La linea del fronte tra Russia e Ucraina, lunga oltre 1000 km, scorre lungo fiumi, taglia centri abitati più o meno grandi, steppe, boschi, miniere (con le relative infrastrutture e peculitarità) e rilievi di vario tipo. Ciò influisce anche sulle tattiche e sul modo di combattere degli eserciti. Parlando con i militari russi impegnati su diversi fronti, cerco sempre di cogliere le varie differenze nell’approccio al loro mestiere. Ultimamente, nelle diverse conversazioni, sempre più frequentemente emergono due aspetti comuni ai vari settori del fronte diversi tra loro: la densità dei droni nei cieli e soprattutto il comportamento anomalo dell’avversario durante gli assalti e nelle situazioni più estreme.
La somministrazione di sostanze stupefacenti o dopanti ai soldati impegnati in scenari estremi è una pratica ben precedente a questo conflitto. Anche in Ucraina di tanto in tanto emergevano testimonianze di questa pratica. Ora questo fenomeno sembra aver assunto proporzioni ben più rilevanti e preoccupanti.
Kiev deve fare i conti con le ingenti perdite di soldati e con la crescente difficoltà nel mobilitare nuove truppe. Coloro che volevano combattere volontariamente per l’Ucraina si sono arruolati nel 2022, mentre quei civili prelevati a forza dalle strade a cui hanno fatto indossare una divisa hanno poca preparazione ed ancor meno motivazione. Ed è qui che tornano utili quei farmaci e quelle sostanze - molte delle quali illegali nella stessa Ucraina - in grado di alterare la percezione della realtà dei soldati. Servono «supersoldati» che non conoscano la stanchezza e la paura, disposti a fare qualsiasi cosa. Se prima i vertici militari si limitavano a chiudere un occhio sull’uso di droghe e altre sostanze proibite da parte dei soldati, ora questi comportamenti - secondo quanto sostenuto anche dai prigionieri di guerra - vengono incentivati dall’alto.
Tra i farmaci che in diverso modo finiscono sempre più frequentemente tra le mani dei medici dell’esercito di Kiev ci sono gli steroidi (testosterone, trenbolone, sustanon, stanozolo, drostanolone ecc). Alcune di queste sostanze in origine sono state concepite come farmaco veterinario per l’aumento della massa muscolare e dell’appetito nel bestiame, altre per il trattamento di patologie oncologiche, ginecologiche, urologiche o endocrine. Si tratta di farmaci pericolosi che possono causare uno stato di veglia prolungato, un aumento artificiale della forza, un’alterazione dello stato di coscienza, provocando aggressività, l’attenuazione della sensazione di dolore e la mancanza di percezione critica della realtà di fronte al pericolo. Un uso inappropriato di queste sostanze può comportare disturbi patologici irreversibili, infarti, ictus, cirrosi epatica, squilibri ormonali o tumori maligni. È chiaro che all’esercito ucraino questi farmaci non servono a scopo terapeutico, bensì per ottenere quegli effetti collaterali che consentono di avere in trincea dei soldati «forti», resistenti alle difficoltà e disposti a eseguire qualsiasi tipo di ordine.
(Rangeloni)
Pensate che L'Extasy (derivato dell'anfetamina) fu sintetizzato per la prima volta da un chimico tedesco nel 1914 su commissione del Ministero della Guerra, per poterlo somministrare ai soldati al fine di sopportare meglio i combattimenti nella Prima Guerra mondiale.
Anche questi sono crimini di guerra.
Alè, crimine di guerra, così. Resta da fare il processo e verdetto, procediamo: il fatto è che i “militari coinvolti nei vari fronti” raccontano a Rangeloni che hanno notato un comportamento anomalo dei soldati nemici. È questa la notizia. L’uso di droghe è una supposizione di Rangeloni, non si legge nell’articolo di prove a sostegno di cui abbia sentito dire.
Il parere di Rangeloni che avrebbe parlato con i militari russi. Direi che è sufficiente per una condanna indignata, mi sembra corretto metterci i crimini di guerra, anzi ci starebbe una critica anche all’ipocrisia occidentale.
