[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

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repeat
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28756 Messaggio da repeat »

Auditel, Ascolti Tv 9 giugno 2011: Annozero chiude (?) con il botto toccando 8,4 mln (32,29%)


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PRIME TIME
Su Rai 2 eccezionale risultato e record di sempre per l’ultima puntata del talk show Annozero condotto da Michele Santoro durante la quale il conduttore ha lanciato la provocazione di voler tornare al costo di 1 euro a puntata e sul finire ha sbroccato inveendo contro Roberto Castelli e la maggioranza di Governo, che ha raggiunto un ascolto pari a 8.389.000 telespettatori, share 32,29% (Prima di Annozero 6.174.000 22,82%). Risultato senza precedenti, più alto della puntata sul caso D’Addario e a solo un milione dall’evento Vieni via con me di Fazio e Saviano che mantiene il record sul genere. Su Canale 5 il toccante e premiato film in prima tv Si può fare interpretato da Claudio Bisio si è fermato a 3.478.000 telespettatori, share 13,19% (15,07% sul target commerciale).
Su Italia 1 la decima stagione in prima tv della serie CSI: Scena del Crimine ha registrato nell’episodio “Regalo d’amore” una media di 2.256.000, 8,02% (9,74% su t.c.) e in “Ritorno del Dr. Jekyll“, 2.210.000 8,34% (9,92% su t.c.). Il netto dei due episodi è pari a 2.232.000 telespettatori, share 8,18% (9,83%). Su Rai 1 il film Sei giorni, sette notti con Harrison Ford ha totalizzato 2.815.000 telespettatori, share 10,41% (9,20% su t.c.).
Su Rai 3 la serie in prima tv Desperate Housewives negli ultimi due episodi accorpati (”Scelte sbagliate“, “Meglio salutarci qui“) ha raccolto 1.376.000 telespettatori, share 4,95%. Su Retequattro il film In fondo al cuore con Michelle Pfeiffer ha ottenuto 2.419.000 telespettatori, share 9,17%. Su La7 il docureality S.O.S. Tata ha intrattenuto nel primo episodio una media di 571.000 telespettatori, share 2,03%; nel secondo 637.000 2,45% e nel terzo, 651.000 3,91%.

ACCESS PRIME TIME
Paperissima Sprint condotto da Giorgia Palmas e Vittorio Brumotti è stato seguito da 5.325.000 telespettatori e il 20,44% di share (22,33% su t.c.) mentre su Rai 1 il programma di montaggio Da Da Da è stato seguito da 3.549.000 13,5%. Su Italia 1 il telefilm The Mentalist ha ottenuto 1.632.000, 6,62% e su Rai 3 la sitcom Sabrina, vita da strega è stata vista da 881.000 telespettatori, share 3,96% e la soap opera Un posto al sole da 2.187.000, share 8,77%. Su La7 il talk show Otto e Mezzo condotto da Lilli Gruber, ha raccolto 1.781.000 7,01%.

SECONDA SERATA
Su Rai 1 Porta a Porta condotto da Bruno Vespa ha riportato una media di 1.322.000 telespettatori, share 11,10% mentre su Canale 5 il programma Matrix condotto da Alessio Vinci è stato seguito da 1.043.000 persone con il 13,73%. Su Rai 3 la rubrica Sei miliardi di altri ha raccolto 665.000 share 4,76%. Su Italia 1 la quinta stagione della serie in prima tv The Closer ha registrato nell’episodio “Rinuncia all’estradizione” 1.764.000 9,34% e in “Vita“, 1.178.000 share 12,94%.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28757 Messaggio da repeat »

Segnalo il fatto che il rapporto telespettatori Tg1/TgLa7 è oramai inferiore a 2:1.

Ieri, infatti, il Tg1 (edizione delle 20) ha fatto il 22,11% di share. Il Tg di Mentana, su La7 (sempre edizione delle 20), ha fatto segnare l'11,57%.

Prima dell'avvento di Mentana, il rapporto Tg1/TgLa7 era di 9:1, visto che il Tg1 di Minzolini viaggiava intorno al 26-27% (prima dell'arrivo di Minzolini, il Tg1 aveva una media ascolto del 28-29%) e il Tg La7 era fermo al 3%.

Numeri, appunto. Numeri che in un sistema televisivo normale e concorrenziale, decreterebbero l'immediato licenziamento di Minzolini & Vespa (anche ieri ridicolizzato all'11% di share... ben dieci punti sotto il target di rete!!!).

