Barabino ha scritto:In Sud-Est asiatico sono emigrati da secoli e non si sono MAI integrati... che cos'e' Singapore se non una Chinatown al massimo grado di evoluzione? perche' dovrebbero farlo in Europa? perche' siamo bianchi?
perche' l'epoca del colonialismo dell'impero britannico magari e' finita da qualche anno, con tutto quello che il concetto di colonialismo e di impero portavano in se'.
Se non te ne sei accorto sono finiti anche i tempi dello schiavismo.
???
A Singapore i cinesi sono la maggioranza e comandano, poi ci sono malesi, europei, indiani... ma dov'e' lo schiavismo?!?
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
Kronos ha scritto:
Ma tu stai li' come un fesso e ti guardi bene dallo sporcarti le mani per cambiare davvero le cose. Perche' ammettilo: finche' non ti toccano ti va bene e te ne fotti degli altri attorno.
E rivaffanculo barabino, come al solito ciancichi due parole messe in croce ma zero fatti: all'itagliana.
Ah beh certo... tu invece... e' noto che Che Guevara alle manifestazioni indossava sempre una maglietta con la faccia di Kronos!
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
L'unica eccezione è l'intralcio alla circolazione dei pedoni Via Sarpi, tornano i carrelli. Ma con le regole I vigili hanno letto l'ordinanza del sindaco sulla circolazione del mezzo di carico/scarico. Il divieto vige dalle 7.30 alle 10 e dalle 14 alle 19
Il giorno dopo la tempesta, i negozianti cinesi tornano a usare i carrelli sotto la sorveglianza della polizia locale. I vigili hanno letto, alle diverse decine di cinesi in strada, l'ordinanza del sindaco che regola la circolazione del mezzo di carico/scarico. Il divieto per la circolazione dei carrelli vige dalle 7.30 alle 10 del mattino e dalle 14 alle 19. Dunque dalle 10 alle 14 i carrelli possono circolare. L'unica eccezione è l'intralcio alla circolazione dei pedoni. «Se un negoziante circola con carrelli da un metro e mezzo è chiaro che intralcia la circolazione dei pedoni - dice Giuseppe Vercesi, commissario aggiunto della polizia locale -, il carrellino puó essere usato per scaricare merce da un camion parcheggiato davanti al negozio a cui quella merce è diretta». Una quarantina di persone si è raccolta attorno agli agenti della polizia locale facendo domande e ascoltando le risposte di questi ai cronisti. Fino ai chiarimenti dei vigili urbani, diversi negozianti avevano scaricato la merce a mano trasportando grossi sacchi di plastica in spalla. Sul posto sono presenti alcuni agenti per garantire l'ordine pubblico.
13 aprile 2007
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
tao ha scritto:
da ingegnere snob è difficile avere problemi con le stradali, nadir..........
In compenso e' facilissimo scopare la testa della gente con due parole, tao.
Pero' lo stesso non ho mai nemmeno visto (coi miei occhi) atteggiamenti selvaggi della polizia. Certo in determinati casi non sono molto zen, ma non lo e' la polizia di nessun paese. Dalla russia putiniana (per non parlare di quella precedente) all'inghilterra delle cariche a cavallo. Mi sembra che in italia non si arrivi nemmeno a sfiorare quegli eccessi.
toaster ha scritto:bandiere cinesi sputate e calpestate...)....
Capisco tutto, mi sfugge una cosa: la pedonalizzazione e' un vantaggio per il commercio al dettaglio. Quini, ne arguisco, le case dovrebbero essere diverse e piu' profonde.
Quindi due possibilita':
1) Vi e' una strategia dietro
2) Vi sono precedenti casi di discriminazione (e piuttosto pesanti) che hanno effettivamente creato un clima di tensione.
Nel primo caso, la realta' esula dalla nostre possibilita' d'analisi, nel secondo quali sono queste discriminazioni?
PS: about bandiere. Per favore. La mia bandiera e' la piu' sputata, calpestata e bruciata della storia. La maggior parte dele volte da gente che non sa nulla del mio paese, tranne cio' con cui gli hanno imbottito la testa. Il villipendio di una bandiera fa scena solo per chi si sente in vena di prouderie, IMO. Ci son cose piu' serie.
cimmeno ha scritto:
nadir...tu sei una donna bianca originaria di Israele, di bell'aspetto e presumibilmente ben vestita. prova ad andare per strada con stivaloni laccati e con tacco a spillo, calze a rete e push up, ed una volta fermata per controlli prova a dichiararti ucraina o moldava...vedrai che la cosa cambia...
Si, questo potrebbe in effetti essere diverso.
Io in genere, pero', mi vesto in modo molto semplice: T-shirt, jeans, scarpe da ginnastica. Capelli a coda o cerchietto o sciolti. Solo per lavoro e solo a volte mi tiro un po'... oppure se devo andare a cena o altro.
