[O.T.] La sindrome del balcone di casa (politica inside)

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balkan wolf
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#31 Messaggio da balkan wolf »

Occhio agli ingegneri snob: pare si cibino di intellettualoidi

tao te stai a infilà  in una valle de lacrime e sangue... nady è una flamer quasi invincibbbile ( psss. è pure ebbbrea :-) ) perdonate la raffinata analisi semiologica e l'eccessivo intelletualismo del concetto che segurà ... SO CAZZI TUA

detto questo ovv. sono di parte

Immagine

siamo nel 2007 e gli occidentali per bene non dovrebbero occuparsi dell'utile ma del futile ... c'è sempre un cinese disposto a lavorare per noi se gli insegnamo a colorarsi i capelli :-)
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Lemmy
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#32 Messaggio da Lemmy »

See, chiamatemi Frivoletto!
''Maró lemmy che cazzone che era!!!''
CianBellano

Errato: Lemmy E'

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Renton
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#33 Messaggio da Renton »

Nadir ha scritto:
tao ha scritto: x nadir......l'intellettualismo, qualora non sia asservito alle ragioni della logica dominante, rappresenta la coscienza critica della società , un contropotere indispensabile ad un funzionamento corretto del sistema........
con tutto il rispetto del caso, gli ingegneri snob sono volgare manovalanza........
E' l'intellettualismo che si trova pero' a definire cosa sia logica dominante, o a crearla, o a contrapporsi ad essa creando una logica alternativa, talvolta illuminante, talvolta demenziale. Ma vedi, tao, io non penso che sia l'intellettualismo ad essere l'anima della coscienza critica, ma qualcosa di molto piu' semplice: il buon senso. O, se vuoi, l'uomo in se' che non necessita di dirsi intellettuale per essere tale.

Poi, con tutto il rispetto, la volgare manovalanza e' la Base :-)))

(Occhio agli ingegneri snob: pare si cibino di intellettualoidi)
Posso stringerti sentitamente la mano, Nadir? :)

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Squirto
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#34 Messaggio da Squirto »

Nadir ha scritto:
tao ha scritto: x nadir......l'intellettualismo, qualora non sia asservito alle ragioni della logica dominante, rappresenta la coscienza critica della società , un contropotere indispensabile ad un funzionamento corretto del sistema........
con tutto il rispetto del caso, gli ingegneri snob sono volgare manovalanza........
E' l'intellettualismo che si trova pero' a definire cosa sia logica dominante, o a crearla, o a contrapporsi ad essa creando una logica alternativa, talvolta illuminante, talvolta demenziale. Ma vedi, tao, io non penso che sia l'intellettualismo ad essere l'anima della coscienza critica, ma qualcosa di molto piu' semplice: il buon senso. O, se vuoi, l'uomo in se' che non necessita di dirsi intellettuale per essere tale.

Poi, con tutto il rispetto, la volgare manovalanza e' la Base :-)))

(Occhio agli ingegneri snob: pare si cibino di intellettualoidi)


gli intellettuali non esistono.
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

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tao
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#35 Messaggio da tao »

Helmut ha scritto:
tao ha scritto: l'intellettualismo, qualora non sia asservito alle ragioni della logica dominante, rappresenta la coscienza critica della società , un contropotere indispensabile ad un funzionamento corretto del sistema........
...
Mah...opinabile...

...il "culturame" il più delle volte è staccato dalla realtà  e vive in un mondo artefatto e teorico...rappresenta invece un'omologazione al contrario...dove bisogna essere "per forza" contro il sistema dominante...

...tralascio il motivo per il quale puó permettersi il "vivere da intellettuali"...anche se è noto a tutti...c'è chi si occupa della produzione anche per loro...creando valore aggiunto...

...in breve: grazie a chi si fa un mazzo tanto tutti i santi giorni "loro" (l'intellighenzia conformista) possono sproloquiare liberamente...
ma cosa dici.....
innanzitutto la figura dell'intellettuale tout court è di retaggio medioevale ed ha smesso da tempo di esistere in quei termini.........l'intellettuale vive del lavoro proprio ...........ha spesso un lavoro che ne supporta l'attività  intellettuale vera e propria e da cui reca sostentamento (l'insegnante, l'operaio, l'impiegato) oppure è inserito nel flusso economico alla stregua di chiunque altro sviluppi un'attività  produttiva in vista di una ricaduta in termini di guadagno (lo scrittore, il giornalista).......
l' eccezione mossa con quel genere di argomentazioni è quindi del tutto fuori luogo.............
la prosopopea del lavoro che determina la produzione con tanto di valore aggiunto è ovvia e francamente insopportabile............è un mito borghese becero e qualunquista duro a morire................lo acceterei solamente se coloro che assicurano la produzione dei beni lo facessero per ragioni di salute universale invece che per il conseguimento di un interesse personale...........
perció non vedo la ragione di questo incessante richiamo al virtuosismo.......
ipocriti!!!!!!!
"Dietro ogni italiano si nasconde un cretino"
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tao
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#36 Messaggio da tao »

