Helmut ha scritto:repeat ha scritto:Helmut ha scritto:repeat ha scritto:
La MONDADORI è una grande casa editrice trasversale ed esiste da molto più tempo di Berlusconi
Anche la TV esiste da prima di lui. Ed é arrivata in Italia nel 1954.
Dimenticavo, il Milan é stato fondato nel 1899.

Ma che c'entra???
(...)
Ti sembra NORMALE, accettabile, liberale che una persona possa controllare (direttamente o indirettamente) 5 network nazionali su 7?
Non cogli l'ironia.
Sul punto 2 urge chiarezza.
Sei da poco in questo forum e sei partito d'impeto, quindi non sei al corrente di molte cose.
Non posso farti leggere tutti i miei post pregressi quindi cerchero' la sintesi.
Nei miei 8000 e piu' messaggi MAI e dico MAI ho sostenuto l'attuale governo e la sua coalizione.
Rispondendo alla tua domanda: no, non é normale, ed é contrario a qualsiasi regola democratica.
Ma, (concetto ripetuto varie volte) se un impreditore dai dubbi trascorsi arriva a vincere le elezioni e a guidare il Paese piu' o meno per 17 anni, c'é qualcosa che non va nella struttura Paese, a cominciare dal nostro bellissimo pezzo di carta, che nessuno vuole cambiare.
No, Helmut. C'è qualcosa che non va soprattutto nella testa del cittadino elettore.
Chi è Silvio Berlusconi, da dove viene e come ha fatto il grano lo sanno tutti. E' stato più volte spiegato e raccontato.
E' il cittadino elettore di centro-destra che deve cominciare a fare i conti con la questione "morale"... non tacciando di "moralismo" gli altri (in questo modo, facendo il gioco di Berlusconi... che ha tutto l'interesse a far sembrare che sono tutti uguali), ma guardando in casa propria e facendo finalmente pulizia.
La Costituzione è un altro problema. Non è la Repubblica Presidenziale o un minor numero di deputati che potrà risolvere il problema Berlusconi. Anzi, potrebbe persino aggravarlo! Qui c'è un'urgenza di ordine morale, etico... politico. Per una volta, invece di puntare il dito su Saviano e sui "moralisti" daaaaa sinistra, sarebbe bello vedervi impegnati in una battaglia per riappropriarvi della vostra storia e della vostra parte politica. Attualmente, siete solo dei berlusconiani. Lo siete tutti, sia quelli che lo votano sia quelli che, pur non votandolo, preferiscono tacere e puntare sempre il dito sugli altri... per non dover parlare delle magagne della PDL.
A sinistra, per anni, ci si è scannati l'un con l'altro. Non abbiamo la fissa del capo o quel "culto della personalità" che pervade, invece, il vostro schieramento. Siamo bravissimi a delegittimarci da soli. C'è sempre qualcuno che pretende di essere più a sinistra di un altro. Spesso, è una corsa a chi è più puro e presentabile. La questione morale, è vero, a volte viene confusa con il "moralismo". Però, almeno c'è dibattito. Non c'è un padrone di casa... e mai ci sarà. Siamo liberi. Anche di farci del male, se vogliamo. Socialisti, comunisti, liberalsocialisti, libertari, radicali, laici, giustizialisti, catto-comunisti, repubblicani, democratici: è un agglomerato vario. Spesso, è difficile fare una sintesi o trovare un punto d'incontro. Una legge secondo me barbara ci costringe a stare tutti insieme. Ci si prova, comunque.
Voi chi siete, invece?
Berlusconiani... (non mi riferisco segnatamente a te... intendo parlare della tua parte politica).
Chi ha idee diverse da quelle del Capo, viene cacciato dal partito.
Non c'è dibattito. Perché non c'è una vera classe dirigente e non c'è manco un partito vero, se vogliamo dirla tutta (non si è ancora celebrato un Congresso, se non erro).
Ci sono solo le televisioni di Berlusconi, che dettano la linea. Tutte le cazzate che spara il Capo finiscono per essere ordini di scuderia... e, allora, si assiste alla penosa corsa a giustificarlo e a difenderlo in televisione. Tutta la politica berlusconiana si fa in televisione. Non ci sono altri spazi.
Un leaderismo da anni trenta. Un vuoto spaventoso di idee, di etica, di progettualità.
Con questo devi (e dovete) fare i conti. E' inutile fare il giochino Belpietrista o Sallustiano di indicare i difetti o le incoerenze della sinistra. Questo non vi assolve e non vi giustifica... nè vi può garantire la vittoria o l'immunità in eterno.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.