Si, insomma, la stragran parte delle volte mi vesto in modo banalerrimo come potrebbe benissimo essere vestita una moldava. E a parte gli occhi verdini si vede lontano un miglio che sono mediterranea. Dai capelli, dalla pelle, da tutto. E a prescindere da come scrivo, talvolta si sente che ho un accento diverso. Eppure mai avuto problemi.
balkan wolf ha scritto:grazie al cazzo che non ti scandalizzi vieni dal paese più fascista del mondo occidentale
Ma LOL. Tu sei stato nell'est, vero?
Non solo nei balcani, ma nell'ex URSS. Parli russo, slavo, o qualche altra lingua singana. Quindi hai parlato con gli indigeni.
Io ho bazzicato un po' quelle zone per lavoro. Soprattutto centrasia. In pieno splendore comunista si usavano metodi che facevano sembrare quelli del ventennio i giochetti con cui iniziavo alla vita mio fratello minore.
Pestaggi? Quello era il meno. Olio di ricino? Cristo, costa! E poi perche' darsi il fastidio? Metodi qui chiamati fascisti li si possono dire comunisti e viceversa. Violenza e' violenza e non ha colore.
Ma il punto e' un altro.
Il punto e' che se Tizio commenta l'uso improprio di un termine che ha colori ideologici, viene istintivo appioppagli quell'ideologia... e con cio' gliene si invalida il pensiero perche' lo si considera di parte.
E' un meccanismo umano, ovviamente strumentalizzato, ma senza che chi lo applica o chi lo vede applicare razionalizzi sui meccanismi.
Diventa quindi una forma sottile di prevaricazione e controllo delle idee e, IMO, e' pericoloso giocare all'apprendista stregone con 'ste cose.
C'e' un'ultima cosa. Nell'istante in cui scopri di usare inconsciamente un meccanismo del genere, scopri anche di esserne vittima e di essere usato. Quando ho visto la cosa sotto questa luce, beh, devo dire che la cosa mi ha fatto riflettere.
sperminator ha scritto:
L'isola pedonale li danneggerà perchè sono dei grossisti: hanno le vetrine come nei negozi al dettaglio ma non ci entra mai nessuno...i loro affari sono tutti di vendita all'ingrosso, con conseguenti frequenti carichi-scarico che danno fastidio ai residenti italiani. Agli italiani davano fastidio sti cinesini che con i carrellini che portavano avanti-indietro gli scatoloni da furgoni e negozietti così è stato vietato l'uso dei carrelli -inevitabile- nelle ore principali con conseguente fioccare di multe (ma i negozianti dirimpettai italiani li usano senza essere mai multati)...e in aggiunta è arrivata anche l'ideona di tagliare la testa al toro pedonalizzando la via.
Ecco, questo spiega molto meglio lo stato delle cose.
Grazie.
Cinesi da tutta Europa a Milano
Protesta dopo i tafferugli di via Sarpi. Stasera fiaccolata della Lega. D'Alema: non c'è stata interferenza da parte di Pech
MILANO " Gli uomini a buttar via i soldi ai videopoker nei bar, le donne a pulire i negozi, i figli alla fermata del tram destinazione il centro. Insomma: la solita domenica di Chinatown, sembra quasi che la comunità asiatica abbia metabolizzato, archiviato, finanche dimenticato la guerriglia di giovedì. Sembra: ieri è stato un pullulare di telefonate per organizzare una nuova protesta. Già pronta. Mercoledì, presidio davanti al Comune. Con una partecipazione planetaria: connazionali sono in arrivo da Italia, Europa e, addirittura, Cina stessa.
LO SCONTRO DIPLOMATICO " E pazienza se il vicesindaco Riccardo De Corato prova a calmare gli animi, facendo balenare l'ipotesi " come richiesto dall'ambasciatore di Pechino a Roma Dong Jinyi " di modificare il criticato (dagli asiatici) orario del carico-scarico delle merci. La Lega manco sta ad ascoltarlo, il collega di maggioranza De Corato: stasera sarà a Chinatown, in piazza Gramsci, per diffondere musica e distribuire cibarie meneghine. In origine, era in programma un corteo, ma il questore non ha dato il permesso. Non che sia un problema: «Se qualcuno dei nostri militanti vorrà farsi una passeggiata per le vie, perchè negarglielo?». Domanda che presuppone una risposta, massiccia, delle forze dell'ordine, chiamate per il quinto dì consecutivo " ma nella notte tra venerdì e sabato, quando Forza Nuova ha riempito i muri di manifesti e insulti, dov'erano? " a blindare il quartiere. Ci saranno anche i vigili, alle prese con il «giallo» del blackout dei filmati degli scontri. Le telecamere che avrebbero dovuto riprendere le due ore dei disordini, erano spente proprio quando servivano. La prima verifica della centralina di comando avrebbe escluso guasti tecnici. Dunque, se proprio non sarà stata la tecnologia " giovedì il materiale, le testimonianze raccolte e le note informative saranno consegnate al pm ", a tradire potrebbe esser stata la mano dell'uomo. Di chi, cinesi oppure no, si spera di scoprirlo presto. E presto, assicurano da Palazzo Marino, il sindaco Letizia Moratti incontrerà il console asiatico. C'è da ricucire lo strappo diplomatico, acuito dopo le parole dell'ambasciatore Dong Jinyi: «Era giusto far rispettare le regole, ma è giusto non solo usando la forza». De Corato? «La forza? Abbiamo avuto molti vigili feriti. E, comunque, ci sono le immagini televisive che illustrano cos'è accaduto e, mi pare, parlino chiaro».