..
Ultima modifica di tao il 02/04/2007, 17:49, modificato 1 volta in totale.
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tao
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#37 Messaggio da tao »

Nadir ha scritto:
tao ha scritto: x nadir......l'intellettualismo, qualora non sia asservito alle ragioni della logica dominante, rappresenta la coscienza critica della società , un contropotere indispensabile ad un funzionamento corretto del sistema........
con tutto il rispetto del caso, gli ingegneri snob sono volgare manovalanza........
E' l'intellettualismo che si trova pero' a definire cosa sia logica dominante, o a crearla, o a contrapporsi ad essa creando una logica alternativa, talvolta illuminante, talvolta demenziale. Ma vedi, tao, io non penso che sia l'intellettualismo ad essere l'anima della coscienza critica, ma qualcosa di molto piu' semplice: il buon senso. O, se vuoi, l'uomo in se' che non necessita di dirsi intellettuale per essere tale.

Poi, con tutto il rispetto, la volgare manovalanza e' la Base :-)))

(Occhio agli ingegneri snob: pare si cibino di intellettualoidi)
d'accordo su tutto nadir.......il problema è stabilire cosa effettivamente sia il buon senso ed in che modo possa vivificare un' eventuale coscienza critica .............trattasi, infatti, di concetto vago e sfuggente.....

p.s.
io sono tutto tranne che un intellettuale, mi disturba, peró, la mistica del lavoro come l'esaltazione di ció che è tecnico o specialistico........
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Helmut
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#38 Messaggio da Helmut »

tao ha scritto: la prosopopea del lavoro che determina la produzione con tanto di valore aggiunto è ovvia e francamente insopportabile............è un mito borghese becero e qualunquista duro a morire................lo acceterei solamente se coloro che assicurano la produzione dei beni lo facessero per ragioni di salute universale invece che per il conseguimento di un interesse personale...........

Un tuo pensiero assolutamente personale e discutibilissimo...quella del valore aggiunto sul lavoro è una legge economica universale...dai tempi di Adam Smith e poi rubacchiata da Marx...altro che mito...!!! :o

Chi assicura la produzione di beni e servizi è ovvio che lo fa per suo interesse personale...se lo facesse per altri motivi cadrebbe il sistema economico attuale... :wink:

"Non è dalla benevolenza del salumiere, del fornaio o del fruttivendolo che dobbiamo aspettarci il nostro pranzo, ma dalla considerazione che essi hanno dei propri interessi"
Adam Smith, An inquiry of the wealth and richness of the nations" Londra 1776
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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tao
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#39 Messaggio da tao »

Helmut ha scritto:
tao ha scritto: la prosopopea del lavoro che determina la produzione con tanto di valore aggiunto è ovvia e francamente insopportabile............è un mito borghese becero e qualunquista duro a morire................lo acceterei solamente se coloro che assicurano la produzione dei beni lo facessero per ragioni di salute universale invece che per il conseguimento di un interesse personale...........

Un tuo pensiero assolutamente personale e discutibilissimo...quella del valore aggiunto sul lavoro è una legge economica universale...dai tempi di Adam Smith e poi rubacchiata da Marx...altro che mito...!!! :o

Chi assicura la produzione di beni e servizi è ovvio che lo fa per suo interesse personale...se lo facesse per altri motivi cadrebbe il sistema economico attuale... :wink:

