smoke ha scritto:
io trovo molto populista e abbastanza miope sbandierare questo sindacato come entità immateriale (e in questo caso maligna).
certo che nel sistema sindacale ci sono delle storture, certo che ai livelli dirigenziali si eserciti un potere, ma è assurdo ridurre il sindacato a qualche decina di alti dirigenti.
"il sindacato" non è quello.
il sindacato è l'operatore che va nelle fabbriche alle 22.30 per fare l'assemblea coi lavoratori del turno di notte, è quello che va a parlare per il lavoratore che ha la madre col tumore e i suoi responsabili gli rompono le palle perchè chiede i permessi; è il patronato, che ti fa GRATIS pratiche che un commercialista ti farebbe pagare 100 euro e che ogni anno fa entrare nelle tasche della gente tanti soldi di cui non avevano nemmeno idea di avere diritto; è l'ufficio vertenze/diritti che si sbatte per farti avere gli stipendi che non prendevi da mesi da un datore che ti sbatteva il telefono quando lo chiamavi; è quello che ti mette a disposizione medici legali e avvocati che in privato dovresti fare il mutuo per avere...
questo è il sindacato
Ci sono esempi positivi (e li hai fatti e anche io conosco sindacalisti dediti al loro lavoro e assolutamente scevri da ogni disonestà o dubbio morale) e episodi estremamente negativi.
Ci sono sindacati che arruolano nelle proprie file lavoratori senza tutele (o peggio ancora in nero, vedi concerto del 1' Maggio di cui parlavamo o CGIL che utilizzava lavoratori in nero, scoperti da "Le iene"). Ci sono sindacati che in virtù del loro potere possono imporre lavoratori a certe aziende (in cambio di non meglio identificati favori politici).
Ci sono sindacati che grazie ai privilegi gentilmente offerti dalla casta dei politici possono beneficiare di sedi centrali in grandi città a costi praticamente irrisori.
Ci sono sindacati che sapendo di non poterci mangiare sopra se ne sbattono le palle dei precari.
Ci sono sindacalisti dediti al nepotismo nè più nè meno di qualsiasi altra casta.
Per non parlare di quei sindacati (soprattutto del pubblico impiego) che difendono a spada tratta propri iscritti macchiatisi di gravi mancanze sul posto di lavoro (delinquenti trasformati in martiri a scapito di chi invece lavora onestamente).
Di esempi negativi se ne possono fare a decine e decine.
I dirigenti sindacali più accorti sai benissimo dove stanno ora o dove sono stati fino a poco tempo fa (Sergio D'Antoni e Fausto Bertinotti sono i primi due che mi vengono in mente).
Nell'inefficenza della pubblica amministrazione QUESTI sindacati hanno pesantissime responsabilità (per il comportamento di "difendere l'indifendibile" di cui dicevo sopra). Eppure ogni tanto si riciclano come le verginelle dalle mani candide.
E poi mi parli (anche se sbagli il tempo verbale, visto che ci voleva il passato e non il presente) dei "che ogni anno fa entrare nelle tasche della gente tanti soldi di cui non avevano nemmeno idea di avere diritto".E' proprio grazie a queste logiche passate che ora stiamo come stiamo. E' anche grazie a queste condotte di "prendiamo tutto ciò che possiamo prendere" che oggi il precariato impera. Le baby pensioni (una delle storture derivate dalla logica da te ben riassunta), per farti un esempio, nascono anche da lì (e i sindacati non sono esenti da colpe, non a caso appena si parla di prelievi su le baby pensioni i sindacati subito alzano la voce).
Pensare che il sindacalismo italiano sia apposto così è per me una cosa inconcepibile.
Pensare che, come dice il passatista Rodomonte, i sindacati non si possano toccare solo perché hanno "storia" è per me inconcepibile.
Non pretendo di convincere nessuno. Io la vedo così.
La fiducia degli italiani verso i politici è molto bassa, non è di certo più alta quella verso i sindacati. Un motivo ci sarà?
ps: Ti consiglio di dare un'occhiata a "L'altra casta" di Stefano Livadiotti