5-10 anni per deturpare e distruggere una delle poche cose veramente belle ( nel senso più vero e ampio del termine ) che ci siano in questo mondo ...
pazzesco la società è "antiestetica" è sessista ( visto che le violenze sessuali le subiscono quasi sempre le donne )...
questa non è e non sarà mai la mia legge
i crimini contro la bellezza ( e il sesso è forse la più alta forma di bellezza "sensuale" e attiva ) vanno puniti con la totale e ferma volontà di distruzione della bestia che li pratica
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
In effetti 5 anni, se ne togli 2 di condizionale, circa 1 se sei incensurato, qlc mese se ricorri al rito abbreviato... E' veramente troppo poco!
Soprattutto perchè sono sconti "standard" che non considerano minimamente chi ci troviamo davanti (il vero delinquente o il ragazzino che una sera, sbronzo, ha calcato la mano)!!!
In effetti 5 anni, se ne togli 2 di condizionale, circa 1 se sei incensurato, qlc mese se ricorri al rito abbreviato...
"quelli uscirono subito e mi risero in faccia ... io sono amerikano è ho chiesto giustizia amerikana ma questa non è giustizia se vuoi giustizia devi andare da don corleone"
da "il padrino I"
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
Squirto ha scritto:una donna che tira sassi contro la polizia perchè deve difendere il marito che porta i soldi a casa facendo pagare il pizzo a un tizio che apre o gestisce un ristorante... per me è una donna di merda, che pensa solo ai cazzi suoi pur sapendo benissimo che il proprio benessere dipende da estorsioni o atti criminali. una merda di cittadina, e andrebbe schiaffata in carcere insieme al marito camorrista.
Pensi la stessa cosa di chi tirava i sassi ai polizziotti al G8 a Genova? Ho i miei dubbi...
Facile essere sempre dalla parte dei buoni, vero?
non sei tu che generalizzi? io me la prendo con persone che compiono un gesto ben preciso, in una ben precisa situazione storica.
e cmq non credere che mi piaccia chi tira i sassi alla polizia, c'è motivo e motivo... io non amo chi tira gli estintori, ad esempio (ogni riferimento è puramente voluto), mi piace manifestare diversamente il mio disappunto e persino il mio disprezzo, nonostante provi ribrezzo per le schifezze fatte dalla polizia in quei giorni. non ci sono il bianco e il nero, rex...questa è una genralizzazione.
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
Sul topic che ho quotato non ho detto che generalizzavi.
Secondo me hai generalizzato quando hai ipotizzato che tutte le donne che hanno tirato i sassi ai polizziotti fossero mogli di camorristi o cmq di gente legata all'illegalità ...
Mi sembra riduttivo fare di tutta l'erba un fascio.
La spiegazione che ha dato Fiat è decisamente più ragionata:
La ragione del comportamento è la stessa che diedero per il blitz a scampia:
Facitece stà quiete.
Che significa : tu sbirro qua ci vieni a fare le retate, io ci devo campare.
Probabilmente sono tutte e due vere, e sicuramente non sono le sole...
Rex_Sinner ha scritto:Sul topic che ho quotato non ho detto che generalizzavi.
Secondo me hai generalizzato quando hai ipotizzato che tutte le donne che hanno tirato i sassi ai polizziotti fossero mogli di camorristi o cmq di gente legata all'illegalità ...
Mi sembra riduttivo fare di tutta l'erba un fascio.
La spiegazione che ha dato Fiat è decisamente più ragionata:
La ragione del comportamento è la stessa che diedero per il blitz a scampia:
Facitece stà quiete.
Che significa : tu sbirro qua ci vieni a fare le retate, io ci devo campare.
Probabilmente sono tutte e due vere, e sicuramente non sono le sole...
ma è proprio quel che dicevo: non puoi dire "io ci devo campare" sapendo che quei soldi vengono dalla droga, dal pizzo, da gente ammazzata, etc... e per difendere questo, te la prendi con i poliziotti che giustamente combattono la camorra... vabbè...la situazione la comprendo, ma non la giustifico.
