(O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cacchio
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Francantonio Genovese lascia il Partito democratico e passa a Forza Italia
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12 ... a/2285914/
Uscito di prigione la settimana scorsa, il signore indiscusso delle tessere a Messina ha abbandonato i democratici ed è passato tra le fila di Berlusconi dopo averlo osteggiato per anni
"...Un po’ come si fa nella partitelle di calcio tra ragazzi: quando una squadra è troppo forte, ecco che si mischiano le formazioni per riequilibrare le sorti dell’incontro"
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12 ... a/2285914/
Uscito di prigione la settimana scorsa, il signore indiscusso delle tessere a Messina ha abbandonato i democratici ed è passato tra le fila di Berlusconi dopo averlo osteggiato per anni
"...Un po’ come si fa nella partitelle di calcio tra ragazzi: quando una squadra è troppo forte, ecco che si mischiano le formazioni per riequilibrare le sorti dell’incontro"
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
con bimbominkia al governo che si preoccupata dei titoli dei giornali, la crisi è ormai alle spalle.
Vota lo scontrino dell’anno
di Marco Travaglio
Il Fatto Quotidiano 13 dicembre 2015
Che un bimbominkia si diverta a far votare dai compagnucci della parrocchietta Leopolda il peggior titolo di giornale fra una gamma di 16 (di cui 11 del Fatto), ci può stare: ciascuno si diverte come può, specie se è affetto dalla sindrome di Peter Pan e a 40 anni suonati indossa ancora il chiodo di Fonzie e, abbandonati la playstation e il calciobalilla dopo la scomparsa di Orfini, si riduce a giocare ai trenini immaginari in una vecchia stazione in disuso.
Il problema, semmai, è che il bimbominkia fa pure il segretario del primo partito italiano e, incredibile ma vero, il presidente del Consiglio.
E dovrebbe occuparsi, anziché dei titoli di giornale, dei titoli tossici spacciati dalle banche amiche di suo padre e di papà Boschi a migliaia di risparmiatori finiti sul lastrico o indotti al suicidio.
Ma il premierminkia va ringraziato per il giochino di società ideato dal suo trust di cervelli nel tentativo disperato di resuscitare una Leopolda morta e sepolta, dove nessuno dei Vip millantati alla vigilia ha voluto farsi un selfie con lui e la sua presunta nuova classe dirigente ggiovane e fichissima consiste in qualche vecchia cariatide quattrostagioni e in parecchie sciure in botox, pelliccia e menopausa.
Davvero non c’era miglior modo per illustrare a chi non l’avesse ancora capito il suo concetto di libera informazione.
Si dirà: anche Grillo, due anni fa, inaugurò sul blog il terrificante concorso “Il giornalista del giorno”, facendo di tutt’erba un fascio fra chi doverosamente lo critica (noi compresi) e chi meno legittimamente lo diffama con accuse calunniose e notizie inventate.
Vero.
la differenza è che Grillo è all’opposizione, per sua fortuna sprovvisto di giornali, tg e reti televisive.
Renzi è il capo del governo, dispone di un giornale di partito ufficiale e molti altri ufficiosi, nonché di tre quarti di Rai e mezza Mediaset al suo servizio.
Sopravvivono purtroppo in tv un paio di talk show liberi, subito da lui additati e dai suoi giannizzeri manganellati, e in edicola una manciata di testate che non gli leccano il culetto.
Il che per lui è francamente insopportabile.
Tant’è che gli 11 titoli del Fatto messi alla berlina come “balle” dalla sua Top Eleven contengono altrettante verità indiscutibili e note a tutti: come spieghiamo in dettaglio a pag. 2, è purtroppo vero che molti insegnanti han dovuto emigrare lontano da casa per uno straccio di lavoro malpagato, che il Jobs Act non ha prodotto le centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro annunciati, che da mesi i sondaggi sui 5Stelle inquietano il Pd.
Ed è indiscutibile che il governo Renzi è stato puntellato infinite volte dal soccorso azzurro di B. (per non parlare di Verdini), che l’articolo 18 è stato smantellato malgrado l’impegno contrario del premier, che Landini è diventato la bestia nera di Renzi e così via.
E il fatto che il premier contesti proprio i titoli più veritieri, senza smentirvi eventuali falsità o inesattezze, la dice lunga sulla sua attitudine congenita alla bugia e sulla sua allergia patologica alle critiche argomentate e documentate.
Si replica il triste copione del regime berlusconiano, quando i pochi giornali e giornalisti liberi venivano messi alla gogna con editti più o meno bulgari e liste di proscrizione. B. comandava sugli editori, nominandoli o ricattandoli: infatti riuscì a far cacciare Biagi, Luttazzi, Santoro, Freccero, Massimo Fini e tanti altri dalla Rai, poi De Bortoli dal Corriere, poi Fazio e Lerner da La7, infine Colombo e Padellaro dall’Unità con la gentile collaborazione dei Ds.
Lo stesso fa o tenta di fare oggi Renzi, con una piccola differenza: che da sei anni esiste un quotidiano – il nostro – che non risponde a nessun padrone fuorché ai suoi lettori e non prende soldi dallo Stato né da banche né grandi imprese, ma solo da chi lo acquista in edicola o vi si abbona.
Per questo Renzi ci mette nel mirino: perché non riesce a metterci in riga.
Il suo modello di giornalismo sono le penne alla bava che alle conferenze stampa, anziché fare domande, lo applaudono.
I vecchi trombettieri craxiani, dalemiani e berlusconiani riciclati dal renzismo all’insegna della rottamazione. Il Johnny Riotta che a Cernobbio fa il capoclaque invocando “un bell’applauso per il presidente Renzi, lo racconterete ai vostri nipoti!” e subito ottiene un bel programma in Rai (peraltro clandestino). Il Vespa che paragona la Boschi a Santa Teresa d’Avila (quella del Bernini) e poi presenta il suo ultimo capolavoro prima con Renzi poi con la Boschi.
Ma il suo modello supremo è la “nuova” Unità, riesumata (che Dio lo perdoni) per rendere meno dolorosa l’assenza della Pravda, ma soprattutto della stampa satirica e umoristica, con titoli di prima pagina – quelli sì – da affissione: “Roma Caput Mundi”, “Dio benedica Francesco”, “Ci vediamo in piazza”, “Il clima è già bollente”, “L’Italia è già in prima linea”, “Italia Coraggio”, “Come vincere la guerra”, “Allons enfants”, “Mai più precari”, “Siamo stati promossi”, “Forza Sud”, “Bentornata fiducia”, “Migranti, l’Europa parla italiano”, “Expo, ha vinto l’Italia”, “È scattata l’ora legale”, “E le tasse vanno giù”, “Fuori dal tunnel”.
