bellavista ha scritto:zio ha scritto:bellavista ha scritto:zio ha scritto:invece vorrei far notare un fatto nuovo.
Torino.
a Torino si sono svolte le primarie del PD. e ha vinto il candidato del PD. Piero Fassino.
ha preso una valanga di preferenze. grande partecipazione del popolo del PD. nessuna polemica.
molti si sono candidati. lui ha stravinto. il partito è unito. ha un programma e si candida seriamente a continuare l'esperienza di governo della città torinese.
spero proprio che continui un processo virtuoso e pragmatico della politica che vive i problemi, tenta i risolverli e programma il futuro.
Chi erano i rivali di fassino a torino?
Il PD vince solo quando al candidato favorito dal partito si mette contro un altro burocrate sfavorito dal partito.
E' come quando fanno le primarie nazionali e vietano a grillo e di pietro di partecipare, così si sfidano bersani, franceschini e marini

Questa è pazzesca e dimostra tante cose....
Ma ti rendi conto di quel che scrivi?
Grillo faccia il pd e poi si cAndidi! Di Pietro dismetta il suo partito e diventi una corrente del pd, partecipi al dibattito interno al pd, alle commissioni e poi si candidi!
Tu sei come quelli che si vergognano se alle primarie pd il pd non dà di stessi canali di informazione agli altri e favorisce solo il candidato interno....
Ma suvvia un pó di metodo politico!
Probabilmente Zio come la maggior parte degli italiani hai la memoria corta
Di Pietro si voleva candidare alle primarie precendenti, quelle di coalizione, dove per la cronaca si candidò anche Mastella che non era nel PD. Gli venne impedito e le vinse Prodi.
Ora personalmente dubito che Di Pietro avrebbe vinto le primarie ma il fatto di non farlo partecipare (come invece partecipava, ripeto, mastella) dimostra quanto siano ridicole le primarie del Pd.
Vice versa le ultime non erano primarie di coalizione ma del PD. E non occorre fondare un proprio PD per partecipare, bastava essere tesserati al partito. Grillo si prese la tessera e si candidò. La dirigenza del PD gli fece annullare la tessera e non gli permise di candidarsi.
Anche qui, non so se Grillo avrebbe vinto o meno ma il non farlo partecipare ha chiarito nuovamente che queste primarie sono una buffonata dove si vuole far partecipare solo i burocrati del partito.
Le primarie sono una gran bella cosa. Ma il PD è un partito ridicolo che si regge solo perchè dall'altra parte c'è berlusconi. Quando sparirà l'uomo nero sparirà anche questa macchietta di classe politica di sinistra

ancora si fa confusione fra accesso democratico alle istituzioni e sano lavoro politico?
debbo dire che termini come Coerenza, democrazia non possono essere un recinto con il quale giudicare tutto (alla fine diventano delle catene e invece sono termini nati per liberare) ma debbono spalancare al merito, al lavoro di equipe e soprattutto al conseguimento del consenso sulla base di un programma condiviso.
giudichiamo la candidatura di Di pietro.
tu pensi che ci si candidi isolatamente? cioè: io sulla base del consenso che ho e sulla base del mio progetto politico, mi candido?
no. la mia candidatura viene esaminata all'interno del gruppo di coalizione, per non dividere il consenso, poichè a cuore c'è l'unità di un disegno politico e di una strategia per andare al governo.
giudichiamo la candidatura di GRillo.
tu pensi che basti prendere la tessera un giorno prima per proporsi come persona e simbolo oggetto di consenso per la guida di una coalizione che si propone come maggiore partito rappresentativo del paese? cosa ha fatto grillo per costruire la casa PD degli italiani (direbbe il silvio)?
dove può vantare sintesi politiche, analisi condivise in numerose riunioni del gruppo dirigente? dove ha ascoltato il popolo che il PD rappresenta? lui semmai ha altre credenziali (che per me non hanno niente di politico ma di agitapopolo) e un altro corpus di probabili voti.
qualsiasi partito europeo avrebbe chiesto di condividere le candidature (anche in alternativa a quello del partito) e avrebbe emarginato le candidature di personaggi. tutto questo in assenza di un leader capace di determinare il consenso e quindi di decidere la linea del partito (pensa a Togliatti nel dopoguerra o a Berlinguer).
in assenza di un leader devi trovare nella società civile il leader che emerga dal lavoro sia come sintesi che come creatività, come attrattore di consenso, come capacità di fare unità, come sguardo verso il futuro.
insomma una figura che si distingua oggettivamente dai politicanti (che sono sia i vecchi, ma possono esserlo anche i giovani).
ad es. io Renzi lo stimo parecchio. ha molto da dimostrare e non è per niente amato dall'apparato dirigenziale. ma, se non si nasconde sempre dietro i luoghi comuni (tipo: i vecchi del partito non mi fanno emergere..) e dimostra capacità di governo e semplicità di amministrare una cosa complessa come la cosa pubblica, io, se fossi di Firenze, lo avrei votato.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw