[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
"I tifosi stanno vivendo un momento difficile perchè lo sanno con chi hanno a che fare: l0tit0 e sopratutto Tare non meritano di guidare una società prestigiosa come la Lazio".
Goran Pandev - 23/12/2009
Goran Pandev - 23/12/2009
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
appena letto il messaggio ho pensato a ronaldo (il brasiliano) arrostito e mangiato da un bambino. guardando il video ho tirato un sospiro di solievo.
Scrisser per ogni muro e in ogni via
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Mussolini era socio della Lazio.Paperinik ha scritto:La rometta si è incazzata perchè nell'album Panini le hanno tolto uno scudetto, il terzo. Il primo per ordine di mussolini, il secondo per gli intrallazzi d'andreotti, il terzo per il giubileo e hanno il coraggio di chiamarli scudetti..peggio dei gobbi
Grazie ad Andreotti la Roma avuto dei Presidenti del calibro di Evangelisti e Ciarrapico. Quest'ultimo lasciò la Roma sull'orlo del fallimento con un buco in bilancio di decine di miliardi.Paperinik ha scritto:La rometta si è incazzata perchè nell'album Panini le hanno tolto uno scudetto, il terzo. Il primo per ordine di mussolini, il secondo per gli intrallazzi d'andreotti, il terzo per il giubileo e hanno il coraggio di chiamarli scudetti..peggio dei gobbi
Il Giubileo c'è stato nel 2000 e lo scudetto lo vinse la Lazio.Paperinik ha scritto:La rometta si è incazzata perchè nell'album Panini le hanno tolto uno scudetto, il terzo. Il primo per ordine di mussolini, il secondo per gli intrallazzi d'andreotti, il terzo per il giubileo e hanno il coraggio di chiamarli scudetti..peggio dei gobbi
Poche idee, ma confuse!
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Bentornato Roberto.Bentornato Grande Penna Bianca.

Ricordo i tuoi gol al Comunale(qualcuno visto anche dal vivo,dopo ore di treno passate a dormire sulle ginocchia di mio padre).
Ricordo quelli segnati di testa andando in cielo e quelli che realizzavi tuffandoti,per poter incornare verso la porta i bellissimi cross del "Barone".
Ricordo di averti visto segnare oltrechè di piede,destro e sinistro,anche di petto,di ginocchio e allorquando la rapidità dell'azione lo richiedeva pure con la punta del piede o addirittura con la suola della scarpa(...allungandoti alla Cruijff).
Ricordo quella tua bellissima intervista(una delle tue prime)che ti fece Alfredo Pigna per la Domenica Sportiva,in un forse...lontano 1970,quando nonostante ti avesse baciato il successo,parlavi con grande amore e semplicità della tua famiglia e delle tue origini semplici.
Bentornato BobbyGol.
Ricordo anche il tuo fantastico gol di tacco a San Siro e.....
Ricordo...il tuo tempismo,alle volte,veramente micidiale!
Ricordo lo splendido mondiale da te giocato in Argentina,proprio mentre in Italia si consumava la terribile tragedia di Aldo Moro.
Ricordo poi con un pò di amarezza lo scontro avuto nell'81 a Bruxelles con l'allora portiere dell'Anderlecht Jaky Munaron,Ne derivò infatti un lunghissimo infortunio che ti privò,in pratica,di poterti fregiare del titolo di Campione del Mondo ai mondiali spagnoli dell'82.
Ricordo l'amarezza dipinta sul tuo volto alla fine della tua ultima partita giocata in Bianconero la sera di Atene,la sera di Felix Magath ma anche la sera di Uli Stein,il portiere dell'Amburgo che subito dopo l'avvio compì un miracolo,deviando in corner il tuo micidiale colpo di testa in tuffo.Era la sera di quel "maledetto" 25 Maggio 1983.
Ricordo il tuo grande stile negli anni da conduttore tv...E poi nel 1994...Finalmente...
Ricordo il tuo secondo ritorno alla Juve.
E...Ricordo... Le tue lacrime al Delle Alpi nel 2006 con le quali testimoniavi il tuo amore e il tuo dispiacere per quanto succedeva alla nostra Juventus.
Ora,nel momento del bisogno,la tua classe e la tua sapienza calcistica,per fortuna,è di nuovo con noi.
