complimenti a luikisho ha scritto:ahaha! un amico svedese mi ha confidato ora che ha preso la residenza a milano solo per poter votare pisapia!!
evvai regà!! ci vengono a salvare dall'estero!



Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
complimenti a luikisho ha scritto:ahaha! un amico svedese mi ha confidato ora che ha preso la residenza a milano solo per poter votare pisapia!!
evvai regà!! ci vengono a salvare dall'estero!
CAMILLO RUINI???Helmut ha scritto:Elenco di personaggi piu' o meno intellettuali dee sinistraaa e antiberlusconiani che prendono un sacco di soldi vendendo libri con la casa editrice Mondadori, la quale ha un sistema di distribuzione tale da permettere vendite in media superiori del 30% sulle concorrenti:repeat ha scritto: Vittorio Zucconi
Augias, Corrado
Litizzetto, Luciana
Cammilleri, Andrea
Saviano, Roberto
Corona, Mauro
Zucconi, Vittorio
Bertinotti, Fausto
Busi, Aldo
Ruini, Camillo
D'Alema, Massimo
e altri...
Ci sono molte altre case editrici in Italia, o magari anche all'estero...chissà perché i Nostri scelgono quella di proprietà della Bestia...???
Ma quando ci faranno una bella lista dei miliardoni che ha guadagnato la famiglia Berlusconi nell'editoria, nel cinema e nello spettacolo grazie agli "intellettuali" di sinistra?rufus t. firefly ha scritto:CAMILLO RUINI???Helmut ha scritto:Elenco di personaggi piu' o meno intellettuali dee sinistraaa e antiberlusconiani che prendono un sacco di soldi vendendo libri con la casa editrice Mondadori, la quale ha un sistema di distribuzione tale da permettere vendite in media superiori del 30% sulle concorrenti:repeat ha scritto: Vittorio Zucconi
Augias, Corrado
Litizzetto, Luciana
Cammilleri, Andrea
Saviano, Roberto
Corona, Mauro
Zucconi, Vittorio
Bertinotti, Fausto
Busi, Aldo
Ruini, Camillo
D'Alema, Massimo
e altri...
Ci sono molte altre case editrici in Italia, o magari anche all'estero...chissà perché i Nostri scelgono quella di proprietà della Bestia...???
L'hai messo nella lista perché di sinistra o antiberlusconiano?
o perché è una toga rossa?
rufus t. firefly ha scritto: CAMILLO RUINI???
L'hai messo nella lista perché di sinistra o antiberlusconiano?
o perché è una toga rossa?
beh, anche mezza toga...
Perfino lui ha pubblicato con SilvioLa Silvio Berlusconi editore pubblica un'edizione di lusso del «Manifesto del partito comunista» di Marx ed Engels. Con una prefazione del filosofo del Polo
Colletti: «Un doppio Marx, il profeta contro lo scienziato»
Proletari di tutto il mondo uniti, però sotto le insegne di Silvio Berlusconi. Incredibile, ma vero: benché tutto ciò avvenga all'insaputa di Engels e Marx, che pure in questo centocinquantesimo anniversario del loro Manifesto sembrano attraversare una seconda giovinezza. Certo, quasi non passa giorno senza che se ne dibatta per lodarli (in nome di antichi ideali) oppure per maledirli (sulla scia del Libro Nero del comunismo). E tuttavia, quando nei corridoi di Montecitorio il filosofo polista Lucio Colletti annuncia l'uscita imminente del Manifesto per la «Silvio Berlusconi editore», con ampia prefazione dello stesso Colletti, la cosa suscita un notevole stupore. Eppure è così, lo conferma divertito il filosofo sfogliando le ultime bozze. Presto verrà pubblicata, benché in esemplari fuori commercio, una edizione raffinatissima del famoso Manifesto, idolatrato dall'intellighenzia progressista in anni lontani e attualmente assai vituperato sia a destra che a sinistra. Voluta da Marcello Dell'Utri, ex presidente di Publitalia e tuttora vicinissimo al cuore del Cavaliere, tradotta da Lucio Caracciolo, stampata su carta pregiata in copie numerate, la bibbia del comunismo rivoluzionario vedrà la luce nella prestigiosa collana dell'Utopia, aggiungendosi ad altre opere che hanno fatto la storia della cultura, come l'Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam, Il Principe di Machiavelli annotato da Napoleone Bonaparte, il De hominis dignitate di Pico della Mirandola, La nuova Atlantide di Francesco Bacone e La città del sole di Tommaso Campanella. Non che la scelta berlusconiana preluda ad una clamorosa rivalutazione degli avversari storici.
Tuttavia la collocazione nell'ambito degli illustri utopisti potrebbe far pensare ad una qualche «nobilitazione culturale». Potrebbe, se non ci fosse appunto Lucio Colletti ad eliminare i malintesi. In settanta pagine il filosofo sviluppa un'argomentazione che si potrebbe siintetizzare così: Marx fu un grande analista del capitalismo moderno. Di più: «I suoi studi interpretarono in modo geniale il futuro mercato borghese mondiale. Riuscì a prevedere gli sviluppi moderni della globalizzazione, salvo quelli telematici». Questo è il Marx che affascina tuttora Colletti: lo scienziato in grado di anticipare la storia, e a cui attinsero tutti, da Max Weber a Schumpeter. Magari fosse stato questo l'unico Marx, però. Perché accanto al primo, anzi formando un tutt'uno con esso, ne esisteva fin dall'inizio un altro: discepolo di Hegel, convinto che il corso della storia fosse guidato da leggi interne, teorizzatore di un cammino verso il traguardo finale della società perfetta, felice, senza disuguaglianze. Un profeta, insomma. E proprio da questo secondo Marx, lontano quanto mister Hyde dal dottor Jekyll, discese lo spietato Lenin, colui che scrisse Stato e rivoluzione mentre si nascondeva nei boschi della Carelia alla polizia di Kerenskij. «Ecco l'uovo fatale schiudersi e lasciare uscire il serpente - commenta Colletti - cioè l'idea della scomparsa dello Stato, l'eliminazione dei dissidenti, la convinzione che il male si annidi nella proprietà privata». Il finale è noto: sviluppo del partito unico, culto del Capo, dominio incontrollato della politica sulla società, terrorismo di Stato. Ma anche la capacità di esercitare uno straordinario fascino su tanti intellettuali democratici d'Occidente, compreso il raffinato Keynes. Allora si può recuperare un Marx «buono», contrapponendolo al cattivo? No, risponde Colletti, perché il profeta ha corrotto lo scienziato. E tuttavia, proprio quel profetismo semireligioso che ha provocato il fallimento assicura un futuro a Marx ed Engels. Perché lo spirito religioso è sempre pronto a rinascere, e i «rifondatori» comunisti, finché ci sarà il capitalismo, non si arrenderanno mai. Prospettiva angosciosa per l'editore Silvio Berlusconi? Chissà. Intanto, l'edizione economica del Manifesto di Marx ed Engels, con la prefazione di Colletti, uscirà per la Mondadori la primavera prossima. Un nuovo best-seller, dopo che la Mondadori ha azzeccato quello, uguale e contrario, del Libro Nero?
Se le invadi fa più destra.zio ha scritto:ai piedi ho un paio di polacchine. chissà se fan di destra o di sinistra.