[O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
dedicata al compagno canella
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
25 aprile, mi viene in mente questa canzone.
Lucio Dalla - Tango
Hai piu' preso il treno
io alle dieci avevo lezione di tango
quanta brillantina e coraggio mi mettevo
guarda oggi come piango.
Hai piu' preso il treno
quella donna che tangava con furore
nei locali della croce rossa
fuori era la guerra
nel suo cuore tanto tango
da unire il cielo con la terra.
Hai piu' preso il treno mi son guardato intorno
ho viaggiato cento notti per arrivare di giorno
ho letto libri antichi e preoccupanti
poi arrivati a Torino
ci siamo commossi in tanti per quel tango
ballato dal bambino.
Col coltello frai denti i fiori in mano
ballava con aria di questura e l'occhio lontano
stava per accadere il miracolo il cielo da nero a rosso
ma il treno si e' fermato li' e non si e' piu' mosso.
Hai piu' preso il treno
ci siamo spinti senza avere fretta
ci siamo urlati nelle orecchie senza darci retta
mentre il tango si perdeva in un mare lontano
dov'e' la tua testa da accarezzare dov'e' la tua mano.
Ora ci mostrano i denti e i coltelli
ci bucano gli occhi non ci sono tanghi da ballare
bisogna fare in fretta per ricominciare
per tutte le stelle del mondo per un pezzo di pane
per la tua donna da portare in campagna a ballare
per un treno con tanta gente che parta davvero
per un tango da ballare tutti insieme
ad occhi aperti senza mistero
Morena e' lontana e aspetta, suona il suo violino ed e' felice
nel sole e' ancora piu' bella e non ha fretta
e sabato e' domani, e sabato e' domani...
Lucio Dalla - Tango
Hai piu' preso il treno
io alle dieci avevo lezione di tango
quanta brillantina e coraggio mi mettevo
guarda oggi come piango.
Hai piu' preso il treno
quella donna che tangava con furore
nei locali della croce rossa
fuori era la guerra
nel suo cuore tanto tango
da unire il cielo con la terra.
Hai piu' preso il treno mi son guardato intorno
ho viaggiato cento notti per arrivare di giorno
ho letto libri antichi e preoccupanti
poi arrivati a Torino
ci siamo commossi in tanti per quel tango
ballato dal bambino.
Col coltello frai denti i fiori in mano
ballava con aria di questura e l'occhio lontano
stava per accadere il miracolo il cielo da nero a rosso
ma il treno si e' fermato li' e non si e' piu' mosso.
Hai piu' preso il treno
ci siamo spinti senza avere fretta
ci siamo urlati nelle orecchie senza darci retta
mentre il tango si perdeva in un mare lontano
dov'e' la tua testa da accarezzare dov'e' la tua mano.
Ora ci mostrano i denti e i coltelli
ci bucano gli occhi non ci sono tanghi da ballare
bisogna fare in fretta per ricominciare
per tutte le stelle del mondo per un pezzo di pane
per la tua donna da portare in campagna a ballare
per un treno con tanta gente che parta davvero
per un tango da ballare tutti insieme
ad occhi aperti senza mistero
Morena e' lontana e aspetta, suona il suo violino ed e' felice
nel sole e' ancora piu' bella e non ha fretta
e sabato e' domani, e sabato e' domani...
- Husker_Du
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
Questa mancanza di cultura su una delle pagine piu' importanti (forse quella piu' importante) della nostra storia, che e' stata la resistenza, e' estremamente fastidiosa.
L'italia e' partigiana.
L'italia e' partigiana.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
Ecco cosa devo sucarmi da facebook grazie ai miei simpatici contatti siciliani filo-cuffariani.
(non chiedetemi perché ho certa gente ra i miei contatti, compagni di scuola e parenti non si possono scegliere)
Rino CAMMILLERI
Fregati dalla scuola - Resistenza
tratto da: Rino CAMMILLERI, Fregati dalla Scuola, Effedieffe, Milano 1999.