Bentornato Cabeza Blanca.

Ricordo i tuoi gol al Comunale(qualcuno visto anche dal vivo,dopo ore di treno passate a dormire sulle ginocchia di mio padre).
Ricordo quelli segnati di testa andando in cielo e quelli che realizzavi tuffandoti,per poter incornare verso la porta i bellissimi cross del "Barone".
Ricordo di averti visto segnare oltrechè di piede,destro e sinistro,anche di petto,di ginocchio e allorquando la rapidità dell'azione lo richiedeva pure con la punta del piede o addirittura con la suola della scarpa(...allungandoti alla Cruijff).
Ricordo quella tua bellissima intervista(una delle tue prime)che ti fece Alfredo Pigna per la Domenica Sportiva,in un forse...lontano 1970,quando nonostante ti avesse baciato il successo,parlavi con grande amore e semplicità della tua famiglia e delle tue origini semplici.
Bentornato BobbyGol.
Ricordo anche il tuo fantastico gol di tacco a San Siro e.....
Ricordo...il tuo tempismo,alle volte,veramente micidiale!
Ricordo lo splendido mondiale da te giocato in Argentina,proprio mentre in Italia si consumava la terribile tragedia di Aldo Moro.
Ricordo poi con un pò di amarezza lo scontro avuto nell'81 a Bruxelles con l'allora portiere dell'Anderlecht Jaky Munaron,Ne derivò infatti un lunghissimo infortunio che ti privò,in pratica,di poterti fregiare del titolo di Campione del Mondo ai mondiali spagnoli dell'82.
Ricordo l'amarezza dipinta sul tuo volto alla fine della tua ultima partita giocata in Bianconero la sera di Atene,la sera di Felix Magath ma anche la sera di Uli Stein,il portiere dell'Amburgo che subito dopo l'avvio compì un miracolo,deviando in corner il tuo micidiale colpo di testa in tuffo.Era la sera di quel "maledetto" 25 Maggio 1983.
Ricordo il tuo grande stile negli anni da conduttore tv...E poi nel 1994...Finalmente...
Ricordo il tuo secondo ritorno alla Juve.
E...Ricordo... Le tue lacrime al Delle Alpi nel 2006 con le quali testimoniavi il tuo amore e il tuo dispiacere per quanto succedeva alla nostra Juventus.
Ora,nel momento del bisogno,la tua classe e la tua sapienza calcistica,per fortuna,è di nuovo con noi.
Bentornato Cabeza Blanca.
<<Giampiero Boniperti:"La Juve, il sogno della mia vita.
La sognavo davvero. Perché io avevo in quegli anni un solo desiderio: giocare una partita di serie A con la maglia bianconera.
Me ne sarebbe bastata una, ero sicuro, per essere felice per sempre.>>
La sognavo davvero. Perché io avevo in quegli anni un solo desiderio: giocare una partita di serie A con la maglia bianconera.
Me ne sarebbe bastata una, ero sicuro, per essere felice per sempre.>>
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Andate tutti a cacare!
FNapoli!!!!
Buon Natale
FNapoli!!!!
Buon Natale
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Mr. Viz ha scritto:Andate tutti a cacare!
FNapoli!!!!
Buon Natale

Buon Natale,Vizzino...e buona cacata.
- selev210
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Lonewolf ha scritto:Mr. Viz ha scritto:Andate tutti a cacare!
FNapoli!!!!
Buon Natale![]()
Buon Natale,Vizzino...e buona cacata.
A lui,al ciuccio,a de laurentis,a pulcinella e pure ad apicella.
Buon Natale.
<<Giampiero Boniperti:"La Juve, il sogno della mia vita.
La sognavo davvero. Perché io avevo in quegli anni un solo desiderio: giocare una partita di serie A con la maglia bianconera.
Me ne sarebbe bastata una, ero sicuro, per essere felice per sempre.>>
La sognavo davvero. Perché io avevo in quegli anni un solo desiderio: giocare una partita di serie A con la maglia bianconera.
Me ne sarebbe bastata una, ero sicuro, per essere felice per sempre.>>
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ricordo quando scoprii (novenne) che Bettega era un cognome.selev210 ha scritto:Bentornato Roberto.Bentornato Grande Penna Bianca.