La linea del fronte tra Russia e Ucraina, lunga oltre 1000 km, scorre lungo fiumi, taglia centri abitati più o meno grandi, steppe, boschi, miniere (con le relative infrastrutture e peculitarità) e rilievi di vario tipo. Ciò influisce anche sulle tattiche e sul modo di combattere degli eserciti. Parlando con i militari russi impegnati su diversi fronti, cerco sempre di cogliere le varie differenze nell’approccio al loro mestiere. Ultimamente, nelle diverse conversazioni, sempre più frequentemente emergono due aspetti comuni ai vari settori del fronte diversi tra loro: la densità dei droni nei cieli e soprattutto il comportamento anomalo dell’avversario durante gli assalti e nelle situazioni più estreme.
La somministrazione di sostanze stupefacenti o dopanti ai soldati impegnati in scenari estremi è una pratica ben precedente a questo conflitto. Anche in Ucraina di tanto in tanto emergevano testimonianze di questa pratica. Ora questo fenomeno sembra aver assunto proporzioni ben più rilevanti e preoccupanti.
Kiev deve fare i conti con le ingenti perdite di soldati e con la crescente difficoltà nel mobilitare nuove truppe. Coloro che volevano combattere volontariamente per l’Ucraina si sono arruolati nel 2022, mentre quei civili prelevati a forza dalle strade a cui hanno fatto indossare una divisa hanno poca preparazione ed ancor meno motivazione. Ed è qui che tornano utili quei farmaci e quelle sostanze - molte delle quali illegali nella stessa Ucraina - in grado di alterare la percezione della realtà dei soldati. Servono «supersoldati» che non conoscano la stanchezza e la paura, disposti a fare qualsiasi cosa. Se prima i vertici militari si limitavano a chiudere un occhio sull’uso di droghe e altre sostanze proibite da parte dei soldati, ora questi comportamenti - secondo quanto sostenuto anche dai prigionieri di guerra - vengono incentivati dall’alto.
Tra i farmaci che in diverso modo finiscono sempre più frequentemente tra le mani dei medici dell’esercito di Kiev ci sono gli steroidi (testosterone, trenbolone, sustanon, stanozolo, drostanolone ecc). Alcune di queste sostanze in origine sono state concepite come farmaco veterinario per l’aumento della massa muscolare e dell’appetito nel bestiame, altre per il trattamento di patologie oncologiche, ginecologiche, urologiche o endocrine. Si tratta di farmaci pericolosi che possono causare uno stato di veglia prolungato, un aumento artificiale della forza, un’alterazione dello stato di coscienza, provocando aggressività, l’attenuazione della sensazione di dolore e la mancanza di percezione critica della realtà di fronte al pericolo. Un uso inappropriato di queste sostanze può comportare disturbi patologici irreversibili, infarti, ictus, cirrosi epatica, squilibri ormonali o tumori maligni. È chiaro che all’esercito ucraino questi farmaci non servono a scopo terapeutico, bensì per ottenere quegli effetti collaterali che consentono di avere in trincea dei soldati «forti», resistenti alle difficoltà e disposti a eseguire qualsiasi tipo di ordine.
(Rangeloni)
Pensate che L'Extasy (derivato dell'anfetamina) fu sintetizzato per la prima volta da un chimico tedesco nel 1914 su commissione del Ministero della Guerra, per poterlo somministrare ai soldati al fine di sopportare meglio i combattimenti nella Prima Guerra mondiale.
Anche questi sono crimini di guerra.
Alè, crimine di guerra, così. Resta da fare il processo e verdetto, procediamo: il fatto è che i “militari coinvolti nei vari fronti” raccontano a Rangeloni che hanno notato un comportamento anomalo dei soldati nemici. È questa la notizia. L’uso di droghe è una supposizione di Rangeloni, non si legge nell’articolo di prove a sostegno di cui abbia sentito dire.
Il parere di Rangeloni che avrebbe parlato con i militari russi. Direi che è sufficiente per una condanna indignata, mi sembra corretto metterci i crimini di guerra, anzi ci starebbe una critica anche all’ipocrisia occidentale.
Mamma mia che teste
Ho detto che stabilire che si debbano ricercare sostanze tossiche da somministrare ai soldati per far loro sopportare le atrocità della guerra, come si faceva in Germania già nel 1914, è un crimine di guerra.
Quello che ci leggi tu dimostra che come sempre non hai capito un cazzo. Ma è normale.