E' ormai acquisito alla storiografia più seria che la Resistenza non fu affatto un'epica lotta di popolo ma riguardò solo una minoranza, e fu un fenomeno localizzato in alcune zone del Nord. La mitologia resistenziale ha invece occultato il ruolo svolto dall'esercito regolare italiano che combatté a fianco degli Alleati. I comunisti in breve riuscirono a egemonizzare i comitati di liberazione e, nei cosiddetti «triangoli della morte», ne approfittarono per sbarazzarsi di avversari politici. Oltre a ex fascisti, anche preti, e perfino partigiani non comunisti finirono uccisi in questi regolamenti di conti ideologici, tesi a sgombrare preventivamente il terreno da futuri oppositori. Al confine con la Jugoslavia i partigiani titini procedevano alla «pulizia etnica» degli Italiani nelle famigerate foibe. L'attentato di via Rasella, a Roma, veniva perpetrato per scatenare, con la rappresaglia tedesca, l'odio della popolazione civile. E anche per eliminare quella componente comunista «di sinistra» che non aveva intenzione di obbedire alle direttive politiche di Stalin. Infatti gli attentatori, malgrado le ripetute intimazioni tedesche, non si consegnarono (tra l'altro la bomba aveva ucciso solo Italiani, cioè Altoatesini arruolati a forza dai Tedeschi, nonché alcuni civili, tra cui un bambino) e la rappresaglia riguardò un gruppo di Ebrei e molti partigiani della formazione «Bandiera rossa» detenuti nelle carceri romane. Nel Nord la brigata partigiana «Osoppo» (di cui faceva parte il fratello del regista Pasolini) fu trucidata dai partigiani comunisti.
Tutto sommato la Resistenza non accelerò affatto la dipartita dei Tedeschi; anzi trasformò in un calvario di rappresaglie (ai danni dei civili inermi) quella che poteva essere una ordinata ritirata. Lo scopo era quello di permettere ai comunisti, che non avevano fino a quel momento alcun ruolo rilevante nella vita politica e sociale italiana, di guadagnarsi un posto di primo piano nel futuro assetto del paese.
Anzi l'idea era quella di prendere il potere tramite la «rivoluzione», come era stato in Russia (qui, infatti, i bolscevichi approfittarono dello sbandamento cagionato dalle prime disastrose sconfitte russe nella Grande Guerra per sbarazzarsi prima dello zar e poi dei menscevichi). I socialisti, di cui faceva parte il futuro presidente Pertini, prima dell'avvento di Craxi erano praticamente loro succubi. Finita la guerra i comunisti scateneranno la guerra civile in Grecia. L'Italia se la cavò perché ormai Stalin a Yalta vi aveva rinunciato.
(non chiedetemi perché ho certa gente ra i miei contatti, compagni di scuola e parenti non si possono scegliere)
Rino CAMMILLERI
Fregati dalla scuola - Resistenza
tratto da: Rino CAMMILLERI, Fregati dalla Scuola, Effedieffe, Milano 1999.
E' ormai acquisito alla storiografia più seria che la Resistenza non fu affatto un'epica lotta di popolo ma riguardò solo una minoranza, e fu un fenomeno localizzato in alcune zone del Nord. La mitologia resistenziale ha invece occultato il ruolo svolto dall'esercito regolare italiano che combatté a fianco degli Alleati. I comunisti in breve riuscirono a egemonizzare i comitati di liberazione e, nei cosiddetti «triangoli della morte», ne approfittarono per sbarazzarsi di avversari politici. Oltre a ex fascisti, anche preti, e perfino partigiani non comunisti finirono uccisi in questi regolamenti di conti ideologici, tesi a sgombrare preventivamente il terreno da futuri oppositori. Al confine con la Jugoslavia i partigiani titini procedevano alla «pulizia etnica» degli Italiani nelle famigerate foibe. L'attentato di via Rasella, a Roma, veniva perpetrato per scatenare, con la rappresaglia tedesca, l'odio della popolazione civile. E anche per eliminare quella componente comunista «di sinistra» che non aveva intenzione di obbedire alle direttive politiche di Stalin. Infatti gli attentatori, malgrado le ripetute intimazioni tedesche, non si consegnarono (tra l'altro la bomba aveva ucciso solo Italiani, cioè Altoatesini arruolati a forza dai Tedeschi, nonché alcuni civili, tra cui un bambino) e la rappresaglia riguardò un gruppo di Ebrei e molti partigiani della formazione «Bandiera rossa» detenuti nelle carceri romane. Nel Nord la brigata partigiana «Osoppo» (di cui faceva parte il fratello del regista Pasolini) fu trucidata dai partigiani comunisti.
