Roma 1822 grido di dolore contro la CSI (Leopardi)

Scatta il fluido erotico...

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Squirto
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#31 Messaggio da Squirto »

Husker_Du ha scritto:
Squirto ha scritto:
balkan wolf ha scritto:cazzo in europa all'epoca c'erano krukki che ti raccontavano di patti col demonio e francesi che facevano stuprare dei cadaveri e te me stai li co sto cortiletto ste du zoccole a piangerti addosso???
ma qui siamo alla macchietta di giacomino, su... le Operette Morali non le ricorda nessuno? e lo Zibaldone? :no:
Bof.....possiamo analizzare minuziosamente ogni singola opera del leopardi.....cercare di desumere i suoi scritti per carpirne l'aspetto metafisico......

Ma alla fine il ragazzo era semplicemente un triste e depresso che e' stato capace di trasferire il suo sentire in un'elaborato letterario di buon livello.....

Se anziche' dire che il leopardi si piangeva addosso diciamo:
"nello zibaldone risulta chiaramente che è la ragione che disinganna e guida l'uomo alla vera sapienza, che consiste nel prendere coscienza della propria inutilità ; è la ragione che "atterra" (cioè riporta sulla terra dal cielo della metafisica) l'uomo e lo pone davanti all' arido vero"....

Diciamo la stessa cosa ma con parole diverse....

seee, con quel giochino è facile, si puó ridurre chiunque a una frasetta, da Dante a Schopenhauer, da Nietzsche a Bataille... e i loro detrattori l'hanno anche fatto... bah...
You are what you is (Frank Zappa)
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Romeo
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Re: Roma 1822 grido di dolore contro la CSI (Leopardi)

#32 Messaggio da Romeo »

dostum ha scritto:Romeone le cose sono cambiate da allora?

lettera di Giacomo Leopardi destinata al fratello Carlo a Recanati durante il suo soggiorno a Roma.

Roma 6 Dicembre [1822):

"...Lasciando da parte lo spirito e la letteratura, di cui vi parleró altra volta (avendo già  conosciuto non pochi letterati di Roma), mi ristringeró solamente alle donne, e alla fortuna che voi forse credete che sia facile di far con esse nelle città  grandi.
V'assicuro che è propriamente tutto il contrario.
Al passeggio, in Chiesa andando per le strade, non trovate una befana che vi guardi.
Io ho fatto e fo molti giri per Roma in compagnia di giovani molto belli e ben vestiti.
Sono passato spesse volte, con loro, vicinissimo a donne giovani: le quali non hanno mai alzato gli occhi; e si vedeva manifestamente che ció non era per modestia, ma per pienissima e abituale indifferenza e noncuranza: e tutte le donne che qui s'incontrano sono così.
Trattando, è così difficile il fermare una donna in Roma come a Recanati, anzi molto più, a cagione dell'eccessiva frivolezza e dissipatezza di queste bestie femminine, che oltre di ció non ispirano un interesse al mondo, sono piene d'ipocrisia, non amano altro che il girare e divertirsi non si sa come, non la danno (credetemi) se non con quelle infinite difficoltà  che si provano negli altri paesi.
Il tutto si riduce alle donne pubbliche, le quali trovo ora che sono molto più circospette d'una volta, e in ogni modo sono così pericolose come sapete."

Immagine
Grande Dostum, con quell'avatar mi hai fatto sempre sognare...
Abbiamo vinto la guerra in Iraq!! Gli inglesi se ne vanno, Bush lo mandano via...!

Noi abbiamo una grandissima fortuna, e avevo aperto un topic su questo, una grandissima fortuna propria solo della nostra generazione mai successa in passato:
sono arrivate le fate, quelle vere !!! Ad allietare lo smog della CSI che vige in ItaGlia da secoli e secoli...
E poi se ci gira possiamo con pochi soldi partire, e andare in posti dove sappiamo le donne essere ben diverse dalle melanzane. Leopardi si riferiva ai paesi italiani, ma appunto la mefitica CSi è quì dappertutto.