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
balkan wolf ha scritto:5-10 anni per deturpare e distruggere una delle poche cose veramente belle ( nel senso più vero e ampio del termine ) che ci siano in questo mondo ...
pazzesco la società è "antiestetica" è sessista ( visto che le violenze sessuali le subiscono quasi sempre le donne )...
questa non è e non sarà mai la mia legge
i crimini contro la bellezza ( e il sesso è forse la più alta forma di bellezza "sensuale" e attiva ) vanno puniti con la totale e ferma volontà di distruzione della bestia che li pratica
racconti sciocchezze caro balkan ( a propo...bentornato!). potrei essere d'accordo con te per quanto riguarda i casi di cronaca di questi giorni (ragazza tirata giu' a forza da una macchina in sosta), o il caso da fumetto squalo della ragazza che fa jogging al parco con il maniaco vizioso e ingobbito dietro a un cespuglio che la aspetta al varco. ma che percentuale sono questi dei casi di strupro che arrivano sul tavolo del giudice?l'1%?il 5%?forse il 10%.....
quindi tu saresti per la distruzione di un povero cristo che passa una sera con una gallina, le offre 10 drinks e 2 pezzi di bamba, completamente tuonati entrambi si recano in spiaggia mano nella mano, giunti in spiaggia limonano a manetta, lei gli sfrega la mano sulla patta, nel momento in cui il tapino (se ce la fa) cerca di metterglielo dentro lei si rifiuta.....a quel punto il tapino non ci sta piu' dentro e glielo mette dentro cmq......senza pugni sul naso e roba del genere........
chiaro che il tapino ha sbagliato...dovrebbe alzarsi e dire "ma vaffanculo" e lasciarla li' in braghe di tela......ma se non lo fa non credo si debba sbattere in galera e buttare via la chiave....in questo caso un anno mi pare sinceramente pure troppo......
Drogato_ di_porno ha scritto:
australiano ha indicato la castrazione chimica; giusta, sbagliata, sì, no...se ne discute;
io ho proposto pene certe e più severe, meno sconti ed eventualmente un ricorso ai lavori "forzati" (mi riferisco a lavori socialmente utili, non allo schiavismo);
balkan ha le sue idee che ben conosciamo ecc.
Cosa fare per evitare che il sindacato delle forze dell' ordine denunci l' impotenza e la frustrazione delle stesse? Per evitare che non si agisca con efficacia solo sotto la pressione dell' opinione pubblica e degli scandali contingenti? Per evitare che l' eccesso di cavilli e tutele giuridiche demoliscano l' operato dei poliziotti e l' applicabilità di una legge?
Droghy, durante il weekend ho cercato di rivedere alcuni libri che ho a casa e che analizzano lo stupratore. Dovunque c'era scritto che lo stupratore non agisce per il troppo testosterone ma perchè spinto dal desiderio di dominare. Questo per dirti che rimango scettica per quanto riguarda la castrazione chimica. Va considerata in alcuni casi ma senza pensare che si tratti di una soluzione per gli stupri.
Per che riguarda i lavori "forzati" ne avevo parlato tempo fa con il mio ragazzo che sosteneva che in realtà non sarebbe necessario costringere gli carcerati a lavorare, quelli che hanno possibilità di lavorare lo fanno volentieri, ma ci vorrebbe una organizzazione delle carceri che attualmente è impensabile.
x Balkan (bentornato )e la sua proposta di armare la gente per bene: Io sono una donna e ti dico sinceramente che non potrei mai girare armata, e anche se lo fossi non riuscirei mai a sparare a nessuno, anche se decisamente malintenzionato. E come me diverse donne. Pensa a famosa questione"perchè la donna non morde l'uomo che la costringe al rapporto orale". Una persona armata ma "buona" sarà sempre inferiore ad un bandito perchè incapace a fare del male volontariamente, cosa che al criminale non crea certo problemi.
australiano ha scritto:a lecco, a piede libero quattro italiani... (lo stupro è avvenuto a marzo scorso...)