"Non è dalla benevolenza del salumiere, del fornaio o del fruttivendolo che dobbiamo aspettarci il nostro pranzo, ma dalla considerazione che essi hanno dei propri interessi"
Adam Smith, An inquiry of the wealth and richness of the nations" Londra 1776
.......fumo negli occhi.........ipocrisie della società  borghese ansiosa di assicurare una giustificazione etica ad un sistema sociale che in fondo in fondo prendeva spunto dalla rozza mercatura.......
e poi,..........se solamente ci accostassimo al problema con un approccio filosofico ci renderemo conto come tali accezioni facevano riferimento ai sistemi chiusi (le singole nazioni, i mercati comuni) mentre mancavano di vocazione universale.............se andiamo al nocciolo del problema, amico, vedremo come le attività  produttive si concretano in un modo o nell'altro nello sfruttamento, nell'utilizzo e nel depauperamento delle risorse di questo gnocco minerale chiamato terra, risorse universali e per questo comuni.................
dove sta la virtù, dove le stelle che brillano di luce propria..........suvvia........
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Nadir
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#40 Messaggio da Nadir »

balkan wolf ha scritto: siamo nel 2007 e gli occidentali per bene non dovrebbero occuparsi dell'utile ma del futile ... c'è sempre un cinese disposto a lavorare per noi se gli insegnamo a colorarsi i capelli :-)
Ma LOL... che ha pure un substrato di verita', poi.
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#41 Messaggio da Helmut »

tao ha scritto: .......fumo negli occhi.........ipocrisie della società  borghese ansiosa di assicurare una giustificazione etica ad un sistema sociale che in fondo in fondo prendeva spunto dalla rozza mercatura.......
e poi,..........se solamente ci accostassimo al problema con un approccio filosofico ci renderemo conto come tali accezioni facevano riferimento ai sistemi chiusi (le singole nazioni, i mercati comuni) mentre mancavano di vocazione universale.............se andiamo al nocciolo del problema, amico, vedremo come le attività  produttive si concretano in un modo o nell'altro nello sfruttamento, nell'utilizzo e nel depauperamento delle risorse di questo gnocco minerale chiamato terra, risorse universali e per questo comuni.................
dove sta la virtù, dove le stelle che brillano di luce propria..........suvvia........
Roba vecchia...lo sfruttamento delle risorse naturali è nato con l'Uomo...

...e le stelle brillano perchè nel nucleo dell'atomo di idrogeno, il primo elemento della tavola di Mendeleiev, si sviluppa una reazione nucleare a catena che produce luce e calore...l'unica spiegazione possibile... :wink:

...le ideologie della deindustrializzaizone occidentale a scapito delle economie emergenti sono bubbole...basta guardare i numeri della produzione industriale e del consumo di energia dell'UE, Usa e Canada...

...e proprio perchè le economie avanzate assicurano alti profitti, possono permettersi di mantenere parassiti che non producono un cazzo, o, in alternativa producono merda ideologica...come gli intellettuali...!!! :DDD
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Nadir
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#42 Messaggio da Nadir »

tao ha scritto: la prosopopea del lavoro che determina la produzione con tanto di valore aggiunto è ovvia e francamente insopportabile............
è un mito borghese becero e qualunquista duro a morire................
E Carletto lo siluriamo cosi', tout court?
(Intellettualmente parlando, s'intende)
lo acceterei solamente se coloro che assicurano la produzione dei beni lo facessero per ragioni di salute universale invece che per il conseguimento di un interesse personale...........
Come mangiare, per esempio.
perció non vedo la ragione di questo incessante richiamo al virtuosismo.......
ipocriti!!!!!!!
Mmmm, dunque, io - si sa - ho ancora dei problemi con la lingua italiana e puo' darsi che alcuni concetti mi sfuggano o che non colga dei passaggi(d'altra parte sono extracomunitaria e ing, un mix micidiale). Non vedo, per es, il richiamo al virtuosismo che citi. Per cortesia, potresti quotarmi il passaggio?
Grazie.

Apprezzo, comunque, il giudizio finale. Gridato, categorico e certamente basato sull'evidenza di sopra.

PS, intellettualmente, tra me e te, mi sembra tu ecceda un po' con la punteggiatura.
Cioe', io sono solo un ing, l'evoluzione dell'analfabeta da miniera ed inizio perfino i periodi con "cioe'", eppure, leggendoti inciampo sempre in campi minati di puntini di sospensione. Quasi uno per ogni frase. Estesissimi. E il pensiero sembra un diesel che impazzisce per accendersi a 20° zotto zero. Bo-bot (puntini) bo-bot (puntini). Ovviamente per tutto cio' ci sara' una ragione logica, stai sperimentando nuove forme espressive sulle orme di C.E. Gadda? (Per inciso, uno o piu' punti di interrogazione ora?)

