[O.T.] Il codice da vinci
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- cimmeno
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sinceramente io l'ho visto più come un romanzo che tenta di diffondere alcune tesi ( tanto stantie per gli interessati quanto nuove per chi non si interessa nè d'arte nè di storia delle religioni) che non un triller a sfondo religioso.
troppo scarsa la struttura narrativa, appena passabile l'intreccio di indovinelli , imperdonabile il finale sciatto e banale.
giudizio critico : tavanata galattica.
se volete dei libri seri leggete palahniuk...
troppo scarsa la struttura narrativa, appena passabile l'intreccio di indovinelli , imperdonabile il finale sciatto e banale.
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donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!
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Dan Brown è un furbacchione. ha semplicemente romanzato (in modo approssimativo) un intreccio che esisteva già , quello dell'abate sauniere (esiste un locale a calco che si chiama la locanda di sauniere) e dell'abazia di rennes le chateau.
non solo, si è anche inventato una persecuzione della chiesa per farsi pubblicità quando molto probabilmente in vaticano non sanno nemmeno che ha scritto il libro. al giorno d'oggi essere eretici va di moda ed è facile perchè non ci sono più i roghi.
non solo, si è anche inventato una persecuzione della chiesa per farsi pubblicità quando molto probabilmente in vaticano non sanno nemmeno che ha scritto il libro. al giorno d'oggi essere eretici va di moda ed è facile perchè non ci sono più i roghi.
stecca para pe' tutti
- facialmaster
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anch'io mi sono divertito a leggerlo, per carità . peró è un po' truffaldino perchè la storia non è sua. lui si è limitato a contestualizzarla. per rendersene conto basta leggere qualcosa sul santo graal.
ho avuto la stessa senzazione per "io uccido" di faletti quando ho letto il suo secondo libro, tanto brutto da farmi pensare che il primo non fosse farina del suo sacco.
ho avuto la stessa senzazione per "io uccido" di faletti quando ho letto il suo secondo libro, tanto brutto da farmi pensare che il primo non fosse farina del suo sacco.
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- cimmeno
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curioso che molti abbiano avuto lo stesso sentore.....erpantera ha scritto:ho avuto la stessa senzazione per "io uccido" di faletti quando ho letto il suo secondo libro, tanto brutto da farmi pensare che il primo non fosse farina del suo sacco.
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beh, senti, il primo era un buon esordio, una storia discreta, abbastanza avvincente ed emozionante. per essere un'opera prima aveva un suo perchè.
il secondo giallo invece, oltre a essere brutto, è anche scritto male. nel senso che l'autore non sembra avere un'idea chiara delle regole da seguire per scrivere un buon romanzo giallo. difficile credere che la mano sia la stessa.
il secondo giallo invece, oltre a essere brutto, è anche scritto male. nel senso che l'autore non sembra avere un'idea chiara delle regole da seguire per scrivere un buon romanzo giallo. difficile credere che la mano sia la stessa.
stecca para pe' tutti
- breglia
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Sabato ho partecipato a una conferenza, intitolata 'Smantelliamo il Codice da Vinci'.
Organizzata e ospitata da una parrocchia, aveva come ospite un tipo studioso di religione che ha sollevato un polverone assurdo: secondo lui alcune delle ipotesi del libro (Gesù diventa padre, ecc.), hanno sconvolto dei giovani cattolici che sembra abbiano perso le coordinate della loro fede.
Tutto questo è assurdo, visto che è scritto che il libro è un'opera di fantasia (anche se cita episodi già conosciuti).
Ma la cosa assurda è che questo tizio affermava che il libro andrebbe letto dopo aver seguito un corso propedeutico di studi (ha buttato là con nonchalance: 8 lezioni da un'ora e mezza l'una), per approfondire alcune questioni 'vitali'.
Indovinate chi tiene questi corsi propedeutici???
Come ciliegina sulla torta, ha accusato Brown di essersi arricchito col libro...