Ricordo i tuoi gol al Comunale(qualcuno visto anche dal vivo,dopo ore di treno passate a dormire sulle ginocchia di mio padre).
Ricordo quelli segnati di testa andando in cielo e quelli che realizzavi tuffandoti,per poter incornare verso la porta i bellissimi cross del "Barone".
Ricordo di averti visto segnare oltrechè di piede,destro e sinistro,anche di petto,di ginocchio e allorquando la rapidità dell'azione lo richiedeva pure con la punta del piede o addirittura con la suola della scarpa(...allungandoti alla Cruijff).
Ricordo quella tua bellissima intervista(una delle tue prime)che ti fece Alfredo Pigna per la Domenica Sportiva,in un forse...lontano 1970,quando nonostante ti avesse baciato il successo,parlavi con grande amore e semplicità della tua famiglia e delle tue origini semplici.
Bentornato BobbyGol.
Ricordo anche il tuo fantastico gol di tacco a San Siro e.....
Ricordo...il tuo tempismo,alle volte,veramente micidiale!
Ricordo lo splendido mondiale da te giocato in Argentina,proprio mentre in Italia si consumava la terribile tragedia di Aldo Moro.
Ricordo poi con un pò di amarezza lo scontro avuto nell'81 a Bruxelles con l'allora portiere dell'Anderlecht Jaky Munaron,Ne derivò infatti un lunghissimo infortunio che ti privò,in pratica,di poterti fregiare del titolo di Campione del Mondo ai mondiali spagnoli dell'82.
Ricordo l'amarezza dipinta sul tuo volto alla fine della tua ultima partita giocata in Bianconero la sera di Atene,la sera di Felix Magath ma anche la sera di Uli Stein,il portiere dell'Amburgo che subito dopo l'avvio compì un miracolo,deviando in corner il tuo micidiale colpo di testa in tuffo.Era la sera di quel "maledetto" 25 Maggio 1983.
Ricordo il tuo grande stile negli anni da conduttore tv...E poi nel 1994...Finalmente...
Ricordo il tuo secondo ritorno alla Juve.
E...Ricordo... Le tue lacrime al Delle Alpi nel 2006 con le quali testimoniavi il tuo amore e il tuo dispiacere per quanto succedeva alla nostra Juventus.
Ora,nel momento del bisogno,la tua classe e la tua sapienza calcistica,per fortuna,è di nuovo con noi.
Bentornato Cabeza Blanca.
Che delusione.

Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
a quando il ritorno di Moggi????
come direbbe sora Lella "Annamo bbenee"...
come direbbe sora Lella "Annamo bbenee"...
it's not easy to be me.......
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Fonte: il messaggero-cerracchio
Sotto i piedi di Lotito si sta aprendo un baratro
La guerra di Lotito, ora si può dire ufficialmente, ha procurato alla Lazio un danno economico fra i 10 e i 15 milioni. Tanto era lecito attendersi dalla cessione di Pandev, vista l’impossibilità di trovare con lui un accordo economico. La speranza è che colui che gestisce la società non persegua ora strategie suicide che espongano anche la squadra a una penalizzazione letale. Che tutti coloro che hanno fatto finta di spalleggiarlo per poi ridere della sua rovinosa caduta non lo inducano a violare ulteriormente le regole attuali, giuste o sbagliate che siano.
Noi non siamo fra questi, avendo da sempre sostenuto che semplici accorgimenti tattici sarebbero bastati quanto meno a uscire con un minimo di dignità da una vicenda surreale, autodistruggente. Figlia della stessa supponenza - ecco come vi cambio il calcio - che ha depauperato la Lazio dal punto di vista tecnico prima e ora anche da quello economico. La società, com’è noto, si autofinanzia.
Lotito non ha investito denari e impegno personale che non possa facilmente recuperare rivendendo le proprie quote di maggioranza. E a chi dovrebbe rispondere, se non al popolo di fede biancoceleste, dei troppi errori commessi? Può una squadra metropolitana che ha giocato in Europa rinunciare all’appoggio, sia pur minimo, di uno sponsor? Può permettersi di buttar via una qualificazione europea per un mercato insensato (lo sconosciuto Eliseu guadagna 800.000 euro) e una gestione tecnica connivente e sciagurata? Può permettersi di spendere più per avvocati che per osservatori e allenatori delle giovanili? Può concedersi il lusso di non fare affari in Italia, di scommettere solo su scarti altrui a parametro zero?