IL «GHETTO» " In ogni modo, l'uscita dell'ambasciatore non deve venir letta come «un'interferenza nella vita dello Stato italiano». Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema è stato chiaro: «Piuttosto, c'è stato l'auspicio che questa tensione venga superata con serenità e con metodi obiettivi». Di parere opposto, il deputato di Alleanza nazionale Maurizio Gasparri: «L'ambasciatore accusa l'Italia di xenofobia. àˆ molto grave. Le Chinatown vanno smantellate per evitare ghetti etnici». Ma, alla fine, la Chinatown milanese è davvero un ghetto? «Più che altro " dice Pierfranco Lionetto, portavoce dell'associazione di quartiere " è una città nella città ». E infatti, a parte i tradizionali negozi di calzature e vestiti e borse, a parte i ristoranti, via Sarpi e dintorni, alla faccia dei progetti (o dei sogni) di questa amministrazione e delle precedenti di delocalizzare altrove tutto il commercio all'ingrosso, piantano «bandierine» una dietro l'altra sul territorio. I cinesi si sono dotati di una rete che conta propri uffici legali, banche, erboristerie, librerie e videoteche con libri e film in lingua originale, assicurazioni, uffici di traduzione, profumerie, agenzie di viaggio.
LA MARCIA SU MILANO " La rete, forse in virtù dell'estrema facilità d'insediamento a Chinatown, si sta allargando con altrettanta facilità al resto della città , dove ogni sette giorni sorge una bottega con titolare asiatico. Lo dicono i dati della Camera di commercio. Altri dati, quelli dell'Ismu (Istituto sulla multietnicità ) assegnano al cittadino cinese il più alto reddito mensile tra tutti gli stranieri a Milano: 1.560 euro per i maschi, 1.213 per le donne, con rispettivamente 2.700 e 2.400 euro annui inviati come rimesse in Patria. Numeri destinati a crescere, poichè l'immigrazione cinese non accenna a fermarsi. Certo, poi si dovrà vedere come andrà a finire il contenzioso. Perchè, nonostante il parere dei capifamiglia famosi che da subito hanno criticato l'improvvisa visibilità caduta sul quartiere e, di conseguenza sui tanti traffici illeciti, i cinesi hanno tutte le intenzioni di proseguire nella contrapposizione. Esempio ne è la silenziosa e febbrile preparazione della protesta e della chiamata a raccolta dei connazionali. Ieri, a Chinatown, esclusi i malati dei videopoker e le donne che ramazzavano i pavimenti dei negozi, tolti i giovani andati a divertirsi, per strada non c'era folla. E, soprattutto, ogni saluto e ogni conversazione sul marciapiede sono avvenuti in cinese. L'italiano, che pure conoscono e parlano, è stato bandito. Oddio, non è una novità : succede da giovedì. Appunto.
Andrea Galli
16 aprile 2007
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
balkan wolf ha scritto:grazie al cazzo che non ti scandalizzi vieni dal paese più fascista del mondo occidentale
Ma LOL. Tu sei stato nell'est, vero?
Non solo nei balcani, ma nell'ex URSS. Parli russo, slavo, o qualche altra lingua singana. Quindi hai parlato con gli indigeni.
Io ho bazzicato un po' quelle zone per lavoro. Soprattutto centrasia. In pieno splendore comunista si usavano metodi che facevano sembrare quelli del ventennio i giochetti con cui iniziavo alla vita mio fratello minore.
Pestaggi? Quello era il meno. Olio di ricino? Cristo, costa! E poi perche' darsi il fastidio? Metodi qui chiamati fascisti li si possono dire comunisti e viceversa. Violenza e' violenza e non ha colore.
Ma il punto e' un altro.