E poi che so, magari Leopardi era sfigato come Drogato di Porno (:):):):):):):)), che fa il superiore e a queste cose non ci crede, dice "solo sempre solo Melanzane !!)
Credo che nell'Ottocento in Francia, in Russia, in Inghilterra, i costumi erano ben più umani che qui.

Insomma, non cambia nulla.



Certo Leopardi se fosse vissuto ora........ Quanto ci devono invidiare per esempio le persone che erano troppo vecchie all'entrata delle fate, ma quanti non perdono nemmeno per quello l'occasione.
Il Bullo: "stasera posso guardarmi allo specchio perchè oggi ho tormentato qualcuno".
E' veramente penoso :)

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Husker_Du
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#33 Messaggio da Husker_Du »

Squirto ha scritto:
Husker_Du ha scritto:
Squirto ha scritto:
balkan wolf ha scritto:cazzo in europa all'epoca c'erano krukki che ti raccontavano di patti col demonio e francesi che facevano stuprare dei cadaveri e te me stai li co sto cortiletto ste du zoccole a piangerti addosso???
ma qui siamo alla macchietta di giacomino, su... le Operette Morali non le ricorda nessuno? e lo Zibaldone? :no:
Bof.....possiamo analizzare minuziosamente ogni singola opera del leopardi.....cercare di desumere i suoi scritti per carpirne l'aspetto metafisico......

Ma alla fine il ragazzo era semplicemente un triste e depresso che e' stato capace di trasferire il suo sentire in un'elaborato letterario di buon livello.....

Se anziche' dire che il leopardi si piangeva addosso diciamo:
"nello zibaldone risulta chiaramente che è la ragione che disinganna e guida l'uomo alla vera sapienza, che consiste nel prendere coscienza della propria inutilità ; è la ragione che "atterra" (cioè riporta sulla terra dal cielo della metafisica) l'uomo e lo pone davanti all' arido vero"....

Diciamo la stessa cosa ma con parole diverse....

seee, con quel giochino è facile, si puó ridurre chiunque a una frasetta, da Dante a Schopenhauer, da Nietzsche a Bataille... e i loro detrattori l'hanno anche fatto... bah...
Ma qui nessuno discute la grandezza letteraria del ragazzo in questione, di Dante o chi per lui....

Qui si discute sul principale contributo al pensiero filosofico dato dal tipetto di recanati.....ora possiamo disquisire quanto si vuole.....ma a parte l'idea del pessimismo cosmico o pessimismo storico etc. etc. piu' in la non e' che ci vai...anche con tutta la buona volonta'....
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

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#34 Messaggio da nico86roma »

Oh cacchio!!! Non ce la faccio a leggermi tutto questo topic!!! C'è un anima candida che me lo riassume per cortesia? Fosse qualcos altro sarebbe più facile.... ma Leopardi vs Foscolo non ce la faccio proprio.

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marpyo
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#35 Messaggio da marpyo »

Si:

allora Giacomino , ragazzo di paese assai colto ma parecchio brutto e che si lava poco, incontra una milf molto ricca... lei gliela promette, lui la segue da bravo cicisbeo a roma, poi a napoli, lei non gliela da... e quindi continua a farsi le seghe, guardando fuori dalla finestra le ragazzine il sabato pomeriggio... ogni tanto prova a fare la gara dello skizzo libero su siepe, ma gli vengono in mente delle cose strane e quindi si distrae.
Il problema è che facendosi pippe pensando alla milfettona gli è venuta la gobba, poverino, alla fine manco pagando trova donne, peró si accorge che, ed è l'unica cosa che lo consola, anche se se lo mena da matti, alla fine, come la ginestra, ogni volta tornerà  a volgere il viso verso il cielo!
Piuttosto che niente... è sempre meglio più-tosto

