[O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

Scatta il fluido erotico...

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Helmut
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#271 Messaggio da Helmut »

soccorsorosso ha scritto: solo i bambini, noi mangiamo...
Veramente adesso sono i bambini che mangiano i comunisti... :DDD
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Ortheus
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#272 Messaggio da Ortheus »

Mi spiace leggere questa forte polemica tra soccorsorosso e Helmut . Mi piace perché ,come ha gia' detto qualcuno , più che sulla sostanza della questione , e' un rossi contro neri, i nazi erano più feroci, i miei erano teneri come un grissino , e così via.
Io,che sono uno distante anni luce dalla destra, missina o berlusconiana che sia, ribadisco che la strage perpetrata DOPO la fine della guerra , e ignorata per decenni , e' un atto di inciviltà assoluta .
La storia e' sempre scritta di vincitori ,si sa,ma celare una verità come questa e' stato un atto vergognoso oltre che incivile.
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cicciuzzo
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#273 Messaggio da cicciuzzo »

vedi Ort, qui non si tratta di schierarsi, soprattutto a distanza di 65 anni. qui si tratta semplicemente di evidenziare come in una situazione oggettivamente complessa fosse inevitabile il perpetrarsi di omicidi e vendette a titolo personale o ideologico anzichè conseguenza della lotta di liberazione.

senza andare a parlare di foibe, io non ho mai avuto dubbi su chi avesse ragione tra fascisti e partigiani. l'antifascismo è uno delle poche cose in cui credo alla mia età. ma negare che dopo il 45 i partigiani anzichè deporre le armi abbiano ucciso fascisti, borghesi o latifondisti sarebbe assurdo.

e, ripeto, senza per questo togliere la mia adesione totale ai valori della resistenza, una delle poche pagine decenti della storia italiana
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Ortheus
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#274 Messaggio da Ortheus »

Credo che gli italiani infoibati, più che per la loro appartenenza politica ,lo siano stati in quanto italiani. Perlomeno per la maggior parte dei casi.

La lotta partigiana , l'antifascismo e altri valori, secondo me, c'entrano poco.
Opinione personale, vero, ma non opinione isolata..
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cicciuzzo
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#275 Messaggio da cicciuzzo »

vero, ma sappiamo bene che gli italiani erano identificati con il fascismo. credi che l'armata rossa quando avanzava da est non si sia macchiato di colpe ? e vogliamo parlare del bombardamento di Dresda, Hiroshima, Nagasaki da parte degli americani. tutti atti di "vendetta" di fatti, perchè fatti contro una nazione ormai sconfitta.

era una guerra, decine di milioni morti. da qualche parte quegli italiani stavano
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Ortheus
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#276 Messaggio da Ortheus »

O sono io che non riesco a spiegarmi o non so cosa....
Continui a parlare di guerra, di fascismo, di armata rossa...

Io parlo di una strage di italiani tenuta nascosta per decenni. Nascosta.
E di migliaia di profughi sbattuti fuori dalle loro terre, sparsi per l'Italia a prendere palate di merda in faccia.
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cicciuzzo
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#277 Messaggio da cicciuzzo »

Ort, ti sei spiegato benissimo, allora copioincollo una pagina abbastanza neutra di wikipedia e magari capisci cosa è successo e soprattutto perchè:

Tra la prima e la seconda guerra mondiale: Istria italiana [modifica]
L'Istria italiana fino al 1947

A seguito della vittoria italiana nella prima guerra mondiale con il trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919) e il trattato di Rapallo (1920) divenne parte del Regno d'Italia.

Il censimento del 1921 ribaltò i risultati della rilevazione austriaca del 1910, sia per quanto riguarda la Venezia Giulia nel suo insieme, che per l'Istria, indicando in regione una maggioranza di popolazione culturalmente italiana. Secondo le rilevazioni censuali di quell'anno la popolazione istriana appartenente al gruppo linguistico italiano risultava composta da ben 199.942 unità (58,2% del totale). Seguiva il gruppo serbo o croato, predominante secondo i dati del censimento anteriore, con 90.262 parlanti (26,3%), e quello sloveno con 47.489 (13,8%). Le restanti 5.708 unità (1,7%) vennero invece classificate come "altri"[11].

Anche questo censimento, come il precedente, fu oggetto di numerose critiche: molti istriani di lingua croata si definirono italiani e in alcune località (Briani, frazione di Fianona, Sanvincenti, ecc.) i dati ottenuti erano scarsamente rappresentativi della realtà linguistica dei rispettivi comuni. Nonostante queste critiche, durante la conferenza di pace, i dati di questo censimento vennero generalmente utilizzati, insieme a quelli del 1910, dai rappresentanti dei paesi partecipanti[12]. Carlo Schiffrer si sentì in dovere di rettificare i risultati del censimento del 1921 come si può evincere dalla cartina riprodrotta qui di seguito. Con le rettifiche dello Schiffrer l'etnia italiana in Istria continuava ad avere una predominanza numerica sui gruppi nazionali di origine slava, ma meno accentuata rispetto a quella risultante dai dati censuali del 1921.