Solo per limitarci all’ultimo bimestre.
Roba che non solo Antonio Gramsci, ma anche Emilio Fede e perfino Alessandro Pavolini sarebbero arrossiti un po’.
Però a Renzi proponiamo un patto.
Noi, appena ci regge lo stomaco, siamo pronti a titolare a caratteri cubitali un impetuoso “Va tutto bene”.
Lui però, in cambio, si decide a pubblicare le note spese delle sue cene “istituzionali” (come no) da sindaco di Firenze a carico dei contribuenti.
Così potremo finalmente lanciare il grande concorso “Vota anche tu lo scontrino dell’anno”.
Ci fa sapere?
Vota lo scontrino dell’anno
di Marco Travaglio
Il Fatto Quotidiano 13 dicembre 2015
Che un bimbominkia si diverta a far votare dai compagnucci della parrocchietta Leopolda il peggior titolo di giornale fra una gamma di 16 (di cui 11 del Fatto), ci può stare: ciascuno si diverte come può, specie se è affetto dalla sindrome di Peter Pan e a 40 anni suonati indossa ancora il chiodo di Fonzie e, abbandonati la playstation e il calciobalilla dopo la scomparsa di Orfini, si riduce a giocare ai trenini immaginari in una vecchia stazione in disuso.
Il problema, semmai, è che il bimbominkia fa pure il segretario del primo partito italiano e, incredibile ma vero, il presidente del Consiglio.
E dovrebbe occuparsi, anziché dei titoli di giornale, dei titoli tossici spacciati dalle banche amiche di suo padre e di papà Boschi a migliaia di risparmiatori finiti sul lastrico o indotti al suicidio.
Ma il premierminkia va ringraziato per il giochino di società ideato dal suo trust di cervelli nel tentativo disperato di resuscitare una Leopolda morta e sepolta, dove nessuno dei Vip millantati alla vigilia ha voluto farsi un selfie con lui e la sua presunta nuova classe dirigente ggiovane e fichissima consiste in qualche vecchia cariatide quattrostagioni e in parecchie sciure in botox, pelliccia e menopausa.
Davvero non c’era miglior modo per illustrare a chi non l’avesse ancora capito il suo concetto di libera informazione.
Si dirà: anche Grillo, due anni fa, inaugurò sul blog il terrificante concorso “Il giornalista del giorno”, facendo di tutt’erba un fascio fra chi doverosamente lo critica (noi compresi) e chi meno legittimamente lo diffama con accuse calunniose e notizie inventate.
Vero.
la differenza è che Grillo è all’opposizione, per sua fortuna sprovvisto di giornali, tg e reti televisive.
Renzi è il capo del governo, dispone di un giornale di partito ufficiale e molti altri ufficiosi, nonché di tre quarti di Rai e mezza Mediaset al suo servizio.
Sopravvivono purtroppo in tv un paio di talk show liberi, subito da lui additati e dai suoi giannizzeri manganellati, e in edicola una manciata di testate che non gli leccano il culetto.
Il che per lui è francamente insopportabile.
Tant’è che gli 11 titoli del Fatto messi alla berlina come “balle” dalla sua Top Eleven contengono altrettante verità indiscutibili e note a tutti: come spieghiamo in dettaglio a pag. 2, è purtroppo vero che molti insegnanti han dovuto emigrare lontano da casa per uno straccio di lavoro malpagato, che il Jobs Act non ha prodotto le centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro annunciati, che da mesi i sondaggi sui 5Stelle inquietano il Pd.
Ed è indiscutibile che il governo Renzi è stato puntellato infinite volte dal soccorso azzurro di B. (per non parlare di Verdini), che l’articolo 18 è stato smantellato malgrado l’impegno contrario del premier, che Landini è diventato la bestia nera di Renzi e così via.
E il fatto che il premier contesti proprio i titoli più veritieri, senza smentirvi eventuali falsità o inesattezze, la dice lunga sulla sua attitudine congenita alla bugia e sulla sua allergia patologica alle critiche argomentate e documentate.
Si replica il triste copione del regime berlusconiano, quando i pochi giornali e giornalisti liberi venivano messi alla gogna con editti più o meno bulgari e liste di proscrizione. B. comandava sugli editori, nominandoli o ricattandoli: infatti riuscì a far cacciare Biagi, Luttazzi, Santoro, Freccero, Massimo Fini e tanti altri dalla Rai, poi De Bortoli dal Corriere, poi Fazio e Lerner da La7, infine Colombo e Padellaro dall’Unità con la gentile collaborazione dei Ds.
Lo stesso fa o tenta di fare oggi Renzi, con una piccola differenza: che da sei anni esiste un quotidiano – il nostro – che non risponde a nessun padrone fuorché ai suoi lettori e non prende soldi dallo Stato né da banche né grandi imprese, ma solo da chi lo acquista in edicola o vi si abbona.
Per questo Renzi ci mette nel mirino: perché non riesce a metterci in riga.
Il suo modello di giornalismo sono le penne alla bava che alle conferenze stampa, anziché fare domande, lo applaudono.
I vecchi trombettieri craxiani, dalemiani e berlusconiani riciclati dal renzismo all’insegna della rottamazione. Il Johnny Riotta che a Cernobbio fa il capoclaque invocando “un bell’applauso per il presidente Renzi, lo racconterete ai vostri nipoti!” e subito ottiene un bel programma in Rai (peraltro clandestino). Il Vespa che paragona la Boschi a Santa Teresa d’Avila (quella del Bernini) e poi presenta il suo ultimo capolavoro prima con Renzi poi con la Boschi.
Ma il suo modello supremo è la “nuova” Unità, riesumata (che Dio lo perdoni) per rendere meno dolorosa l’assenza della Pravda, ma soprattutto della stampa satirica e umoristica, con titoli di prima pagina – quelli sì – da affissione: “Roma Caput Mundi”, “Dio benedica Francesco”, “Ci vediamo in piazza”, “Il clima è già bollente”, “L’Italia è già in prima linea”, “Italia Coraggio”, “Come vincere la guerra”, “Allons enfants”, “Mai più precari”, “Siamo stati promossi”, “Forza Sud”, “Bentornata fiducia”, “Migranti, l’Europa parla italiano”, “Expo, ha vinto l’Italia”, “È scattata l’ora legale”, “E le tasse vanno giù”, “Fuori dal tunnel”.
Solo per limitarci all’ultimo bimestre.
Roba che non solo Antonio Gramsci, ma anche Emilio Fede e perfino Alessandro Pavolini sarebbero arrossiti un po’.
Però a Renzi proponiamo un patto.
Noi, appena ci regge lo stomaco, siamo pronti a titolare a caratteri cubitali un impetuoso “Va tutto bene”.
Lui però, in cambio, si decide a pubblicare le note spese delle sue cene “istituzionali” (come no) da sindaco di Firenze a carico dei contribuenti.
Così potremo finalmente lanciare il grande concorso “Vota anche tu lo scontrino dell’anno”.
Ci fa sapere?
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
la Leopolda che cosa è, ? grazie per la
correzione

