L'orgasmo femminile ed i farmaci.

Scatta il fluido erotico...

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nik978
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#31 Messaggio da nik978 »

SexElisa ha scritto:perchè non provi con una buona dose di MENEFOTTO?

Ho letto i commenti...eppure son o sostanzialmente d' accordo. So che non è facile, ma oltre al MENEFOTTO (della depressione), aggiungerei TIFOTTO, depressione di merda che vuoi fottere me. In sostanza, vederla come un nemico "fisico", e combatterla con rabbia, odio, e annientarla con determinazione.

Oltre non so e non voglio dire, se non che...fra depressione e psicofarmaci...cosa ci rovina di più la vita?

Dai...Sil... ce la farai.
Un bacio
Eli
da ex depresso che usando questa tattica del "fottere e fottersene" ha vinto e stravinto (pure troppo..ora mi riprendo tutto e con gli interessi) non posso che associarmi a questo post..

i farmaci aiutano, ma siamo noi che dobbiamo dare la scossa per vincere..
se ci riusciamo, vinciamo...
;)

faccio il tifo per te..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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CanellaBruneri
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Re: L'orgasmo femminile ed i farmaci.

#32 Messaggio da CanellaBruneri »

Silente ha scritto:Soffro di depressione.
E sono in cura con uno psicofarmaco che si chiama Cipralex.
Nel foglietto accluso - che ora sono andata a cercare e non trovo più - c'era scritto qualcosa come "Influisce sull'orgasmo".
Ed effettivamente ho notato delle differenze, e tutte poco piacevoli.
Il Cipralex mi priva della capacità  di sentire pienamente il mio orgasmo.
L'orgasmo normale, per dire, dà  un piacere forza dieci. Con il Cipralex diventa due, a volte uno. Sento l'orgasmo, ma come se fosse 'sottopelle', quasi come se non mi appartenesse.
Se il Cipralex influisse sul desiderio, privandomene, sarebbe diverso; ma questo non lo fa. Il mio desiderio è immutato, forse è persino cresciuto, ho desiderio di accarezzarmi tutti i giorni, ma non provo più la soddisfazione, l'appagamento.
Anche nel SM sono cambiata: ora avverto il dolore come lo avvertivo prima, ma è disgiunto dal piacere e dall'eccitazione, ora è dolore e basta...

:blankstare: SIL :blankstare:
Molto sommessamente e sottovoce: tutti gli anti depressivi influiscono sulla libido, attutendola, esattamente come la descrivi tu.
A parte le pacche sulle spalle ed i rimedi della nonna, la cosa migliore nelle depressioni (distimie? Bipolari? Disturbo maggiore?), sono l'asociazione fra antidepressivi, ansiolitici e psicoterapia (e di psicoterapie ne esistono almento di due grandi tipi: analitica o cognitivista-comportamentale).
Come potrai renderti conto da sola, gli antidepressivi NON danno dipendenza e sono piuttosto maneggievoli sotto controllo medico. Altro son le benzodiazepine, ma non allungo il brodo.
Comunque, in bocca al lupo, e tieni presente il tuo attuale calo libidico è ASSOLUTAMENTE reversibile con la sospensione farmacologica.
Chiedo scusa per il tono apparentemente didascalico e supponente, ma ho letto alcune inesattezze abbastanza perniciose, e ho voluto fare una minima precisazione
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Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)

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Silente
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Grazie molte.

#33 Messaggio da Silente »

Ho letto tutto.
Alcune cose le ho rilette, in verità . Sono passata sovente di qui, in questi giorni, apposta per leggere le risposte al mio 3D.
Per prima cosa vorrei dire grazie per tutto il calore che mi avete manifestato.
Apprezzatissimo.
(Persino Kronos mi ha mandato un abbraccio! Mitico, anzi miticuzzo.)
Per seconda cosa... Grazie per gli mp, che ancora non ho letto.
(Se contengono proposte del tipo: guarda che se provi con me la libido ti torna vengo qui e cancello il ringraziamento!)
Per terza, ma non in ordine di importanza, ringrazio per i pareri medici.