Lotito non può sentirsi infallibile avendo davanti questo scempio. Il problema è che tutto lascia pensare che perseguirà negli errori fingendo di non sentire il baratro sotto i piedi. Che si sta aprendo, ogni giorno che passa, non per il suo patrimonio personale ma per un club che vanta 110 anni di storia. Non è un passaggio secondario, è su questo che bisogna riflettere.
Sotto i piedi di Lotito si sta aprendo un baratro
La guerra di Lotito, ora si può dire ufficialmente, ha procurato alla Lazio un danno economico fra i 10 e i 15 milioni. Tanto era lecito attendersi dalla cessione di Pandev, vista l’impossibilità di trovare con lui un accordo economico. La speranza è che colui che gestisce la società non persegua ora strategie suicide che espongano anche la squadra a una penalizzazione letale. Che tutti coloro che hanno fatto finta di spalleggiarlo per poi ridere della sua rovinosa caduta non lo inducano a violare ulteriormente le regole attuali, giuste o sbagliate che siano.
Noi non siamo fra questi, avendo da sempre sostenuto che semplici accorgimenti tattici sarebbero bastati quanto meno a uscire con un minimo di dignità da una vicenda surreale, autodistruggente. Figlia della stessa supponenza - ecco come vi cambio il calcio - che ha depauperato la Lazio dal punto di vista tecnico prima e ora anche da quello economico. La società, com’è noto, si autofinanzia.
Lotito non ha investito denari e impegno personale che non possa facilmente recuperare rivendendo le proprie quote di maggioranza. E a chi dovrebbe rispondere, se non al popolo di fede biancoceleste, dei troppi errori commessi? Può una squadra metropolitana che ha giocato in Europa rinunciare all’appoggio, sia pur minimo, di uno sponsor? Può permettersi di buttar via una qualificazione europea per un mercato insensato (lo sconosciuto Eliseu guadagna 800.000 euro) e una gestione tecnica connivente e sciagurata? Può permettersi di spendere più per avvocati che per osservatori e allenatori delle giovanili? Può concedersi il lusso di non fare affari in Italia, di scommettere solo su scarti altrui a parametro zero?
Lotito non può sentirsi infallibile avendo davanti questo scempio. Il problema è che tutto lascia pensare che perseguirà negli errori fingendo di non sentire il baratro sotto i piedi. Che si sta aprendo, ogni giorno che passa, non per il suo patrimonio personale ma per un club che vanta 110 anni di storia. Non è un passaggio secondario, è su questo che bisogna riflettere.
"I tifosi stanno vivendo un momento difficile perchè lo sanno con chi hanno a che fare: l0tit0 e sopratutto Tare non meritano di guidare una società prestigiosa come la Lazio".
Goran Pandev - 23/12/2009
Goran Pandev - 23/12/2009
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
vbman ha scritto:Mussolini era socio della Lazio.Paperinik ha scritto:La rometta si è incazzata perchè nell'album Panini le hanno tolto uno scudetto, il terzo. Il primo per ordine di mussolini, il secondo per gli intrallazzi d'andreotti, il terzo per il giubileo e hanno il coraggio di chiamarli scudetti..peggio dei gobbi
Grazie ad Andreotti la Roma avuto dei Presidenti del calibro di Evangelisti e Ciarrapico. Quest'ultimo lasciò la Roma sull'orlo del fallimento con un buco in bilancio di decine di miliardi.Paperinik ha scritto:La rometta si è incazzata perchè nell'album Panini le hanno tolto uno scudetto, il terzo. Il primo per ordine di mussolini, il secondo per gli intrallazzi d'andreotti, il terzo per il giubileo e hanno il coraggio di chiamarli scudetti..peggio dei gobbi
Il Giubileo c'è stato nel 2000 e lo scudetto lo vinse la Lazio.Paperinik ha scritto:La rometta si è incazzata perchè nell'album Panini le hanno tolto uno scudetto, il terzo. Il primo per ordine di mussolini, il secondo per gli intrallazzi d'andreotti, il terzo per il giubileo e hanno il coraggio di chiamarli scudetti..peggio dei gobbi
polemiche mussoliniane realei
il furto della stella
1925: Genoa-Bologna e lo scudetto rubato
Ah, quando si dice il caro vecchio calcio di una volta. Quello senza immagini televisive e senza ingaggi. E’ infatti vero che nella notte dei tempi i calciatori giocavano gratis e si mantenevano con altri mestieri. Il calcio puro, senza scandali e con un pubblico già allora appassionato ma civile e mai violento. Accidenti agli ultrà che infestano i nostri stadi con le loro logiche violente e affaristiche. Prima, prima prima….tanto tempo fa tutto era perfetto. Niente di più falso. Per informazioni chiedere ai tifosi del Genoa cosa pensano dell’esito del campionato 1924-25, stagione ante Girone Unico, cominciato solo nel 1929-30. Ebbene, la squadra con più tifosi del capoluogo ligure vanta orgogliosa alcuni record imbattibili, perché prime volte, gli altri solo dopo il Grifone.