Baci ;-)
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#43 Messaggio da Nadir »

tao ha scritto:d'accordo su tutto nadir.......
Grazie, meriti un bacio
SSMMMUUUAACCKKK!
il problema è stabilire cosa effettivamente sia il buon senso ed in che modo possa vivificare un' eventuale coscienza critica .............trattasi, infatti, di concetto vago e sfuggente.....
Qualsiasi concetto e' "vago e sfuggente" se non puo' essere definito entro i rigidi parametri di un equazione (e anche in quel caso, per alcuni, potrebbe essere comunque vago & sfuggente). Tali concetti potremmo definirli dinamici o elastici e la loro concretizzazione muta a seconda delle condizioni al contorno. E' relativa, quindi, perche' il "buon senso" nello spazio-tempo A non e' quello nello spazio-tempo B.

Eppure possiamo dare una definizione trasversale, basta pensarci un po' su: il buon senso e' l'equilibrio nel valutare, analizzare e giudicare. O, se preferisci, l'affrontare gli eventi (fisici o intellettuali, pratici o speculativi) mandando a fare in culo il piu' possibile le sovrastrutture e i condizionamenti preconcetti.
Che ne dici, ti piace?
Mi dai un cinque? ;-)
p.s.
io sono tutto tranne che un intellettuale, mi disturba, peró, la mistica del lavoro come l'esaltazione di ció che è tecnico o specialistico........
Non mi risulta che vi sia stata, a meno che non sia intrinseca nell'autodefinizione "ing & snob" che non esalta alcun lavoro (ma specifica uno status, e lo fa in modo delicatamente, intellettualmente arrogante :-)). A parte cio', l'esaltazione di qualunque aspetto - tencino o umanistico - a discapito del resto dello scibile e' ovviamente un campanilismo grottesco. In genere, pero', si e' assistito al prevaricare del secondo sul primo, perche' "i tecnici" erano la bassa manovalanza (ops!) e i benestanti dicevano che il loro mestiere e'/era quello piu' duro: pensare. E date le teste che possiedono/possedevano, credo che molti abbiano ragione.
--
Nadja Jacur

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#44 Messaggio da tao »

x nadir
il richiamo al virtuosismo era diretto ad helmut ed al suo tentativo grottesco ed anacronistico di fornire una giustificazione etica al capitalismo.......................tutto qui..............

per ció che concerne il buon senso, ad occhio e croce, mi sembra tu abbia fatto appello al caro vecchio buon senso popolare.............il che ti ha immediatamente garantito il plauso incondizionato delle masse gaudenti (renton) ansiose di promuovere il pensiero semplice e di bandire allo stesso tempo le sofisticazioni culturali, "le sovrastrutture e i condizionamenti preconcetti" propri della classe intellettuale..............in fondo al diavolo (o come dici tu "a fare in culo") tutto questo "culturame" (sic!) che vive sul lavoro di panettieri e salumai che garantiscono il valore aggiunto...........evviva il populismo!........dateci il pensiero semplice!.......
si tratta, in realtà , di uno schema già  abusato ed in verità  l'idiosincrasia nei confronti della dimensione intellettuale è propria dei regimi reazionari................di goebbels che rivelava come all'udire della parola cultura fosse portato, per un riflesso incondizionato, ad infilare la mano nella fondina...............delle dittature militari sud-americane che i musicisti e gli scrittori non allineati li torturavano financo a privarli degli arti superiori in ossequio ad una beffarda legge di contrapasso.........

....concordo sul "campanilismo grottesco", ma d'altronde la filastrocca dell'ingegnere snob, del primo della classe, che assiste allo schiamazzo del becerume intellettuale per poi apporvi, come un sigillo, il proprio giudizio finale ed ultimativo è francamente insopportabile.........

la polemica sulla forma è troppo smaccatamente manieristica e non la prendo neanche in considerazione..............
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#45 Messaggio da Helmut »

tao ha scritto:x nadir
il richiamo al virtuosismo era diretto ad helmut ed al suo tentativo grottesco ed anacronistico di fornire una giustificazione etica al capitalismo....
Sei fuori strada, caro tao... :wink:

...nessuna giustificazione etica...solo mie citazioni tratte da disordinate e incomplete letture, senza presunzioni intellettuali e, orrore, ideologiche,,, :-D

...ebbene sì, sono un populista...un fottuto salariato figlio di operai e nipote di contadini che produce quote di valore aggiunto...

...era così anche 3200 anni fa nella Grecia dei vari Socrate e Platone (potrei sbagliarmi sui nomi, non ho molto tempo per leggere, mi tocca lavorare per vivere, anche se guadagno bene :-D )...ma allora c'erano gli schiavi che garantivano l' "esercizio del pensiero"... :DDD
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