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Midian
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#36 Messaggio da Midian »

marpyo ha scritto:Si:

allora Giacomino , ragazzo di paese assai colto ma parecchio brutto e che si lava poco, incontra una milf molto ricca... lei gliela promette, lui la segue da bravo cicisbeo a roma, poi a napoli, lei non gliela da... e quindi continua a farsi le seghe, guardando fuori dalla finestra le ragazzine il sabato pomeriggio... ogni tanto prova a fare la gara dello skizzo libero su siepe, ma gli vengono in mente delle cose strane e quindi si distrae.
Il problema è che facendosi pippe pensando alla milfettona gli è venuta la gobba, poverino, alla fine manco pagando trova donne, peró si accorge che, ed è l'unica cosa che lo consola, anche se se lo mena da matti, alla fine, come la ginestra, ogni volta tornerà  a volgere il viso verso il cielo!
..e poi alla fine, quando non gli tirava più ed era diventato bulimico muore per un' indigestione di gelato :-? :-D
Solo PUFFIN ti darà , forza e grinta a volontà !

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Midian
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#37 Messaggio da Midian »

balkan wolf ha scritto:anfatti marpyo del leopardi riconosco la cultura ( libresca e un pó provinciale per l'epoca ma oggettivamente monumentale ) e la tecnica strabiliante ( era una belva come forma non come contenuti ) gli contesto la presunta levatura spirituale e le tematiche troppo troppo sfigose... oltre ovv, al cronico provincialismo itaGliota

cazzo in europa all'epoca c'erano krukki che ti raccontavano di patti col demonio e francesi che facevano stuprare dei cadaveri e te me stai li co sto cortiletto ste du zoccole a piangerti addosso???

leopardi era un emo... non basta esser tristi per esser profondi kid :-)


ahahaah, la migliore della settimana :058
Solo PUFFIN ti darà , forza e grinta a volontà !

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ronsard
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#38 Messaggio da ronsard »

A proposito del Foscolone ripesco un aneddoto dei tempi liceali e che ancora mi fa essere orgoglioso di essere foscoliano tutta la vita.

Vincenzo Monti è un uomo basso di statura, non propriamente un bell'uomo. Grassottello, ha le mani tozze, gli occhi un po' impallati, la testa grande e a forma di ovale rovesciato.
La sua donna si chiama Teresa Pikler e un po' tutti a scuola la conosciamo per via di quell'Ode che ci viene imposta all'inizio di ogni terza liceo. Teresa ha una sua età , ma porta bene i suoi anni, attorciglia i capelli castano chiari in una crocchia che le rende più luminoso il viso leggermente rugoso, ma ancora piacente. Ha un seno prorompente e gonfio, stretto nel corpetto delle dame è quanto di più appetibile sia.
Vincenzo Monti è rientrato in casa dopo aver passato diversi giorni sulla sua scrivania di via Magenta verso San'Ambrogio dove un'ampia biblioteca lo aiuta nel suo lavoro. Ha lavorato all'ennesima stesura dell'Iliade. è il traduttore ufficiale di Omero e l'editore gli ha dato tempi cortissimi. Durante la notte stanco e tirato dalla fatica dedicava il suo pensiero all'amata Teresa. Una di quelle notti partorì l'idea di scrivere un'Ode. Un'ode per l'onomastico. Una spudorata poesia d'occasione, ma che nell'Ottocento sono all'ordine del giorno anche per raccontare qualcosa di molto personale. Come un profondo senso di assenza.
Ecco a Vincenzo manca tanto Teresa. Allora dopo notti passate a rileggere e limare la poesia, decide di portarla scritta a grandi caratteri su un foglio di papiro dentro casa di Teresa. Teresa non c'è, e allora Vincenzo lascia la poesia sul tavolo della stanza da letto, poco distante dal baldacchino. Teresa prima di andare a letto noterà il rotolino, lo prenderà e lo aprirà . Ne leggerà l'incipit .... E poi ... e ne rimarrà commossa e lo penserà tutta la notte.
Stringendosi l'ode al petto penserà di stringere a sé la mano di Vincenzo Monti.
Vincenzo Monti si rende conto che messa in quella posizione, attorcigliata, potrebbe non essere vista da Teresa. Allora apre il rotolo e lo tiene ben disteso con due pietre, un'ambra e una giada. Poi scompare e torna a Omero.
Quella stessa notte, di soppiatto, mentre Teresa si sveste, Ugo Foscolo si intrufola nel lettone di Teresa. Ugo Foscolo ha i capelli rossi e un viso leggermente lentigginoso. Teresa si apre a lui e con un movimento rapido fa scivolare giù il vestito e mostra la sua avvenenza. Il rapporto è prolungato da una serie infinita di preliminari, Ugo Foscolo sussurra parole sconce a Teresa Pilkler, ma poi la vizia e la onora e la coccola. Poi inizia a prenderla da dietro e lei a carponi con lui che sopra la monta col culo rivolto alla scrivania. Ci dà dentro come un coniglio il vate fottente.
"Non sporcare, Ugo!" conciona la Teresa tutta infocata.
Al dunque servirebbe una salviettina, anche un foglio, perché non si sporchi il letto. Ugo si volta e raccoglie la prima cosa che trova tra le mani. è l'ode. In dialetto Ugo Foscolo "Mo me pulizz què".
Se la mia professoressa di fisica fosse uscita con me a 17 anni e me l'avesse data, non sarei il pervertito che oggi sono diventato.