Prima società di calcio in Italia dotata di una documentazione scritta che ne attesta con certezza la data di nascita, 7 Settembre 1893, 115 anni fa, prima vincitrice del primo campionato italiano nel 1898, prima in Italia ad istituire un settore giovanile già nel 1902 e a disputare e vincere una partita all’estero addirittura nel 1903 a Nizza, quindi ben sette anni prima della stessa nazionale italiana di calcio, che debutta solo nel 1910 con un 6-2 alla Francia. Spesso davanti a tutti i rossoblu genovesi. Precedono tutte le altre società anche nell’ingaggio del primo capocannoniere dei Mondiali, l’argentino Guillermo Stabile, 8 reti ad Uruguay 1930. Non è tutto, in quanto anche in tempi più recenti hanno avuto la soddisfazione di una prestigiosa primizia: battere il Liverpool nella propria casa di Anfield Road in una competizione europea ufficiale, i quarti di Coppa UEFA 1991-92, per arrampicarsi, nella prima e sinora ultima partecipazione alle Coppe europee targate UEFA, sino alla semifinale persa con l’Ajax, poi vincitore di quella coppa ai danni di un’altra italiana, il Torino.
Tante prime volte hanno detto Genoa, ma ne manca una: l’appuntamento con la stella. Gli appassionati di calcio sanno certamente che ogni squadra che vince almeno 10 scudetti ha diritto di appuntarsi sulla maglia una stella che ricorda tale impresa. Ogni 10 scudetti, una stella. Tutti sanno che la Juventus ne ha addirittura due per via dei 27 titoli, invece, sulle maglie di Inter e Milan ne compare una (15 e 17 titoli a testa). Ebbene, anche il Genoa potrebbe e forse dovrebbe avere la sua stella sulla maglia. Se voi chiedete notizie ai genoani di vecchia data sul perché il Genoa non può appuntare la sua bella stellina sulle camisete rossoblu, costoro vi parleranno ancora una volta, con palese disappunto, come se fossero fatti d’oggi, del “furto del 1925”.
Corre l’Autunno del 1924. Il Grifone, campione d’Italia in carica per la nona volta nell’Estate dello stesso anno, davanti a tutti come numero di campionati vinti, è come sempre in quell’epoca, tra le favorite per rivincere un altro titolo. Il Genoa precede, nell’albo d’oro del campionato, di due lunghezze i piemontesi della Pro Vercelli, fermi dal 1922 a quota sette, e potrebbe diventare la prima squadra italiana a vincere il decimo campionato, ben 34 anni prima della Juventus, che arriverà a questo traguardo solo nel 1958. A quei tempi antichi e, per certi versi, modernissimi e attuali, il calcio è già importante strumento di controllo sociale e il fascismo esercita una influenza notevole sul calcio, con l’apoteosi dei Mondiali del 1934, voluti dal Duce, e vinti dall’Italia in casa in uno scenario di completa esaltazione del regime. Allo stesso modo, il fascismo influenza il campionato del 1924-25, in maniera pesante, e senza bisogno di telefonate segrete su schede lussemburghesi….
