tao ha scritto:
la prosopopea del lavoro che determina la produzione con tanto di valore aggiunto è ovvia e francamente insopportabile............
è un mito borghese becero e qualunquista duro a morire................
E Carletto lo siluriamo cosi', tout court?
(Intellettualmente parlando, s'intende)
lo acceterei solamente se coloro che assicurano la produzione dei beni lo facessero per ragioni di salute universale invece che per il conseguimento di un interesse personale...........
Come mangiare, per esempio.
perció non vedo la ragione di questo incessante richiamo al virtuosismo.......
ipocriti!!!!!!!
Mmmm, dunque, io - si sa - ho ancora dei problemi con la lingua italiana e puo' darsi che alcuni concetti mi sfuggano o che non colga dei passaggi(d'altra parte sono extracomunitaria e ing, un mix micidiale). Non vedo, per es, il richiamo al virtuosismo che citi. Per cortesia, potresti quotarmi il passaggio?
Grazie.
Apprezzo, comunque, il giudizio finale. Gridato, categorico e certamente basato sull'evidenza di sopra.
PS, intellettualmente, tra me e te, mi sembra tu ecceda un po' con la punteggiatura.
Cioe', io sono solo un ing, l'evoluzione dell'analfabeta da miniera ed inizio perfino i periodi con "cioe'", eppure, leggendoti inciampo sempre in campi minati di puntini di sospensione. Quasi uno per ogni frase. Estesissimi. E il pensiero sembra un diesel che impazzisce per accendersi a 20° zotto zero. Bo-bot (puntini) bo-bot (puntini). Ovviamente per tutto cio' ci sara' una ragione logica, stai sperimentando nuove forme espressive sulle orme di C.E. Gadda? (Per inciso, uno o piu' punti di interrogazione ora?)
Baci