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Baldo
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#39 Messaggio da Baldo »

nico86roma ha scritto:Oh cacchio!!! Non ce la faccio a leggermi tutto questo topic!!! C'è un anima candida che me lo riassume per cortesia? Fosse qualcos altro sarebbe più facile.... ma Leopardi vs Foscolo non ce la faccio proprio.
Ci provo io. Credo che tutto sia cominciato da una citazione di Leopardi. Poi qualcuno ha detto che Leopardi fa schifo e Foscolo è meglio. A quel punto ci siamo riscoperti tutti un po' più foscoliani.

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balkan wolf
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#40 Messaggio da balkan wolf »

topic di grosso spessore maturato è

la forza scorre potente in voi

:-) :-)

tralaltro mi piace la tenuta della "linea editoriale"

nasce come topic buffonesco-letterario e tale rimane ( no perchè è ovvio che tutte le considerazioni fatte hanno una valenza molto relativa :-) )

foscoliani tutti in coro

TIENI LA GOBBA....

LEOPARDI TIENI LA GOBBAAA!!!

sembra un coro antijuve cazzo :-)
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Berlino
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#41 Messaggio da Berlino »

[quote:5f83282ef3="marpyo"]ah! dimenticavo
FANNY TARGIONI TOZZETTI è UNA GRANDISSIMA BBOTTANA!!!![/quote:5f83282ef3]

[quote:5f83282ef3="ronsard"]A proposito del Foscolone ripesco un aneddoto dei tempi liceali e che ancora mi fa essere orgoglioso di essere foscoliano tutta la vita.