Tutto sommato la Resistenza non accelerò affatto la dipartita dei Tedeschi; anzi trasformò in un calvario di rappresaglie (ai danni dei civili inermi) quella che poteva essere una ordinata ritirata. Lo scopo era quello di permettere ai comunisti, che non avevano fino a quel momento alcun ruolo rilevante nella vita politica e sociale italiana, di guadagnarsi un posto di primo piano nel futuro assetto del paese.
Anzi l'idea era quella di prendere il potere tramite la «rivoluzione», come era stato in Russia (qui, infatti, i bolscevichi approfittarono dello sbandamento cagionato dalle prime disastrose sconfitte russe nella Grande Guerra per sbarazzarsi prima dello zar e poi dei menscevichi). I socialisti, di cui faceva parte il futuro presidente Pertini, prima dell'avvento di Craxi erano praticamente loro succubi. Finita la guerra i comunisti scateneranno la guerra civile in Grecia. L'Italia se la cavò perché ormai Stalin a Yalta vi aveva rinunciato.
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
successone quest'anno vedo
è tardo pomeriggio e giusto 3 post marci dei soliti noti
ricorrenza sentita
evito pure le solite polemiche che poi sembriamo arteriosclerotici sempre a dire le stesse cose
buon 25 aprile e ... VIVA LA MUERTE!
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
Ne parlavo mesi fa con un'amica romana.
Mi faceva osservare che, dato il brusco rivolgimento di fronte dell'otto settembre 1943,
la percezione che gli italiani possono avere della Resistenza (anche quelli che c'erano e sanno) è tutt'altro che omogenea.
Le regioni d'Italia già occupate dagli Alleati, o quelle rapidamente occupate nelle prime settimane dopo l'armistizio,
cioè più o meno la parte sotto la Linea Gotica (Gaeta-Ortona), non videro praticamente mai l'occupazione nazista e le rappresaglie repubblichine.
Soffrirono meno i razionamenti e le bombe, non soffrirono i rastrellamenti alla ricerca dei soldati tornati a casa
dopo una guerra fallimentare (alcuni nascosti in soffitta altri fuggiti nei boschi a combattere).
Non si posero mai il problema se restare fedeli a un re sconfitto e fuggito o restare fedeli a un primo ministro incarcerato e fuggito,
a una nazione il cui esercito ufficiale stava altrove o a una nazione occupante e ai suoi servitori
(nemmeno il fascista più acceso può negare che la Repubblica di Salò era una colonia, per di più tedesca,
cioè di quei popoli che per il nord Italia sono da mille anni l'invasore).
Quindi, diceva la mia amica (e come darle torto), è ovvio che Resistenza voglia dire una cosa al centro-nord e un'altra al sud.
E anche al centro-nord Resistenza vorrà dire una cosa per chi (cari amici, ma parenti dell'allora podestà di un paesino)
si vide devastare la casa dai partigiani, mentre il comando nazista di zona l'aveva confiscata e conservata con aristocratica cura.
Ne vorrà dire un'altra per chi, senza mai essersi occupato di politica, si vide deportare un fratello in Lager per aver resistito a una rapina,
oppure si vide ridotto alla fame per la chiusura forzata del negozio che gli dava da vivere.
Triste, però, che sempre di più siano quelli per cui tutto questo non vuol dire semplicemente nulla.
Spiantati.
Mi faceva osservare che, dato il brusco rivolgimento di fronte dell'otto settembre 1943,
la percezione che gli italiani possono avere della Resistenza (anche quelli che c'erano e sanno) è tutt'altro che omogenea.
Le regioni d'Italia già occupate dagli Alleati, o quelle rapidamente occupate nelle prime settimane dopo l'armistizio,
cioè più o meno la parte sotto la Linea Gotica (Gaeta-Ortona), non videro praticamente mai l'occupazione nazista e le rappresaglie repubblichine.
Soffrirono meno i razionamenti e le bombe, non soffrirono i rastrellamenti alla ricerca dei soldati tornati a casa
dopo una guerra fallimentare (alcuni nascosti in soffitta altri fuggiti nei boschi a combattere).
