Illusi anche se gli facessero esplodere la testa non accadrebbe nulla ha solo scopo ornamentale dentro è cava
Per mesi, i carabinieri li tenevano sotto controllo, per scoprire i loro piani. I nuovi padrini di Corleone sono stati fermati questa notte su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Sono sei allevatori, mafia rurale, la più antica. Vivevano nel mito di Salvatore Riina, il capo di Cosa nostra rinchiuso da ventidue anni al 41 bis. Parlavano come lui. E progettavano piani di morte. Nei mesi scorsi, sono stati intercettati mentre dicevano di voler colpire il ministro dell'Interno Angelino Alfano, lo ritenevano responsabile dell'aggravamento del carcero duro. Dicevano di volergli far fare la stessa fine di John Fitzgerald Kennedy, il presidente degli Stati Uniti ucciso a Dallas il 22 novembre 1963 da un tiratore solitario. Un'intercettazione inquietante, con annessa presunta rivelazione: i mafiosi di Corleone sostenevano che sarebbe stata Cosa nostra a decidere la morte di Kennedy, per punirlo di un suo voltafaccia. Per la serie: prima ti sei preso i nostri voti, poi non ti sei più interessato delle nostre questioni. La stessa accusa mossa ad Alfano.