E invece si pensa di salvare la RAI (e il canone) liberandosi (finalmente!) di Santoro...
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MauroG
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28758 Messaggio da MauroG »

ma loro non vogliono salvare la Rai ma solo il proprio culo
Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)

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Helmut
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28759 Messaggio da Helmut »

repeat ha scritto: 1.dalla tua destra di governo...

2.E' inutile ridicolizzare Con.. cita de gregorio...

3.Niente è eterno. Berlusconi è già finito da tempo...

4. allora ti chiedo: concretamente, cosa fai?
1. "mia" destra...??? :-? Mai stata.

2. puo' essere inutile...ma io mi diverto, come mi diverto a prendere per il culo il "sinistraio"...penso sia lecito...o no? O vorresti la censura...??? :-?

3. leggi bene i miei post. Lo sostengo da tempo. Ti consiglio di farti istruire da Drogato, che é un attento e scrupoloso mio lettore. :-D

4. per il momento mi astengo da qualsivolgia votazione. In attesa di un partito veramente liberale di massa. :o
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Bardamu
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28760 Messaggio da Bardamu »

Helmut ha scritto:
Bardamu ha scritto:Vorrei sapere cosa ne pensa Helmut di quest'articolo
Normale amministrazione, mica é il primo. Sono stati gia' pubblicati con relativa copertina nel 2001, nel 2004 e nel 2008 articoli simili. Non é certo una novita' l'ostilita' nei confronti di Berlusconi da parte della grande borghesia industriale e finanziaria che sta dietro L'Economist.
I grand commis europei non lo stimano per tutti i motivi che si sanno.

Piuttosto metterei l'accento sulla garrullita' del sinistraio italico che parte con i suoi infantili entusiasmi nei confronti di un giornale conservatore, e non é in grado, con tutte le sue penne al vento, di fare una corretta analisi politica come appunto L'Economist.

Al massimo si ferma ai capelli posticci di Berlusconi, come Con Cita (uh...uh...verso della scimmia di Tarzan :DDD ) De Gregorio, direttrice dell'Unita', un giornale che vende ben 30.000 copie, mica cazzi! :wink:
Sì, un po la risposta che mi aspettavo :o

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Helmut
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28761 Messaggio da Helmut »

Drogato_ di_porno ha scritto:Il toupè, la chirurgia plastica e la prostata di Silvio sono tutt'altro che analisi irrilevanti.
Certo...certo...da un blocco sociale di 30 mln di elettori, espressione di interessi variegati e di numerose psicologie sociali, con determinati gruppi di potere si ottiene il consenso grazie ai capelli posticci enunciati da Con Cita (uh...uh...) De Gregorio.

Pura fuffologia. :o
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28762 Messaggio da repeat »

Helmut ha scritto: Pura fuffologia. :o
... come il "partito liberale di massa" che, nell'Italia repubblicana, non è mai esistito e mai esisterà.
:o
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28763 Messaggio da Helmut »

repeat ha scritto:... come il "partito liberale di massa" che, nell'Italia repubblicana, non è mai esistito e mai esisterà
Si spera sempre, abbiamo tempo. :wink:
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28764 Messaggio da repeat »

Helmut ha scritto:
repeat ha scritto:... come il "partito liberale di massa" che, nell'Italia repubblicana, non è mai esistito e mai esisterà
Si spera sempre, abbiamo tempo. :wink:
Tanti auguri!
:wink:


P.S.: Forza Italia, in effetti, era nata con quell'intenzione. E infatti, all'inizio, confluirono all'interno di essa molti liberali di destra (Biondi, Colletti, Costa e tanti altri...) e di sinistra (penso ai radicali che, nel 1994, in polemica con una sinistra "illiberale" decisero di appoggiare Silvio). Ci misero poco quei liberali a capire che il vero scopo di Silvio era rifare la DC (ma senza correnti, stavolta) e non il "partito liberale di massa" promesso. :wink:
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28765 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Helmut ha scritto:interessi variegati e di numerose psicologie sociali
Variegati????? Numerose???? HAHAHAHAHA!!!!
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28766 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Helmut ha scritto:
repeat ha scritto:... come il "partito liberale di massa" che, nell'Italia repubblicana, non è mai esistito e mai esisterà
Si spera sempre, abbiamo tempo. :wink:
Libro dei sogni, totalmente sganciato dalla mera realtà fattuale.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28767 Messaggio da repeat »

Liquidato il Sant'ORO dell'audience e degli introiti pubblicitari in RAI.

dirigenti berlusconiani della Rai riescono a togliere Santoro, la gallina dalle uova d’oro, dal palinsesto Rai 2. Il giornalista con gli ascolti più alti d’Europa, amatissimo dagli inserzionisti, stasera darà l’addio al Cavallo di Viale Mazzini. La Rai diretta da Lorenza Lei ha deciso di suicidarsi, per fare un favore al Popolo della Libertà e a Mediaset. Per entrambi è stato un maggio terribile. Il primo ha perso le elezioni, mentre Mediaset ha perso ben il 20% in borsa.