Non si posero mai il problema se restare fedeli a un re sconfitto e fuggito o restare fedeli a un primo ministro incarcerato e fuggito,
a una nazione il cui esercito ufficiale stava altrove o a una nazione occupante e ai suoi servitori
(nemmeno il fascista più acceso può negare che la Repubblica di Salò era una colonia, per di più tedesca,
cioè di quei popoli che per il nord Italia sono da mille anni l'invasore).
Quindi, diceva la mia amica (e come darle torto), è ovvio che Resistenza voglia dire una cosa al centro-nord e un'altra al sud.
E anche al centro-nord Resistenza vorrà dire una cosa per chi (cari amici, ma parenti dell'allora podestà di un paesino)
si vide devastare la casa dai partigiani, mentre il comando nazista di zona l'aveva confiscata e conservata con aristocratica cura.
Ne vorrà dire un'altra per chi, senza mai essersi occupato di politica, si vide deportare un fratello in Lager per aver resistito a una rapina,
oppure si vide ridotto alla fame per la chiusura forzata del negozio che gli dava da vivere.
Triste, però, che sempre di più siano quelli per cui tutto questo non vuol dire semplicemente nulla.
Spiantati.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
Blif ha scritto:Ne parlavo mesi fa con un'amica romana.
Mi faceva osservare che, dato il brusco rivolgimento di fronte dell'otto settembre 1943,
la percezione che gli italiani possono avere della Resistenza (anche quelli che c'erano e sanno) è tutt'altro che omogenea.
Le regioni d'Italia già occupate dagli Alleati, o quelle rapidamente occupate nelle prime settimane dopo l'armistizio,
cioè più o meno la parte sotto la Linea Gotica (Gaeta-Ortona), non videro praticamente mai l'occupazione nazista e le rappresaglie repubblichine.
Soffrirono meno i razionamenti e le bombe, non soffrirono i rastrellamenti alla ricerca dei soldati tornati a casa
dopo una guerra fallimentare (alcuni nascosti in soffitta altri fuggiti nei boschi a combattere).
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a una nazione il cui esercito ufficiale stava altrove o a una nazione occupante e ai suoi servitori
(nemmeno il fascista più acceso può negare che la Repubblica di Salò era una colonia, per di più tedesca,
cioè di quei popoli che per il nord Italia sono da mille anni l'invasore).
Quindi, diceva la mia amica (e come darle torto), è ovvio che Resistenza voglia dire una cosa al centro-nord e un'altra al sud.
E anche al centro-nord Resistenza vorrà dire una cosa per chi (cari amici, ma parenti dell'allora podestà di un paesino)
si vide devastare la casa dai partigiani, mentre il comando nazista di zona l'aveva confiscata e conservata con aristocratica cura.
Ne vorrà dire un'altra per chi, senza mai essersi occupato di politica, si vide deportare un fratello in Lager per aver resistito a una rapina,
oppure si vide ridotto alla fame per la chiusura forzata del negozio che gli dava da vivere.
Triste, però, che sempre di più siano quelli per cui tutto questo non vuol dire semplicemente nulla.
Spiantati.
La tua analisi può essere corretta, naturalmente non del tutto, ma ha dignità: però, Blif, in questo caso, capisci che in tal modo l'Unità del Paese ne esce ancor più malconcia di quello che è già.
Posso garantirti, da insider, che la Linea Gotica, declinata come confine, è piuttosto presente tuttora.
Fino a quando, riusciremo a sopportare cazzate (da Salerno,poi, Porco ...) dei tal neoborbonici Cirielli?
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
a milano oggi sputi e insulti contro i reduci dei lager
i soliti neofascisti? no i coglioni della cosiddetta sinistra antagonista
per la serie facciamoci del male
tralaltro secondo voi se uno si fa il 25 aprile con una bandiera statunitense ( cosa storicamente lecitissima ) oggi torna a casa sano?
i soliti neofascisti? no i coglioni della cosiddetta sinistra antagonista
per la serie facciamoci del male
tralaltro secondo voi se uno si fa il 25 aprile con una bandiera statunitense ( cosa storicamente lecitissima ) oggi torna a casa sano?
