Scorpio ha scritto:in effetti non capisco come mai il Lupacchiotto di Sofia c'è l'abbia tanto con i rumeni !
una volta un mio ex capo mi disse che la differenza fra gli inglesi e gli irlandesi era il mare che li separava...
lo so che qualcuno di voi storcerà il naso ma in effetti non vedo così tante differenze fra bulgari e rumeni se non la lingua ...
insomma, se facciamo i pignoli, ... hai voglia a far guerre ...anzi le faremmo pure in famiglia... o al massimo nel quartiere, ma credo fare un certo fascio dei popoli dell'Est Europa ex blocco sovietico non sia poi troppo sbagliato...
forse dal tuo punto di vista non è sbagliato...dal punto di vista linguistico lo è... tra i paesi dell'ex blocco sovietico ci sono i paesi slavi, ma l'ungheria è proprio fuori discorso...
perchè l'ungherese o magiaro [magyar] non è una lingua indoeuropea, cosa che mette invariabilmente in difficoltà chi si avvicina per la prima volta a questa lingua proveniendo dall'italiano o dal tedesco. Appartenente al ramo ugrico delle lingue ugrofinniche, l'ungherese è imparentato con il vogulo e l'ostiaco, lingue di piccole popolazioni stanziate oltre gli Urali. Originari della Siberia, i Magiari iniziarono nel V secolo la loro migrazione verso occidente, al seguito dei fratelli Unni, e dopo essersi scontrati con Germani e Franchi, s'insediarono nel territorio dell'odierna Ungheria [Magyarorszà¡g] nell'anno 896.
Attualmente l'ungherese è parlato da circa dieci milioni di persone in Ungheria, ma ci sono minoranze ungarófone in Romania, Slovacchia e Serbia. La letteratura è di una certa antichità , risalendo alla fine del Medioevo (le prime iscrizioni magiare appaiono nel XIII secolo), anche se il primo libro in ungherese fu stampato solo nel 1527 a Cracovia. La letteratura ungherese fiorì tra il '700 e l'800, con autori e opere di grande levatura, meritando un posto di tutto rispetto tra le grandi letterature europee.
Il lessico dell'ungherese è completamente diverso da quello delle altre lingue europee, anche se nel corso dei secoli ha subìto influssi dall'antico slavo, dal latino medievale e dal tedesco. La sua struttura sintattica è di tipo agglutinante, esprimendo i rapporti logici mediante complicate successioni di suffissi e posposizioni. L'ungherese è inoltre caratterizzato dalla mancanza di generi grammaticali, da un peculiare sistema di declinazione, da specifiche coniugazioni verbali soggettive e oggettive.
http://claweb.cla.unipd.it/ungherese/informazioni.html
se vedi la gente dell'ex-blocco sovietico sicuramente troverai differenze...
purtroppo "conosco" solo gli slovacchi (abito vicino alla Slovacchia), anche se ci sono stata qualche volta in Polonia, in Romania non li conosco...quei pochi giorni che ci ho passato non sono abbastanza per conoscere un popolo...conoscere un popolo bisogna stare al posto , vivere tra la gente e conoscere la loro lingua...
io come ora posso dire di conoscere abbastanza l'Italia, la mentalità¡, la cultura italiana, anche se c'è sempre da imparare...
"colui che cita una città slovacca rispondendo ad un' ungherese ha la fantasia di un gattino che si ingegna ad acchiappare il primo topolino della sua vita" (Donegal)