Tutto questo tra le risate e gli sfottó (era un tipo allucinante) miei e dei miei amici, che facevamo battute a non finire. Solo alla fine abbiamo capito che le due donne sedute davanti a noi e che ci lanciavano occhiate velenose erano moglie e figlia del tipo.
Organizzata e ospitata da una parrocchia, aveva come ospite un tipo studioso di religione che ha sollevato un polverone assurdo: secondo lui alcune delle ipotesi del libro (Gesù diventa padre, ecc.), hanno sconvolto dei giovani cattolici che sembra abbiano perso le coordinate della loro fede.
Tutto questo è assurdo, visto che è scritto che il libro è un'opera di fantasia (anche se cita episodi già conosciuti).
Ma la cosa assurda è che questo tizio affermava che il libro andrebbe letto dopo aver seguito un corso propedeutico di studi (ha buttato là con nonchalance: 8 lezioni da un'ora e mezza l'una), per approfondire alcune questioni 'vitali'.
Indovinate chi tiene questi corsi propedeutici???

Come ciliegina sulla torta, ha accusato Brown di essersi arricchito col libro...

Tutto questo tra le risate e gli sfottó (era un tipo allucinante) miei e dei miei amici, che facevamo battute a non finire. Solo alla fine abbiamo capito che le due donne sedute davanti a noi e che ci lanciavano occhiate velenose erano moglie e figlia del tipo.
"Ridatemi l'effimero, rivoglio Diana Est" (da 'Generation of love', di Matteo B.Bianchi)
certi prelati e certi cattolici si preoccupano ancora di cose che solo qualche pesce crede vere. lasciamo perdere.breglia ha scritto:Sabato ho partecipato a una conferenza, intitolata 'Smantelliamo il Codice da Vinci'.
Organizzata e ospitata da una parrocchia, aveva come ospite un tipo studioso di religione che ha sollevato un polverone assurdo: secondo lui alcune delle ipotesi del libro (Gesù diventa padre, ecc.), hanno sconvolto dei giovani cattolici che sembra abbiano perso le coordinate della loro fede.
Tutto questo è assurdo, visto che è scritto che il libro è un'opera di fantasia (anche se cita episodi già conosciuti).
Ma la cosa assurda è che questo tizio affermava che il libro andrebbe letto dopo aver seguito un corso propedeutico di studi (ha buttato là con nonchalance: 8 lezioni da un'ora e mezza l'una), per approfondire alcune questioni 'vitali'.
Indovinate chi tiene questi corsi propedeutici???![]()
Come ciliegina sulla torta, ha accusato Brown di essersi arricchito col libro...![]()
Tutto questo tra le risate e gli sfottó (era un tipo allucinante) miei e dei miei amici, che facevamo battute a non finire. Solo alla fine abbiamo capito che le due donne sedute davanti a noi e che ci lanciavano occhiate velenose erano moglie e figlia del tipo.
se volete vi posto una mail che mi è arrivata per boicottare il codice da vinci film.
spero immaginiate la mia risposta.
il sottobosco cattolico è folto quanto quello di altri mondi...
Ma perchè dovrei curarmi dei posteri? Cosa hanno fatto i posteri per me?
Groucho Marx
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CODICE DA VINCI
Secondo me è un 'americanata.
Ha un intelaiatura da telefilm che fa a pugni con le tematiche esoterico-simboliche che affronta.
Peró bisogna dargli atto che ha avuto un successo della madonna.
Ha un intelaiatura da telefilm che fa a pugni con le tematiche esoterico-simboliche che affronta.
Peró bisogna dargli atto che ha avuto un successo della madonna.
è vero. non si puó offendere la religione in questo modo. Dan Brown dovrebbe essere punito per la sua mancanza di rispetto, la sua blasfemia e il suo utilizzo per fini di lucro delle vicende di Nostro Signore.breglia ha scritto:Organizzata e ospitata da una parrocchia, aveva come ospite un tipo studioso di religione che ha sollevato un polverone assurdo: secondo lui alcune delle ipotesi del libro (Gesù diventa padre, ecc.), hanno sconvolto dei giovani cattolici che sembra abbiano perso le coordinate della loro fede.
proporrei un rogo pubblico in una grande piazza... lui legato a un palo, e sotto i suoi piedi migliaia di copie del suo libro infame... e il fuoco purificatore lo monderà dai suoi peccati.

