[O.T.] NON VOTARE AI REFERENDUM
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D' accordo Squirto, questa è la tua posizione sull' astensione come "tattica".
Valutiamo invece un altro tipo di astensione, quella di chi davanti ad una materia di notevole complessità non si sente in grado di compiere una scelta drastica fra sì e no. Supponiamo che Tizio sia tormentato dai dubbi sull' inizio della vita e non si senta umanamente capace di decidersi per il sì o per il no.
In tale lacerante incapacità di decisione, decide responsabilmente di non recarsi alle urne. Come valuti un atteggiamento di questo tipo?
Valutiamo invece un altro tipo di astensione, quella di chi davanti ad una materia di notevole complessità non si sente in grado di compiere una scelta drastica fra sì e no. Supponiamo che Tizio sia tormentato dai dubbi sull' inizio della vita e non si senta umanamente capace di decidersi per il sì o per il no.
In tale lacerante incapacità di decisione, decide responsabilmente di non recarsi alle urne. Come valuti un atteggiamento di questo tipo?
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
ci sono cattolici e laici che hanno quegli stessi dubbi e vanno a votare NO. non riesco a metterli sullo stesso piano.
ci sono 750 firmatari dell' "Appello per la libertà di coscienza al referendum sulla procreazione assistita", tra cui numerosi religiosi, che si battono contro l'astensione dei cattolici (e solo la loro).
stimo questi ultimi molto di più.
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You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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D' accordo, ma poniamo che Tizio sia mosso dalle migliori intenzioni, abbia fruito di un' ampia documentazione eppure non riesca a sciogliere i suoi dubbi in un senso o nell' altro. Ritiene che la materia sia troppo complessa ed esuli dalle sue capacità di giudizio. Non riuscendo a scegliere, per senso di responsabilità decide di astenersi. Si puó fargliene una colpa?Squirto ha scritto:ci sono cattolici e laici che hanno quegli stessi dubbi e vanno a votare NO. non riesco a metterli sullo stesso piano.
ci sono 750 firmatari dell' "Appello per la libertà di coscienza al referendum sulla procreazione assistita", tra cui numerosi religiosi, che si battono contro l'astensione dei cattolici (e solo la loro).
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“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
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non riuscendo a scegliere, vuol dire che questa legge lo rassicura e non vuole cambiarla (ovvero: NO). secondo me dovrebbe andare a votare, perchè il voto ha un alto valore.
che poi per fortuna nessuno lo obblighi a farlo è giusto, e puó scegliere di non farlo, ma - ti ripeto ancora - non lo stimo. apprezzo chi invece - con tutta l'incertezza e le stesse ragioni - va a votare NO.
che poi per fortuna nessuno lo obblighi a farlo è giusto, e puó scegliere di non farlo, ma - ti ripeto ancora - non lo stimo. apprezzo chi invece - con tutta l'incertezza e le stesse ragioni - va a votare NO.
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le minoranze che stimo:
Tra i sottoscrittori dell'appello per l'astensione del comitato "Scienza e Vita" ci sono anche le Acli (Associazioni cattoliche dei Lavoratori Italiani). «La vita non è un referendum» è il titolo dell'editoriale del presidente Bobba. Ma c'è anche qui chi dissente apertamente. Si tratta di uno dei dirigenti Fabio Protasoni: «Io andró a votare perchè col referendum si fa una domanda ai cittadini e io a quella domanda voglio rispondere». Protasoni poi chiarisce che non avrebbe mai voluto che si arrivasse al referendum, «perchè è la politica che deve trovare le risposte, ma evidentemente questo governo di centrodestra non ha saputo, forse per mero calcolo elettorale, trovarle».
A supportare, nella galassia bianca, la chiamata alle urne e a dar voce a malumori e dissensi dalla linea-Cei, sono i vescovi emeriti Giuseppe Casale e Giovanni Melis Fois, il teologo Giannino Piana, assieme a intellettuali cattolici come Luigi Pedrazzi e Franco Monaco, secondo i quali è più coerente escludere l'astensionismo, pur legittimo, e incoraggiare piuttosto l'attiva partecipazione alla consultazione popolare confidando nella forza dei propri argomenti.
Don Leonardo Zega, ex direttore di Famiglia Cristiana, rivendica con orgoglio la firma che ha apposto, insieme ad altri cattolici, in calce all'appello sulla libertà di coscienza lanciato dall'agenzia religiosa Adista. "Non votare è legittimo ma mi pare poco nobile".