A quei tempi il campionato italiano, soprattutto per via di trasporti ancora non diffusissimi e per evitare spese di trasferta alle squadre, contemplava una formula mista: girone all’italiana tra squadre rispettivamente del Nord e del Centro-Sud e poi i playoff con finali di zona e finalissima tra le due vincenti delle finali di zona. Ebbene, nella zona Nord divisa in due gironi, arrivano alla finalissima Genoa e Bologna.
Tutti sanno che, per valori tecnici in gioco, è questa la vera finale. Dall’altra parte ci sono infatti l’Alba Roma e l’Anconitana, che non sono in grado di reggere contro avversari decisamente più forti. Simpatizzante per il Bologna è Leandro Arpinati, leader locale dei gruppi fascisti che giravano nel periodo successivo alla Prima Guerra Mondiale. In teoria il suo compito consiste nel fare mantenere l’ordine in una città ostile al regime, perché da sempre Bologna ha una vocazione socialista. Naturalmente i metodi per ottenere tal risultato erano i più convincenti possibili: dai bastoni alle pistole, passando per l’olio di ricino. Ma questa è un'altra storia.
All’andata, a Bologna, vince il Genoa 2-1, ma inaspettatamente nel ritorno, il Genoa cade in casa con lo stesso risultato. A quei tempi, in caso di parità, le partite venivano ripetute e così il 7 giugno 1925 si disputa a Milano la bella per designare la finalista della Lega Nord. Tantissima gente, le cronache raccontano di 20.000 persone, tra queste anche Arpinati. Il Genoa del mitico allenatore inglese Garbutt va sul 2-0 a fine primo tempo e sembra fatta. Ma, nella ripresa, il centravanti Muzzioli calcia in porta da sotto misura: la palla sembra entrare, ma manca la certezza, l’arbitro nel dubbio non convalida e concede solo calcio d’angolo al Bologna. Sì, non manca nulla, neanche il gol fantasma. I fascisti in tribuna insorgono, invadono il campo, malmenano l’arbitro e lo convincono a cambiare idea e a convalidare il gol. Sul finire, mancano otto minuti, il Bologna pareggia. I supplementari non modificano il risultato. Ma il Genoa è tranquillo, stando al regolamento federale, l’invasione di campo comporta la sanzione della sconfitta a tavolino, il Genoa si aspetta l’assegnazione del decimo titolo dalla Federcalcio. Queste sono le regole.
Ma i fatti andranno ben diversamente. L’arbitro Mauro, fortemente condizionato da Arpinati, decide di addolcire ampiamente nel referto l’aspetto riguardante l’invasione di campo e le percosse subite e così la Federcalcio, trascurando l’invasione di campo, ordina una quarta partita. Si gioca a Torino il 5 Luglio, duri scontri tra le due tifoserie, addirittura dal treno dei sostenitori felsinei partono dei colpi di pistola, sul campo un nuovo pareggio. Il clima di tensione e violenza è altissimo, ieri come oggi il calcio è materia di indagini parlamentari, come sempre inconcludenti. La Federcalcio non sa che fare e decide per una ennesima, quinta sfida tra Genoa e Bologna.
Inverosimili le condizioni in cui si gioca: a Milano, in una località tenuta segreta, a porte chiuse alle sette e mezza del mattino. Stavolta c’è un vincitore: è il Bologna che si impone 2-0 e vince poi anche la finalissima contro l’Alba diventando campione per la prima volta. Il fascismo esulta: entusiasmo a Bologna. Anche grazie al calcio il regime ha raggiunto il suo scopo: tenere sotto controllo la città. Ma al Genoa manca una stella, e nessuno gliela può più restituire.
La Settimana Sportiva
eh si ma quando c'era LUI.....
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
il DUCE in confronto a moggi era un dilettante.
"I tifosi stanno vivendo un momento difficile perchè lo sanno con chi hanno a che fare: l0tit0 e sopratutto Tare non meritano di guidare una società prestigiosa come la Lazio".
Goran Pandev - 23/12/2009
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
"I tifosi stanno vivendo un momento difficile perchè lo sanno con chi hanno a che fare: l0tit0 e sopratutto Tare non meritano di guidare una società prestigiosa come la Lazio".
Goran Pandev - 23/12/2009
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