Il punto e' che se Tizio commenta l'uso improprio di un termine che ha colori ideologici, viene istintivo appioppagli quell'ideologia... e con cio' gliene si invalida il pensiero perche' lo si considera di parte.
E' un meccanismo umano, ovviamente strumentalizzato, ma senza che chi lo applica o chi lo vede applicare razionalizzi sui meccanismi.
Diventa quindi una forma sottile di prevaricazione e controllo delle idee e, IMO, e' pericoloso giocare all'apprendista stregone con 'ste cose.
C'e' un'ultima cosa. Nell'istante in cui scopri di usare inconsciamente un meccanismo del genere, scopri anche di esserne vittima e di essere usato. Quando ho visto la cosa sotto questa luce, beh, devo dire che la cosa mi ha fatto riflettere.
guarda hai detto tutto tu...
aggungo la (ovvia??) conseguenza del meccanismo e della strumentalizzazione
simbolismo...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
"PS: about bandiere. Per favore. La mia bandiera e' la piu' sputata, calpestata e bruciata della storia. La maggior parte dele volte da gente che non sa nulla del mio paese, tranne cio' con cui gli hanno imbottito la testa. Il villipendio di una bandiera fa scena solo per chi si sente in vena di prouderie, IMO. Ci son cose piu' serie."
okkio nady che c'è una differenza sostanziale... le bandiere di isdraele vengono vilipese da civili che rappresentano organizzazioni e ideologie che vedono in isdraele un nemico ( e per quanto di cattivo gusto è un loro diritto ) le bandiere cinesi vilipese da un poliziotto in servizio per una democrazia occidentale hanno un peso ben diverso
quanto al termine "fascio" nella lingua italiana corrente e come dire "romantico" intendendo sentimentale e non appartenente alla corrente filosofico letteraria dell'800...
anfatti gli sbirri dell'est sono "fasci" anche se si potrebbe approfondire lo sbirro slavo è stronzo dentro ma non ha quell'elemento paternalista punitivo tipico dello sbirro itaGliano ( che personalmente mi manda in bestia ) è più freddo e cinico diciamo
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
Barabino ha scritto:
1) In Cina Occidentale ci sei andato col pullman dell'ARCI?
informati che magari scopri quello che insisti a non voler vedere.
2) allora la ricchezza chi la vede? Licio Gelli?
Seriamente: la vede il consumatore...
ahahahaha ma dove?
ma tu un litro di latte lo hai mai comprato in un supermercato da 10 anni a questa parte o sei di quelli che tanto la spesa la fa mia mamma che io devo guadagnare?
3) il dumping e' un problema meno grave in questo decennio di tassi di interesse bassi; i monopoli di fatto e i cartelli sono resi possibili e necessari dalla politica, che per inseguire il consenso elettorale distorce il mercato gonfiando in ogni modo i "posti di lavoro" (terribile espressione) necessari per fare qualunque cosa, e di conseguenza i margini di profitto necessari per mantenere tutti quei dipendenti... stato, parastato, municipalizzate, assicurazioni, banche... puah!
buonanotte al secchio: che si abbia una classe dirigente di cialtroni non implica che il cosidetto libero mercato sia tutto questo toccasana: basta vedere la privatizzazione della sanita' negli usa i danni che ha creato al sistema paese. Vogliamo poi parlare dei sedicenti imprenditori che privatizzano i profitti e statalizzano le perdite?
Svegliabaucco, se quello che succede continua e' anche grazie a quelli come te che se ne battono di tutto e tutti ma allo stesso tempo fanno i "chiagn' e fotti".
4) preoccupati per te, che e' meglio... Durante gli anni '90 grazie agli stipiendi dei cari operai abbiamo avuto un tracollo, ora non ne abbiamo piu' e ci stiamo risollevando...
ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaahahahahahahahahahah
ma neanche l'orchestra del titanic che suona mentre la nave affonda arriva ai tuoi livelli di fantasia ed eccletismo.
Passo e chiudo, inutile ragionare con uno che spara cagate cosi' fotoniche.
Ok per la distinzione di un poliziotto in servizio che dovrebbe essere piu' professionale.
Meno ok sulla connotazione del termine "fascio": e' esattamente quello che sto dicendo io.
Viene usato in ogni occasione, anche a sproposito per caratterizzare ogni elemento negativo... ma allo stesso tempo, in altri luoghi, diventa termine di lotta politica. Forse non riesco ad esprimermi bene, ma sono due cose assolutamente parallele. "Romantico" non ha accezioni politiche attuali e non e' un termine che viene utilizzato poi come un maglio nella scalata al potere.
Questa e' la differenza.
L'effetto collaterale e' che possa essere utlizzato per "squalificare" l'antagonista evitrando un confronto di idee e sostituendolo conb uno di (supposte) ideologie. Lo scadere della serieta' politica mi sembra evidente.