Tra i sottoscrittori dell'appello per l'astensione del comitato "Scienza e Vita" ci sono anche le Acli (Associazioni cattoliche dei Lavoratori Italiani). «La vita non è un referendum» è il titolo dell'editoriale del presidente Bobba. Ma c'è anche qui chi dissente apertamente. Si tratta di uno dei dirigenti Fabio Protasoni: «Io andró a votare perchè col referendum si fa una domanda ai cittadini e io a quella domanda voglio rispondere». Protasoni poi chiarisce che non avrebbe mai voluto che si arrivasse al referendum, «perchè è la politica che deve trovare le risposte, ma evidentemente questo governo di centrodestra non ha saputo, forse per mero calcolo elettorale, trovarle».
A supportare, nella galassia bianca, la chiamata alle urne e a dar voce a malumori e dissensi dalla linea-Cei, sono i vescovi emeriti Giuseppe Casale e Giovanni Melis Fois, il teologo Giannino Piana, assieme a intellettuali cattolici come Luigi Pedrazzi e Franco Monaco, secondo i quali è più coerente escludere l'astensionismo, pur legittimo, e incoraggiare piuttosto l'attiva partecipazione alla consultazione popolare confidando nella forza dei propri argomenti.
Don Leonardo Zega, ex direttore di Famiglia Cristiana, rivendica con orgoglio la firma che ha apposto, insieme ad altri cattolici, in calce all'appello sulla libertà di coscienza lanciato dall'agenzia religiosa Adista. "Non votare è legittimo ma mi pare poco nobile".
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- Kaisersoze
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mi spiace ma queste sono sottigliezze da azzeccagarbugliSquirto ha scritto:mi sa che il diritto costituzionale non lo conosci tu. lo stato valuta - attraverso la Corte Costituzionale - una proposta popolare e se ritiene che il tema possa essere sottoposto al voto degli elettori, decide di far svolgere un referendum. è lo stato come istituzione (dopo interpellanza) che alla fine indice il referendum.
da questo punto di vista lo stato allora è responsabile di tutto, anche delle cose più piccole.
esempio: se un partito deve fare un comizio in piazza chiede permesso al comune, alla prefettura e al ministero dell'interno, questi ultimi se ritengono che ci sono i presupposti permettono il comizio e mettono a disposizione le forze dell'ordine per la sicurezza dei partecipanti. Ne consegue forse che è lo stato a indire il comizio???
ma andiamo....
quanto all'esigenza di "fare i bravi cittadini" davvero mi fanno ridere tutti, concordo con te quando dici che altrove sono più civili di noi. Sicuramente lì i politici non si smerdano da soli smentendo le loro stesse parole, ma lo sapranno che esistono gli archivi stampa? Ma i loro appelli all'astensionismo di 2 anni fa se li sono scordati? che pena che mi fanno....
torno a ripetere: lo stato mi chiede cosa preferisco tra monarchia e repubblica? vado a votare, se non voto colpa mia.
Lo stato mi chiede se voglio la costituzione Ue? vado a votare, se non voto colpa mia.
Lo stato mi chiama ad eleggere i miei rappresentanti? Vado a votare, se non voto poi mi tengo quelli che ALTRI avranno eletto.
Capezzone o Pannella o Epifani mi chiedono se voglio conservare una legge? sono liberissimo di votare o disertare le urne, e in questo caso rifiuto categoricamente di aiutare - direttamente o indirettamente - il fronte del Sì.
Quando toglieranno il quorum dalla Costituzione allora andró a spendere le mie energie per il No, ma fino ad allora su referendum analoghi a questo, concernenti temi così importanti come la vita umana, mi rifiuteró di ridurre la questione a 4 crocette.
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Allora non capisco proprioDrogato_ di_porno ha scritto:Esistono referendum di serie A (quelli costituzionali) e di serie B (quelli abrogativi). I primi comportano obblighi minori dei secondi perchè è la Costituzione ad essere di serie A.
oltre 18 pagine per dire che il quorum serve come tutela
che "una minoranza non puó abrogare una legge scritta da una maggioranza"
Kaisersoze ha scritto:per l'appunto.... è democratico che un quesito sia in balia di un numero indifferente di elettori? no, il quorum è sacrosanto, almeno finchè la quota di firme per ottenere il referendum è così bassa (anche 1 milione è poco)
Raga, ma voi credete che quando hanno scritto la costituzione non ci abbiano pensato?
poi peró si dice che i referendum sulla costituzione non hanno bisogno di quorum, quindi anche 3 persone soltanto (votando in 2 dei 3 SI) possono abrogare TUTTA la costituzione...Kaisersoze ha scritto:il 40% degli aventi diritto al voto, ossia una minoranza di una minoranza, fa si che si abolisca una legge votata dal parlamento (e le leggi si votano a maggioranza, sapete com'è....)
ti rendi conto che non è pensabile tutto ció? Ma il bello è che non lo dico io! Lo dice l'assemblea costituente, composta da TUTTE le forze politiche, che lavoró per un anno e mezzo allo scopo di scrivere la costituzione.
non ci trovo tantissima coerenza in tutto questo ragionamento

Ultima modifica di K-Line il 31/05/2005, 9:35, modificato 2 volte in totale.