Credo anche io, come alcuni hanno suggerito, che sia importantissimo l'atteggiamento mentale.
Ma pensare di sconfiggere la depressione solo con l'atteggiamento è, nel mio caso, inapplicabile.
Sono in cura da una psichiatra, sono stata da uno psicologo, sono seguita dal CSM della mia città : nel mio piccolo, faccio quanto posso per aiutarmi.
Personalmente detesto i farmaci, ma ho deciso di tentare questa via con costanza e serietà  solo da poco tempo. Prima...
Ne ho prese, di porcherie farmaceutiche...
Ad esempio il Maveral, che mi faceva venire delle "crisi di rabbia" assurde.
Mi spaventa l'effetto che possono avere sui processi del pensiero, ma non ho alternative. O così o muoio.
Ho letto - grazie Pimpi per il consiglio - alcuni forum dove si parlava degli effetti del Cipralex. Una persona raccontava di essere ingrassata di diciassette kg.
Ci ho pensato tanto. In effetti ho avuto un aumento ponderale di circa cinque kg, da quando prendo il Cipralex. E ora sono alla seconda scatola, se, come dicono, dovró continuare per alcuni mesi e se continueró ad aumentare di peso a questo ritmo, rischio di prenderli sì quei diciassette kg.
Ecco... Sono pronta.
Se devo ingrassare per guarire, io ingrasseró.
Pazienza, quando staró bene perderó il peso in eccesso.
Mi rendo conto che la mia posizione puó far storcere il naso a molti: diciassette kg? E' orribile...
Ma sarebbe ancora più orribile morire di suicidio.

:blankstare: SIL :blankstare:
Scrivo per vivere,
scrivo per sognare,
scrivo per vivere quello che ora posso solo sognare,
ed anche ciò che un giorno tornerò a vivere.

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Mavco Pizellonio
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#34 Messaggio da Mavco Pizellonio »

"gli" MP? quanti ne hai ricevuti? e io che pensavo di aver fatto una cosa originale.... :)
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
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Xisco
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Re: Grazie molte.

#35 Messaggio da Xisco »

Silente ha scritto:Se devo ingrassare per guarire, io ingrasseró.
Pazienza, quando staró bene perderó il peso in eccesso.
Mi rendo conto che la mia posizione puó far storcere il naso a molti: diciassette kg? E' orribile...
Ma sarebbe ancora più orribile morire di suicidio.
Una persona che bada più al tuo aspetto fisico invece che al tuo benessere è semplicemente un'imbecille e non merita considerazione... :wink:
Ezechiele 25,17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall'iniquità  degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità  e della buona volontà  conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in verità  il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti e la mia giustizia calerà  sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farà calare la mia vendetta sopra di te."

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Mavco Pizellonio
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Re: Grazie molte.

#36 Messaggio da Mavco Pizellonio »

Xisco ha scritto: Una persona che bada più al tuo aspetto fisico invece che al tuo benessere è semplicemente un'imbecille e non merita considerazione... :wink:

Giusto. E te lo dice gente che si scanna per cavillari e millimetriche questioni su culi e tette...
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CanellaBruneri
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Re: Grazie molte.

#37 Messaggio da CanellaBruneri »

Silente ha scritto:Ho letto tutto.
Alcune cose le ho rilette, in verità . Sono passata sovente di qui, in questi giorni, apposta per leggere le risposte al mio 3D.
Per prima cosa vorrei dire grazie per tutto il calore che mi avete manifestato.
Apprezzatissimo.
(Persino Kronos mi ha mandato un abbraccio! Mitico, anzi miticuzzo.)
Per seconda cosa... Grazie per gli mp, che ancora non ho letto.
(Se contengono proposte del tipo: guarda che se provi con me la libido ti torna vengo qui e cancello il ringraziamento!)
Per terza, ma non in ordine di importanza, ringrazio per i pareri medici.

Credo anche io, come alcuni hanno suggerito, che sia importantissimo l'atteggiamento mentale.
Ma pensare di sconfiggere la depressione solo con l'atteggiamento è, nel mio caso, inapplicabile.
Sono in cura da una psichiatra, sono stata da uno psicologo, sono seguita dal CSM della mia città : nel mio piccolo, faccio quanto posso per aiutarmi.
Personalmente detesto i farmaci, ma ho deciso di tentare questa via con costanza e serietà  solo da poco tempo. Prima...
Ne ho prese, di porcherie farmaceutiche...
Ad esempio il Maveral, che mi faceva venire delle "crisi di rabbia" assurde.
Mi spaventa l'effetto che possono avere sui processi del pensiero, ma non ho alternative. O così o muoio.
Ho letto - grazie Pimpi per il consiglio - alcuni forum dove si parlava degli effetti del Cipralex. Una persona raccontava di essere ingrassata di diciassette kg.
Ci ho pensato tanto. In effetti ho avuto un aumento ponderale di circa cinque kg, da quando prendo il Cipralex. E ora sono alla seconda scatola, se, come dicono, dovró continuare per alcuni mesi e se continueró ad aumentare di peso a questo ritmo, rischio di prenderli sì quei diciassette kg.
Ecco... Sono pronta.
Se devo ingrassare per guarire, io ingrasseró.
Pazienza, quando staró bene perderó il peso in eccesso.
Mi rendo conto che la mia posizione puó far storcere il naso a molti: diciassette kg? E' orribile...
Ma sarebbe ancora più orribile morire di suicidio.