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
scegliere la fine di una guerra civile come festa di "unità nazionale" non poteva che portare a questo. gli sconfitti non si riconosceranno mai nei valori dei vincitori...a sto punto forse era meglio scegliere il 25 luglio o l'8 settembre 1943.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
caro drugy eslcudendo i brutti e i cattivi nazifascisti male assoluto il casino è che pure i vincitori non si identificano nei valori dei vincitori 
o meglio i cobelligeranti ( termine tecnico e condiviso spero) non si identificano nei liberatori angloamericani
molto più terra terra i rossi hanno veramente rotto il cazzo a tutti ... nazifascisti angloamericani e partigiani non rossi
BASTA PORCA PUTTANA BASTA
ADD
drugy tu che ne sai mi indicheresti per cortesia del materiale su singoli episodi militarmente rilevanti da parte delle milizie irregolari partigiane italiche? sono molto interessato soprattutto a scontri diretti col le elites dell'asse ( waffen SS e X mas )
per "rilevanti" intendo difficoltose o complesse insomma roba tosta da duri
ovv. c'è una punta di provocazione nella mia domanda ma ti assicuro che non è polemica gratuita ma vero interesse storico militare
domanda aperta a tutti
danke
p.s.
cmq. quest'anno flop di solito facciamo 5-10 pagine di flame

o meglio i cobelligeranti ( termine tecnico e condiviso spero) non si identificano nei liberatori angloamericani
molto più terra terra i rossi hanno veramente rotto il cazzo a tutti ... nazifascisti angloamericani e partigiani non rossi
BASTA PORCA PUTTANA BASTA
ADD
drugy tu che ne sai mi indicheresti per cortesia del materiale su singoli episodi militarmente rilevanti da parte delle milizie irregolari partigiane italiche? sono molto interessato soprattutto a scontri diretti col le elites dell'asse ( waffen SS e X mas )
per "rilevanti" intendo difficoltose o complesse insomma roba tosta da duri
ovv. c'è una punta di provocazione nella mia domanda ma ti assicuro che non è polemica gratuita ma vero interesse storico militare
domanda aperta a tutti
danke
p.s.
cmq. quest'anno flop di solito facciamo 5-10 pagine di flame
Ultima modifica di balkan wolf il 26/04/2010, 1:54, modificato 1 volta in totale.
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
ma gli americani sono odiati anche dagli ex-fascistoni di AN. La Russa e soci sono figli e figliocci di coloro che hanno dato la vita contro quelli che definivano "ameri-cani".balkan wolf ha scritto:o meglio i cobelligeranti ( termine tecnico e condiviso spero) non si identificano nei liberatori angloamericani
i rossi stavano con l'urss, i partigiani non rossi con gli inglesi e yankee, i fascisti col duce. considerando tutte queste divisioni è utopico credere che il 25 aprile sia una "festa di tutti" non strumentalizzabile. sarebbe più corretto celebrare ogni anno la vittoria di alcuni italiani su altri italiani, tanto che differenza c' è rispetto alle solite polemiche? non parliamo dei leghisti che forse preferivano la repubblica di salò divisa dal sud...
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
concordo
ridicolo pretendere che tutti si identifichino con un affare comunque brutto complesso e sanguinoso come una guerra civile con sfondo ideologico
certo da democratici si celebra la democrazia che vince sul totalitarismo è abbastanza tautologico
va detto che i rossi che si sono scippati il 25 aprile in culo a alleati e altri partigiani ... è senza dubbio la strumentalizzazione più grossolana e tuttoggi indigeribile ma non certo l'unica sia chiaro
questione "leghisti"
ocio che rossi o neri qua dalle nostre parti si è combattutto davvero ... tutti hanno almeno un nonno partigiano o repubblichino serio
al sud tutti a lustrar le scarpe agli yankees per qualche dollaro d'occupazione se non vado errato
ah no vero c'era anche la mafia che faceva la logistica per i marines
ridicolo pretendere che tutti si identifichino con un affare comunque brutto complesso e sanguinoso come una guerra civile con sfondo ideologico
certo da democratici si celebra la democrazia che vince sul totalitarismo è abbastanza tautologico
va detto che i rossi che si sono scippati il 25 aprile in culo a alleati e altri partigiani ... è senza dubbio la strumentalizzazione più grossolana e tuttoggi indigeribile ma non certo l'unica sia chiaro
questione "leghisti"
ocio che rossi o neri qua dalle nostre parti si è combattutto davvero ... tutti hanno almeno un nonno partigiano o repubblichino serio
al sud tutti a lustrar le scarpe agli yankees per qualche dollaro d'occupazione se non vado errato
ah no vero c'era anche la mafia che faceva la logistica per i marines

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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
Fate tutti i distinguo che volete. L'importante è che sono stati sconfitti i fascisti e i nazisti.