E' così perchè nel caso di italiani la possibilità che scappino prima della condanna definitiva non è alta. Nel caso degli stranieri c'è il pericolo che tornino nel loro paese, per questo rimangono nella carcerazione preventiva. Non è una cosa perfetta ma necessaria se pensi che un innocente potrebbe farsi mesi di galera prima ancora di venire processato e scagionato. Gli italiani, se verranno condannati, si faranno gli stessi anni di galera che si farebbe uno straniero, solo che soltanto dopo la condanna.
bof al "tapino" ( ma come ti vengono cazzarola ??? ) che chiava una volontaria che ha i 5 min. di mestruo nel cervello e non è più volontaria ( ho inquadrato la situazia? ) darei solo un sacco di botte perchè è uno sfigato di merda che non ha le palle di dire "ciao cretina vaffanculo" e andare a cercarsene un altra ( magari a pago ) ... in genere per stupro intendo una forzatura al sesso dal nulla ( tipo con estranee o totalmente non volontarie ) non il "dai dai non fare la difficile" alla fidanzatina ( che condanno cmq. sia chiaro ) che succede in tante coppie innamoratissime fa purtroppo parte dell'inevitabile sessismo e machismo che ammorba l'umanità
x nova
grazie del bentornato
bof è un discorso complesso e parzialmente hai ragione peró non consideri l'istinto di sopravvivenza ( se sei nella merda nera e devi ammazzare per salvarti prob. ammazzi )...
io sono per una rieducazione degli occidentali ad una "violenza consapevole" ( fredda asettica utilitaristica ) ma so che è un utopia
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
Ho usato la funzione "cerca" (come dal manuale del perfetto utente di SZ,editore Inchiostosimpatico) e ho "riesumato" questo Topic perchè è in qualche modo pertinente all'argomento che vorrei sottoporvi
Io sono un lettore e un estimatore di Aldo Busi e,come spesso mi accade, anche in questo caso mi trovo d'accordo con quanto dice a questa ragazza vittima di abusi sessuali da parte del fratello.
Non vorrei esser franinteso. Sono d'accordo con il suoi modi diretti,schietti e violenti di metter una persona di fronte a una realtà ineludibile
Senza mediazioni,senza finzione.Senza giri di parole.
Leggetela e commentatela,se vi va.
LETTERA DI ALDO BUSI A UNA EX BAMBINA VIOLATA DAL FRATELLO MAGGIORE:
"LEI DEVE DIRE BASTA ALLE STAMPELLE DELLA PIETà€, O PASSERà€ LA SUA ESISTENZA TRA LE SGRINFIE DI CHI LA RICOMPENSERà€ CON L'UNICO OMAGGIO CHE LEI è IN GRADO DI APPREZZARE: UN ENNESIMO ABUSO
Le scrivo spinto dalla gratitudine per non avermi inviato l'ennesima, chilometrica, insulsa lettera che mi aveva preannunciato nella sua ultima insulsa e chilometrica. Finalmente ne ha indovinata una, e guarda caso proprio grazie alla lettera che non mi manda e che, mi auguro anche per il suo bene, non scriva più. Ma quella che mi manda di poche righe fuori dai denti, dopo un tiramolla di parole in libertà durato un anno, colpisce il bersaglio: che, come si voleva dimostrare, non sono io, ma era e resta lei. C'è arrivata da sola, vede? Visto che io le ho risposto solo una volta per dirle che non le avrei scritto altro. Lei non si adombrerà se, per trovare la voglia e la giustificazione di scrivere una seconda volta a lei, scrivo al contempo a tutte le ex bambine violentate del mondo, vero?
Accidenti, ma quante siete! Violentate, molestate, abusate, sessualmente usate da padri, zii, nonni, fratelli, e finite dal colpo di grazia di madri che fanno finta di niente, che non vedono, non sentono, e ne parlano ancora meno, quando non prendono le difese dei loro cari maschi immacolati del focolare accusati da "una spostata, una poco di buono, una cagnetta in calore piena di fisime", che poi sarebbe la figlia non appena gliene fa cenno. Allora c'è una sola soluzione per salvarsi dalla pazzia o dall'abulia o dalla sindrome di persecuzione: far passare in secondo piano quanto, occupando il primo, si mangia tutto lo spazio e il tempo, tutta la mente, tutti coloro che non c'entrano, e quindi tutta la vita. Come fare?
Il fatto che lei mi parli dell'abuso sessuale patito dall'età di otto a dieci anni per cazzo di suo fratello maggiore è di per sé positivo, significa che lei ha intrapreso la strada per ottenere un diverso punto di vista sull'accaduto; man mano che passa il tempo - ma non sarà solo una questione del tempo che passa e medica le ferite, come si suole stupidamente dire - il suo attuale punto di vista passerà attraverso vari stadi, sino a portarla a quello inedito, ora per lei inconcepibile, che le ridarà nuova vita, e con uno spessore emotivo e intellettuale in più.