[url=http://www.superzeta.it/viewtopic.php?p=176838#176838]Hai mai[/url]
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certo! è senzaltro meglio che andare al marefacialmaster ha scritto: SI
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NO
è possibile votare così?

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facialmaster ha scritto:ma io non ho detto che andró a votare infatti

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appunto, è un esempio tipico di malcostume italico. pero' sarai d'accordo che uno debba pensare con la testa propria, giudicare D'Alema, Capezzone e Buttiglione, e continuare ad agire come meglio crede? non è che siccome loro sono incoerenti allora non ritengo piu' di avere ragione.Kaisersoze ha scritto:concordo con te quando dici che altrove sono più civili di noi. Ma i loro appelli all'astensionismo di 2 anni fa se li sono scordati?
questa affermazione è banale e non ha molto senso. anche sull'aborto si trattava di vita umana, ma è stato importantissimo mettere quelle crocette. non si 'riduce' niente a 4 crocette, si dà un indicazione che singole parti della legge (ecco perchè 4 quesiti diversi) non si ritengono adatte. poi chi è preposto a fare le leggi dovrà tenere conto di queste indicazioni.Kaisersoze ha scritto:su referendum analoghi a questo, concernenti temi così importanti come la vita umana, mi rifiuteró di ridurre la questione a 4 crocette.
col tuo ragionamento, se un domani una maggioranza parlamentare facesse una legge che anche tu trovi indegna e per niente condivisibile sulla vita umana, non andresti a votare perchè si tratta di "temi cosi' importanti come la vita umana - lasciando cosi' rimanere una legge che ti disgusta? io - proprio perchè importante - correrei a mettere quelle crocette.
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non confondiamo le cose: in quel caso correrei a DIFENDERE un qualcosa da un'aggressione indiscriminata. Qui si tratta di un referendum che vuole eliminare dei divieti/limiti posti esclusivamente A TUTELA di determinati soggetti.Squirto ha scritto:col tuo ragionamento, se un domani una maggioranza parlamentare facesse una legge che anche tu trovi indegna e per niente condivisibile sulla vita umana, non andresti a votare perchè si tratta di "temi cosi' importanti come la vita umana - lasciando cosi' rimanere una legge che ti disgusta? io - proprio perchè importante - correrei a mettere quelle crocette.
E qui non puoi contraddirmi, puoi solo affermare che secondo il tuo onorevolissimo parere la tutela accordata all'embrione è esagerata o eccessiva nei confronti degli altri soggetti coinvolti. Rispetto la tua opinione e la ascolto. Ma devi riconoscere che la legge non limita così, tanto per limitare o peggio, per dispetto verso le coppie, limita perchè ritiene di cover proteggere l'embrione.
NON dice "è vietato curare il Parkinson"
NON dice "è vietato avere figli"
NON dice "andate all'estero"
NON impone trattamenti medici non accettati dal paziente
Il risultato dei 4 Sì sarebbe una legge ancora peggiore del vuoto normativo, piena di buchi e contraddizioni. Darebbe vita a centinaia di ricorsi ai tribunali di tutta Italia e ad estenuanti questioni interpretative. nel frattempo gli apprendisti stregoni della scienza ricomincerebbero ad accanirsi sulle coppie sterili con cure arbitrarie e non graduali. La legislatura è quasi alla fine, l'ipotesi più ottimistica è che la riscrittura della legge in parlamente avverrebbe NON PRIMA dell'estate 2006, col nuovo governo. Nel frattempo avremmo una legge-pastrocchio mutilata dai 4 Sì e priva di senso.
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I referendari, veri oscurantisti, hanno strumentalizzato ed esesperato i toni per catturare il consenso di persone non del tutto formate. La trappola umanitarista, insomma.
Ma Loris Brunetta, talassemico ed astensinista, vale meno di Luca Coscioni?
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Teddy Porn - orsetto chiavatore
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http://tettonemaniaco.erosblog.it
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