:blankstare: SIL :blankstare:
Gli effetti farmacologici del cipralex richiedono 6-8 settimane prima di manifestarsi (la concentrazione ematica del farmaco richiede questo tempo per stabilizzarsi). In effetti, un importante effetto collaterale è l'ingrassamento, ma, sapendolo prima, invece dei 17 kg, si puó restare nei 5-6 kg di aumento.
L'unica cosa che mi sento di dire sugli antidepressivi: non bisogna averne paura, non sono neurolettici, non alterano la personalità , e, soprattutto, lo ripeto, non danno dipendenza.
Forza Silente!
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#38 Messaggio da balkan wolf »

al di la delle cazzate naif di alcuni è inutile negarlo siamo fottute macchine chimiche...

è ovvio che risolveró i miei problemi di maniaco-depresso con la psicoterapia ma mentre li risolvo ringrazio san SEROPRAM che tiene meravigliosamente la mia chimica sottocontrollo ( sto da dio :-) ) e mi permette di non farmi 20 anni per omicidio ...

psicofarmaco rulez altro che chiacchere :-)

sugli odiosi effetti sessuali ( pare sia non raro ) ho avuto culo :-)

azz. siamo pure "colleghi" sil
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Re: L'orgasmo femminile ed i farmaci.

#39 Messaggio da tao »

CanellaBruneri ha scritto:
Silente ha scritto:Soffro di depressione.
E sono in cura con uno psicofarmaco che si chiama Cipralex.
Nel foglietto accluso - che ora sono andata a cercare e non trovo più - c'era scritto qualcosa come "Influisce sull'orgasmo".
Ed effettivamente ho notato delle differenze, e tutte poco piacevoli.
Il Cipralex mi priva della capacità  di sentire pienamente il mio orgasmo.
L'orgasmo normale, per dire, dà  un piacere forza dieci. Con il Cipralex diventa due, a volte uno. Sento l'orgasmo, ma come se fosse 'sottopelle', quasi come se non mi appartenesse.
Se il Cipralex influisse sul desiderio, privandomene, sarebbe diverso; ma questo non lo fa. Il mio desiderio è immutato, forse è persino cresciuto, ho desiderio di accarezzarmi tutti i giorni, ma non provo più la soddisfazione, l'appagamento.
Anche nel SM sono cambiata: ora avverto il dolore come lo avvertivo prima, ma è disgiunto dal piacere e dall'eccitazione, ora è dolore e basta...

:blankstare: SIL :blankstare:
Molto sommessamente e sottovoce: tutti gli anti depressivi influiscono sulla libido, attutendola, esattamente come la descrivi tu.
A parte le pacche sulle spalle ed i rimedi della nonna, la cosa migliore nelle depressioni (distimie? Bipolari? Disturbo maggiore?), sono l'asociazione fra antidepressivi, ansiolitici e psicoterapia (e di psicoterapie ne esistono almento di due grandi tipi: analitica o cognitivista-comportamentale).
Come potrai renderti conto da sola, gli antidepressivi NON danno dipendenza e sono piuttosto maneggievoli sotto controllo medico. Altro son le benzodiazepine, ma non allungo il brodo.
Comunque, in bocca al lupo, e tieni presente il tuo attuale calo libidico è ASSOLUTAMENTE reversibile con la sospensione farmacologica.
Chiedo scusa per il tono apparentemente didascalico e supponente, ma ho letto alcune inesattezze abbastanza perniciose, e ho voluto fare una minima precisazione
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Il delirio scientifico........fra tutti quanti il meno accettabile.
Louis Ferdinand Celine (medico epidemiologo).

La medicina in ogni epoca manifesta la pretesa di aver conseguito il proprio apogeo...............da li è tutto uno sminestrare di certezze, la più risibile tra tutte la sicumera, l'ostentazione del controllo sull'uomo relativamente al funzionamento biologico dello stesso..........

il corpo umano oggetto di convincimenti pressochè assoluti, l'illusione di poterlo maneggiare a piacimento con la più estreema delle disinvolture, il miraggio di averne individuato, una volta per tutte, il codice interpretativo....

fino a duecento anni fa si applicavano le sanguisughe per praticare il salasso, anche allora la scienza medica era materia di certezze, certezze assolute......
oggi quel genere di pratiche provoca orrore......
oggi gli antidepressivi vengono somministarti a più non posso........
un domani tutto ció potrà  essere orrore............orrore, sdegno e ribrezzo.........

