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certo, ma non essendo abbinabile alle troie ha effetti limitatiSatana in autobus ha scritto: ↑21/12/2021, 16:57DDP ma rispetto al binomio porno-troie, mi pare di capire che per il primo tu sia dipendente. O no?
Ma infatti ho scritto che la dipendenza mi è andata bene.Johnny Wadd ha scritto: ↑21/12/2021, 15:34Senza sessodipendenza cosa pensi avresti combinato nella vita? saresti diventato un piccolo-borghese, tutto casa, chiesa e famiglia?balkan wolf ha scritto: ↑21/12/2021, 15:29non capisco perchè la rinneghi balkan, il tuo mondo di bordelli slavo/brasileiri me lo immagino come il giardino dell'Eden.
Non rinnegare non restaurare diceva il camerata almirante drugy.
La sessodipendenza mi ha fatto diventare quello che sono e quindi, da bravo egosintonico, va bene così.
Quanto all’eden che dire? Nella mia esperienza di puttaniere seriale c’era molta azione e l’azione è figa per definizione ma anche tanta assuefazione con conseguente noia.
Come mi ripetevo spesso: un’altra giornata di merda in paradiso.
Domando cosi per curiosità per capire cosa rimpiange chi si lamenta del tempo perso con il porno, ci siamo persi a causa del porno qualche genio politico, scientifico, finanziario o artistico?
lo sono stato fin a quando non ho (ri)ascoltato la morte dell'eros e l'elogio del porno di Carmelo Bene che mi ha legittimatobalkan wolf ha scritto: ↑21/12/2021, 17:16Drugy ma ai tempi d’oro non eri eticamente contrario, o quantomeno dubbioso, sulpagamento diretto di professioniste? Forse ricordo male io.
Johnny Wadd ha scritto: ↑21/12/2021, 15:34
Senza sessodipendenza cosa pensi avresti combinato nella vita? saresti diventato un piccolo-borghese, tutto casa, chiesa e famiglia?
Domando cosi per curiosità per capire cosa rimpiange chi si lamenta del tempo perso con il porno, ci siamo persi a causa del porno qualche genio politico, scientifico, finanziario o artistico?
lettera di Giacomo Leopardi al fratello Carlo a Recanati
Roma 6 Dicembre [1822):
"...Lasciando da parte lo spirito e la letteratura, di cui vi parleró altra volta (avendo già conosciuto non pochi letterati di Roma), mi ristringeró solamente alle donne, e alla fortuna che voi forse credete che sia facile di far con esse nelle città grandi. V'assicuro che è propriamente tutto il contrario. Al passeggio, in Chiesa andando per le strade, non trovate una befana che vi guardi. Io ho fatto e fo molti giri per Roma in compagnia di giovani molto belli e ben vestiti. Sono passato spesse volte, con loro, vicinissimo a donne giovani: le quali non hanno mai alzato gli occhi; e si vedeva manifestamente che ció non era per modestia, ma per pienissima e abituale indifferenza e noncuranza: e tutte le donne che qui s'incontrano sono così. Trattando, è così difficile il fermare una donna in Roma come a Recanati, anzi molto più, a cagione dell'eccessiva frivolezza e dissipatezza di queste bestie femminine, che oltre di ció non ispirano un interesse al mondo, sono piene d'ipocrisia, non amano altro che il girare e divertirsi non si sa come, non la danno (credetemi) se non con quelle infinite difficoltà che si provano negli altri paesi. Il tutto si riduce alle donne pubbliche, le quali trovo ora che sono molto più circospette d'una volta, e in ogni modo sono così pericolose come sapete."
Pietro Citati afferma che avesse anche dei disturbi urinari e di probabile impotenza, e sarebbero stati questi, più che l'aspetto fisico (a cui poteva ovviare essendo un nobile benestante) la causa del suo rapporto difficile con le donne e la sessualità.[57]
https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Leopardi
). dispiace per quel problema che aveva, ma immagino che senza quel problema non sarebbe stato lo stesso. Rinascesse oggi magari si divertirebbe come non mai, un paradiso di figa, però a discapito del talento e del genio poetico.Drogato_ di_porno ha scritto: ↑21/12/2021, 18:27beh su Leopardi non hai tutti i torti Umby
lettera di Giacomo Leopardi al fratello Carlo a Recanati
Roma 6 Dicembre [1822):
"...Lasciando da parte lo spirito e la letteratura, di cui vi parleró altra volta (avendo già conosciuto non pochi letterati di Roma), mi ristringeró solamente alle donne, e alla fortuna che voi forse credete che sia facile di far con esse nelle città grandi. V'assicuro che è propriamente tutto il contrario. Al passeggio, in Chiesa andando per le strade, non trovate una befana che vi guardi. Io ho fatto e fo molti giri per Roma in compagnia di giovani molto belli e ben vestiti. Sono passato spesse volte, con loro, vicinissimo a donne giovani: le quali non hanno mai alzato gli occhi; e si vedeva manifestamente che ció non era per modestia, ma per pienissima e abituale indifferenza e noncuranza: e tutte le donne che qui s'incontrano sono così. Trattando, è così difficile il fermare una donna in Roma come a Recanati, anzi molto più, a cagione dell'eccessiva frivolezza e dissipatezza di queste bestie femminine, che oltre di ció non ispirano un interesse al mondo, sono piene d'ipocrisia, non amano altro che il girare e divertirsi non si sa come, non la danno (credetemi) se non con quelle infinite difficoltà che si provano negli altri paesi. Il tutto si riduce alle donne pubbliche, le quali trovo ora che sono molto più circospette d'una volta, e in ogni modo sono così pericolose come sapete."