Ultima modifica di apache il 13/12/2015, 12:48, modificato 3 volte in totale.
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Cos'è o cosa è, non cose! Scusami la correzione, ma è più forte di me.apache ha scritto:la Leopolda che cose ?
Comunque non è ne una nuova pornostar ne un trans, tranquillo che non ti perdi nessuna new entry.
Comunque qualcuno più ferrato di me te la spiegherà sicuramente, io probabilmente farei confusione tra quello che doveva essere, quello che è stata e quello che è diventata

La via più breve tra due cuori è il pene
- bellavista
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
ho sentito che il NCD dovrebbe partecipare alle primarie della sinistra.ramarro verde ha scritto:Credo che Alfano sia la più grossa faccia di azzo della politica Italiano, e mi limito a un commento puramente estetico/fisico, poi non voglio spingermi sul commento politico, ma uno che è stato ministro con i governi:dostum ha scritto:Illusi anche se gli facessero esplodere la testa non accadrebbe nulla ha solo scopo ornamentale dentro è cava
Berlusconi
Letta
Renzi
non può che essere una "banderola" (termine dialettale emiliano per indicare una banderuola, che si muove in funzione del vento che tira), impresentabile, invotabile.
Ora nel pd lo chiamano solo NCD facendo finta di dimenticare che la sigla vuol dire nuovo centro dentra

Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Alfano alle prossime elezioni se ci fanno votare
va fuori dalle palle anche lui forse

Ultima modifica di apache il 13/12/2015, 12:53, modificato 1 volta in totale.
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Tutto sta nel significato che si vuol dare alla sigla PD. Se come sembra ormai sta per Partito di Destra, con NCD ci va a nozze!bellavista ha scritto:ho sentito che il NCD dovrebbe partecipare alle primarie della sinistra.ramarro verde ha scritto:Credo che Alfano sia la più grossa faccia di azzo della politica Italiano, e mi limito a un commento puramente estetico/fisico, poi non voglio spingermi sul commento politico, ma uno che è stato ministro con i governi:dostum ha scritto:Illusi anche se gli facessero esplodere la testa non accadrebbe nulla ha solo scopo ornamentale dentro è cava
Berlusconi
Letta
Renzi
non può che essere una "banderola" (termine dialettale emiliano per indicare una banderuola, che si muove in funzione del vento che tira), impresentabile, invotabile.
Ora nel pd lo chiamano solo NCD facendo finta di dimenticare che la sigla vuol dire nuovo centro dentra

E i compagnucci di sinistra e ne escano pure, Renzino si è ormai appropiato del nome e dell'apparato.
La via più breve tra due cuori è il pene
Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Era un film coi comici da avanspettacolo e le donnine scollacciate, tipo Bagaglino:Salieri D'Amato ha scritto:Cos'è o cosa è, non cose! Scusami la correzione, ma è più forte di me.apache ha scritto:la Leopolda che cose ?
Comunque non è ne una nuova pornostar ne un trans, tranquillo che non ti perdi nessuna new entry.
Comunque qualcuno più ferrato di me te la spiegherà sicuramente, io probabilmente farei confusione tra quello che doveva essere, quello che è stata e quello che è diventata
Quel gran pezzo di Leopolda, tutta nuda e manigolda.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Blif ha scritto:Era un film coi comici da avanspettacolo e le donnine scollacciate, tipo Bagaglino:
Quel gran pezzo di Leopolda, tutta nuda e manigolda.


nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Drogato_ di_porno ha scritto:Renzi ha polverizzato tutti i record berlusconiani di presenza in tv. ogni giorno si fa commissionare più sondaggi di Berlusconi.
Renzi è un democristiano che fa la più classica delle politiche democriste: crescita dello zero virgola qualcosa, tirare a campare senza far nulla, manovre in deficit aumentando il debito pubblico, giochi delle 3 carte, false abolizioni di tasse, rinvio delle clausole di salvaguardia in vista delle elezioni, mercato del lavoro drogato dagli incentivi. Il tutto sperando che migliori la congiuntura internazionale e sfruttando temporanei cali del prezzo del greggio / svalutazioni dell'euro (che apportano appunto una crescita dello zero virgola qualcosa). Nel frattempo usa un stile di comunicazione berlusconiano: dati istat fasulli, manipolati, strombazzati, destagionalizzati per nascondere la cruda realtà di una situazione stagnante. Il suo arrogante disprezzo per il popolo è assoluto ed esibito, identico a quello di Berlusconi. Il popolo è una massa di decerebrati incapace di pensiero (su questo ha ragione però) da corrompere (con gli 80 euro o l'abolizione dell'IMU) in vista dell'urna elettorale.
Un Pddino infervorato mi ha sciovinato i dati fantastici di una crescita fantastica,drugat dammiuna mano a fanculizzarlo

● La crescita del PIL: "lo zero virgola qulcosa" sono miliardi di fatturato in più per le aziende italiane, centinaia di migliaia di posti di lavoro più stabili, un'economia che sta lentamente migliorando.
Scrive l'ISTAT:
Per il quarto trimestre ci si attende la prosecuzione di una espansione a ritmi moderati. Questa la previsione dell'Istat per l'economia italiana nei prossimi mesi. Nella nota mensile, l'istituto di statistica è ottimista anche per gli altri indicatori economici: «Il clima di fiducia delle famiglie prefigura un andamento positivo dei consumi anche nei prossimi mesi, così come rimangono moderatamente favorevoli le attese sull'evoluzione dell'occupazione e dell'inflazione».
●Produzione:
la produzione industriale è aumentata dello 0,5% rispetto a settembre. Il dato è stato migliore delle attese degli analisti, che stimavano un incremento dello 0,3%. Nella media del trimestre agosto-ottobre 2015 la produzione è cresciuta dello 0,2% rispetto al trimestre precedente.
Dopo 14 MESI l'economia italiana torna a crescere, ci sono circa 300.000 nuovi occupati a tempo indeterminato in più, e il mondo del lavoro precario si è ridotto di circa il 40%.
Come vedi cito dei fatti, non il bla bla bla grillino
Sono dati falsi???
Dimostralo, oppure la tua è solo demagogia.
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
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- dott. zozzogno
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
Basta leggere regolarmente http://phastidio.net
- Tasman
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
dott. zozzogno ha scritto:Basta leggere regolarmente http://phastidio.net

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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
preferisco viveredott. zozzogno ha scritto:Basta leggere regolarmente http://phastidio.net

Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
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Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
ma veramente c'è gente che si prende la briga di mandare in giro sta roba? e in che forma (mail, volantini)? 20 anni di volantini frozaitalioti hanno spianato la strada.Tasman ha scritto:Un Pddino infervorato mi ha sciovinato i dati fantastici di una crescita fantastica,drugat dammiuna mano a fanculizzarlo![]()
Personalmente sono sempre stato contrario alla nascita del PD, quando nacque nel 2007 in cuor mio avevo intuito che la vecchia "ditta" era morta. Ho comunque appoggiato l'agonizzante Bersani e qui ho probabilmente sbagliato. Mi spiace per quei miei parenti che sono rimasti ancorati alla vecchia idea di partito (PCI, PDS, DS) e non capiscono che è tutto finito. Ci sono tanti vecchi elettori di sinistra che stanno votando Renzi in buona fede e non si accorgono dell'imbroglio che c'è sotto.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: (O.T.) Renzi: sarà governo, governicchio governo del cac
E' come quell'altro


MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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