Ma tutto ciò non ha alcuna pertinenza con il suo desiderio di trovare "un rifugio sicuro, disperatamente, e di qualcuno che sappia cosa sia la sincerità , il rispetto e la cura che vorrei tanto, finalmente, poter dare e ricevere": nessun rifugio è sicuro, a parte quello che ci si costruisce da sé nella consapevolezza che non esiste comunque rifugio sicuro a lungo; lei deve smetterla di credere che ci sia qualcuno disposto a sopportare e a fare propri il suo problema e la sua angoscia e, ormai, la sua nevrosi, materiale bruto che di per sé non ha niente di straordinario: non dimentichi mai che ognuno ha il proprio tumore di memorie, che ne parli o no, e che per lui è di fatto più importante e doloroso di quello di chiunque altro.
Purtroppo si sconfigge il dolore - un dolore calloso - solo quando ci si impone di sconfiggerne la malia: non c'è dolore che nella estenuante, crepuscolare reiterazione non diventi dolorismo, comoda à ncora per giustificare ogni sbandata, ogni pigrizia mentale, ogni debolezza - ogni egoismo e crudeltà mentale verso il prossimo, infine.
Se lei invece di scrivere tanto - e che faccia tosta, allorché afferma di non riuscire a parlare di sé: ma se non sa fare altro! - leggesse un po' di più opere di qualità come quelle che ho prodotto io e si liberasse di tutto quell'armamentario psicanalitico e da analisi mal digerita che le devasta la mente e la posta, riuscirebbe lentamente a sorridere di ogni disgrazia, di ogni anatema, di ogni stortura e bruttura, di ogni stigmate patita nella carne e nello spirito - nel suo essere stata corpo sociale smembrato, sminuito, ferito a morte.
Il suo mito dell'incontro personale con me, poi, denota scarsa considerazione - tipica del non lettore recidivo - verso la mia persona, visto che io non sono un semplice vicino di pianerottolo, ma Aldo Busi, un uomo pubblico che, anche se crede di non recitarne alcuna, è teatrato dagli altri in una o più parti che non gli competono, per le quali né è tagliato né interessato. Se lei mi ha visto in televisione, è giusto che di me abbia una percezione meramente televisiva: si dà il caso, però, che sia mio diritto ricordarle che non mi impressiona più di tanto allorché di me si scambia la parte per il tutto.
Io non sarò mai perfetto come Carlo Conti che dell'insussistenza ha fatto una virtù ineguagliabile, anche se troppa gente, scrivendo a me e non a lui, sbaglia indirizzo e non si rende nemmeno conto che una cosa è Montichiari, un'altra Salsomaggiore - inoltre voi non lettrici violentate che vi indirizzate a me siete così tante che non saprei proprio a chi dare lo scettro di Miss Stuprata 1984-2006.
Lei deve essere infinitamente grata non verso chi la illude e la fa sprofondare ancora di più nella sua melma a lei tanto cara (non conoscendo altro, vi si è attaccata con tutta se stessa, e ha finito per provare nostalgia in anticipo delle sue sabbie mobili anziché trovare lo slancio per uscirne e planare su una tanto più prosaica e sdrammatizzata terraferma), lei deve trovare la forza di stimare non il ciarlatano che la compatisce (mai gratuitamente) godendo nel dannarla sempre un po' di più ma chi come me le dà un bel calcio negli stinchi e tenta di rimetterla in piedi sui suoi di piedi.
Lei deve dire basta alle stampelle della pietà che intende suscitare, o passerà la sua esistenza tra le sgrinfie di chi la ricompenserà con l'unico omaggio che lei è in grado di apprezzare messa com'è ora: un ennesimo abuso. Lei si deve ribellare alle lusinghe dell'autocompiacimento distruttivo - intanto: perché non approfitta del primo pranzo di Natale in famiglia per tirare fuori la sua storia davanti a quel suo fratello e in particolare davanti a tutti? Io cose così ne ho fatte a bizzeffe e dopo mi sono sempre trovato bene. Lei ha subito un'onta molto più pubblica che privata visto che le inibisce ogni tipo di rapporto e pubblico e privato (anche il suo lavoro ne risente, nevvero): essa va intanto lavata in pubblico senza alcun pudore, costi quel che costi.