Learco Antenore Giuseppe Guerra (San Nicolò Po, 14 ottobre 1902 – Milano, 7 febbraio 1963) è stato un ciclista su strada, pistard e dirigente sportivo italiano.
Professionista dal 1928 al 1945, fu soprannominato la Locomotiva umana da Emilio Colombo (direttore della Gazzetta dello Sport tra gli anni 20 e i 30). Formidabile passista e forte anche nelle volate in virtù del fisico possente, benché poco propenso alle salite, fu rivale di Alfredo Binda, grande campione dell'epoca e suo coetaneo. Vinse il Giro d'Italia nel 1934 e fu campione del mondo nel 1931; vinse la Milano-Sanremo nel 1933 e il Giro di Lombardia nel 1934. Si aggiudicò in totale 83 corse.
sostanze tossiche…oddio.
hanno il loro perche’. se non lo avessero non sarebbero ricercate e usate da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. si’ certo, alcuni di loro sono soldati. le sostanze performanti esistono. pensate a Inari Vachs come era carina e che creatura tipo Schwarzenegger imbottita di steroidi e’ diventata. fa anche proselitismo tra i suoi follower. criminale di guerra anche lei? una troia cosi’ che ha ispirato miliardi di seghe andrebbe premiata altro che crimini di guerra. roba da matti.
La linea del fronte tra Russia e Ucraina, lunga oltre 1000 km, scorre lungo fiumi, taglia centri abitati più o meno grandi, steppe, boschi, miniere (con le relative infrastrutture e peculitarità) e rilievi di vario tipo. Ciò influisce anche sulle tattiche e sul modo di combattere degli eserciti. Parlando con i militari russi impegnati su diversi fronti, cerco sempre di cogliere le varie differenze nell’approccio al loro mestiere. Ultimamente, nelle diverse conversazioni, sempre più frequentemente emergono due aspetti comuni ai vari settori del fronte diversi tra loro: la densità dei droni nei cieli e soprattutto il comportamento anomalo dell’avversario durante gli assalti e nelle situazioni più estreme.
La somministrazione di sostanze stupefacenti o dopanti ai soldati impegnati in scenari estremi è una pratica ben precedente a questo conflitto. Anche in Ucraina di tanto in tanto emergevano testimonianze di questa pratica. Ora questo fenomeno sembra aver assunto proporzioni ben più rilevanti e preoccupanti.
Kiev deve fare i conti con le ingenti perdite di soldati e con la crescente difficoltà nel mobilitare nuove truppe. Coloro che volevano combattere volontariamente per l’Ucraina si sono arruolati nel 2022, mentre quei civili prelevati a forza dalle strade a cui hanno fatto indossare una divisa hanno poca preparazione ed ancor meno motivazione. Ed è qui che tornano utili quei farmaci e quelle sostanze - molte delle quali illegali nella stessa Ucraina - in grado di alterare la percezione della realtà dei soldati. Servono «supersoldati» che non conoscano la stanchezza e la paura, disposti a fare qualsiasi cosa. Se prima i vertici militari si limitavano a chiudere un occhio sull’uso di droghe e altre sostanze proibite da parte dei soldati, ora questi comportamenti - secondo quanto sostenuto anche dai prigionieri di guerra - vengono incentivati dall’alto.
Tra i farmaci che in diverso modo finiscono sempre più frequentemente tra le mani dei medici dell’esercito di Kiev ci sono gli steroidi (testosterone, trenbolone, sustanon, stanozolo, drostanolone ecc). Alcune di queste sostanze in origine sono state concepite come farmaco veterinario per l’aumento della massa muscolare e dell’appetito nel bestiame, altre per il trattamento di patologie oncologiche, ginecologiche, urologiche o endocrine. Si tratta di farmaci pericolosi che possono causare uno stato di veglia prolungato, un aumento artificiale della forza, un’alterazione dello stato di coscienza, provocando aggressività, l’attenuazione della sensazione di dolore e la mancanza di percezione critica della realtà di fronte al pericolo. Un uso inappropriato di queste sostanze può comportare disturbi patologici irreversibili, infarti, ictus, cirrosi epatica, squilibri ormonali o tumori maligni. È chiaro che all’esercito ucraino questi farmaci non servono a scopo terapeutico, bensì per ottenere quegli effetti collaterali che consentono di avere in trincea dei soldati «forti», resistenti alle difficoltà e disposti a eseguire qualsiasi tipo di ordine.