Ditemi quando accendete il fuocoSquirto ha scritto:è vero. non si puó offendere la religione in questo modo. Dan Brown dovrebbe essere punito per la sua mancanza di rispetto, la sua blasfemia e il suo utilizzo per fini di lucro delle vicende di Nostro Signore.breglia ha scritto:Organizzata e ospitata da una parrocchia, aveva come ospite un tipo studioso di religione che ha sollevato un polverone assurdo: secondo lui alcune delle ipotesi del libro (Gesù diventa padre, ecc.), hanno sconvolto dei giovani cattolici che sembra abbiano perso le coordinate della loro fede.
proporrei un rogo pubblico in una grande piazza... lui legato a un palo, e sotto i suoi piedi migliaia di copie del suo libro infame... e il fuoco purificatore lo monderà dai suoi peccati.




L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perchè provi un senso di benessere quando gli sei vicino - Bukowski
La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre - Einstein
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G.B.: BROWN SBALORDITO DA ACCUSE PLAGIO "CODICE DA VINCI"
Dan Brown si e' detto "sbalordito" per l'accusa di plagio rivoltagli per il bestseller "Codice da Vinci", che ha definito "completamente fantasiosa". Al processo in svolgimento a Londra, lo scrittore americano e' salito sul banco dei testimoni per difendere la sua casa editrice, Random House, a cui Michael Baigent e Richard Leigh hanno chiesto i danni per aver copiato la loro opera "Il sangue santo e il sacro Graal", pubblicata dallo stesso editore nel 1982. "Sostenere che ho scippato e sfruttato il loro lavoro e' semplicemente falso", ha dichiarato il quarantunenne Brown, che ha ricordato peraltro come all'interno del suo libro sia citato il saggio di Baigent e Leigh che e' presente nella biblioteca del protagonista Leigh Teabing (il cui nome, tra l'altro, e' l'anagramma dei due scrittori). Del resto, ha ricordato Brown, la teoria che Gesu' sposo' Maria Maddalena ed ebbe da lei figli che assicurarono una discendenza protetta dai Templari e arrivata ai giorni nostri era gia' stata avanzata da molti altri autori. "Ma io ho fatto tutto il possibile per menzionarli come coloro che l'hanno portata all'attenzione del grande pubblico - ha ricordato - sono sbalordito da questa reazione e soprattutto non la capisco". Al processo davanti alla High Court londinese, entrato nella sua terza e forse conclusiva settimana, la difesa ha sempre sostenuto che le idee del saggio di Baigent e Leigh fossero troppo generiche per essere protette dal diritto d'autore e che comunque Brown aveva attinto anche da molte altre fonti.
fonte Repubblica.it
Dan Brown si e' detto "sbalordito" per l'accusa di plagio rivoltagli per il bestseller "Codice da Vinci", che ha definito "completamente fantasiosa". Al processo in svolgimento a Londra, lo scrittore americano e' salito sul banco dei testimoni per difendere la sua casa editrice, Random House, a cui Michael Baigent e Richard Leigh hanno chiesto i danni per aver copiato la loro opera "Il sangue santo e il sacro Graal", pubblicata dallo stesso editore nel 1982. "Sostenere che ho scippato e sfruttato il loro lavoro e' semplicemente falso", ha dichiarato il quarantunenne Brown, che ha ricordato peraltro come all'interno del suo libro sia citato il saggio di Baigent e Leigh che e' presente nella biblioteca del protagonista Leigh Teabing (il cui nome, tra l'altro, e' l'anagramma dei due scrittori). Del resto, ha ricordato Brown, la teoria che Gesu' sposo' Maria Maddalena ed ebbe da lei figli che assicurarono una discendenza protetta dai Templari e arrivata ai giorni nostri era gia' stata avanzata da molti altri autori. "Ma io ho fatto tutto il possibile per menzionarli come coloro che l'hanno portata all'attenzione del grande pubblico - ha ricordato - sono sbalordito da questa reazione e soprattutto non la capisco". Al processo davanti alla High Court londinese, entrato nella sua terza e forse conclusiva settimana, la difesa ha sempre sostenuto che le idee del saggio di Baigent e Leigh fossero troppo generiche per essere protette dal diritto d'autore e che comunque Brown aveva attinto anche da molte altre fonti.