Con l'avvento del fascismo (1922) si inaugurò una politica d'italianizzazione forzata, fu vietato l'insegnamento dello sloveno e del croato in tutte le scuole della regione e gran parte degli impieghi pubblici furono assegnati agli appartenenti al gruppo etnico italiano.

Durante la seconda guerra mondiale a causa dell'occupazione della Jugoslavia da parte delle potenze dell'Asse le relazioni fra italiani e slavi peggiorarono ulteriormente.

Dopo l'occupazione della Jugoslavia avvenuta nel 1941, si intensificarono gli atti di violenza contro gli sloveni e croati in Istria. La politica di bonifica etnica del confine – come venne definita nei documenti fascisti – avviata già nel decennio precedente, si affiancò alla repressione dell'antifascismo partigiano, con casi di rappresaglie, incendi di villaggi e internamenti della popolazione civile. Con la diffusione della resistenza partigiana slovena e croata nell'Istria (nel 1942, e soprattutto nel 1943), la repressione fascista, che prima della guerra era stata attuata perlopiù tramite una legislazione mirata a conculcare le culture slovena e croata, si tradusse in azioni squadriste dirette contro singoli oppositori, e in una repressione spietata che finì con l'omologarsi, anche nei metodi, a quella attuata nelle zone occupate della Jugoslavia.

Tali soprusi vennero denunciati da molti italiani antifascisti e dallo stesso prefetto Giuseppe Cocuzza che, in un pro memoria del 2 settembre 1943 metteva in evidenza un diffuso senso di paura di vendetta che avrebbe potuto spingere successivamente le popolazioni slave ad infierire contro gli italiani dell'Istria.

A seguito degli avvenimenti dell'8 settembre del 1943 la comunità italiana restò in balia di tedeschi e della resistenza croata. Quest'ultima era più efficiente e preparata militarmente del movimento di liberazione sloveno che invece operava nella parte settentrionale della penisola. Buona parte della regione cadde, per un breve periodo, sotto il controllo dei partigiani slavi aderenti al movimento partigiano di Tito. In questo breve lasso di tempo si verificarono i primi episodi di violenza anti-italiana, che provocarono un numero non del tutto precisato di vittime (tra 250 a 500). Nella seconda metà del mese di settembre del '43 la regione fu occupata dai tedeschi che la incorporarono al cosiddetto Adriatisches Küstenland, sottraendola al controllo della Repubblica sociale italiana, senza comunque proclamare la sua formale annessione al Terzo Reich.

Tra l'aprile e il maggio del 1945 l'Istria, grazie allo sforzo congiunto della resistenza locale (sia slava che italiana), fu liberata dall'occupazione nazista ed occupata dall'armata jugoslava di Tito; la successiva politica di persecuzioni, vessazioni ed espropri messa in atto da Tito ai danni della popolazione italiana, culminata nel dramma dei massacri delle foibe, già sperimentato nel settembre del 1943, spinse la massima parte della popolazione locale di etnia italiana ad abbandonare l'Istria, dando vita ad un vero e proprio esodo.
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Helmut
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#278 Messaggio da Helmut »

Ortheus ha scritto:Mi spiace leggere questa forte polemica tra soccorsorosso e Helmut
Da parte mia nessuna forte polemica, caro Ortheus.
Il povero sosccorso e gli altri due sono partiti in tromba con la solita pappardella ideologica e io mi sono limitato a prenderli per il culo, ma loro non se ne sono accorti e hanno continuato. :-D

Se leggi i miei post precedenti vedrai che sul tema la penso esattamente come te.
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alex1
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#279 Messaggio da alex1 »

per ortheus

alex1 ha scritto:guardate che molti omicidi degli italiani non erano per l'odio ma per potersi prendere le case loro.
uno dei peggiori assassini era un italiano fascista passato agli partigiani nel 43. ha ucciso più italiani lui che chiunque.
poi è passato ai servizi segreti e s'è preso molte terre in istria.

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Ortheus
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#280 Messaggio da Ortheus »

alex1 ha scritto:per ortheus

alex1 ha scritto:guardate che molti omicidi degli italiani non erano per l'odio ma per potersi prendere le case loro.
uno dei peggiori assassini era un italiano fascista passato agli partigiani nel 43. ha ucciso più italiani lui che chiunque.
poi è passato ai servizi segreti e s'è preso molte terre in istria.