(Rangeloni)
Pensate che L'Extasy (derivato dell'anfetamina) fu sintetizzato per la prima volta da un chimico tedesco nel 1914 su commissione del Ministero della Guerra, per poterlo somministrare ai soldati al fine di sopportare meglio i combattimenti nella Prima Guerra mondiale.
Anche questi sono crimini di guerra.
Alè, crimine di guerra, così. Resta da fare il processo e verdetto, procediamo: il fatto è che i “militari coinvolti nei vari fronti” raccontano a Rangeloni che hanno notato un comportamento anomalo dei soldati nemici. È questa la notizia. L’uso di droghe è una supposizione di Rangeloni, non si legge nell’articolo di prove a sostegno di cui abbia sentito dire.
Il parere di Rangeloni che avrebbe parlato con i militari russi. Direi che è sufficiente per una condanna indignata, mi sembra corretto metterci i crimini di guerra, anzi ci starebbe una critica anche all’ipocrisia occidentale.
Mamma mia che teste
Ho detto che stabilire che si debbano ricercare sostanze tossiche da somministrare ai soldati per far loro sopportare le atrocità della guerra, come si faceva in Germania già nel 1914, è un crimine di guerra.
Quello che ci leggi tu dimostra che come sempre non hai capito un cazzo. Ma è normale.
Pensavo ti riferissi alla Ucraina, pardon. Capisco ora che facevi un resoconto storico.
Il resoconto di Rangeloni mi sembra un sentito dire di sentito dire, buon per scandalizzare Cicciuzzo. Però no, non è un crimine di guerra, il fatto che i soldati usino sostanze non la metto tra le cose più schifose che si fanno in una guerra e in nessuna giurisdizione un soldato drogato è visto come un criminale di guerra. Poi possiamo dire che la guerra stessa è un crimine e qui si apre un altro tema
Eccaallà! E' arrivato il vero e unico esperto di droghe sostanze tossiche, non poteva mancare.
ma quale esperto. quello e’ gg. io non so un cazzo. pero’ qualche pippata l’ho fatta. qualche pera me la sono sparata. qualche pillola l’ho presa. e sono ancora in giro anche relativamente in forma. quindi sostanze tossiche fino a un certo punto. mica e’ topicida cazzo. un po’ di contegno.
Non ho capito, i "rappresentanti" dell'ONU non si possono criticare quando dicono qualche inesattezza? La dr.ssa Albanese ha proferito verità incontestabili davanti le quali ci dobbiamo inchinare e rimanere muti? E meno male che affermi di essere per il progresso e lo spirito scientifico, sei più dogmatico tu di tanti altri.
Non ho capito, i "rappresentanti" dell'ONU non si possono criticare quando dicono qualche inesattezza? La dr.ssa Albanese ha proferito verità incontestabili davanti le quali ci dobbiamo inchinare e rimanere muti? E meno male che affermi di essere per il progresso e lo spirito scientifico, sei più dogmatico tu di tanti altri.
Fai il finto tonto o non fingi? Ognuno può esprimere i propri pareri, qui si parlava di propaganda e puoi vedere un annuncio sponsorizzato pagato dal governo di Israele per denigrare una persona fisica all’interno dell’ONU.
Secondo te Einstein scientificamente ha dimostrato la sua verità andando a attaccare la persona di Newton perché gli puzzava l’alito o teneva la tazza del cesso alzata? Il metodo scientifico è difendere le proprie posizioni dicendo che l’altro scienziato ha le corna?
Davvero non realizzi che c’è una campagna su una persona? O fai il finto tonto, o se estremamente permeabile alla propaganda
Raglioni = Travaglio = carta da culo. attirare gonzi scrivendo provocazioni e’ la loro professione. (se le provocazioni siano vere o false e’ irrilevante ovviamente).
Raglioni = Travaglio = carta da culo. attirare gonzi scrivendo provocazioni e’ la loro professione. (se le provocazioni siano vere o false e’ irrilevante ovviamente).
il punto dell'espertologia non è di cosa si è esperti, ma di CHI. Ognuno è esperto del grado di espertaggine del prossimo!
Ad esempio, per me gg è esperto nel senso che ne ha passate, di cose (ehhhhh).