Annozero chiude. Questa sera Michele Santoro si è congedato (32% di share!), e non solo per la pausa estiva, dal pubblico di Rai 2. Lorenza Lei, neo direttore generale della Rai, è riuscita dove il suo predecessore Masi aveva fallito, ossia di “liquidare” il giornalista più popolare della Rai. La tv pubblica pagherà Santoro per andarsene, visto che l’anchorman poteva contare su una sentenza che lo “blindava” da qualsiasi tentativo censorio. Infatti, quello che pochi sanno in Ticino, è che Santoro è tornato in video non per decisione dei dirigenti Rai (sia quelli di sinistra, sia quelli di destra lo detestano, solo il compianto membro dello scorso consiglio d’amministrazione Sandro Curzi l’ha sempre difeso), bensì per una sentenza del tribunale, che aveva condannato il suo allontanamento dagli schermi dopo l’editto bulgaro di Berlusconi. Dunque alla Rai, per liberarsene, non restava altra strada che quella di convincerlo (attraverso un compenso milionario) di “dimettersi” dalla tv pubblica. In questo caso la sentenza del tribunale decade.

In questi giorni, sui media italiani, vi sono molte speculazioni sul futuro professionale di Santoro. La tesi che va per la maggiore è quella che lo vede approdare in un futuro prossimo su La 7.

La domanda da porsi però non è tanto quale sarà il futuro del Michele nazionale, bensì per quale ragione un’azienda, anche se pubblica, deliberatamente si voglia liberare dalla sua gallina dalle uova d’oro. Infatti Michele Santoro è in assoluto il giornalista italiano che realizza i più alti indici d’ascolto, e questo nonostante non facesse intrattenimento, ma trasmissioni di informazione. Le sue trasmissioni si autofinanziano con la pubblicità (cosa non semplice per i programmi informativi, chiedete alla RSI quale trasmissione informativa si autofinanzia con la pubblicità). Anzi, Michele Santoro è l’unico giornalista italiano che non solo non pesa sul canone, ma che genera lauti utili alla Rai con gli spazi pubblicitari inseriti nelle sue trasmissioni. Allora perché pagarlo per andarsene? Quale editore si farebbe scappare via uno che costa 50, ma che porta introiti per 100? Nessun editore che sappia quali siano le regole minime sul buon finanziamento economico, anzi, capitalistico, si farebbe scappare uno come Santoro. Ma la Rai non solo se lo fa scappare, ma lo paga pure per “toglierselo dai coglioni”. Assurdo. Pagato per non lavorare più.

Anche alle nostre latitudini sono in molti ad odiare Santoro, ritenendolo fazioso, di parte, eccetera. Alcune delle voci che dalle nostre parti criticano aspramente Santoro sono poi le stesse che elogiano i meriti del neoliberismo. Ma come la mettiamo? Santoro non vive di canone (tassa), ma del suo successo che attira molta pubblicità, finanziandolo abbondantemente. Questa non è la vittoria del libero mercato, tanto amato dai neoliberisti? Ma anche in Svizzera abbiamo imparato che i neoliberisti sono favorevoli al libero mercato solo quando fa comodo, in altri casi chiedono allo Stato di salvare le banche con i soldi dei contribuenti, in modo tale che i manager di quest’ultime possano intascarsi esagerati bonus e predicare in convegni vari le lodi del libero mercato.

Santoro fazioso? Sarà anche. Ma la sua presunta faziosità, come quella di Marco Travaglio e Vauro Senesi, ai cittadini italiani non costa nulla, a differenza della presunta imparzialità di Vespa, Paragone, Ferrara e Sgarbi (tutti nomi le cui trasmissioni non riescono ad autofinanziarsi esclusivamente con la pubblicità).

Non sappiamo quale sarà il futuro professionale di Santoro, quello che è certo è quale sarà il futuro della già gloriosa Rai. La tv pubblica italiana verrà, pian piano, trasformata in grande centro di programmi occupazionali per tutti coloro che sanno “oliare” bene i potenti di turno, ma che non sanno stare sul libero mercato e non sanno autofinanziare con la pubblicità le loro trasmissioni. Dunque il futuro della Rai sarà sempre più con i conti in rosso, per finanziare le cosiddette trasmissioni culturali di Sgarbi o quelle informative di Paragone. E chi se ne frega. Tanto la soluzione è quella che se diminuisce la pubblicità si aumenta il canone da far pagare ai cittadini. Ne sappiamo qualcosa in Svizzera, con il canone più caro d’Europa (e la pubblicità meno cara, di fatto regalata agli inserzionisti).