Vincenzo Monti è un uomo basso di statura, non propriamente un bell'uomo. Grassottello, ha le mani tozze, gli occhi un po' impallati, la testa grande e a forma di ovale rovesciato.
La sua donna si chiama Teresa Pikler e un po' tutti a scuola la conosciamo per via di quell'Ode che ci viene imposta all'inizio di ogni terza liceo. Teresa ha una sua età , ma porta bene i suoi anni, attorciglia i capelli castano chiari in una crocchia che le rende più luminoso il viso leggermente rugoso, ma ancora piacente. Ha un seno prorompente e gonfio, stretto nel corpetto delle dame è quanto di più appetibile sia.
Vincenzo Monti è rientrato in casa dopo aver passato diversi giorni sulla sua scrivania di via Magenta verso San'Ambrogio dove un'ampia biblioteca lo aiuta nel suo lavoro. Ha lavorato all'ennesima stesura dell'Iliade. è il traduttore ufficiale di Omero e l'editore gli ha dato tempi cortissimi. Durante la notte stanco e tirato dalla fatica dedicava il suo pensiero all'amata Teresa. Una di quelle notti partorì l'idea di scrivere un'Ode. Un'ode per l'onomastico. Una spudorata poesia d'occasione, ma che nell'Ottocento sono all'ordine del giorno anche per raccontare qualcosa di molto personale. Come un profondo senso di assenza.
Ecco a Vincenzo manca tanto Teresa. Allora dopo notti passate a rileggere e limare la poesia, decide di portarla scritta a grandi caratteri su un foglio di papiro dentro casa di Teresa. Teresa non c'è, e allora Vincenzo lascia la poesia sul tavolo della stanza da letto, poco distante dal baldacchino. Teresa prima di andare a letto noterà il rotolino, lo prenderà e lo aprirà . Ne leggerà l'incipit .... E poi ... e ne rimarrà commossa e lo penserà tutta la notte.
Stringendosi l'ode al petto penserà di stringere a sé la mano di Vincenzo Monti.
Vincenzo Monti si rende conto che messa in quella posizione, attorcigliata, potrebbe non essere vista da Teresa. Allora apre il rotolo e lo tiene ben disteso con due pietre, un'ambra e una giada. Poi scompare e torna a Omero.
Quella stessa notte, di soppiatto, mentre Teresa si sveste, Ugo Foscolo si intrufola nel lettone di Teresa. Ugo Foscolo ha i capelli rossi e un viso leggermente lentigginoso. Teresa si apre a lui e con un movimento rapido fa scivolare giù il vestito e mostra la sua avvenenza. Il rapporto è prolungato da una serie infinita di preliminari, Ugo Foscolo sussurra parole sconce a Teresa Pilkler, ma poi la vizia e la onora e la coccola. Poi inizia a prenderla da dietro e lei a carponi con lui che sopra la monta col culo rivolto alla scrivania. Ci dà dentro come un coniglio il vate fottente.
"Non sporcare, Ugo!" conciona la Teresa tutta infocata.
Al dunque servirebbe una salviettina, anche un foglio, perché non si sporchi il letto. Ugo si volta e raccoglie la prima cosa che trova tra le mani. è l'ode. In dialetto Ugo Foscolo "Mo me pulizz què".[/quote:5f83282ef3]

se vedete una roba rotolante inarrestabile e sguaiata non fateci caso... sono io che mi ribalto dalle risate :DDD :DDD :DDD

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Squirto
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#42 Messaggio da Squirto »

balkan wolf ha scritto:nasce come topic buffonesco-letterario e tale rimane ( no perchè è ovvio che tutte le considerazioni fatte hanno una valenza molto relativa :-) )

in effetti... :DDD
You are what you is (Frank Zappa)
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#43 Messaggio da Berlino »

Squirto ha scritto:
balkan wolf ha scritto:nasce come topic buffonesco-letterario e tale rimane ( no perchè è ovvio che tutte le considerazioni fatte hanno una valenza molto relativa :-) )

in effetti... :DDD
A questo punto sono curioso di sapere quali sono i topic che hanno valenza assoluta :o
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nik978
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#44 Messaggio da nik978 »

i miei..ovviamente...:D
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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#45 Messaggio da dostum »

Drogato_ di_porno ha scritto:
donegal ha scritto:
Drogato_ di_porno ha scritto:e te credo, la Targioni Tozzetti gli sbatteva in faccia le forme ascose e morbide,
Credo che sia la prima volta nella storia dei forum che qualcuno usi il termine "forme ascose" :lol:

Il termine "spippottava" ci riporta sulla terra.