Se neppure lei riesce ad amarsi, che almeno qualcuno impari a temerla. Non c'è niente di male a restituire pan per focaccia, e comunque l'unica maniera per dimenticare è non perdonare; a perdonare quando se ne può fare a meno si vive peggio, e non ci si dimentica mai e poi mai del torto subito. Ma adesso voglio darle un consiglio pratico, e pertanto sensuale.
Quando, per esempio, lei incontra una persona, e massimamente un uomo che magari le interessa, la prima cosa che deve pensare è la seguente: ‘non lo devo annoiare con le mie chiacchiere comatose, non devo trasformare un corpo palpitante di cazzi suoi in una spalla supina alle mie lacrime suine, deve essere lui al centro dei miei discorsi, devo essere così generosa e con quel tanto di classe sufficiente da dimenticarmi per un po' del mio tormento, perché inevitabilmente alle sue orecchie diventa un tormentone e nessun uomo, nemmeno il più passivamente anale, vuole ridursi all'analista di una rompipalle' - perché poi magari costui ha nel suo passato un trauma altrettanto grave e spinoso ma, saggiamente, capisce che non è certo al primo impatto il caso di tirarlo fuori e sbatterglielo addosso.
Per non "annoiare con le chiacchiere comatose" intendo anche sforzarsi di mutare il linguaggio del corpo e della faccia, essere vigili allorché il corpo assume atteggiamenti di chiusura, di diffidenza muscolare, di ripugnanza incontrollata e la faccia smorfie, ghigni, rilassatezza di morbosa apatia: lei deve imparare a tenere sotto controllo ogni messaggio della sua persona che riporti ad altro, all'urgenza della sua comunicazione primaria che le sfugge da tutte le parti, per l'appunto a ciò che grida anche quando se ne sta in silenzio, a ciò che in lei è pregresso e fa a pugni con l'istante che vive non più da sola. C'è un tempo per tutto, ma l'istante dell'altro ha nel presente la precedenza su tutto, compreso il nostro passato per quanto traumatico e invadente; lei deve solo essere gentile e paziente, intendo dire anche verso se stessa.
Senta, mia cara grafomane: perché non si limita per qualche tempo a riderci sopra, a essere carina con chi ha intorno, a calarsi sui problemi altrui con delicatezza e un po' di umorismo, a non usare le persone per sgravarsi del suo peso? Io mi sto rivolgendo alla sua intelligenza, al coraggio di averne una fino in fondo: la usi finalmente per sé, per fare per sé quanto nessun altro potrà mai fare.
Non mi scriva fino a che non avrà letto in ordine cronologico i miei primi cinque libri - vada a prenderli in biblioteca, che così risparmia pure -, e fino a che non li avrà letti e capiti e lasciati sedimentare lei non prenda iniziative con nessuno, non forzi le situazioni sociali e umane, lasci per un po' che le cose, e le persone, fluiscano, la sfiorino o la ignorino, e le raccomando: non deve per nessunissima ragione proferire una sola parola di lamentela. Lei deve cominciare a prendere le distanze: da sé, da me e da chiunque altro. Deve uscire dalla logica dell'aiuto (tramite "specialisti" o amici "fidati" o, non sia mai, antidepressivi e simili), lei dovrebbe avere capito che chi va in cerca di un bastone per appoggiarsi se lo trova fracassato in testa - o nella testa, il che è un male difficilmente riparabile, perché raramente chi ti aiuta sa evitare al contempo di plagiarti.
Quindi, se la invito a leggere le mie opere, non è certo perché voglio farla cadere dalla padella alla brace: impari a essere indipendente, anche da esse, e, soprattutto, capisca quanto avrebbe capito se le avesse degnate di attenzione prima. E si rassegni, anche perché mi devo citare: voler conoscere uno scrittore dopo averne letto le opere - e addirittura, vergognosamente, prima - è come pretendere di interloquire con un'oca dopo averne, tartufescamente, mangiato il fegato.
Mi raccomando: in gamba, testa alta e, visto che ne avrà uno di tutto rispetto, petto in fuori:
Aldo Busi
Non votate per me. Io sono fuori dal Cerchio Magico.