..immagino ( o meglio, spero) che tu hai postato questa cosa per darmi (ulteriormente) ragione...
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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#281 Messaggio da Drogato_ di_porno »

La circolare del Ministero dell’Istruzione che equipara le vittime della Shoah a quelle delle Foibe
Una circolare inviata ai dirigenti scolastici dal capo dipartimento del ministero dell’Istruzione mette sullo stesso piano gli ebrei vittime della Shoah e i morti italiani delle Foibe


“Il Giorno del ricordo e la conoscenza di quanto accaduto possono aiutare a comprendere che, in quel caso, la “categoria” umana che si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana. Poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla “categoria” degli ebrei”. Questo passaggio di una circolare inviata ai dirigenti scolastici e firmata dal capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, Stefano Versari, ha fatto molto discutere e generato sollevamenti popolari e politici: di fatto, vengono paragonate le vittime delle Foibe a quelle dello sterminio antisemita messo in atto nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Subito è arrivata la richiesta di chiarimenti da parte del presidente nazionale di Anpi, Gianfranco Pagliarulo: “Chiediamo urgenti lumi al ministro dell’Istruzione su questa comparazione che consideriamo storicamente aberrante e inaccettabile”. Tra i politici in campo Emanuele Fiano, deputato del Partito democratico: “Nel profondo cordoglio che tutta l’Italia deve per l’orribile tragedia delle foibe il paragone è totalmente sbagliato. La Shoah è stato l’indicibile apice della vicenda millenaria dell’antisemitismo. L’onore e il rispetto che si deve a pagine tragiche della storia come quella delle Foibe, sulla quale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha pronunciato parole ineccepibili e definitive, non può in alcun modo portare a non comprendere ed offuscare la specificità della Shoah. È grave che un simile errore storico sia portato avanti proprio dal ministero dell’Istruzione”. E proprio a nome dell’istituzione sono arrivate le precisazioni del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha telefonato alla presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, e al presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo. Poi ha diramato un comunicato: “Ogni dramma ha la sua unicità, va ricordato nella sua specificità e non va confrontato con altri, con il rischio di generare altro dolore”.
La risposta di Tomaso Montanari alle critiche al suo convegno sulla strumentalizzazione delle Foibe

“L’università fa il suo mestiere, fa convegni scientifici. Solo nei paesi totalitari la politica giudica la scienza”: il rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari, replica così all’Adnkronos alle accuse ricevute per aver organizzato il convegno intitolato “Uso politico della memoria e revanscismo fascista: la genesi dei Giorno del Ricordo” alla vigilia del giorno in cui si commemorano le vittime delle foibe. Polemiche alle quali si è aggiunta l’accusa di negazionismo, che Montanari ha derubricato. “Non c’era nemmeno un partecipante che non avesse un piano accreditamento nella comunità scientifica – ha aggiunto – e le uniche critiche accettabili sono sul piano scientifico“. Il convegno, spiega il rettore, è visibile sul sito: “Sono tre ore. Chi ha la pazienza di vederselo può dare un giudizio. Ci sono i nomi e le istituzioni a cui appartengono i relatori che hanno tutti una cospicua bibliografia. Viene in mente a qualcuno che un convegno di astronomia sia criticabile da parte di un partito politico? È la stessa cosa”. Contro il seminario di ieri – riporta il Corriere della Sera – alcuni esponenti di Fratelli d’Italia e della Lega avevano chiesto l’intervento del ministro dell’Università e della ricerca Maria Cristina Messa accusando Montanari di diffondere “pericolose teorie negazioniste sulle foibe”. “Un’iniziativa scientifica e non politica” ha spiegato ieri il rettore, “Sono convinto – ha aggiunto – che i morti delle foibe, una pagina tragica della nostra storia, sia stata strumentalizzata da qualcuno, e questo qualcuno sono i fascisti. E allora mi domando: è normale che una festa dello Stato venga celebrata da associazioni neofasciste e neonaziste?”. Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), si è schierato contro il rettore: “Sono state diverse centinaia i colleghi della Polizia di Stato infoibati dai partigiani titini. Un orrore storico che fa male ancora oggi e che non si può dimenticare. In un giorno come questo è importante trasmettere alle nuove generazioni un messaggio che sicuramente non è quello di Tommaso Montanari, ma è quello delle istituzioni che ogni anno commemorano le vittime innocenti di atrocità ideologiche. Politicizzare un dramma che ha sconvolto il nostro Paese e per il quale italiani e Polizia di Stato hanno pagato un tributo di sangue importante, è davvero disgustoso. Montanari si vergogni e chieda scusa agli italiani e ai suoi studenti”.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

Caesarea
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#282 Messaggio da Caesarea »

Abdon Pamich, gira per le scuole gratuitamente e racconta cosa sono state le foibe
attività sconosciuta ai più,esattamente come l'ipercelebrato e iperpagato totem ...conosciuto ai più.

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Floppy Disk
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#283 Messaggio da Floppy Disk »

Alessandro Barbero e le foibe.

I'm a humanist. Maybe the last humanist.

In the long run we are all dead.

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cicciuzzo
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Re: [O.T.] 10 Febbraio Giornata del Ricordo

#284 Messaggio da cicciuzzo »

Solo ddp poteva resuscitare un topic inchiodato da 10 anni :-D

(E dove fui tra gli ultimi a scrivere)
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