è tutto relativo, piano con le certezze.........
"Dietro ogni italiano si nasconde un cretino"
Ennio Flaiano.

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#40 Messaggio da balkan wolf »

a livello astratto come critica al positivismo ci sto tao...

a livello pratico la chimica vince pochi cazzo... quello stato orribile e mistico sono solo sostanze sfrigolanti dentro di noi se si riescono a regolare perchè mai non farlo???

ovvio che nel futuro quando allinerranno perfettamente le nostre produzioni chimiche interne con un raggetto blu innoquo si considererà  l'assumere uno psicofarmaco ( con tutti i suoi effetti collaterali ) esattamente come noi oggi consideriamo le sanguisughe ma sinceramente non mi tange molto la cosa ... e soprattutto la dinamica è identica se ci pensi
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#41 Messaggio da tao »

non voglio fare sempre il guastafeste balkan, alla fine rischio di diventare macchiettistico.............
ma hai presente la deriva alla quale si sta andando incontro?........
si è fatto un gran parlare della questione del ritalin somministrato ai bambini in relazione ad una non meglio precisata "vivacità " che essi manifestano........
sei troppo sveglio e perspicace per non renderti conto della pericolosità  del fenomeno............
è l'incubo del grande fratello che va compiendosi, il controllo sistematico sugli individui intervendo sul funzionamento dei circuiti chimici e biologici che regolano l'alternarsi dell'emozioni, delle percezioni e dei sentimenti degli esseri umani.......
un domani si potrà  procedere a formare un esercito compatto di automi lobotomizzati annullando le differenze relative al sentire di ognuno di noi.......
emozioni precostituite, sensazioni preordinate, il tutto a comporre uno scenario inquietante che in alcuni punti mi pare già  in parte delineato........
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#42 Messaggio da balkan wolf »

ella peppa tao sei più visionario di me vedo :-)

naaa lo psicofarmaco secondo me non fa parte del progetto di lobotomizzazione planetaria in atto... è troppo scomodo e c'è troppo pregiudizio attorno o te lo infilano di nascosto nei panini di mackebab o lo scacato non lo prende non è mica matto lui lui ha le palle ed emerge nella società  ( i coglioni non vanno calmati ma illusi )... il semplice concetto di aiuto è incompatibile col modello dominante

gli psicofarmaci sono un ottima soluzione per sedarsi volontariamente sono un tampone chimico e nulla di più... come un antidolorifico quando ai male fisico ... non risolve ma blocca e poi ti curi ( la testa di quiz è quello che va solo di psicofarmaci )

come tutto nella vita sono solo uno strumento

senza seropram prob. avrei sbroccato e fatto qualche cazzata antisociale inutile ricevendo ovv. la punizione del sistema... grazie al tampone chimico posso sviluppare più lucidamente risorse idee competenze per fottere il sistema con tempi e modi tremendamente più efficaci... esempio pratico di come usare lo psicofarmaco in maniera antisociale :-)
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#43 Messaggio da tao »

no balkan sono poco d'accordo............
il problema è perche si debba essere felici per forza, perchè si debba venir forzati ad accettare il mondo anche se questo non piace e fa schifo...........è questa la funzione ultima, finale, oserei dire ontologica propria dei farmaci antidepressivi.................su non nascondiamoci dietro ad un dito........

le depressioni sono malattie la cui incidenza sta aumentando progressivamente con gli anni, c'è una correlazione evidente tra questa progressione vertiginosa del fenomeno ed il modus vivendi che è andato affermandosi nell'epoca che viviamo...................

quando parlo di rischio di lobotomizzazione e perchè credo che l'infelicità  non sia solamente intrinseca al funzionamento chimico dell'essere umano, ma possa essere in qualche modo una sorta di rigetto ad un sistema in atto........
essere infelici potrebbe voler dire prendere coscienza dell'esistenza di un problema, provare perlomeno ad individuare le incongruenze, le storture e financo le fisime del suddetto sistema, e da li comportarsi di conseguenza ed eventualmente reagire.......

ecco perchè parlo di sistema di controllo......
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#44 Messaggio da balkan wolf »

imho sei fuoristrada tao...

nel mio caso specifico è un "semplice" stabilizzatore dell'umore presumo che nei casi di depressione funzioni in modo simile... capisco la tua visione romantica dell'infelicità  ma ti assicuro che se la cosa è patologica ( e i disagi psichici sono vere patologie pochi cazzi ) spesso non è semplicemente gestibile... non è il mal di vivere è proprio un disagio debilitante

sarebbe come credere che un masochista col mal di denti vada bene :-) esempio cretino ma che rende l'idea
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#45 Messaggio da Victor »

Silente ha scritto:Ne ho prese, di porcherie farmaceutiche...
Ad esempio il Maveral, che mi faceva venire delle "crisi di rabbia" assurde.
Mi spaventa l'effetto che possono avere sui processi del pensiero, ma non ho alternative. O così o muoio.
Manca un elemento fondamentale: qual è stato il motivo principale della depressione?