fonte Repubblica.it
Eeeh, professore"¦ non le dico, antani, come trazione per due anche se fosse supercazzola bitumata, ha lo scappellamento a destra.
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- Nuovi Impulsi
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- Iscritto il: 23/12/2005, 13:09
Ho letto sia il "codice da vinci" che "Angeli e demoni" per entranbi penso che si possano trovare tanto dei pregi quanto dei difetti:
Entrambi sono piacevoli da leggere e la trama ti tiene incollato al libro per scoprire come va a finire (direi che tutti e due sono pensati già per una trasposizione cinematografica), quando li ho letti li ho divorati e mi sono piaciuti molto.
Dovendo poi dare un giudizio a freddo devo dire che entrambi hanno due limiti:
Hanno ripreso delle cose trite e ritrite già lette molte volte (se avete letto il pendolo di Foucault di Eco ritrovate molte tesi del Codice) anche se ricucinate con furberia.
I finali non sono un granchè, direi molto allo stile yankie, come le semplificazioni di certi personaggi.
Comunque nel complesso due libri piacevoli.
Nel prossimo post parleró di Faletti
VA
Entrambi sono piacevoli da leggere e la trama ti tiene incollato al libro per scoprire come va a finire (direi che tutti e due sono pensati già per una trasposizione cinematografica), quando li ho letti li ho divorati e mi sono piaciuti molto.
Dovendo poi dare un giudizio a freddo devo dire che entrambi hanno due limiti:
Hanno ripreso delle cose trite e ritrite già lette molte volte (se avete letto il pendolo di Foucault di Eco ritrovate molte tesi del Codice) anche se ricucinate con furberia.
I finali non sono un granchè, direi molto allo stile yankie, come le semplificazioni di certi personaggi.
Comunque nel complesso due libri piacevoli.
Nel prossimo post parleró di Faletti
VA
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- Nuovi Impulsi
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- Iscritto il: 23/12/2005, 13:09
Ho letto anche i due libri di Faletti.
Il primo mi è piaciuto molto il secondo mi è piaciuto ancora di più all'inizio, ma poi proseguendo nella lettura mi ha deluso parecchio.
Nel complesso "Io uccido" è decisamente meglio di "Neiente in comune tranne gli occhi".
Per entrambi si puó dire che la trama è avvincente, non sono molto originali ma con questo genere di racconti non è facile esserlo.
Sui sospetti che non siano farina del sacco dell'autore.............beh non ci sarebbe da stupirsi, negli states (che sono sempre all'avanguardia) parecchi personaggi celebri (ma non scrittori) hanno "scritto" libri utilizzando dei ghost writer. Chiaramente lo stesso libro scritto da Faletti ha più pubblicità e possibilità di successo della medesima cosa scritta da uno sconosciuto Mario Rossi qualunque.
Il primo mi è piaciuto molto il secondo mi è piaciuto ancora di più all'inizio, ma poi proseguendo nella lettura mi ha deluso parecchio.
Nel complesso "Io uccido" è decisamente meglio di "Neiente in comune tranne gli occhi".
Per entrambi si puó dire che la trama è avvincente, non sono molto originali ma con questo genere di racconti non è facile esserlo.
Sui sospetti che non siano farina del sacco dell'autore.............beh non ci sarebbe da stupirsi, negli states (che sono sempre all'avanguardia) parecchi personaggi celebri (ma non scrittori) hanno "scritto" libri utilizzando dei ghost writer. Chiaramente lo stesso libro scritto da Faletti ha più pubblicità e possibilità di successo della medesima cosa scritta da uno sconosciuto Mario Rossi qualunque.