Bravo Drugat, ci fossi stato tu, alla Fanny lo avresti delicatamente posato in mano, altro che il recanatese... :lol:
E' ironico donny... su un bigino del 1902 (non scherzo cazzo, autore Antonio Marenduzzo) a proposito dell' "estremo inganno" con la Tozzetti c' è scritto:
"...ed era secondo il Leopardi una dama bellissima e gentilissima, anzi la bellezza e l' amabilità  stessa. Giacomo allettato dalla cortesia e dalla benevolenza della signora che teneva circolo, si recava spesso a trovarla, conversava con lei, pendeva dalle sue labbra, incantato da quella magica voce, da quella bellezza procace.[...]le visite si fecero sempre più frequenti finchè una mattina la trovó che sporgendo il suo niveo collo scoccava fervidi e sonanti baci sulle labbra delle sue bambine che stringeva al seno. Le forme ASCOSE e desiate della donna adorata apparvero all' estatico amante in tutto il fulgore della loro bellezza, nei vezzi, negli atti, negli adornamenti della loro maggiore potenza. Dinanzi a tanta seduzione il povero poeta si sentì incendiare di passione..."
si faceva le seghe diremmo noi. Ma la storia finisce così:
"...il ricordo della delusione sofferta, delle lusinghe, con le quali la bella dama fiorentina LO ATTIRO' E ALLETTO' PER QUINDI SCHERNIRLO, lo scottava ancora.."
Il resto è storia. C' la famosa tesi del De Sanctis Leopardi e Schopenhauer, il quale Arturo (altro misogino del cazzo) ha messo giacomino fra i grandi pessimisti dell' 800 con Byron. Anche all' estero Leopardi è riconosciuto come tra i più grandi di ogni tempo e luogo (i paralipomeni alla batracomiomachia sono fantastici cazzo!); Nietzsche invece lo critica perchè nell' idea di Natura è insita una superstite forma di teismo.

Più che altro va sottolineato come tutti sti superartisti letterati filosofi ecc. a parole tutti distici elegiaci aulici poi soliti discorsi da bar: donne tutte troie, meglio le troie della stronzette che se la tirano, viva le scoreggione, le parioline romane sono arroganti ecc.

Mhhhhh scusa Drugat ma IMHO è innegabile che Arturo fosse grosso indagatore animo femminile:
L'estremo, antagonistico dualismo di Schopenhauer conduce direttamente al suo disprezzo per le donne. Egli separa i sessi nello stesso modo in cui separa la mente dalla vita. Solo gli uomini sono capaci di genio. Le donne sono le serve passive della Volontà . Nel suo Saggio sulle donne, egli disprezza la loro bellezza e asserisce che le donne "non sono capaci di avere un interesse puramente oggettivo in nessuna cosa....Gli intelletti più eminenti tra loro non hanno mai prodotto un solo risultato nelle belle arti che sia veramente genuino e originale; nè hanno mai dato al mondo qualche opera di valore in qualunque settore." Egli considera le donne come streghe o peccatrici; non potrebbe immaginare nessun'altra categoria. Egli crede che la falsità  sia intrinseca alle donne e dubita che esse debbano prestare giuramento. Egli accusa le donne di pensare che è compito degli uomini fare soldi mentre a loro spetta spenderli. Le accusa di stravaganza, lamentando che "il loro sport principale è fare acquisti". Sostiene con asprezza che "Quando la legge ha dato alle donne uguali diritti, esse avrebbero dovuto dotarsi anche di intelletto maschile." Gli editori di Schopenhauer pensarono bene di eliminare alcuni passaggi sul sesso femminile. Quelli che furono pubblicati, tuttavia, furono più che sufficienti perchè Schopenhauer passasse alla storia come uomo che non aveva un' alta reputazione delle donne.

cmq CHI DISPREZZA COMPRA
Schopenhauer sfogava i suoi istinti sessuali frequentando le case di piacere, a conferma della sua concezione pessimistica che la procreazione sia un male, in quanto mette al mondo uomini destinati all'infelicità 
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MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

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