Ora che la Rai si è liberata di Santoro, in molti gridano allo scandalo, anche il critico televisivo Aldo Grasso, tanto amato nei pressi di Comano. Proprio lui, che spesso a sproposito criticava le trasmissioni del conduttore di Castellamare di Stabia. La ragione è semplice. Anche lui ha capito che il nuovo corso della Rai è quello di riempirsi di giornalisti servili e accomodanti con il potere, che inesorabilmente faranno perdere appeal alla tv pubblica.

Ecco il punto. La neodirettrice generale della Rai, nella sua “epurazione di velluto”, non fa un piacere solo al Berlusconi politico, eliminando dal palinsesto le trasmissioni che danno fastidio al Popolo della Libertà e alla Lega Nord (i colonnelli del PdL ad esempio non hanno apprezzato per nulla le puntate di Report sulle ville del premier alle Antille o quelle dedicate alla Arner Bank), ma fa un piacere a Berlusconi anche come editore, indebolendo il palinsesto della sua concorrente più importante, e favorendo per l’autunno Mediaset nella guerra degli ascolti e dunque nella raccolta pubblicitaria, dopo che nel mese di maggio il titolo di Mediaset ha perso circa il 19% in borsa, viste le previsioni assai fosche per la pubblicità.
I due oligopolisti della TV italiana, Rai e Mediaset in questi ultimi anni si sono totalmente omologati. Nell’offerta di intrattenimento-varietà-quiz-reality, i programmi dei due editori sono delle “fotocopie” e spesso realizzati dalle stesse società esterne come la Endemol (di proprietà di Berlusconi, ma che realizza oltre al Grande Fratello, molte trasmissioni anche per la Rai).

La fiction è mediocre per entrambi, in formato “strapaese”. I tempi degli sceneggiati Rai come la “Piovra” del regista Damiano Damiani sono finiti da un bel po’. Oggi il massimo che si può vedere è “Un medico in famiglia”. L’unico settore in cui, almeno in parte, la Rai si differenzia da Mediaset è per le trasmissioni informative. In questo campo le tv di Berlusconi sono oggettivamente deboli. Anche per una carenza cronica di personale. Milena Gabanelli, Michele Santoro, Riccardo Iacona, Giovanni Floris, … sono “risorse” della Rai, non del Biscione, che preferisce puntare su “Mattino 5″ con Paolo Liguori che su trasmissioni informative di prime time.

I manager delle tv (sia pubbliche sia private), hanno sempre spiegato che l’informazione non”tira”, in prima serata, tanto meno la cultura. Sarà. Poniamo però una semlice domanda. Non in Italia, ma in tutta Europa, chi fa l’audience di Santoro, in prime time, con una trsmissione informativa? Pochi? No. Semplicemente nessuno. Neanche la blasonata BBC. Allora questo vuol dire che le trasmissioni informative fatte in un certo modo “tirano” e fanno ascolti. Certo. Ma questo è un problema. Come fanno dopo i manager delle tv a continuare a teorizzare che l’informazione in prima serata non ha pubblico, se Santoro riesce ad incollare davanti al teleschermo otto milioni di telespettatori? Più dell’Isola dei Famosi! Come si fa a continuare a propinare al pubblico trasmissioni d’intrattenimento come “Ballando con le Stelle” se Fazio e Saviano, non sulla prima rete della Rai, bensì sulla terza, battono tutti i record di ascolti? Non sia mai, che ci sia un pubblico sufficentemente grande che vuole Santoro-Travaglio-Vauro, Fazio-Saviano, Gabanelli e Iacona, Dandini-Vegassola, ma anche Morandi-Paolo-Luca (per Sanremo), che metta in crisi l’assioma dei dirigenti tv che continuano a dire che non c’è audience per una televisione diversa, alternativa, da quella di Sgarbi, Ferrara, Paragone, Vespa, Vinci, il Grande Fratello, Amici, Uomini e Donne, L’Isola dei Famosi, e tutti i quiz.

Santoro è colpevole di aver successo. Più di Lucia Annunziata e Bruno Vespa, più dei reality scadenti e di una fiction mediocre. Per questo deve andarsene, a La 7 o altrove. Raiset ormai non tollera più corpi estranei alla mediocrità, al servilismo e al rincretinimento. L’appiattimento televisivo è servito, e il suo costo lo pagheranno i cittadini italiani con il canone, che dovrà supplire la perdita di audience e dunque di pubblicità.