Il resto è fuffa.
Il resto è fuffa.
Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
La verità, è che storicamente la resistenza- guerra civile è stata l'ennesima conferma delle tare del nostor popolo italiota.
Come sempre, per noi la rivoluzione, il cambiamento violento dell'ordine costituito, anche quella volta è stato un evento imposto dall'esterno.
Non avessimo avuto l'invasione degli americani, col cazzo che ci sarebbe stata resistenza.
Da dire anche, per amor di verità, e per quanto mi faccia male da terrone doverlo ammettere, che le differenze tra nord e sud, anche quella volta, furono enormi e palesi.
Noi terroni abbiamo sempre subito un qualcosa che ci pioveva in testa dall'esterno (come per l'Unità d'italia es.), senza grandi partecipazioni di massa e con il tipico spirito di sottomisisone/sfruttamento dei popoli più sottosviluppati.
abbiamo semplicemente cavalcato il nuovo che avanzava, pulendo le scarpe al più forte, e (malaparte docet) portandogli in dono le nostre figlie minorenni per dar loro soddisfazione sessuale. Il sud Italia, imho, non è tanto diverso dal Vietnam del sud occupato militarmente dai marines, pieno di ladri, truffatori e puttane infestate di malattie.
Al nord, vuoi per le circostanze, vuoi forse per una maggior presa di coscienza, c'è stata almeno una polarizzazione catartica, con tutti i suoi eccessi e le sue schifezze. Ma lì, quantomeno c'è stata una guerra, c'è stato del sangue versato, cose che possono legittimare una forza morale.
Per me, il 25 aprile, come l'unità d'italia, rappresentano l'ennesima conferma della debolezza o nullità morale del popolo italiano, quantomeno di quello meridionale.
Come sempre, per noi la rivoluzione, il cambiamento violento dell'ordine costituito, anche quella volta è stato un evento imposto dall'esterno.
Non avessimo avuto l'invasione degli americani, col cazzo che ci sarebbe stata resistenza.
Da dire anche, per amor di verità, e per quanto mi faccia male da terrone doverlo ammettere, che le differenze tra nord e sud, anche quella volta, furono enormi e palesi.
Noi terroni abbiamo sempre subito un qualcosa che ci pioveva in testa dall'esterno (come per l'Unità d'italia es.), senza grandi partecipazioni di massa e con il tipico spirito di sottomisisone/sfruttamento dei popoli più sottosviluppati.
abbiamo semplicemente cavalcato il nuovo che avanzava, pulendo le scarpe al più forte, e (malaparte docet) portandogli in dono le nostre figlie minorenni per dar loro soddisfazione sessuale. Il sud Italia, imho, non è tanto diverso dal Vietnam del sud occupato militarmente dai marines, pieno di ladri, truffatori e puttane infestate di malattie.
Al nord, vuoi per le circostanze, vuoi forse per una maggior presa di coscienza, c'è stata almeno una polarizzazione catartica, con tutti i suoi eccessi e le sue schifezze. Ma lì, quantomeno c'è stata una guerra, c'è stato del sangue versato, cose che possono legittimare una forza morale.
Per me, il 25 aprile, come l'unità d'italia, rappresentano l'ennesima conferma della debolezza o nullità morale del popolo italiano, quantomeno di quello meridionale.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
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Furore 1.3.2017
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Re: [O.T.] 25 Aprile, bei ricordi
il lato più oscuro della guerra civile la SS italiana
http://www.youtube.com/watch?v=b1wGF9HQZZ0
sembro io da vecchio cazzo
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sembro io da vecchio cazzo

“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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