Questa sindrome, andrebbe destrutturata facendoti aiutare da un analista competente, in grado, in un primissimo momento, di isolare ció che tendenzialmente ti faccia stare bene, da ció che invece determini il contrario. E lavorare sul primo gruppo di elementi. Dopodichè, iniziare un percorso di risalita verso le cause scatenanti, quelle reali, arrivando man mano all'origine del disagio. Cause che non sempre si conoscono o si individuano con facilità . Mesi, anni, servono tanto tempo e altrettanta volontà . Compiuto il percorso, sei già  ad un ottimo punto. Se si esclude il rischio ricaduta.

Io soffrivo (e continuo a soffrire) di sociofobia, sindrome strettamente legata a quella depressiva. Piuttosto che affrontare il problema, preferivo credermi un disadattato, in ogni contesto, tirando avanti giusto per. Stavo male fuori casa, tra estranei; stavo male in casa, tra i miei familiari. A livelli preoccupanti, sia per me, sia per quanti mi stessero intorno.
Lasciai più volte gli studi addossando la colpa di questa scelta agli altri e mai al mio disagio, mi isolai dai rapporti in famiglia. Dormivo fino alle sei del pomeriggio, mangiavo (quando mangiavo) da solo, per buoni due anni non misi piede fuori casa. Facevo e mi facevo letteralmente schifo. Psicologi e psichiatri quanti ne vuoi, i farmaci erano materia di famiglia, mi imbottii di "schifezze" in così rapida progressione, da non averne mai abbastanza. Tra le tante, arrivando ad avere le allucinazioni: non tolleravo rumori inesistenti, sentivo oggetti cadere e rompersi, se rimanevo da solo in casa, non riuscivo ad uscire da una stanza per entrare in un'altra, avevo le paure più assurde, spesso mi autopunivo. Da malesseri inventati per non uscire di casa a degenerazioni da manicomio. Arrivai a rompermi un ginocchio e a "massacrarmi" la faccia (tra chirurgo maxillo-facciale e rimozione di cicatrici che irragionevolmente mi procuravo, i miei si ritrovarono a dover investire un capitale per far fronte alla mia follia). Il disagio peggioró all'inverosimile. Distrussi mezza casa e, ai limiti della sopportazione, arrivo il tentativo di suicidio.
Squallidissimo: vuoi ammazzarti, ci sei quasi riuscito ma inizi ad invocare aiuto. Quando tutto è passato, provi una vergogna indescrivibile [...]

Ne seguì un perscorso lunghissimo di analisi e cicli di terapia farmacologica che, limitatamente all'ultima, continua tuttora.
Individuai la causa del mio malessere e di colpo sparì il disagio provato fino ad allora. Per la cronaca, ero e sono gay. Temevo la reazione dei miei genitori che, invece, già  lo sapevano. Leggi: mi complicai l'esistenza inutilmente. Sarebbe bastato affrontare il discorso, parlarglierne, per evitarmi un brutto passaggio della mia esistenza. In un momento delicato della vita che è l'adolescenza.
Fatto il coming-out, finalmente vidi il mondo sotto un'altra ottica. E fu a quel punto, nel mio caso, che potè subentrare la buona dose di MENEFOTTO suggerita da Elam.
Mi accetto, mi accettano i miei familiari, degli altri MENEFOTTO.
Banale dirlo, ma efficace: iniziai a vivere. Bene e pure meglio.

La sociofobia persiste ancora, è dura a vincersi, ma dipende soltanto da me, nel senso che finalmente risco a gestirla.
Dai tranquillanti sono passato alle benzodiazepine. Non riesco a farne a meno, mi aiutano a dormire e ad affrontare rilassato (eufemismo) la giornata. A settembre (forse entreró in un programma di disintossicazione.
Esperienza personale, i farmaci mi hanno aiutato. Alcuni facevano ingrassare, altri dimagrire, uno mi ha quasi distrutto la tiroide... peró aiutano. A patto che si segua anche un programma di supporto psichiatrico/psicologico e motivazionale.

Auguri Sil! :wink:

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