Qualche anno fa, Norma Rangeri, su un quotidiano italiano (Il Manifesto) scrisse (provocatoriamente) che non bisognava più pagare il canone radiotelevisivo per una Rai ormai molto scadente. Apriti cielo. Molti a sinistra non apprezzarono la provocazone della Rangeri. Si sa, per la sinistra le tasse sono sacre. Ma forse in Italia, qualcuno dovrebbe chiedersi perché continuare a pagare il canone per finanziare programmi flop di Vittorio Sgarbi o i plastici di Cogne piuttosto che di Avetrana di Vespa? La 7 dimostra in modo egregio che si può fare una tv privata, commerciale, con più programmi informativi in prime time di Raiuno. Lilli Gruber, Enrico Mentana, Gad Lerner, ma anche Maurizio Crozza hanno fatto crescere molto la ex TMC, senza che nessun cittadino fosse obbligato a finanziarla pagando un canone. Il futuro, che piaccia o meno alla “sinistra delle tasse”, è una tv che stia in piedi con le proprie gambe, senza balzelli come il canone. Le tasse, le imposte servono a ridistribuire la ricchezza, non a finanziare programmi, come quello di Sgarbi, dai costi milionari, che guardano in quattro gatti.

La 7, Sky e Il Fatto quotidiano sono lì a dimostrare che si può avere successo anche senza contributi pubblici. Anzi proprio per l’assenza di finanziamenti da parte dello Stato, un editore è obbligato a realizzare prodotti che trovino i favori del pubblico. Sennò muore. Invece in Rai, come in Rsi, molti Sgarbi, Ferrara e Paragone possono prendere lauti stipendi senza avere i favori del pubblico. Ecco perché è anacronistico difendere il canone.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28768 Messaggio da zio »

repeat ha scritto:
dboon ha scritto:dopo la buonuscita d'oro
ieri sera Santoro
si e' offerto per il prossimo anno
ad Annozero in Rai
alla cifra di 1 euro a puntata

:roll:
A parte che "la buonuscita d'oro" era dovuta, visto che c'era un contratto in essere ed è stato risolto...
... a parte questo, la "buonuscita d'oro" è nulla rispetto ai 39 milioni di euro che il programma "Annozero" ha fatto guadagnare alla RAI in pubblicità in un solo anno.

Siamo sempre alle solite. I giornali della destra disinformano, "Santoro ci costa 800 milioni l'anno!", e si dimenticano di informare i loro lettori che, grazie ad Annozero, la RAI ricava il 700% rispetto a ciò che investe.

Al contrario di Sgarbi... che ci è costato, a fondo perduto, la bellezza di 1 milione e 400 mila euro.

devolviamo l'8 per mille a santoro. mi pare che ne avrà bisogno. 1 euro a puntata....lui così dedito al servizio pubblico... :lol:

p.s. è una battuta.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28769 Messaggio da Helmut »

repeat ha scritto: P.S.: Forza Italia, in effetti, era nata con quell'intenzione
E infatti dopo sono finiti tutti seduti sul bugliolo. :blankstare:

Il blocco sociale che nella Prima Repubblica votava parte della Dc, il Psi e le altre forze del pentapartito, nella Seconda non poteva che scegliere Berlusconi perché la Costituzione materiale del nostro Paese – e questo lo sostiene anche Massimo D'Alema – è il moderatismo, lo spirito proprietario, l'assenza di rischi sociali.

Vedremo il dopo-Berlusconi...cosa nascerà nel blocco sociale moderato che è maggioritario nel Paese.
L'antiberlusconismo di destra e quello di sinistra commettono lo stesso errore, considerano il berlusconismo come un'invasione barbarica e non come la reale espressione di un blocco sociale.

Berlusconi non è imbattibile, ma il centrosinistra per vincere le elezioni deve dare a settori del blocco moderato delle buone ragioni per passare dall'altra parte. Lo ha gia' fatto con Prodi (che ha battuto per ben 2 volte la Bestia) adesso necessita di un leader che abbia la sua biografia politica: cattolico, moderato, rassicurante, possibilmente un ex democristiano (Casini...??? :-? )

Tutto puo' succedere. :o
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

#28770 Messaggio da The Dark Knight »

Certo che se LA7 riesce a portare nelle sue file oltre a Santoro, pure Fazio, darà mooooolto fastidio ai 5 canali berlusconiani in termini di share... e forse anche di altro....

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